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RUMORE

L'argomento Rumore rientra negli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile in particolare nei seguenti:

Obiettivo 3
Salute e benessere, essendo ormai noto che l’esposizione a tale fattore inquinante costituisce una rilevante causa di deterioramento della salute.

Obiettivo 9
Industria, innovazione e infrastrutture, attraverso lo sviluppo di sensori a basso costo (microfoni MEMS) che, abbinato all’incremento dei servizi di trasmissione e gestione di grandi moli di dati, rende sempre più concreta la possibilità di realizzare reti diffuse di monitoraggio acustico.

Obiettivo 11

Città e comunità sostenibili, in quanto la progressiva espansione della popolazione negli agglomerati urbani determina un inevitabile incremento della domanda di mobilità ed un aumento delle attività sociali e di intrattenimento potenzialmente causa di disturbo.






Aggiornamenti normativi

Il 4 marzo 2020, la Commissione Europea ha approvato, con la Direttiva n. 2020/367, che modifica l’allegato III della direttiva sul rumore ambientale, i metodi di valutazione degli effetti dannosi.

Ai fini della determinazione degli effetti nocivi dell’inquinamento acustico sono presi in considerazione:
• la cardiopatia ischemica (ischaemic heart disease, IHD);
• il fastidio forte (high annoyance, HA);
• i disturbi gravi del sonno (high sleep disturbance, HSD).

Gli effetti nocivi sono calcolati separatamente tra loro mediante le formule del rischio relativo o del rischio assoluto e sono valutati in modo indipendente per ogni sorgente di rumore.
Le sorgenti al momento prese in considerazione sono il traffico stradale, ferroviario e aeroportuale.
Gli Stati membri dovranno conformarsi alla nuova norma entro il 31 dicembre 2021.

Controlli/monitoraggi e superamenti

A fronte delle 332 segnalazioni ricevute, nel corso del 2019 sono stati effettuati complessivamente 285 controlli su 251 attività e/o infrastrutture, attraverso esame documentale, sopralluoghi o accertamenti strumentali; la restante parte delle lamentele si è invece risolta spontaneamente senza la necessità di un intervento di Arpa.
Dei controlli/monitoraggi effettuati, circa il 20% (54) ha evidenziato una non conformità ai limiti di legge, a cui ha fatto seguito la contestazione di 40 sanzioni amministrative.

Figura 1
Numero di esposti, controlli e superamenti dei limiti per tipologia di sorgente – Anno 2019

Fonte: Arpa Piemonte

Oltre alle attività di controllo, l’Agenzia gestisce una rete fissa di monitoraggio del rumore, attualmente composta da:
  • 4 centraline per la valutazione dell’impatto acustico dell'aeroporto di Milano Malpensa sul territorio piemontese;
  • 3 centraline per la valutazione della rumorosità del traffico stradale a Torino;
  • 8 centraline a basso costo, costituite da smartphone dotati di un'app dedicata per il rilievo del rumore (OpeNoise), sviluppata dall'Agenzia, di cui 3 per la caratterizzazione dell'inquinamento acustico da "movida" e 5 per la determinazione dei livelli di rumore da traffico stradale in corrispondenza di strutture scolastiche, tutte nel comune di Torino.


I dati rilevati in tempo reale dalle postazioni di monitoraggio a Torino (ad eccezione di quelle installate presso le scuole) sono consultabili attraverso uno specifico servizio del Geoportale di Arpa.

Pareri

Arpa esprime quotidianamente pareri previsionali in campo acustico per la realizzazione di nuove attività rumorose e/o di nuovi insediamenti sensibili, per lo svolgimento di manifestazioni temporanee, per i requisiti acustici dei nuovi edifici, per i piani di risanamento aziendali/comunali, per i piani di classificazione acustica.
Il numero dei pareri rilasciati ha raggiunto un massimo nel 2010 (963), subendo successivamente una progressiva leggera riduzione e attestandosi ad un valore di 780 nel 20191.

