AMIANTO
L’amianto rappresenta uno di temi ambientali di grande interesse, sia in relazione alla sua presenza naturale sia al suo sfruttamento nelle lavorazioni industriali cui la Regione dedica la necessaria e costante attenzione al fine di tutelare la qualità ambientale del territorio e vigilare sulla salute di tutti i cittadini.
In particolare tra le azioni attivate che testimoniano il costante impegno da parte di Regione sul proprio territorio si possono segnalare le seguenti attività.
Mappatura della presenza di amianto
Sulla base del lavoro svolto nel corso degli anni in materia di amianto, nell'autunno del 2014 la Regione ha avviato la revisione del Piano regionale amianto previsto dalle L 257/92 e L 30/08.
Nel giugno 2015 la Giunta ha quindi adottato la bozza del Piano e l'ha presentata al Consiglio regionale, ai fini dell'esame ed dell'approvazione.
Il Piano, che avrà validità di 5 anni, tratta tematiche di natura ambientale e sanitaria. In particolare, la componente ambientale del Piano ha ad oggetto le attività di mappatura e censimento, lo smaltimento dell'amianto, gli indirizzi per agevolare il processo di deamiantizzazione del territorio, la bonifica dei siti di interesse nazionale ed in generale dei manufatti contenenti amianto.
Per quanto riguarda la mappatura delle zone del territorio regionale interessate della presenza di amianto ai sensi del DM 101/03, il Piano proposto tiene conto del lavoro costantemente svolto da Arpa Piemonte. Si segnala, a tal riguardo, il significativo impulso dato alla mappatura della presenza di amianto di origine antropica nel corso del 2014, che ha riguardato l'individuazione di circa 120.000 punti con potenziale presenza di amianto, sui quali sono successivamente effettuate attività di verifica e sopralluogo.
È altresì da rilevare che a maggio 2015 la Giunta regionale, sentito il Consiglio regionale, ha definito i criteri per la destinazione di fondi ai Comuni, singoli o associati, per l'attivazione di servizi di raccolta e smaltimento di quantitativi di manufatti contenenti amianto nell'ambito del sistema regionale di gestione dei rifiuti.
Siti inquinati di interesse nazionale per presenza di amianto
Casale Monferrato-Eternit e Balangero-Amiantifera sono i 2 comuni piemontesi nei quali sono presenti siti inquinati di interesse nazionale per presenza di amianto. Tali siti sono costantemente monitorati (vedi testo rete di monitoraggio Amianto) ed è continua l’attività che Regione svolge per gestire la bonifica e il recupero di tali aree.
I dettagli delle attività sono sul sito di Regione Piemonte nella sezione ambiente bonifiche.
In particolare tra le azioni attivate che testimoniano il costante impegno da parte di Regione sul proprio territorio si possono segnalare le seguenti attività.
Mappatura della presenza di amianto
Sulla base del lavoro svolto nel corso degli anni in materia di amianto, nell'autunno del 2014 la Regione ha avviato la revisione del Piano regionale amianto previsto dalle L 257/92 e L 30/08.
Nel giugno 2015 la Giunta ha quindi adottato la bozza del Piano e l'ha presentata al Consiglio regionale, ai fini dell'esame ed dell'approvazione.
Il Piano, che avrà validità di 5 anni, tratta tematiche di natura ambientale e sanitaria. In particolare, la componente ambientale del Piano ha ad oggetto le attività di mappatura e censimento, lo smaltimento dell'amianto, gli indirizzi per agevolare il processo di deamiantizzazione del territorio, la bonifica dei siti di interesse nazionale ed in generale dei manufatti contenenti amianto.
Per quanto riguarda la mappatura delle zone del territorio regionale interessate della presenza di amianto ai sensi del DM 101/03, il Piano proposto tiene conto del lavoro costantemente svolto da Arpa Piemonte. Si segnala, a tal riguardo, il significativo impulso dato alla mappatura della presenza di amianto di origine antropica nel corso del 2014, che ha riguardato l'individuazione di circa 120.000 punti con potenziale presenza di amianto, sui quali sono successivamente effettuate attività di verifica e sopralluogo.
