Fattori che influenzano lo stato della risorsa

ENERGIA


Il 42% dell’energia elettrica prodotta nel 2013 in Piemonte proviene da fonte rinnovabile, mentre la parte restante proviene da tradizionali impianti termoelettrici. La maggior parte degli impianti qualificati e degli impianti ammessi agli incentivi del DM 6 luglio 2012 sfruttano l’energia idroelettrica.

Sfuggono alle statistiche i dati relativi all’autoproduzione di energia attraverso l’uso di energia solare e di biomasse e l’utilizzo locale di geotermia che non richiedono incentivazioni o qualificazioni.

Visualizza le serie storiche degli indicatori di energia.

Produzione di energia elettrica

La produzione lorda di energia elettrica in Piemonte nel 2013 è stata pari a 26.269,4 GWh, quella netta (ossia al netto dei fabbisogni per i servizi ausiliari della produzione) è stata di 25.710,5 GWh. Circa il 63% della produzione è stata ottenuta da impianti termoelettrici e circa il 33% da impianti idroelettrici, con una diminuzione significativa del termoelettrico a favore delle altre fonti. La produzione da fotovoltaico è ulteriormente cresciuta e rappresenta ormai il 6,28% del totale regionale.

Tabella 1
Produzione di energia elettrica in Piemonte al 31.12.2013

Tipologia di produzione energia

Operatori
del mercato elettrico

Autoproduttori

Totale

GWh

Produzione lorda

 

 

 

Idroelettrica

8.272,4

136,9

8.409,3

Termoelettrica

14.295,9

1.941,9

16.237,8

Eolica

25,8

 

25,8

Fotovoltaica

1.596,4

1.596,4

Totale produzione lorda

24.190,6

2.078,8

26.269,4

Servizi ausiliari della produzione

501,3

57,5

558,8

Produzione netta

 

 

 

Idroelettrica

8.164.2

135,4

8.299,7

Termoelettrica

13.928,5

1.885,8

15.814,3

Eolica

25,6

-

25,6

Fotovoltaica

1.571,0

-

1.571,0

Totale produzione netta

23.689,3

2.021,2

25.710,5

 

Energia destinata ai pompaggi

478,8

 

478,8

Produzione netta destinata al consumo

23.210,4

2.021,3

25.231,7



Fonte: Terna

Tabella 2
Impianti per la produzione di energia elettrica in Piemonte al 31.12.2013

Produttori 

Autoproduttori

Totale

Impianti idroelettrici

Impianti

numero

671

15

686

Potenza efficiente lorda

MW

3.690,1

26,1

3.716,2

Potenza efficiente netta

MW

3.625,1

25,3

3.650,4

Producibilità media annua

GWh

9.457,2

134,8

9.592,1

Impianti termoelettrici

Impianti

numero

362

71

433

Sezioni

numero

452

100

552

Potenza efficiente lorda

MW

4.666,8

573,4

5.240,3

Potenza efficiente netta

MW

4.551,0

559,5

5.110,4

Impianti eolici

Impianti

numero

10

-

10

Potenza efficiente lorda

MW

18,7

 -

18,7

Impianti fotovoltaici*

Impianti

numero

40.519

 -

40.519

Potenza efficiente lorda

MW

           1.497,5

 

     1.497,5



Fonte: Terna
* sono inclusi gli impianti fotovoltaici incentivati attraverso il "conto energia" gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE)

Consulta il sito di Terna per approfondimenti sui dati statistici.

Produzione di energia da fonti rinnovabili

Impianti alimentati da fonti rinnovabili (IAFR)
La qualificazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili (Qualifica IAFR) è un prerequisito necessario per l’ottenimento dei certificati verdi (CV), in funzione dell’energia elettrica netta prodotta, o per l’accesso alla tariffa incentivante onnicomprensiva (TO), in funzione dell’energia elettrica netta prodotta e immessa in rete.
La normativa vigente ha assegnato al GSE il compito di qualificare gli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili IAFR, una volta accertato il possesso dei requisiti previsti dalle diverse normative.
Nella figura 1 è riportato il trend degli impianti IAFR dal 1990 al 2014 e nella tabella 3 sono riportati gli impianti alimentati da fonti rinnovabili in esercizio al 30/6/2014.

Figura 1
Impianti qualificati IAFR e ammessi agli incentivi DM 6/7/2012 in Piemonte per tipologia e data di entrata in esercizio - anni 1990-2014

Fonte: GSE

Tabella 3
impianti alimentati da fonti rinnovabili (IAFR) in esercizio in Piemonte al 30/6/2014

Fonte

Numero

POTENZA (MW)

Idroelettrici a serbatoio

6

156

Idroelettrici a bacino

9

438

Idroelettrici ad acqua fluente

393

655

Idroelettrici su acquedotto

14

3

Eolici

7

19

Solari

2

0

Biomasse solide

30

150

Biogas

154

122

Bioliquidi

33

48

Gas di discarica

30

39

Totale complessivo

678

1.630



Fonte: GSE. Elaborazione: Arpa Piemonte

Tabella 4
Totale impianti qualificati IAFR in esercizio per provincia al 30/6/2014


Province 

Idraulica

Eolica

Solare

Biomasse solide

Biogas

Bioliquidi

Gas di discarica

Totale complessivo

numero al 30.06.2014

AL

17

 

1

5

31

7

4

65

AT

1

 

 

 

3

 

1

5

BI

24

 

 

2

2

6

2

36

CN

117

3

 

9

52

5

8

194

NO

26

 

 

2

16

1

1

46

TO

132

4

1

7

36

10

14

204

VB

78

 

 

 

 

2

 

80

VC

27

 

 

5

14

2

 

48

Piemonte

422

7

2

30

154

33

30

678



Fonte: GSE. Elaborazione: Arpa Piemonte
Il DM 6 luglio 2012 stabilisce le nuove modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, diverse da quella solare fotovoltaica, con potenza non inferiore a 1 kW.

