stato

RETE DI MONITORAGGIO

In Piemonte il Sistema Regionale di Rilevamento per la misura della qualità dell’aria è costituito, al 31 dicembre 2014, da:
  • 60 stazioni fisse per il monitoraggio in continuo di parametri chimici, delle quali 6 di proprietà privata;
  • 6 laboratori mobili attrezzati, per realizzare campagne brevi di monitoraggio;
  • 7 Centri Operativi Provinciali (COP), presso i quali sono effettuate le operazioni di validazione sia dei dati rilevati automaticamente sia dei dati prodotti nei laboratori dell’Agenzia.
La rete regionale nel 2014 è stata oggetto di una attività di razionalizzazione sia nella collocazione di alcune stazioni sia nella dotazione strumentale e pertanto in alcuni casi non si sono potuti utilizzare i dati prodotti in quanto la loro percentuale è stata inferiore a quella utile per ottenere una sufficiente rappresentatività temporale.
Sono in corso ulteriori attività di razionalizzazione della strumentazione installata al fine di rendere la rete sempre più adeguata a quanto richiesto dalla normativa nazionale.
I dati puntuali prodotti dalla rete di rilevamento sono disponibili sulle pagine del sito Sistemapiemonte.
La figura 1 riporta le stazioni in attività.

Figura 1
Rete di monitoraggio

Le stazioni sono dislocate sul territorio in modo da rappresentare in maniera significativa le diverse caratteristiche ambientali inerenti la qualità dell’aria. Più in dettaglio le stazioni di traffico sono collocate in posizione tale da misurare prevalentemente gli inquinanti provenienti da emissioni veicolari; le stazioni di fondo rilevano livelli di inquinamento non direttamente influenzati da singole sorgenti ma riferibili al loro contributo integrato, mentre le stazioni industriali rilevano il contributo connesso alle limitrofe attività produttive.
I punti di misura ove sono misurati o campionati i principali inquinanti possono essere descritti in relazione alla loro collocazione per tipo di zona o per tipo di stazione. Per quanto riguarda la zona nella sottostante tabella si nota come buona parte della strumentazione sia installata in zone urbane ossia nelle zone ove vive una parte rilevante della popolazione e ove sono generalmente più elevati i valori degli inquinanti.

Tabella 1
Stazioni per il monitoraggio della qualità dell'aria, suddivisione per tipo di zona

Tipo zona

Benzene

Benzo (a) pirene

NO2

SO2

CO

O3

PM10

PM2,5

rurale

 

6

12

4

3

9

13

9

suburbana

5

9

13

4

2

10

12

7

urbana

19

23

38

12

20

14

41

15

Riguardo al tipo di stazione la sottostante tabella mostra che le stazioni di fondo ospitano una parte importante della strumentazione in quanto tali stazioni rappresentano meglio il contributo medio ambientale all’esposizione della popolazione.

Tabella 2
Stazioni per il monitoraggio della qualità dell'aria, suddivisione per tipo di stazione

Tipo stazione

Benzene

Benzo (a) pirene

NO2

SO2

CO

O3

PM10

PM2,5

fondo

15

24

43

11

9

31

43

26

industriale

 

 

 

1

 

 

1

0

traffico

9

14

20

8

16

2

22

5



I Dipartimenti Arpa effettuano attività specifiche sul territorio di appartenenza. Nalla tabella 3 si riportano alcuni approfondimenti a livello provinciale.

Tabella 3
Monitoraggio della qualità dell'aria in ambito provinciale

Approfondimenti in ambito provinciale
Alessandria
Stazioni Fisse qualità dell’aria
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/alessandria/aria-1/relazioni-qualita-aria-stazioni-fisse

Mezzo Mobile
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/alessandria/aria-1/relazioni-qualita-aria-mezzo-mobile
Biella
Stazioni Fisse qualità dell’aria
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/biella/aria/qualita-dellaria/relazioni-qualita-dellaria/relazioni-qualita-dellaria

Mezzo Mobile
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/biella/aria/qualita-dellaria/campagne-di-monitoraggio                    
Cuneo
Stazioni Fisse qualità dell’aria e Mezzo mobile
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/cuneo/aria

Torino
Stazioni Fisse qualità dell’aria
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/torino/aria/Pubblicazioni

