RADIAZIONI NON IONIZZANTI
Interventi di misura e di valutazione su elettrodotti
Nel 2014 sono stati effettuati 64 interventi di misura su tutta la regione. Nella figura 1 il numero di interventi di monitoraggio a bassa frequenza effettuati tra il 2010 e il 2014, suddivisi per provincia, è rapportato ai km di linee elettriche ad alta e altissima tensione in ciascuna provincia.
Figura 1
Interventi di misura in rapporto alla lunghezza delle linee ad alta tensione presenti in ciascuna provincia
Fonte: Arpa Piemonte
Il numero complessivo di misure è diminuito rispetto al 2012, ma è raddoppiato il numero di valutazioni teoriche effettuate per rispondere a quanto previsto dal DPCM 08/07/2003 (per ciò che riguarda la verifica del rispetto dell'obiettivo di qualità nei nuovi fabbricati in prossimità di elettrodotti e per la costruzione di nuove parti di elettrodotto) oppure all’interno di procedimenti autorizzativi e di procedure di VIA o VAS. Sono state effettuate infatti un totale di 17 valutazioni per diverse nuove opere.
Consulta la serie storica degli indicatori ambientali in relazione agli interventi di misura dei Campi ad alta e bassa frequenza
Consulta la serie storica degli indicatori ambientali in relazione agli interventi di misura dei Campi ad alta e bassa frequenza
Interventi di misura e di valutazione su impianti per telecomunicazioni
Nel 2014 sono stati effettuati 277 interventi di misura su tutta la regione. Il numero di interventi di misura annui tende a diminuire, correlato ad un aumento del numero e della complessità dei pareri rilasciati da Arpa per ogni nuova installazione o modifica di un impianto di telecomunicazione (sulla base delle valutazioni previsionali dei livelli di campo elettromagnetico emessi dall’impianto e di quelli già eventualmente presenti, verificando il rispetto dei limiti di legge), nonché ad una diminuzione del personale e delle risorse dedicate anche in relazione alle misure di spending review.
Figura 2
Interventi di misura e pareri su impianti per telecomunicazioni - anni 1999-2014
Fonte: Arpa Piemonte
Il numero totale di pareri e pronunciamenti rilasciati rappresenta un buon indicatore sia dell'attività di controllo svolta dall'agenzia, in relazione alla richiesta normativa, sia dello sviluppo delle reti per telecomunicazioni. Nel corso del 2014 sono stati rilasciati 1.420 pareri.
Box di argomento: Influenza delle modifiche normative sullo sviluppo delle reti per telecomunicazioni e sulle attività di Arpa Piemonte
Negli ultimi 5 anni sia la normativa che regolamenta le autorizzazioni per l’installazione e modifica degli impianti per telecomunicazioni, finalizzate prevalentemente ad agevolare lo sviluppo delle reti in banda larga, sia quella relativa ai limiti di esposizione, hanno subito alcune modifiche che hanno avuto un impatto sullo sviluppo della rete e indirettamente sulle condizioni di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
Il 22 maggio 2010 è stato convertito il legge (L 73/10) il DL 40 del 25/03/2010, che introduceva l’art 87bis da aggiungere al DL 259/03 (Codice delle Comunicazioni Elettroniche). Tale articolo prevedeva un iter autorizzativo agevolato (tramite Denuncia di Inizio Attività) per gli impianti con tecnologia UMTS, sue evoluzioni o altre tecnologie da implementare per il completamento della rete di banda larga mobile. Confrontando il numero di richieste pervenute tra maggio 2009 e fine aprile 2010 con quello del periodo maggio 2010 - maggio 2011, si rileva un incremento di oltre il 95%.
Il DL 259/03 è stato ulteriormente modificato con il DL 28 maggio 2012, che introduce, nelle procedure per l’installazione/modifica di impianti per telecomunicazioni, l’istituto della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), con una maggiore liberalizzazione rispetto alla precedente DIA. Questo intervento normativo non ha portato ad un incremento sostanziale nel numero di richieste (nell’anno successivo si è avuto un incremento nel numero di richieste del 12.5%, contro un 9% dell’anno precedente).
Il 17 dicembre 2012 la legge 221 (conversione del DL 179 dell’ottobre 2012) modifica il DPCM 08/07/2003 introducendo la media su 24 ore per il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità. Introduce inoltre dei fattori correttivi per la media su 24 ore da utilizzare in sede di valutazione teorica preventiva, effettuata all’interno dell’iter autorizzativo degli impianti. In concreto, però, l’impatto di questa norma sull’iter autorizzativo si è realizzato soltanto a partire dal dicembre 2014, con la pubblicazione delle linee guida del sistema delle Agenzie.
