Fattori che influenzano lo stato della risorsa

RISCHI INDUSTRIALI

Industrie a rischio di incidente rilevante

Il Piemonte è una tra le regioni con maggior presenza di stabilimenti cosiddetti “Seveso”, soggetti all’obbligo di presentazione di una Notifica alle Autorità Competenti (art. 6 del DLgs 334/99), a seguito della quale vengono inseriti nel Registro delle Aziende a Rischio di Incidente Rilevante (RIR), consultabile sul sito di Regione Piemonte.
A maggio 2015 risultano censiti 97 stabilimenti, di cui 48 soggetti anche alla redazione del Rapporto di Sicurezza (art.8 del DLgs 334/99).
La provincia di Novara si conferma quella con il maggior numero di stabilimenti a rischio di incidente rilevante, anche in relazione alle due aree critiche di Novara S. Agabio e S. Martino di Trecate, che ospitano complessivamente 15 stabilimenti “Seveso”; seguono le province di Torino e Alessandria, con circa 20 stabilimenti ciascuna.

Figura 1
Distribuzione provinciale degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante
(aggiornamento a maggio 2015)

Fonte: Elaborazione Arpa Piemonte su dati Registro regionale delle aziende a RIR
Le aziende soggette al DLgs 334/99 appartengono a comparti produttivi e merceologici piuttosto diversificati e, come illustrato nella figura 2, le attività più presenti sono quelle di trattamento superficiale, lo stoccaggio/movimentazione del GPL e dei prodotti petroliferi.

Figura 2
Distribuzione regionale dei comparti produttivi relativi agli stabilimenti soggetti alla “Seveso”
(aggiornamento a maggio 2015)

Fonte: Elaborazione Arpa su dati Registro regionale delle aziende a RIR

 Sostanze pericolose

I gestori degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante devono dichiarare nella notifica i massimi quantitativi di sostanze e/o miscele pericolose presenti, riferendosi alle categorie di pericolo (es. molto tossiche, tossiche, liquidi infiammabili, esplosive, comburenti, pericolose per l’ambiente acquatico, ecc.) e/o alle sostanze nominali (es. ossigeno, idrogeno, metanolo, cloro, formaldeide, ecc.) identificate nell’Allegato I del DLgs 334/99 e s.m.i.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla pagina sulla assoggettabilità.
Per il 2014 i quantitativi delle “macrocategorie” riferiti al livello regionale non sono variati rispetto al 2013: le sostanze/miscele “pericolose per l’ambiente” costituiscono la tipologia più diffusa sul territorio regionale (circa 2.400.000 tonnellate); seguono la macrocategoria “infiammabili”, che comprende sostanze/miscele che possono dare origine a fenomeni di irraggiamento e/o esplosione (circa 1.000.000 tonnellate), e quella relativa alle sostanze/miscele che presentano caratteristiche di tossicità (circa 25.000 tonnellate).

Figura 3
Distribuzione provinciale delle sostanze/miscele tossiche negli stabilimenti RIR
(aggiornamento a maggio 2015)


Fonte: Elaborazione Arpa su dati Notifiche ex art. 6 del DLgs 334/99

Figura 4
Distribuzione provinciale delle sostanze/miscele infiammabili presenti negli Stabilimenti RIR
(aggiornamento a maggio 2015)


Fonte: Elaborazione Arpa su dati Notifiche ex art. 6 del DLgs 334/99

Figura 5
Distribuzione provinciale delle sostanze/miscele tossiche per l'ambiente presenti negli Stabilimenti RIR
(aggiornamento a maggio 2015)


Fonte: Elaborazione Arpa su dati Notifiche ex art. 6 del DLgs 334/99
Il 29 luglio è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 105 del 26 giugno 2015, che recepisce la Direttiva 2012/18/UE (cosiddetta Seveso III) relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose; abrogando la Direttiva 96/82/CE (Seveso II). Ci si aspetta, verosimilmente, un cambiamento dell’assoggettabilità degli stabilimenti galvanici, dovuto alla variazione di classificazione delle sostanze e miscele utilizzate.