Tale riduzione è probabilmente imputabile all’emanazione, nel corso degli ultimi anni, di una serie di provvedimenti normativi di semplificazione delle procedure di rilascio dei titoli autorizzativi edilizi e/o per l'esercizio delle attività, nonché ad uno scenario economico non pienamente favorevole per il sistema produttivo.
La grande maggioranza dei pareri (89% circa) è relativa alla valutazione previsionale di impatto acustico, obbligatoria per la realizzazione/modifica/potenziamento di attività produttive, commerciali, artigianali, infrastrutture di trasporto, locali pubblici con impianti elettroacustici, ecc.
Si registrano sempre meno valutazioni di clima acustico per nuovi insediamenti sensibili (residenze, scuole, ecc.), pari al solo 2% circa delle richieste pervenute.


1Si evidenzia che nella provincia di Torino i pareri relativi a valutazioni di impatto acustico nell’ambito delle procedure di Autorizzazioni Unica Ambientale (AUA) sono rilasciati dalla Città Metropolitana, a seguito di un accordo tra enti, e pertanto non sono conteggiati nella presente analisi.

Figura 2
Numero di pareri rilasciati da Arpa
anni 2002-2019

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 3
Pareri rilasciati da Arpa suddivisi per dipartimento territoriale - anno 2019

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 4
Pareri rilasciati da Arpa suddivisi per dipartimento territoriale - anno 2019

Fonte: Arpa Piemonte

Piani di Classificazione Acustica

Il Piano di Classificazione Acustica comunale (PCA) rappresenta il principale strumento per la gestione e la prevenzione dell’inquinamento acustico.
Esso fissa i valori limite della rumorosità nell’ambiente esterno e, soprattutto, determina vincoli e condizioni per uno sviluppo del territorio acusticamente sostenibile.
I dati aggiornati a marzo 2020 evidenziano che l’84% circa dei comuni (996 su 1181) ha approvato in via definitiva il PCA; l’analisi per provincia rivela una distribuzione eterogenea, con una percentuale che varia dal 61% (VB) al 96% (CN).

Tabella 1
Stato di approvazione dei Piani di Classificazione Acustica - aggiornamento marzo 2020

Province

Comuni totali

Comuni con Piano di Classificazione Acustica definitivo

numero

%

AL

187

149

80

AT

118

80

68

BI

74

61

82

CN

247

237

96

NO

87

67

77

TO

312

295

95

VB

74

45

61

VC

82

62

76

Piemonte

1.181

996

84

Figura 5
Mappa rappresentante lo stato di approvazione dei Piani di Classificazione Acustica in Piemonte - aggiornamento marzo 2020



Fonte: Regione Piemonte

Consulta gli approfondimenti sul sito di Regione Piemonte.

SERVIZI PUBBLICI DEL GEOPORTALE ARPA SULLA TEMATICA RUMORE

Mosaicatura dei Piani di Classificazione Acustica delle province di Torino, Novara e Asti

In questo servizio sono raccolti i Piani di Classificazione Acustica (PCA) approvati nei comuni delle province di Asti, Novara e Torino.
Per ogni area del territorio è possibile visualizzare l’atto con cui è stato approvato il relativo PCA, la classe acustica ed i valori limite assoluti di immissione vigenti.

Figura 6
Mosaicatura dei Piani di Classificazione Acustica delle province di Torino, Novara e Asti

Rumore della Città di Torino

Il servizio riporta il Piano di Classificazione Acustica della Città di Torino e la stima dei livelli sonori prodotti dal traffico veicolare elaborata da Arpa nel 2013.
Sono altresì rappresentati 8 punti della rete di monitoraggio permanente del rumore a Torino; per ogni punto è possibile visualizzare gli andamenti dei principali parametri acustici, della velocità del vento e della pioggia nelle 24 ore, nei 7 giorni e nei 30 giorni precedenti.

Figura 7
Piano di Classificazione Acustica, mappatura acustica delle strade e sistema di monitoraggio permanente del rumore nella città di Torino

L’ATTIVITÀ DELLA RETE DEI REFERENTI RUMORE DEL SNPA
SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE AMBIENTALE

Nell’ambito dei tavoli istruttori del Consiglio del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA), è stata istituita la Rete dei Referenti Tematici del Rumore (d’ora in poi Rete), costituita dai rappresentanti di 20 Agenzie Regionali/Provinciali per la Protezione dell’Ambiente e di ISPRA, che ne assicura il coordinamento.
I lavori della Rete, avviati a dicembre 2018 e tuttora in corso, sono indirizzati verso quattro obiettivi di seguito sintetizzati.