Il 22 maggio 2010 è stato convertito il legge (L 73/10) il DL 40 del 25/03/2010, che introduceva l’art 87bis da aggiungere al DL 259/03 (Codice delle Comunicazioni Elettroniche). Tale articolo prevedeva un iter autorizzativo agevolato (tramite Denuncia di Inizio Attività) per gli impianti con tecnologia UMTS, sue evoluzioni o altre tecnologie da implementare per il completamento della rete di banda larga mobile. Confrontando il numero di richieste pervenute tra maggio 2009 e fine aprile 2010 con quello del periodo maggio 2010 - maggio 2011, si rileva un incremento di oltre il 95%.
Il DL 259/03 è stato ulteriormente modificato con il DL 28 maggio 2012, che introduce, nelle procedure per l’installazione/modifica di impianti per telecomunicazioni, l’istituto della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), con una maggiore liberalizzazione rispetto alla precedente DIA. Questo intervento normativo non ha portato ad un incremento sostanziale nel numero di richieste (nell’anno successivo si è avuto un incremento nel numero di richieste del 12.5%, contro un 9% dell’anno precedente).
Il 17 dicembre 2012 la legge 221 (conversione del DL 179 dell’ottobre 2012) modifica il DPCM 08/07/2003 introducendo la media su 24 ore per il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità. Introduce inoltre dei fattori correttivi per la media su 24 ore da utilizzare in sede di valutazione teorica preventiva, effettuata all’interno dell’iter autorizzativo degli impianti. In concreto, però, l’impatto di questa norma sull’iter autorizzativo si è realizzato soltanto a partire dal dicembre 2014, con la pubblicazione delle linee guida del sistema delle Agenzie.
In effetti, l’incremento nel numero di pratiche non è stato così netto in corrispondenza di questa norma, ma più graduale nel tempo (incremento 2013: 18.6%; incremento 2014: 26%).
Il DL 133/14 (convertito il legge 164 dell’11 novembre 2014) introduce l’art 87ter da aggiungere al DL 259/03. Tale articolo semplifica ulteriormente l’iter degli impianti per telecomunicazioni in determinate condizioni: esso prevede, per la modifica non sostanziale di impianti esistenti, una mera autocertificazione da parte del gestore. Il successivo DM 02/12/2014 promulga invece le linee guida del sistema agenziale per l’uso dei fattori di correzione nella valutazioni teoriche preventive. Confrontando il periodo novembre 2014-marzo 2015 con lo stesso periodo dell’anno precedente, si evidenzia un aumento del numero di pratiche pari al 99% circa.
L’introduzione di iter semplificati per alcune tipologie di impianti (art. 87bis e 87ter del DL 259) ha causato un notevole incremento nel numero di richieste.
Questo incremento corrisponde sia ad un aumento della potenza complessivamente installata sul territorio (si noti l’incremento più rapido proprio negli anni 2011 e 2014-inizio 2015) sia ad una maggiore difficoltà da parte di Arpa a gestire i procedimenti di emissione dei pareri, anche a discapito dell’attività di misura in campo. In effetti, le tempistiche per il rilascio dei pareri sono andate aumentando, in particolare per gli impianti di telefonia: da una media di 24 giorni nel 2012, a 44 nel 2013 e 63 nel 2014.
Anche il tempo medio per l’elaborazione di una relazione tecnica di misura è passato da poco più di un mese (nel 2013) a poco più di 2 mesi (nel 2014), in conseguenza sia del maggior carico di lavoro dovuto al rilascio pareri sia della maggiore complessità di misure ed elaborazione dati a seguito dell’introduzione della valutazione dell’esposizione media nelle 24 ore (DL 221).
Nella figura 3 è possibile seguire nel tempo l’andamento dell’attività pro-capite dei tecnici del Dipartimento Radiazioni, in termini di numeri di pareri e misure.
Il DL 133/14 (convertito il legge 164 dell’11 novembre 2014) introduce l’art 87ter da aggiungere al DL 259/03. Tale articolo semplifica ulteriormente l’iter degli impianti per telecomunicazioni in determinate condizioni: esso prevede, per la modifica non sostanziale di impianti esistenti, una mera autocertificazione da parte del gestore. Il successivo DM 02/12/2014 promulga invece le linee guida del sistema agenziale per l’uso dei fattori di correzione nella valutazioni teoriche preventive. Confrontando il periodo novembre 2014-marzo 2015 con lo stesso periodo dell’anno precedente, si evidenzia un aumento del numero di pratiche pari al 99% circa.
L’introduzione di iter semplificati per alcune tipologie di impianti (art. 87bis e 87ter del DL 259) ha causato un notevole incremento nel numero di richieste.
