TRASPORTI
LE INFRASTRUTTURE STRADALI
Figura 1
Rete stradale di riferimento suddivisa in classi di funzionalità di strada
Tabella 1
lunghezza della rete di riferimento suddivisa per classi di strada
Lunghezze totali per classe di strada (km) | Autostrade e tangenziali |
Strade principali |
Strade secondarie |
Strade minori |
Strade locali |
Totali |
AL | 365 | 385 | 1.036 | 3.328 | 291 | 5.405 |
AT | 78 | 200 | 627 | 1.738 | 270 | 2.911 |
BI | - | 41 | 512 | 1.208 | 154 | 1.915 |
CN | 148 | 713 | 239 | 336 | 663 | 7.573 |
NO | 213 | 253 | 56 | 1.238 | 24 | 2.274 |
TO | 502 | 895 | 1.909 | 4.202 | 1.267 | 8.775 |
VB | 137 | 75 | 224 | 568 | 183 | 1.188 |
VC | 206 | 329 | 419 | 1.031 | 142 | 2.127 |
Piemonte | 1.648 | 2.891 | 7.663 | 16.972 | 2.994 | 32.168 |
La rete autostradale di un territorio è una misura indiretta del grado di sviluppo di un’economia moderna perché favorisce la circolazione di beni e persone: in Italia conta 6.670 km e rappresenta il 9% della rete europea. Questo dato, se considerato assieme al parco circolante (il 15% dell’UE), colloca il nostro paese nelle ultime posizioni per dotazione di infrastrutture autostradali.
media nazionale, ma di scarso sviluppo negli ultimi anni.
Tabella 2
Indicatori di dotazione infrastrutturale per provincia e per categoria di infrastrutture
Province |
Rete stradale |
Rete ferroviaria |
Aeroporti |
Alessandria |
220,2 |
188,0 |
29,9 |
Asti | 131,8 | 136,0 | 0,0 |
Biella |
53,9 |
10,1 |
45,9 |
Cuneo |
84,0 |
76,5 |
51,9 |
Novara |
226,7 |
197,7 |
0,0 |
Torino |
99,2 |
95,8 |
97,8 |
Verbania |
55,9 |
132,8 |
0,0 |
Vercelli |
229,9 |
138,8 |
10,8 |
Piemonte |
124,6 |
113,7 |
54,5 |
Italia |
100,0 |
100,0 |
100,0 |
Fonte: Unioncamere Piemonte, Piemonte in cifre. 2015
SISTEMA DI MODELLIZZAZIONE INTEGRATA DEI FLUSSI DI TRAFFICO NELLA PIANURA PADANA
A fine 2019 Arpa Piemonte ha affidato un incarico esterno per la realizzazione di un Sistema di Modellizzazione Integrata del Traffico sull’Intero Bacino del Po. Si tratta del primo esempio in Italia - per ampiezza e per livello di dettaglio - di condivisione a livello sovraregionale di un grafo stradale finalizzato in modo specifico alla stima delle emissioni da traffico.
Il sistema è in via di sviluppo nell’ambito del progetto Life PrepAIR, che identifica il Bacino Padano come livello ideale sul quale agire per affrontare il problema pressante dell’inquinamento atmosferico.
Il nuovo sistema di modellizzazione del traffico comprenderà le Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia Autonoma di Trento, garantendo per la prima volta uniformità e coerenza dei dati di traffico su tutti questi territori.
Figura 2
Traffico stradale
La realizzazione del nuovo sistema di modellizzazione integrato dei flussi di traffico a livello di Bacino, essendo un’attività complessa e specialistica, è stata affidata a una società di consulenza qualificata: richiederà circa un anno, con una serie di passaggi.
Il primo passaggio coincide con la definizione del grafo stradale, che costituisce l’elemento cartografico della modellizzazione: esso è rappresentato da una sequenza di archi orientati (circa 1 milione nel nostro caso)1 che riproducono la rete stradale del Bacino Padano, con il livello di dettaglio adeguato a rappresentare gli spostamenti maggiormente significativi.
Un altro passaggio consiste nella zonizzazione, interna - ossia la creazione di ZONE di circa 20.000 abitanti tramite l’accorpamento di unità comunali, escludendo i comuni multi-ACE2 - ed esterna, ossia l’individuazione di tutti i punti che permettono l’ingresso e/o l’uscita dal Bacino Padano, sia verso le altre regioni italiane sia verso i confini nazionali.