È altresì da rilevare che a maggio 2015 la Giunta regionale, sentito il Consiglio regionale, ha definito i criteri per la destinazione di fondi ai Comuni, singoli o associati, per l'attivazione di servizi di raccolta e smaltimento di quantitativi di manufatti contenenti amianto nell'ambito del sistema regionale di gestione dei rifiuti.
Siti inquinati di interesse nazionale per presenza di amianto
Casale Monferrato-Eternit e Balangero-Amiantifera sono i 2 comuni piemontesi nei quali sono presenti siti inquinati di interesse nazionale per presenza di amianto. Tali siti sono costantemente monitorati (vedi testo rete di monitoraggio Amianto) ed è continua l’attività che Regione svolge per gestire la bonifica e il recupero di tali aree.
I dettagli delle attività sono sul sito di Regione Piemonte nella sezione ambiente bonifiche.
Il sito Eternit di Casale Monferrato
Lo stabilimento “Eternit” di Casale Monferrato, per dimensione e mole produttiva, è stato uno dei maggiori centri nazionali di produzione manufatti in fibrocemento; l’insediamento si estendeva su di un’area di circa 94.000 m2; l’attività produttiva ebbe inizio nel 1907 e cessò completamente nel 1986.
Una vasta area del casalese è stata di conseguenza interessata da una larghissima diffusione di materiali contenenti amianto, in matrice friabile e compatta ed è stata perimetrata, con Decreto del Ministero dell'Ambiente del 10 gennaio 2000, quale sito di interesse nazionale (SIN).
Il territorio classificato come SIN si estende su una superficie di circa 730 km2 e comprende il territorio di 48 Comuni, dei quali 45 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Vercelli e 1 in provincia di Asti.
La programmazione degli interventi per il risanamento del territorio ha avuto avvio con finanziamenti statali e regionali sui programmi PTTA 1994-96, poi integrati con le risorse finanziarie attribuite dal Ministero dell'Ambiente nell'ambito dello specifico Piano Nazionale
Una vasta area del casalese è stata di conseguenza interessata da una larghissima diffusione di materiali contenenti amianto, in matrice friabile e compatta ed è stata perimetrata, con Decreto del Ministero dell'Ambiente del 10 gennaio 2000, quale sito di interesse nazionale (SIN).
Il territorio classificato come SIN si estende su una superficie di circa 730 km2 e comprende il territorio di 48 Comuni, dei quali 45 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Vercelli e 1 in provincia di Asti.
La programmazione degli interventi per il risanamento del territorio ha avuto avvio con finanziamenti statali e regionali sui programmi PTTA 1994-96, poi integrati con le risorse finanziarie attribuite dal Ministero dell'Ambiente nell'ambito dello specifico Piano Nazionale
delle Bonifiche. Il soggetto attuatore dell’intervento è il Comune di Casale Monferrato, individuato quale capofila tra i Comuni perimetrati del SIN. Nel corso degli anni è stato avviato un intenso programma che va dalle bonifiche concluse dell’area dello stabilimento “Eternit” e della sponda destra del fiume Po - oggetto degli scarichi dello stabilimento - alla realizzazione di un impianto di discarica per lo smaltimento dei rifiuti delle bonifiche, alle attività di censimento degli edifici e dei siti con amianto, alla bonifica dei manufatti contenenti amianto e del polverino, alle campagne di monitoraggio ambientale per il controllo dell’ inquinamento da amianto.
Oggi l’intervento principale su tale sito consiste prevalentemente nella decontaminazione attraverso la bonifica di utilizzi impropri degli sfridi di produzione dei manufatti di cemento-amianto (il cosiddetto “polverino”) e delle coperture in cemento-amianto.
Oggi l’intervento principale su tale sito consiste prevalentemente nella decontaminazione attraverso la bonifica di utilizzi impropri degli sfridi di produzione dei manufatti di cemento-amianto (il cosiddetto “polverino”) e delle coperture in cemento-amianto.