USO CIVILE DELLE ACQUE
Gestione servizio Idrico
Tabella 1
Ambiti Territoriali Ottimali - ATO
ATO1 |
ATO2 |
ATO3 |
ATO4 |
ATO5 |
ATO6 |
||||||
n° |
abit. |
n° |
abit. |
n° |
abit. |
n° |
abit. |
n° |
abit. |
n° |
abit. |
164 |
526.580 |
184 |
429.293 |
306 |
2.242.951 |
250 |
589.102 |
154 |
262.271 |
148 |
323.855 |
Comuni e popolazione in cui è erogato il Servizio Idrico Integrato (*) |
|||
n° |
(%) Comuni serviti |
Abitanti serviti (**) |
% sulla popolazione regionale |
1.127 |
93 |
4.333.336 |
99% |
(**) Popolazione complessiva regionale: 4.363.916 (censimento 2011)
Grado copertura dei servizi (*) |
||
Acquedotto |
Fognatura |
Depurazione |
99% |
94% |
90% |
(*) Per la parte restante i servizi di Acquedotto, Fognatura e Depurazione non sono gestiti da un unico Gestore
Acqua potabile (DLgs 31/01)
Volume captati da rete acquedottistica: 532.614.815 m3/anno
Dotazione idrica media pro capite (l/ab*giorno): 334
Figura 1
Numero di acquedotti controllati per ciascuna ASL - anno 2014
Tabella 2
Analisi effettuate e parametri non regolamentari
Tipologia analisi |
N° analisi |
Parametri ricercati |
Parametri non regolamentari |
% parametri non regolamentari/ parametri ricercati |
Chimiche |
11.064 |
269.726 |
650 |
0,2 |
Microbiologiche |
11.113 |
32.682 |
822 |
2,7 |
Fisiche |
176 |
719 |
---- |
--- |
Figura 2
Percentuale di campioni non conformi sul numero di campioni analizzati per ciascuna ASL - anno 2014
Soprattutto nei territori del cuneese e verbano cusio ossola a causa della frammentazione della rete acquedottistica.
Campioni chimici non conformi: 2,4%
In tutta la regione le falde sono ricche di ferro e manganese, quindi la maggior parte dei superamenti dei limiti nelle acque sono attribuibili a tali metalli che possono essere causa di inconvenienti tecnologici quali colorazione scura dell’acqua e presenza di depositi, ma non rappresentano fattori di rischio per la popolazione.
Metalli pesanti come arsenico, piombo, alluminio e nichel si riscontrano sporadicamente nelle zone a più alta industrializzazione, soprattutto nel torinese, novarese, alessandrino, biellese.
Residui di prodotti fitosanitari quali desetilatrazina, bentazone e 2,6 diclorobenzamide si riscontrano nei pozzi dei territori agricoli di vercellese e novarese, mentre nessun principio attivo è presente nell’acqua alle utenze.
I solfati, sostanze di origine naturale derivanti da substrati formati da depositi di gesso, sono presenti oltre i limiti in alcune zone della Regione, in particolare in Valle Susa, dove possono causare problemi gastrointestinali in bambini e anziani.
Figura 3
Percentuale di campioni non conformi per fascia volumetrica degli acquedotti - anno 2014
Consulta anche la pagina dedicata al monitoraggio della radioattività nelle acque potabili.
Figura 4
Tipologia approvvigionamenti: volumi captati per tipologia
Figura 5
Tipologia approvvigionamenti: impianti di captazione per tipologia
Acque superficiali da potabilizzare (DLgs 152/06)
Figura 6
Acquedotti che utilizzano acque superficiali trattate, suddivisione per ASL - anno 2014
Acque minerali, di sorgente e termali
Figura 7
Ubicazione fonti acque minerali, sorgenti e termali
Tabella 3
Analisi effettuate e parametri non regolamentari - anno 2014
Tipologia analisi |
N° analisi |
N° parametri ricercati |
N° parametri non regolamentari |
Chimiche |
770 |
76.268 |
0* |
Microbiologiche |
762 |
6.804 |
1** |
Fisiche |
2 |
4 |
---- |
* in una ventina di campioni di acque minerali sono state riscontrate difformità rispetto alle etichette per i parametri:
pH, residuo fisso, cloruri, calcio, sodio, nitrati, solfati e magnesio.
** presenza di streptococchi fecali, parametro indicatore di inquinamento microbico (DLgs 176/11).
Le acque reflue urbane
La direttiva 91/271/CEE, che in modo specifico regola la materia, prevede che i livelli di trattamento a cui sottoporre le acque reflue urbane debbono essere proporzionati e resi appropriati sulla base della classe dimensionale dell’agglomerato, calcolata in termini di carico organico ed espressa in abitanti equivalenti, nonché in considerazione della maggiore necessità di tutela delle acque dall’inquinamento, distinguendo tra scarico in aree normali, in aree sensibili e in bacini drenanti afferenti ad aree sensibili.
A tal proposito si ritiene opportuno evidenziare che la conformità dei sistemi di fognatura e depurazione ai dettami della direttiva 91/271/CEE impone di:
- garantire una adeguata dotazione di collettori fognari a tutti gli agglomerati del territorio regionale;
- assicurare una adeguato livello di trattamento (almeno secondario) delle acque reflue urbane derivanti dagli agglomerati del territorio regionale aventi carico organico > 2.000 a.e.;
- raggiungere l’abbattimento di almeno il 75% del carico di nutrienti in ingresso a tutti gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane del territorio regionale.
Occorre ancora precisare che pesanti sono le sanzioni previste dalla Commissione Europea in caso di inadempienza alle disposizioni della Direttiva 91/271/CEE.
Tabella 4
Impianti di depurazione a servizio di agglomerati maggiori di 2.000 a.e.
Tipologia di |
Tipologia di |
Totale |
|||
numero |
Carico totale trattato (a.e.) |
numero |
Carico totale trattato (a.e.) |
numero |
Carico totale trattato (a.e.) |
113 |
1.516.754 |
59 |
3.868.371 |
172 |
5.385.125 |
Numero di km di rete fognaria ad oggi esistente: 17.250