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TRASPORTI

Atti di pianificazione e programmazione

La crisi di questi anni ha messo in luce, anche in Piemonte, inerzie e strozzature che impediscono al sistema regionale di stare al passo con le dinamiche di cambiamento globale, siano esse di natura sociale, culturale, geopolitica, tecnologica e climatica, alle quali, pur con intensità diversa, tutti i territori sono esposti. La pianificazione, essenziale strumento della capacità istituzionale di produrre sviluppo, può essere utilmente indirizzata verso il concetto di sviluppo sostenibile come sviluppo che “consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro”. Come raccomandato nella strategia di Europa 2020 e nel Documento Strategico Unitario [deliberazione 11 novembre 2013, n. 1-6617], quale quadro strategico di riferimento della politica regionale di sviluppo e della programmazione integrata dei fondi europei, nazionali e regionali per il periodo 2014-2020, ri-allineare il sistema regionale relativamente a tali dinamiche impone una riflessione in ordine alle prospettive possibili di trasformazione e ai percorsi necessari a realizzare le strategie di cambiamento auspicate, ma anche innovazioni nel metodo per orientare le decisioni e garantire la coerenza ed il coordinamento delle politiche. L’evoluzione del sistema regionale dei trasporti costituisce uno degli ambiti di riflessione con riferimento, in particolare, al pilastro di Europa 2020 relativo alla crescita sostenibile. Come indicato nel DSU, il contributo fornito dal settore dei trasporti alla crescita sostenibile in particolare può concretizzarsi in termini di riduzione delle emissioni e di miglioramento dell’efficienza energetica, generando ricadute positive anche in ambito urbano (mobilità sostenibile) e benefici sia in materia di riequilibrio modale verso modalità a bassa 
emissioni e sia sviluppando il concetto della sostenibilità in chiave economica (crescita delle imprese nei settori dell’innovazione e della logistica, riduzione dei costi della mobilità) e di benessere sociale (salute e sicurezza).
Con l’approvazione del Documento Strategico di indirizzi per la redazione del Piano Regionale dei Trasporti (DSPRT - deliberazione n. 17-6936 del 23 dicembre 2013), la Giunta regionale delinea i principali indirizzi e le innovazioni di metodo per la pianificazione dei trasporti:
  • il PRT è un piano integrato che non si sviluppa sulla contrapposizione tra ambiente, società ed economia, ma parte dalle relazioni tra i diversi aspetti;
  • il PRT è un piano strategico che troverà realizzazione con specifici piani di settore;
  • il PRT è un piano processo che vuole essere un momento sostanziale ma comunque iniziale di un processo di medio-lungo termine;
  • il PRT è un piano a lungo temine che vuole e deve sviluppare una vision valida sia sul medio che sul lungo periodo (con previsioni al 2050).
La redazione del nuovo PRT mette in luce come la valenza plurisettoriale della sostenibilità della crescita presupponga un’azione comune e coerente da parte di tutti i settori coinvolti, tra cui trasporti, territorio, ambiente, energia, industria, innovazione: le priorità settoriali sono poi da individuare all’interno di una coerenza complessiva dello sviluppo regionale rapportandosi ed integrandosi con gli altri strumenti di pianificazione ed a ogni livello istituzionale.

Documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti (DSPRT)

Il Documento , approvato il 23 dicembre 2013, a partire dagli indirizzi strategici europei per l’Italia e le raccomandazioni specifiche in tema di trasporti delineati nel Position Paper per la nuova programmazione 2014-2020, individua le principali sfide al quale il nuovo Piano Regionale dei Trasporti dovrà rispondere in termini di obiettivi prioritari e di risultati da conseguire in orizzonti temporali definiti. Tale provvedimento intende, altresì, rispondere alla condizionalità ex ante prescritta dalla Commissione europea quale presupposto per l’accesso ai finanziamenti previsti dal ciclo di programmazione 2014-2020.
Il PRT sarà indirizzato a superare l’esistente frammentazione delle infrastrutture tra i diversi modi di trasporto sviluppando i collegamenti mancanti, ammodernando quelli esistenti, uniformando le norme e i requisiti operativi (interoperabilità) per sfruttare appieno le capacità multimodali della rete nell’obiettivo comune della libera circolazione di merci e di passeggeri.
Il PRT ha il compito di orientarsi in chiave di sostenibilità economica (mettendo in atto strategie per assicurare stanziamenti adeguati, un uso efficiente delle risorse ed un processo di liberalizzazione attento ai prezzi e alle tariffe) di sostenibilità ambientale (riducendo le cause di inquinamento, promuovendo i trasporti non motorizzati, diminuendo la congestione, in particolare nelle aree urbane, e migliorando la sicurezza delle reti stradali e ferroviarie) e di sostenibilità sociale (migliorando la qualità della vita, modificando gli stili di mobilità e rendendo i cittadini consapevoli dei pericoli che derivano dalla violazione delle regole sul muoversi liberamente e degli effetti sull’ambiente). L’innovazione tecnologica e la governance ne accompagnano lo sviluppo offrendo un contributo, a carattere trasversale, per il raggiungimento degli obiettivi definiti e con un ruolo di acceleratore di crescita.

Documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti

OSSERVATORI AMBIENTALI DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE

Con la Direzione Regionale Ambiente, Governo e Tutela del Territorio e il supporto tecnico di Arpa Piemonte, prosegue l’attività degli Osservatori Ambientali sulla realizzazione delle opere infrastrutturali aventi carattere strategico. Tali organismi, pur non sostituendosi alle competenze giuridico - amministrative dei singoli Enti partecipanti, consentono di seguire la realizzazione dei lavori mettendone in luce le complessità e peculiarità, verificando gli impatti previsti in progetto sulle componenti ambientali e le relative mitigazioni mediante un monitoraggio ante, durante e post-operam, prevenendo e/o risolvendo tutte le
possibili criticità di carattere ambientale in un ambito di concertazione tra soggetti “attuatori” e soggetti “controllori”. Sono proseguite le attività dell’Osservatorio Ambientale sulla AC/AV MI-GE Terzo Valico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, mentre si sono al momento sospese, quelle relative agli Osservatori Ambientali istituiti presso Regione Piemonte sui lavori di ammodernamento dell’autostrada Torino – Milano primo tronco (Torino - Novara est). e sui lavori dell’autostrada Asti-Cuneo.

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SERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO

Otto le linee attive, con il programma di estenderle a nove entro la fine del 2018. Ogni linea si avvale di materiale rotabile dedicato Minuetto, TAF, Vivalto, Doppio piano e carrozze media distanza MDV-C, Ale724, tutte contrassegnate da appositi loghi colorati per un’immediata riconoscibilità. 358 treni giorno connettono 93 stazioni grazie al completamento di 13 km di infrastrutture ferroviarie nel nodo di Torino. Un servizio perfettamente cadenzato che nel sistema complessivo garantisce nelle ore di punta (6–9; 12-14; 17–19) con un treno ogni 8 minuti in ora di punta all'interno del Passante di Torino.

Consulta gli approfondimenti del servizio ferroviario.

Figura 1
Rete del Servizio Ferroviario Metropolitano Torino

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SERVIZI DI INFOMOBILITÀ

Muoversi in Piemonte
Muoversi in Piemonte
Situazione del traffico sulla rete stradale regionale. Mappa interattiva, avvisi e notiziario audio
ViaggiaPiemonte
ViaggiaPiemonte 
Situazione del traffico ferroviario regionale in tempo reale. Quadri orario, monitoraggio puntualità ed indici
ProntoTPL
Pronto TPL
Ricerca di percorsi extraurbani con mezzi pubblici (bus e treno) tra due località regionali. Ricerca linee, fermate e orari. Avvisi.
BIP
BIP - Biglietto Integrato Piemonte
Informazioni generali su BIP, la carta contactless ricaricabile che permette di avere sempre a disposizione i mezzi pubblici.
MOVIbyte
MOVIbyte
Visualizzazione degli orari dei mezzi di trasporto pubblico locale in arrivo e in partenza da una stazione MOVIcentro.

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PIANO SICUREZZA STRADALE TRIENNALE 2015-2017


Il Piano Regionale della Sicurezza Stradale si configura come uno dei piani attuativi del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) e costituisce lo strumento attraverso il quale la Regione intende mettere a sistema le azioni che formano la politica della sicurezza stradale e che vedono impegnati gli Enti locali e i soggetti che, a vario titolo, devono intervenire nell'ambito della sicurezza stradale.
Il PRSS è stato approvato in data 16 aprile 2007 e viene implementato mediante due tipi di programmi: il Programma triennale di attuazione, cui spetta il compito di inserire il PRSS nella programmazione di bilancio della Regione definendo gli impegni di spesa necessari per la sua attuazione e il Programma di azione annuale, cui spetta il compito di definire operativamente le azioni da finanziare e da attuare e che si articola secondo:

  • campi d'azione, i quali identificano i grandi temi di intervento, individuati nelle seguenti tematiche: infrastruttura, uomo, veicolo, gestione, governo e governance;
  • linee strategiche, con le quali si individuano i compiti e gli obiettivi specifici del piano;
  • azioni, che riguardano le singole misure e gli interventi da mettere in atto per conseguire gli obiettivi del piano.