Mezzo Mobile
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/torino/aria/relazioni-mezzo-mobile/elenco-relazioni-qualita-aria
Novara
Stazioni Fisse qualità dell’aria
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/novara/aria-2/report-annuali-qualita-dellaria-novara-e-vco

Mezzo Mobile
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/novara/aria-2/relazioni
Verbania
Stazioni Fisse qualità dell’aria
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/novara/aria-2/report-annuali-qualita-dellaria-novara-e-vco

Mezzo Mobile
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/verbania/aria/controlli-della-qualita-dellaria
Vercelli
Stazioni Fisse qualità dell’aria e Mezzo Mobile
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/vercelli/aria/relazioni-e-monitoraggi

BOX DI TEMA
Termovalorizzatore di Torino

Il Termovalorizzatore (TRM) di Torino ha lo scopo di bruciare i rifiuti urbani residui dalla raccolta differenziata e i rifiuti speciali assimilabili agli urbani con potenzialità pari a 421.000 t/a. Il trattamento dei rifiuti, attraverso la termovalorizzazione, consente di ridurre il quantitativo di rifiuti che diversamente andrebbero in discarica.

Il TRM recupera l’energia contenuta nei rifiuti, producendo elettricità ed energia termica (acqua calda) per il teleriscaldamento. L’impianto può operare in assetto esclusivamente elettrico oppure in assetto cogenerativo, cioè fornendo sia energia elettrica sia energia termica per il teleriscaldamento: nel primo caso il termovalorizzatore produce l’energia corrispondente al fabbisogno annuale di circa 175.000 famiglie di tre persone; nel secondo caso genera, ogni anno, l’energia termica in grado di scaldare 17.000 abitazioni da 100 m2 e l’elettricità consumata da circa 160.000 famiglie. Il recupero dell’energia contenuta nei rifiuti consente di risparmiare circa 70.000 tonnellate l’anno di combustibile fossile, contribuendo a tutelare l’ambiente e a generare un’economia sostenibile.

L’impianto è costituito da tre linee di incenerimento, tra loro uguali, ciascuna delle quali è costituita da una propria sezione di combustione, recupero energetico e depurazione fumi. Le tre canne fumarie sono installate in una ciminiera comune alle tre linee. I fumi di combustione, che devono raggiungere la temperatura di almeno 850°C, in uscita dalla caldaia vengono depolverati da un elettrofiltro. Successivamente sono abbattuti i gas acidi, i metalli pesanti e i microinquinanti organici. Un filtro a maniche trattiene i prodotti di reazione e infine viene effettuato un ulteriore trattamento degli ossidi di azoto.

Tutte le Amministrazioni, in modo coordinato, esercitano su tale impianto i compiti loro attribuiti dalla legge nel campo della prevenzione e della tutela ambientale. Arpa, nello specifico, esercita le attività di controllo e supporta dal punto di vista tecnico-scientifico la Regione, la Provincia, i Comuni e le Aziende Sanitarie locali territorialmente coinvolte.

Le principali attività:

Per quanto riguarda la valutazione della qualità dell'aria, le centraline nell'intorno sono:
Torino - Parco Lingotto
Torino - Via Rubino
Orbassano - Via Gozzano
Beinasco - Giardino Aldo Mei
Collegno - C.so Francia
I dati puntuali delle singole centraline sono pubblicati nel Sito regionale della qualità dell'aria

Mensilmente Arpa aggiorna la sezione dati del termovalorizzatore, pubblicando i report sintetici i cui dati sono originati dal Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni. Nei documenti sono riferiti, rispetto ad ogni parametro inquinante, la media mensile, il numero di eventuali superamenti del valore limite giornaliero, la migliore e peggiore prestazione emissiva su base oraria nel mese. I dati presenti offrono un quadro di sintesi in grado di rappresentare le prestazioni emissive valutate sul mese e indicare, quindi, il corretto funzionamento dell’impianto.
Sempre nella stessa sezione vengono pubblicate le relazioni prodotte dal Polo Microinquinanti che riguardano il controllo degli inquinanti in emissione.