Predisposizione di linee guida per la caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale

L’articolo 6 del DM 31/10/97 introduce la caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale e ne attribuisce il compito a specifiche Commissioni, le quali, tenuto conto del piano regolatore aeroportuale, degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica vigenti e delle procedure antirumore adottate, definiscono i confini delle aree di rispetto (zona A, zona B, zona C), caratterizzate da valori limite di rumore e da differenti usi del suolo, con definite tipologie di attività.

L’Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente partecipa ai lavori della Commissione e ISPRA rappresenta il Ministero dell’Ambiente in molte di queste. Il decreto citato e gli ulteriori atti legislativi in vigore non descrivono un univoco e dettagliato percorso metodologico riguardante la caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale e attualmente si registrano approcci differenti, unitamente alla presenza di numerose criticità. Da tempo si evidenzia, da tutte le parti coinvolte nel processo, la necessità di indirizzi comuni, motivo per cui si è deciso di sviluppare le presenti linee guida.

Studio e approfondimento in merito alle modalità di applicazione dei valori limite vigenti per il rumore ambientale, nell’ambito del SNPA

Il sorgere di interpretazioni diverse delle prescrizioni legislative nazionali, dovute ad una complessa e articolata normativa, causa l’adozione di metodi differenti di misura e di valutazione nelle attività di monitoraggio e controllo. In particolare, indagini condotte negli anni scorsi confermano il verificarsi di differenze nell’applicazione dei valori limite del rumore ambientale nell’esecuzione delle molteplici attività garantite dal SNPA. Si è pertanto ritenuto opportuno avviare una discussione e una condivisione interna, volte ad indagare ed evidenziare gli aspetti critici e a formulare, ove ritenute necessarie, eventuali proposte di modifica normativa. I risultati di tale analisi saranno riportati in un documento finale.

Supporto all’attività di armonizzazione della normativa acustica nazionale con quella europea, in attuazione al DLgs 42/17

SNPA è coinvolto nel processo nazionale di armonizzazione della normativa in ambito acustico: ad ISPRA e alle Agenzie di Protezione ambientale sono attribuite dal decreto citato specifiche competenze e il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del Mare (MATTM) ha inoltre richiesto ad ISPRA, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, un supporto tecnico.
Fino ad ora la Rete ha partecipato alla formulazione di osservazioni tecniche su due schemi di decreti, predisposti dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), relativi alla regolamentazione del rumore eolico e alla definizione di linee guida per la realizzazione di interventi diretti sui ricettori nell’ambito dei piani di risanamento acustici predisposti dai gestori delle infrastrutture di trasporto.
Allo stato attuale, al fine di ottemperare agli adempimenti dettati dall’art. 3, comma 1, lettera g del DLgs 42/17, è stato avviato il lavoro di definizione di una proposta tecnica per l'individuazione e la gestione delle zone silenziose di un agglomerato e delle zone silenziose in aperta campagna, che dovrà essere oggetto di uno specifico decreto da parte del MATTM.

Analisi sulle esigenze di formazione e aggiornamento professionale dei Tecnici Competenti in Acustica (TCA) nell’ambito del SNPA

La Rete ha deciso di avviare una indagine finalizzata a valutare sia le esigenze di formazione dei nuovi Tecnici Competenti in Acustica sia quelle di aggiornamento professionale degli iscritti all’elenco, presenti nel SNPA.
L’analisi vuole essere una base di partenza per valutare la necessità e l’opportunità di avviare un percorso strutturato di formazione e aggiornamento all’interno del SNPA, al fine di garantire un iter formativo omogeneo e di qualità ai propri operatori e di elevare e uniformare su tutto il territorio nazionale la qualità dei servizi offerti per la matrice inquinamento acustico.
A tal fine è stato predisposto uno specifico questionario, indirizzato a tutte le Agenzie, i cui risultati sono stati sintetizzati in un documento conclusivo e oggetto di un articolo tecnico (G. Cicciotti, J. Fogola, G. Licitra, R. Silvaggio - Indagine sulle esigenze di formazione e aggiornamento dei Tecnici Competenti in Acustica nell’ambito del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale. Atti VII Convegno Nazionale Agenti Fisici (pagg. 63-72). Stresa, 5-7 giugno 2019).
Consulta l'argomento Rumore anche alle pagine FattoriImpatti.

Consulta le serie storiche degli indicatori relativi al rumore alla pagina dedicata alla qualità della vita sul sito di Arpa Piemonte.