stato

PM2,5

Per il particolato PM2,5, che rappresenta la frazione dimensionalmente minore del PM10 e nella quale generalmente sono contenuti i composti più tossici, il Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 attribuisce un valore limite per la protezione della salute umana di 25 μg/m3 da rispettare dal 2015; per gli anni precedenti è previsto che tale valore sia incrementato di un margine di tolleranza (MOT) che per l’anno 2014 è pari a 1 μg/m3.

In questo documento si riporta, come indicatore statistico, il limite di protezione della salute umana che evidenzia la potenziale criticità di tale inquinante.
I dati riferiti al 2014 rilevano che tutte le stazioni con copertura temporale superiore all’80% rispettano il valore obiettivo di 26 μg/m3 attualmente in vigore.

Rispetto all’anno precedente, i valori del PM2,5, che rappresenta la frazione massica più consistente del PM10, sono diminuiti in quasi tutte le stazioni, evidenziando un miglioramento attribuibile indicativamente ai motivi indicati per il PM10.

Figura 1
PM 2,5 media annua - anno 2014

Fonte: Arpa Piemonte

Tabella 1
Ubicazione delle stazioni di monitoraggio


Numero stazione

Località stazione

Numero stazione

Località stazione

AL1

Dernice, Costa

TO5

Beinasco (TRM), Aldo Mei

AL2

Alessandria, Volta

TO6

Borgaro T., Caduti

AT1

Vinchio, San Michele

TO7

Torino, Rubino

BI1

Trivero, Ronco

TO8

Torino, Lingotto

BI2

Biella, Sturzo

TO9

Torino, Rebaudengo

CN1

Cuneo, Alpini

TO10

Settimo T., Vivaldi

CN2

Mondovì, Aragno

VB1

Verbania, Gabardi

NO1

Borgomanero, Molli

VC1

Borgosesia, Tonella

TO1

Ceresole Reale, Diga

VC2

Livorno F. (ENEL), Cioccori

TO2

Ivrea, Liberazione

VC3

Cigliano, Autostrada

TO3

Chieri, Bersezio

VC4

Vercelli, CONI

TO4

Leinì (ACEA), Grande Torino

 

 



Il grafico con i dati delle stazioni fondo illustra come la situazione del particolato PM2,5 sia analoga a quella del particolato PM10: i valori minori si riscontrano nelle stazioni ubicate in zone pedemontane e collinari quali ad esempio Dernice (AL), Ceresole Reale (TO), Verbania (VCO) e Trivero (BI), caratterizzate sia da scarse emissioni sia da condizioni climatiche più favorevoli alla dispersione degli inquinanti rispetto alle stazioni di pianura. Torino, per la conformazione morfologica del territorio e per i contributi di densità demografica, traffico stradale, riscaldamento domestico e impianti produttivi presenta valori mediamente maggiori ancorché minori del limite.

Figura 2
PM 2.5 Media annuale



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