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PIANO CICLABILITÀ - PROGETTO PISTE CICLABILI

La Regione Piemonte sta lavorando alla realizzazione del Progetto di rete ciclabile di interesse regionale, un sistema gerarchico di reti ciclabili interconnesse e continue sull’intero territorio regionale, collegate agli altri sistemi di mobilità urbana ed extraurbana. A tal fine è stato attivato un tavolo interdirezionale con il compito di individuare le direttrici ciclabili di primo livello, le cosiddette ciclovie che garantiranno la continuità degli itinerari ciclabili tra le varie Province in connessione con le Regioni limitrofe e gli Stati confinanti. Il Tavolo dovrà inoltre definire le azioni necessarie per la realizzazione della Rete a partire dall’individuazione dei servizi necessari, quali l’intermodalità bici /TPL, promozione e comunicazione dei percorsi, ciclostazioni, punti assistenza – riparazione bicicletta, educazione alla mobilità ciclabile, ecc.
Link testo

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PROGETTI EUROPEI

ALPINFONET - Sustainable Mobility Information Network for the Alpin Space

Scopo del progetto ALPINFONET è stat la realizzazione di un sistema di informazione transnazionale focalizzato sulle modalità di trasporto sostenibili (SMI - Sustainable Mobility Information Network), in grado di raggiungere i turisti e gli abitanti secondo modalità efficaci e innovative, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico e di tutte le modalità alternative all’uso individuale dell’automobile. Lo Spazio Alpino infatti è una meta turistica di rilievo, attualmente raggiunta prevalentemente in automobile privata (oltre il 90%).
Il progetto prevede attività volte a garantire l’interoperabilità tra i sistemi informativi esistenti nelle diverse realtà territoriali, a superare le barriere di tipo tecnico e politico, a integrare le informazioni relative ai settori del settori del trasporto e del turismo, attraverso il coinvolgimento sin dalle prime fasi del progetto di attori operanti in entrambi i settori. La chiusura è prevista a fine Giugno 2015.
Obiettivi strategici sono il contenimento degli effetti negativi del traffico automobilistico individuale, il miglioramento della connettività all’interno dello Spazio Alpino, lo sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio.

Obiettivi specifici del progetto sono:

  • implementazione dello SMIN (Sustainable Mobility Information System) in 5 regioni pilota
  • pubblicazione dello SMIN su tutti i siti web delle destinazioni turistiche all'interno delle regioni pilota in 3 anni
  • aumento del 2% degli utenti del trasporto pubblico nelle regioni pilota.

CODE - 24

Il progetto Code-24, nato su iniziativa delle Regioni Tedesche Rhein-Neckar e Mannheim,  si è proposto come obiettivo lo sviluppo dell’asse trasversale Nord – Sud Rotterdam – Genova (Corridoio 24) mediante il monitoraggio delle problematiche relative allo sviluppo del territorio e dell’infrastruttura ferroviaria. Finanziato con i fondi europei del Programma Interreg IV B, ha attivato una rete di attori istituzionali ed esperti, che ha avuto la funzione di “gruppo di interesse” (stakeholder) , per la promozione della realizzazione del Corridoio 24 e dello sviluppo economico, sociale ed ambientale dei territori attraversati.
In particolare, uno dei WP di progetto ha affrontato tematiche ambientali quali: sistema di gestione per la compensazione degli interventi infrastrutturali previsti, attività di programmazione di test e  applicazioni pratiche e strumenti di pianificazione atti alla protezione dal rumore passiva.
La Regione, non essendo stato previsto nel  programma NWE, ha aderito  in veste di osservatore.

Nel 2014, terminato il progetto, i capofila hanno proposto ai partner progettuali ed agli stakeholder pubblici e privati interessati di costituire un GECT (struttura di cooperazione europea con personalità giuridica definita dal diritto europeo, progettato per facilitare e promuovere la cooperazione territoriale -transfrontaliera, transnazionale e interregionale - in vista del rafforzamento della coesione economica e sociale del territorio europeo che, inoltre,  può realizzare azioni di cooperazione territoriale, con o senza un contributo finanziario da parte dell'Unione europea).
La Regione Piemonte Direzione Trasporti ha firmato lo statuto del GECT nel corso dell’autunno scorso.