Questo incremento corrisponde sia ad un aumento della potenza complessivamente installata sul territorio (si noti l’incremento più rapido proprio negli anni 2011 e 2014-inizio 2015) sia ad una maggiore difficoltà da parte di Arpa a gestire i procedimenti di emissione dei pareri, anche a discapito dell’attività di misura in campo. In effetti, le tempistiche per il rilascio dei pareri sono andate aumentando, in particolare per gli impianti di telefonia: da una media di 24 giorni nel 2012, a 44 nel 2013 e 63 nel 2014.
Anche il tempo medio per l’elaborazione di una relazione tecnica di misura è passato da poco più di un mese (nel 2013) a poco più di 2 mesi (nel 2014), in conseguenza sia del maggior carico di lavoro dovuto al rilascio pareri sia della maggiore complessità di misure ed elaborazione dati a seguito dell’introduzione della valutazione dell’esposizione media nelle 24 ore (DL 221).
Nella figura 3 è possibile seguire nel tempo l’andamento dell’attività pro-capite dei tecnici del Dipartimento Radiazioni, in termini di numeri di pareri e misure.
Figura 3
Andamento negli anni dell’attività pro-capite dei tecnici Arpa del Dipartimento Tematico Radiazioni
Educazione ambientale e comunicazione
La comunicazione e la disponibilità di informazioni hanno un ruolo chiave nella percezione del rischio da parte dei cittadini, nonché nella gestione e pianificazione sul territorio da parte degli enti preposti.
Arpa ha messo a disposizione sul Geoportale, a partire dal settembre 2013, servizi dedicati ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni, dai quali è possibile ricavare informazioni continuamente aggiornate sulle sorgenti di campo elettromagnetico, sui livelli di campo misurati e calcolati. Il servizio riservato ai comuni permette inoltre l’accesso alla base dati degli impianti per telecomunicazioni, con tutte le informazioni tecniche e amministrative associate per quanto riguarda il territorio comunale.
Un’indicazione dell’efficacia comunicativa di questi servizi può essere ricavata osservando l’andamento negli anni del numero di richieste di informazioni pervenute al Dipartimento Radiazioni di Arpa. Infatti il numero di richieste è andato crescendo negli anni 2010-2012, mentre dal 2013 (anno di pubblicazione dei nuovi servizi del Geoportale) è sempre diminuito.
Questa diminuzione è presumibilmente collegata al fatto che le informazioni sono facilmente consultabili online, e in effetti nei soli primi mesi del 2015 sono stati ben 3.600 gli accessi al servizio pubblico.
Arpa ha messo a disposizione sul Geoportale, a partire dal settembre 2013, servizi dedicati ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni, dai quali è possibile ricavare informazioni continuamente aggiornate sulle sorgenti di campo elettromagnetico, sui livelli di campo misurati e calcolati. Il servizio riservato ai comuni permette inoltre l’accesso alla base dati degli impianti per telecomunicazioni, con tutte le informazioni tecniche e amministrative associate per quanto riguarda il territorio comunale.
Un’indicazione dell’efficacia comunicativa di questi servizi può essere ricavata osservando l’andamento negli anni del numero di richieste di informazioni pervenute al Dipartimento Radiazioni di Arpa. Infatti il numero di richieste è andato crescendo negli anni 2010-2012, mentre dal 2013 (anno di pubblicazione dei nuovi servizi del Geoportale) è sempre diminuito.
Questa diminuzione è presumibilmente collegata al fatto che le informazioni sono facilmente consultabili online, e in effetti nei soli primi mesi del 2015 sono stati ben 3.600 gli accessi al servizio pubblico.
Meno diffuso è ancora, invece, l’utilizzo del servizio ad accesso riservato per i comuni: ad oggi sono soltanto una decina i comuni che hanno fatto richiesta delle credenziali di accesso, con un totale di 40 accessi nei primi mesi del 2015.
Per quanto riguarda le attività di educazione ambientale finalizzate alla prevenzione sanitaria, Arpa negli ultimi anni sta lavorando nell’ambito dell’esposizione della popolazione ai telefoni cellulari: prosegue lo studio delle potenze emesse dai telefoni e si procede alla divulgazione delle conoscenze e dei metodi per un uso del cellulare che minimizzi l’esposizione.
Questa divulgazione viene portata avanti anche tramite progetti nelle scuole, come quello realizzato negli anni 2013/2014 e 2014/2015 in collaborazione con l’ASL di Vercelli e l’associazione “Pediatri per un mondo possibile”.
Quest’ultimo progetto ha coinvolto ad oggi quasi 500 ragazzi delle scuole medie della provincia di Vercelli (classi prime e seconde), fornendo anche un’interessante fotografia dell’uso del telefono cellulare da parte delle nuove generazioni. A titolo di esemplificazione, la figura 4 riporta alcuni risultati elaborati a partire da un questionario sull’uso del cellulare che i ragazzi hanno compilato prima dell’intervento formativo.