Un ulteriore passaggio è la raccolta dei dati di traffico sull’intero Bacino: con la collaborazione di Regione Piemonte e delle altre Agenzie del Bacino Padano, verranno raccolti i dati rilevati dai vari sistemi di monitoraggio veicolare disponibili, ad integrazione dei dati già in possesso della società di consulenza alla quale è stato affidato l’incarico (contatraffico, telecamere, passaggi ai caselli e alle barriere autostradali, Telepass, monitoraggi ANAS, FCD3).
Il passaggio finale, realizzato con approccio modellistico, consisterà nell’utilizzo di un modello di sintesi entropico (WILMODEL), in grado di derivare i flussi su tutta la rete e le relative matrici O/D4 a partire dal campione di dati di rilievo sulla rete stradale di riferimento.
Il grafo stradale con i relativi flussi di traffico assegnati, realizzato nell’ambito del progetto PREPAIR, permetterà di valutare in modo coordinato e omogeneo i volumi e le dinamiche del traffico dell’intero bacino del Po a supporto sia degli Inventari delle Emissioni Regionali sia degli scenari emissivi che verranno realizzati da Arpa Lombardia nell’ambito del progetto.
Per informazioni più dettagliate sul progetto, si rimanda al sito
1A partire dal grafo Navstreet di Here del Nord Italia, sono stati selezionati gli archi con classe funzionale (FUN-CLASS) tra 1 e 4 (dalle autostrade ai principali assi viari urbani).
2Comuni con aree di censimento (ACE) subcomunali.
3FCD Floating Car Data: dati automobilistici mobili, che monitorano un campione di veicoli circolante sull’intero territorio.
4Matrici O/D: rappresentano la domanda di mobilità
Figura 3
Grafo stradale
OSSERVATORI AMBIENTALI DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE
Con l'approvazione dei progetti per la realizzazione delle tratte ferroviarie ad alta capacità sono stati costituiti gli Osservatori Ambientali con il compito di verificare il rispetto delle prescrizioni e delle condizioni particolari dettate durante la Valutazione di Impatto Ambientale e lo svolgimento dei monitoraggi ambientali. Si tratta di comitati in cui sono presenti rappresentanti dei Ministeri competenti in tema di ambiente e di infrastrutture, delle Regioni e delle Province territorialmente interessate con loro rappresentanti appositamente designati; sono presenti anche i Proponenti responsabili della realizzazione delle opere per lo più coincidenti con i Concessionari del servizio autostradale o ferroviario.
Il funzionamento e i compiti dei comitati sono stabiliti caso per caso in sede di procedimento autorizzativo.
Gli Osservatori svolgono le attività di accompagnamento ambientale del progetto nelle fasi di realizzazione (corso d’opera) e in quelle immediatamente successive (post opera) dedicate allo smantellamento delle opere provvisionali e ai ripristini ambientali.
Compito degli Osservatori è controllare che le caratteristiche del progetto e le condizioni e prescrizioni rilevanti dal punto di vista ambientale vengano rispettate e che siano mantenuti gli standard e le prestazioni ambientali nel caso siano proposte varianti nei dettagli di realizzazione.
Il sistema delle Agenzie per l’Ambiente è chiamato a fornire supporto tecnico agli Osservatori cioè ad eseguire materialmente i controlli di documenti di progetto, di dati di monitoraggio, dei cantieri, delle fasi di lavorazione e dei ripristini ambientali e a relazionare agli stessi.
Arpa Piemonte ha iniziato per la prima volta una attività di accompagnamento ambientale nel 2001 in occasione della realizzazione della tratta ferroviaria Alta Capacità Torino-Milano.