Il Dipartimento di Torino ha diffuso la prima relazione che mette a confronto la qualità dell’aria nell’area di massima ricaduta del termovalorizzatore TRM prima e dopo l’entrata in esercizio dell’impianto. Tra gli inquinanti per i quali la normativa di qualità dell’aria stabilisce dei valori di riferimento si è scelto di focalizzare lo studio su PM10, PM2,5 e biossido di azoto. Si tratta, infatti, dei tre inquinanti che nell’area circostante l’impianto presentano storicamente un superamento dei valori limite e per i quali un impianto di incenerimento può potenzialmente fornire un contributo aggiuntivo significativo.
Per nessuno dei tre inquinanti si sono evidenziate alterazioni della qualità dell’aria nel lungo periodo a seguito dell’entrata in esercizio del termovalorizzatore.
Consulta la relazione completa del Primo confronto della qualità dell'aria ante-post operam.

Consulta gli approfondimenti sull’impianto.

Visualizza un'infografica riguardante il termovalorizzatore.

Box di TEMA
Centrale termoelettrica “Torino Nord”:
valutazione dell’inquinamento atmosferico nel territorio circostante

Per l’entrata in esercizio della centrale termoelettrica “Torino Nord” (centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo entrata in esercizio alla fine del 2011), Arpa Piemonte ha predisposto, su richiesta dei comuni di Collegno e Venaria Reale, una serie di approfondimenti su PM10, PM2,5 e biossido di azoto, gli inquinanti più critici nell’area urbana torinese.
Gli obiettivi possono essere riassunti nelle seguenti linee di attività:
  1. verifica, nel periodo successivo all’entrata in esercizio dell’impianto, della presenza di variazioni significative della qualità dell’aria eventualmente riconducibili al contributo della centrale stessa;
  2. determinazione, prima e dopo l’entrata in funzione della centrale, della percentuale di componente primaria nel particolato aerodisperso, vale a dire quella frazione che può essere oggetto di azioni di risanamento a scala locale;
  3. valutazione del contributo percentuale delle principali sorgenti emissive presenti nell’area della centrale in relazione al particolato atmosferico e agli ossidi di azoto in atmosfera.
Sono quindi state condotte, a cura del Dipartimento di Torino, quattro campagne di monitoraggio ante operam e quattro post operam mediante una stazione mobile di rilevamento posta a Savonera, sito residenziale considerato rappresentativo dell’area di massima ricaduta potenziale dell’impianto. Il confronto delle concentrazioni, che è stato effettuato mediante un modello statistico-matematico che minimizza l’influenza delle differenti condizioni meteorologiche, non evidenzia una variazione significativa della qualità dell’aria nel sito dopo l’entrata in funzione dell’impianto.

Successivamente è stata effettuata la speciazione del particolato PM2,5, determinando le componenti primaria e secondaria (componente primaria, emessa direttamente come tale dalle fonti inquinanti - componente secondaria, originata da complessi fenomeni chimico-fisici che avvengono in atmosfera e comportano la trasformazione in particolato di sostanze che originariamente erano state emesse in forma gassosa) in campioni raccolti nella fase ante operam e in quella post operam. Le differenze che si riscontrano nei risultati della speciazione, riportati nelle figure 2 e 3, sono legate alla differente meteorologia che ha caratterizzato le due campagne. Sotto il profilo delle politiche di risanamento il dato più rilevante è che la frazione secondaria, per la quale non sono efficaci azioni svolte unicamente a livello locale, è dell’ordine del 50-60% nel semestre caldo e del 70-80% in quello freddo e pertanto nettamente prevalente su quella primaria.

Figura 2
Composizione media del PM2,5 ante operam

Carbonio elementare (EC); Componenti organica primaria (POA) e organica secondaria (SOA)
Fonte: Arpa Piemonte

Figura 3
Composizione media del PM2,5 post operam


Consulta i dati che provengono dal monitoraggio continuo delle emissioni

Consulta gli approfondimenti:
Progetto di studio delle sorgenti di inquinamento atmosferico nel territorio circostante la centrale termoelettrica di IRIDE “Torino Nord “ - Analisi comparata della composizione del PM2,5 nei periodi precedente e successivo all’entrata in esercizio dell’impianto (Progetto Savonera).

Studio modellistico sull’area di Savonera (Relazione e allegato).