Per quanto riguarda le attività di educazione ambientale finalizzate alla prevenzione sanitaria, Arpa negli ultimi anni sta lavorando nell’ambito dell’esposizione della popolazione ai telefoni cellulari: prosegue lo studio delle potenze emesse dai telefoni e si procede alla divulgazione delle conoscenze e dei metodi per un uso del cellulare che minimizzi l’esposizione.
Questa divulgazione viene portata avanti anche tramite progetti nelle scuole, come quello realizzato negli anni 2013/2014 e 2014/2015 in collaborazione con l’ASL di Vercelli e l’associazione “Pediatri per un mondo possibile”.
Quest’ultimo progetto ha coinvolto ad oggi quasi 500 ragazzi delle scuole medie della provincia di Vercelli (classi prime e seconde), fornendo anche un’interessante fotografia dell’uso del telefono cellulare da parte delle nuove generazioni. A titolo di esemplificazione, la figura 4 riporta alcuni risultati elaborati a partire da un questionario sull’uso del cellulare che i ragazzi hanno compilato prima dell’intervento formativo.
Figura 4
Alcuni risultati dell’elaborazione di un questionario sull’uso del telefono cellulare somministrato a circa 500 ragazzi delle classi prime e seconde medie (anni 2013-2015) nella provincia di Vercelli
Il quadro ricavabile dall’analisi dei questionari sull’uso del cellulare da parte degli adolescenti conferma la necessità di continuare ad agire in un’ottica di prevenzione, alla luce della classificazione dei campi generati dai telefoni cellulari (da parte della IARC) tra i possibili cancerogeni, e in considerazione anche del fatto che l’uso di tali apparati è estremamente diffuso in una fascia d’età in cui l’organismo è in pieno sviluppo.
Tra i mezzi di consapevolezza e prevenzione messi a punto da Arpa c’è la App per smartphone con sistema Android, che permette di valutare il grado di esposizione personale ai campi generati dal telefono cellulare.
Tra i mezzi di consapevolezza e prevenzione messi a punto da Arpa c’è la App per smartphone con sistema Android, che permette di valutare il grado di esposizione personale ai campi generati dal telefono cellulare.
Disposizioni normative
Nell’ambito della protezione dall’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, compete alla Regione la predisposizione e l’emanazione delle Direttive Tecniche in attuazione dell’art. 5 della LR 19/04 “Nuova disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.
In tale contesto, nel 2014, si è giunti all’emanazione del D.D. n. 218 del 9 luglio 2014
“Decreto legislativo 1 agosto 2003 n. 259 e s.m.i "Codice delle comunicazioni elettroniche". Installazione di infrastrutture per impianti radioelettrici e modifica delle loro caratteristiche di emissione. Aggiornamento della modulistica per richiedere le autorizzazioni, per effettuare le comunicazioni, le certificazioni e le autocertificazioni”.
In tale contesto, nel 2014, si è giunti all’emanazione del D.D. n. 218 del 9 luglio 2014
“Decreto legislativo 1 agosto 2003 n. 259 e s.m.i "Codice delle comunicazioni elettroniche". Installazione di infrastrutture per impianti radioelettrici e modifica delle loro caratteristiche di emissione. Aggiornamento della modulistica per richiedere le autorizzazioni, per effettuare le comunicazioni, le certificazioni e le autocertificazioni”.
In particolare sono stati aggiornati i moduli per le domande di autorizzazione, SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e comunicazione inserendo, contestualmente, i SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) nell’iter autorizzativo.
Parallelamente, in ambito di Coordinamento Tecnico Interregionale, è in corso un tavolo tecnico finalizzato all’esame delle problematiche inerenti l’applicazione del DM 13 febbraio 2014 di istituzione del Catasto delle sorgenti elettromagnetiche, l’irrogazione delle sanzioni per il superamento dei limiti di emissione stabiliti dal DPCM 8/7/03 e smi e la corretta applicazione della SCIA in ambito autorizzativo come previsto dagli articoli 87 e 87 bis del DLgs 259/03 e smi.
Parallelamente, in ambito di Coordinamento Tecnico Interregionale, è in corso un tavolo tecnico finalizzato all’esame delle problematiche inerenti l’applicazione del DM 13 febbraio 2014 di istituzione del Catasto delle sorgenti elettromagnetiche, l’irrogazione delle sanzioni per il superamento dei limiti di emissione stabiliti dal DPCM 8/7/03 e smi e la corretta applicazione della SCIA in ambito autorizzativo come previsto dagli articoli 87 e 87 bis del DLgs 259/03 e smi.