Le opere di cui finora si è occupata e si occupa Arpa Piemonte sono in breve:
- Tratta alta capacità ferroviaria Torino - Milano
- Adeguamento e ammodernamento della autostrada Torino - Milano, Lotti I e II
- Completamento del collegamento autostradale Asti - Cuneo
- Nuovo collegamento internazionale Torino - Lione - Sezione internazionale - Cunicolo esplorativo della Maddalena e Parte comune Italo-Francese - Tratta in territorio italiano
- Nuovo collegamento internazionale Torino-Lione - Sezione nazionale
- Tratta alta velocità / alta capacità Milano - Genova - Terzo Valico dei Giovi
ATTIVITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO AMBIENTALE DEL CANTIERE LA MADDALENA. RITORNO DI ESPERIENZA
(NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO TORINO LIONE)
La realizzazione del cunicolo è iniziata il 16 aprile 2012 con l’allestimento del cantiere ed è proseguita con le seguenti fasi:
- Fase 1 (iniziata il 21 gennaio 2013): scavo eseguito nel primo tratto dall’imbocco fino alla pk 0+198, con metodologia tradizionale a mezzo di escavatore attrezzato a martellone, compresa la fase di fermo scavo per il montaggio della TBM;
- Fase 2 (iniziata il 14 novembre 2013): scavo del tunnel con metodo meccanizzato (TBM) fino alla pk 7+020;
- Fase 3 (iniziata a marzo 2017): smontaggio TBM, realizzazione vasca a pk 4+091, realizzazione del piano viabile in galleria e smobilizzo cantiere;
- Fase 4 (inizio a fine aprile 2018): smobilizzo del cantiere e manutenzione ordinaria fino all’attivazione del cantiere della tratta internazionale.
Gli esiti delle suddette attività sono riportati all’interno di relazioni periodiche e sintesi annuali elaborate da Arpa e pubblicate sul sito istituzionale dell’Agenzia.
Definizione di soglie di impatto sull’atmosfera nell’ambito dell’accompagnamento ambientale di una grande opera: Utilizzo di tecniche statistiche
Figura 4
Tracciato del Terzo Valico
Considerato che i principali impatti sulla qualità dell’aria per l’opera in esame sono legati alla polverosità generata durante le operazioni di scavo, di movimentazione e di stoccaggio delle terre oltre che alle polveri emesse o risospese dai mezzi di trasporto all’interno e all’esterno delle aree di cantiere, si è adottato come indicatore significativo il particolato fine PM10.
Stazioni di riferimento
I monitoraggi previsti dal piano di monitoraggio ambientale dell’opera sono stati confrontati con uno scenario di riferimento che fosse rappresentativo della qualità dell’aria locale non influenzata dalle attività di cantiere. Tale scenario è descritto da un sottoinsieme di stazioni di rilevamento della qualità dell’aria della Rete Regionale di Arpa Piemonte, opportunamente selezionate in base a specifici criteri di omogeneità e rappresentatività.
Definizione delle soglie
Si sono considerati 4 anni consecutivi completi di dati di PM10, precedenti l'anno in cui viene effettuato il monitoraggio ambientale. I valori medi giornalieri delle serie storiche sono stati suddivisi in 5 classi di concentrazione:
- 0 < media dell’area ≤ 30 µg/m3;
- 30 < media dell’area ≤ 50 µg/m3;
- 50 < media dell’area ≤ 70 µg/m3;
- 70 < media dell’area ≤ 90 µg/m3;
- media dell’area > 90 µg/m3.
Ad ogni classe di valori medi giornalieri di PM10 viene associato il corrispondente valore massimo giornaliero tra le stazioni del gruppo. Si calcola quindi il 95° percentile della serie dei massimi giornalieri riferito a ciascuna classe di concentrazione quale valore soglia di valutazione e intervento (VSV) rappresentativo dell’eccessivo dell’impatto dell’opera. Al terzo superamento, anche non consecutivo, del VSV si delinea una condizione di eccessivo impatto ascrivibile al cantiere. Il gestore dell’opera si fa carico quindi di accertare le cause delle anomalie, ponendo in atto le opportune verifiche secondo il proprio sistema di gestione ambientale, e di adottare tempestivamente tutte le azioni correttive necessarie ed idonei interventi di mitigazione.
VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI AMIANTO NEI CANTIERI
La tratta Milano-Genova “Terzo Valico dei Giovi” fa riferimento al progetto relativo alla linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità che metterà in collegamento Genova con Milano.
Al momento i principali cantieri di scavo attivi sono: il cantiere “finestra Val Lemme” sito nel territorio del comune di Voltaggio, il cantiere “finestra Castagnola” sito nel comune di Fraconalto, il cantiere “Pozzo Radimero” sito nel comune di Arquata Scrivia presso il quale è in corso lo scavo con TBM (Tunnel Boring Machine), il cantiere “Moriassi” sito nel comune di Arquata Scrivia, il cantiere di Serravalle Scrivia (Fraz. Libarna), il cantiere di Novi Ligure presso il quale è in corso lo scavo con TBM e il cantiere stradale di adeguamento della “Galleria Crenna”.
