Fattori che influenzano lo stato della risorsa

ZOOTECNIA

In Piemonte è oggi allevato il 10% del patrimonio zootecnico nazionale. Dal punto di vista economico e commerciale, la zootecnia in Piemonte rappresenta uno dei settori di maggior rilevanza, in particolare per le filiere bovina e suina, da cui si ottengono molti prodotti alimentari DOP, IGP e PAT. Per quanto riguarda i bovini, le razze prevalenti sono la Piemontese,
destinata alla produzione di carne, e la Frisona, razza specializzata da latte. La filiera produttiva suina è quasi totalmente dedita all’ingrasso di capi pesanti, destinati alla produzione di prosciutto crudo DOP.  Peculiare della tradizione zootecnica piemontese è l’allevamento dei conigli; gli avicoli sono allevati soprattutto per la produzione di carne.

Tabella 1
Consistenza degli allevamenti zootecnici attivi in Piemonte - anno 2014

 

allevamenti n.

capi n.

peso vivo t.

azoto escreto t.

avicunicoli

                         1.243

             14.381.917

 

             18.978

 

           3.929

 

polli da carne

 

               7.150.528

50%

             7.430

39%

         1.858

47%

galline ovaiole

 

               2.749.403

19%

             4.129

22%

             950

24%

bovini

                         14.061

                 836.152

 

           317.321

 

         30.852

 

vacche da latte

 

                   125.250

15%

           75.150

24%

       10.371

34%

bovini ingrasso

 

                   241.022

29%

           73.704

23%

         6.132

20%

bufali

                               34

                     3.327

 

               1.245

 

             115

 

ovicaprini

                         5.668

                 166.299

 

               8.241

 

             816

 

equini

                         4.184

                   15.016

 

               6.668

 

             460

 

suini

                         2.851

               1.254.153

 

             95.205

 

         10.166

 

scrofe

 

                   53.864

4%

             9.908

10%

         1.001

10%

suini ingrasso

 

                   908.925

72%

           78.846

83%

         8.673

85%

 Totale

                         28.041

             16.656.864

 

           447.657

 

         46.337

 

Negli ultimi trent’anni la zootecnia piemontese ha fatto registrare un drastico calo della presenza di allevamenti (–74%, particolarmente evidente in collina e in montagna, con le ovvie ripercussioni sulla manutenzione del territorio), un analogo trend negativo per il numero di capi, che solo dal 2000 ha segnalato una lieve ripresa (+3%, dovuto ad un calo del numero di vacche da latte e di avicoli e ad un aumento dei suini), e un processo di concentrazione dei capi in aziende più grandi e più specializzate.
Dal punto di vista agro-ambientale, un indicatore della potenziale pressione delle attività zootecniche sulle risorse idriche del
territorio è il carico zootecnico (espresso in tonnellate di peso vivo allevato per ettaro di superficie agricola utilizzata): la situazione media piemontese è di buona sostenibilità, con un carico di circa 0,6 t p.v./ha. Tale valore è simile a quello dell’Emilia-Romagna, e sensibilmente più basso del Veneto (1,0 t p.v./ha) e soprattutto della Lombardia (1,7 t p.v./ha).
Il dato medio va poi letto in funzione delle specificità del territorio: due terzi dei capi sono oggi allevati in pianura, e per circa il 60% in provincia di Cuneo, in questa zona infatti è da migliorare l’attività di spandimento agronomico degli effluenti.