Sono inoltre attivi i seguenti siti di deposito: ex cava Cementir (comune di Voltaggio), cascina Clara & Buona (comune di Alessandria), cascina Romanellotta e cascina Guendalina (comune di Pozzolo Formigaro), Località Pieve (comune di Novi Ligure), Frazione Libarna (comune di Serravalle Scrivia), cava Bettole e cascina Pecorara (comune di Tortona), cascina Cascinone (comune di Pozzolo Formigaro) e cascina Bolla e cascina Guarasca (comune di Alessandria, Fraz. Spinetta).
Arpa dal 2013 effettua attività di monitoraggio del materiale aerodisperso, anche in parallelo al proponente. La finalità dei monitoraggi ambientali è garantire un controllo sulla qualità dell’aria in termini di concentrazione di fibre di amianto aerodisperse/litro di aria, poiché nelle zone in cui sono attivi gli scavi esistono formazioni geologiche contenenti rocce asbestifere, che potrebbero diffondere le loro fibre in atmosfera a seguito degli scavi.
Dal 2016, considerato il ritrovamento di amianto in alcuni cantieri di scavo e considerato che le terre e rocce contenenti amianto sottosoglia, vengono trasportate nei siti di deposito, è stata estesa la rete di monitoraggio anche a questi ultimi (Protocollo Gestione Amianto per il Terzo Valico Ferroviario Dei Giovi - versione 13/02/2018).
Sono inoltre proseguite le attività in merito alle 2 convenzioni inerenti all’opera, la prima stipulata tra Arpa Piemonte, RFI S.p.a. e CoCIV volta al supporto tecnico scientifico all’Osservatorio Ambientale, per la tutela degli aspetti ambientali, al fine di garantire il corretto accompagnamento ambientale dell’opera e la seconda tra Arpa Piemonte e CoCIV legata alla gestione delle terre e rocce da scavo.
Relativamente alle analisi sui campioni di materiale aerodisperso prelevati da Arpa all’esterno dei cantieri, queste ultime hanno quasi sempre evidenziato concentrazioni di amianto inferiori al limite di rilevabilità strumentale e sporadicamente la presenza di fibre di amianto in concentrazione comunque inferiori alla soglia di 1 ff/L (come indicato da OMS per gli ambienti di vita), valore assunto quindi come riferimento per le grandi opere e per i siti di interesse nazionale.
Tabella 3
Terzo valico: risultati del monitoraggio ambientale - anno 2019
Punto prelievo
|
Febb. |
Marzo |
Aprile |
Maggio |
Giugno |
Luglio |
Agosto |
Sett. |
Ott. |
Nov. | Dic. |
ff/l di amianto |
|||||||||||
TV0061900022 |
|
<0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
|
|
<0,1 |
|
<0,1 |
TV0061900023 |
|
<0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
|
|
<0,1 |
|
<0,1 |
TV0060350024 |
|
<0,2 |
|
<0,1 |
|
|
|
|
|
|
|
TV0060690025 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TV0061900027 |
|
<0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
|
|
|
|
|
TV0060690029 |
|
<0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
|
|
<0,1 |
|
<0,1 |
TV0060690030 |
|
<0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
|
|
<0,1 |
|
<0,1 |
TV0060690031 |
|
|
<0,1 |
|
<0,2 |
|
|
|
|
|
0,1 |
TV0060090038 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TV0060090036 |
|
0,2 |
|
<0,1 |
|
<0,1 |
|
|
<0,1 |
|
|
TV0061380049 |
<0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
|
0,1 |
<0,1 |
|
<0,1 |
|
|
|
TV0060030051 |
|
|
|
|
|
<0,1 |
<0,1 |
|
|
|
|
TV0060030052 |
|
|
|
|
|
<0,1 |
<0,1 |
|
|
|
|
TV0061140044 |
<0,2 |
<0,2 |
0,1 |
|
|
<0,1 |
|
<0,1 |
<0,1 |
|
|
TV0061380047 |
0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
|
<0,1 |
0,1 |
|
<0,1 |
<0,1 |
|
|
TV0061600042 |
|
<0,2 |
|
0,1 |
|
<0,1 |
|
|
<0,1 |
<0,1 |
|
TV0060090035 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TV0061380048 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TV0061740046 |
<0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
|
0,1 |
<0,1 |
|
<0,1 |
<0,1 |
|
|
TV0061140063 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TV0061140064 |
|
<0,1 |
|
|
|
<0,1 |
|
|
<0,1 |
<0,1 |
|
TV0061140065 |
|
0,1 |
|
|
|
|
|
|
<0,1 |
<0,1 |
|
TV0061600068 |
|
<0,2 |
|
<0,1 |
|
<0,1 |
|
|
<0,1 |
<0,1 |
|
TV0061600069 |
|
<0,2 |
|
<0,1 |
|
<0,1 |
|
|
|
<0,1 |
|
TV0061600040 |
|
<0,2 |
|
<0,1 |
|
<0,1 |
|
|
0,1 |
|
|
TV0061380076 |
|
<0,1 |
<0,1 |
|
<0,1 |
<0,1 |
|
<0,1 |
<0,1 |
|
|
TV0061740071 |
<0,2 |
<0,1 |
<0,1 |
|
<0,1 |
<0,1 |
|
0,1 |
|
|
|
TV0060030057 |
|
|
|
|
|
|
|
|
<0,1 |
<0,1 |
<0,1 |
TV0060030060 |
|
|
|
|
|
|
|
|
<0,1 |
<0,1 |
0,1 |
TV0061900028 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
<0,1 |
TORINO-LIONE
Il progetto della linea ferroviaria Torino-Lione prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria internazionale che collegherà Torino a Lione, lunga circa 235 km, con lo scopo di trasportare merci e passeggeri. Durante le fasi di realizzazione delle gallerie è possibile rinvenire la presenza di amianto nelle rocce scavate.
A Chiomonte in valle Susa nel 2013 è iniziato lo scavo del tunnel esplorativo La Maddalena (circa 7 km di lunghezza) che è terminato nel febbraio del 2017.
Nel corso della fase di escavazione del tunnel, in ottemperanza a quanto richiesto dalla Delibera CIPE 86/2010 - punto 83, il Centro Regionale Amianto ambientale ha effettuato la validazione del monitoraggio ambientale eseguito dal Proponente dell’Opera, all’esterno del cantiere. L’attività di validazione è stata effettuata sia per la verifica delle condizioni di prelievo, mediante il campionamento in parallelo delle postazioni del monitoraggio ambientale, sia per la verifica del risultato analitico prodotto, mediante l’analisi di porzioni di membrane acquisite dal laboratorio incaricato.
Per questo motivo sono stati effettuati monitoraggi ambientali per il controllo della concentrazione di fibre aerodisperse nelle aree limitrofe al cantiere di scavo (postazioni definite nella fase ante operam).
Nel corso del 2019, presso il cantiere “La Maddalena”, ove erano in corso i lavori relativi alla “fase 4 – smobilizzo cantiere e manutenzione” il Centro Regionale Amianto ambientale ha eseguito 3 sopralluoghi effettuando 1 campionamento per la ricerca dell’amianto aerodisperso.
Tabella 4
Torino Lione: risultati del monitoraggio ambientale - anni 2017-2019
Punto | Località | 2017 |
2018 | 2019 | ||
31/03/2017 | 04/07/2017 | 03/10/2017 | n.a. | 20/06/2019 | ||
1 | Frazione La Maddalena | <0,2 | <0,2 | n.a. | n.a. | |
2 | Perimetro cantiere | <0,2 | <0,2 | n.a. | <0,4 |
Fonte: Arpa Piemonte
*n.a non analizzato
Figura 5
Centraline di monitoraggio in doppio di amianto
CONTENUTI CORRELATI
Per approfondimenti sulle Risposte messe in atto per l'argomento Trasporti consulta il tema Territorio e il tema Aria
Per approfondimenti sul parco veicolare e sulle relative emissioni, consulta l'argomento Trasporti nel Tema Aria
Per approfondimenti sulle attività di Arpa Piemonte sulle grandi opere consulta la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia
Per approfondimenti sulla definizione di soglie di impatto sull’atmosfera nell’ambito dell’accompagnamento ambientale di una grande opera consulta gli atti del Convegno nazionale agenti fisici