Gli incentivi previsti dal Decreto si applicano agli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di intervento di potenziamento o di rifacimento, che entrano in esercizio dal 1°gennaio 2013.

Per tutelare gli investimenti in via di completamento, il Decreto prevede che gli impianti dotati di titolo autorizzativo antecedente all’11 luglio 2012 (data di entrata in vigore del decreto) che entrano in esercizio entro il 30 aprile 2013 e i soli impianti alimentati da rifiuti di cui all’art. 8, comma 4, lettera c) che entrano in esercizio entro il 30 giugno 2013,
possono richiedere l’accesso agli incentivi con le modalità e le condizioni stabilite dal DM 18/12/08. A tali impianti saranno applicate le decurtazioni sulla tariffa onnicomprensiva o sui coefficienti moltiplicativi per i certificati verdi previste nell'art.30, comma 1 del Decreto.

Il nuovo Decreto disciplina anche le modalità con cui gli impianti già in esercizio, incentivati con il DM 18/12/08, passeranno, a partire dal 2016, dal meccanismo dei certificati verdi ai nuovi meccanismi di incentivazione.

Gli impianti ammessi agli incentivi del DM 6 luglio 2012 in esercizio al 30 giugno 2014 in Piemonte sono 62 per una potenza complessiva di 11,75 MW. La categoria più rappresentata sono gli impianti idraulici ad acqua fluente (37 impianti per una potenza di 5,93 MW).
Impianti fotovoltaici
A fine 2014 sono stati installati in Piemonte più di 38.000 impianti fotovoltaici, per una potenza totale di 1.443 MW. Il numero di impianti installati annualmente evidenzia la crescita rapidissima avvenuta in particolare negli anni 2011 e 2012, mentre, a partire dal 2013, il numero di impianti installati è crollato, in coincidenza con la fine degli incentivi del “Conto energia”.

Le province con il maggior numero di impianti installati sono quella di Torino e quella di Cuneo.

Figura 2
Impianti fotovoltaici in Piemonte - anni 2006-2014

Fonte: GSE - Atlasole

Bilancio di energia elettrica

Nella figura 3 è schematizzato il bilancio elettrico piemontese, riferito all’anno 2013.

Figura 3
Bilancio elettrico per il Piemonte - anno 2013


Fonte: Terna

BOX DI ARGOMENTO
Le fonti energetiche rinnovabili di natura termoelettrica

Sulla base dei dati ricavabili dal Gestore dei Servizi Energetici e dai Dipartimenti Provinciali, è stato possibile effettuare alcune elaborazioni sugli impianti alimentati a fonte rinnovabile di natura termo-elettrica in esercizio in Piemonte al 2014. Gli impianti d’interesse sono sostanzialmente quelli alimentati a biogas di natura agro-zootecnica, a bioliquidi, a biomasse (comprensive di materiali ligneo-cellulosici, di grassi di origine animale e della frazione biodegradabile dei RSU) e a gas di discarica. In Piemonte si contano 283 impianti di questo genere, per una potenza elettrica installata (ed esercita) complessiva di 370 MW. Tali impianti, che per loro natura sono caratterizzati da processi di combustione finalizzati alla produzione di energia elettrica e termica, producono emissioni in atmosfera di inquinanti tra i quali principalmente ossidi di azoto, monossido di carbonio, ossidi di zolfo, materiale particolato, ammoniaca e composti organici volatili.
È importante evidenziare come la potenza installata e l’energia prodotta annualmente dagli impianti FER individuati costituiscano due grandezze correlate all’operatività d’impianto, declinabile in ore equivalenti alla potenza nominale. Quest’ultimo parametro è estremamente variabile a seconda del combustibile utilizzato e della tecnologia di valorizzazione energetica adottata: se per gli impianti a biogas di natura agro-zootecnica e per gli impianti ORC a legna le ore equivalenti possono essere normalmente superiori a 8.000 h/y,
per i bioliquidi, il gas da discarica, l’incenerimento di rifiuti solidi e la gassificazione di biomasse solide le ore equivalenti annue possono ridursi sensibilmente a causa di condizioni di mercato (costo degli oli vegetali) e di disponibilità di impianto.
Pertanto, l’energia prodotta annualmente dalle FER analizzate a livello piemontese può distribuirsi, per fonte e provincia, in maniera anche sensibilmente differente da quanto avviene per la potenza installata.
Rispetto ai dati riferiti nella precedente annualità (dati misurati al giugno 2013) si segnala un incremento del 34% della potenza da FER installata a livello regionale (da 277 a 370 MW elettrici), legata in buona parte al conteggio dell’energia derivante dalla termovalorizzazione della frazione biodegradabile contenuta nei RSU (66 MW elettrici). A livello territoriale, al netto della quota parte legata agli RSU di cui sopra, gli incrementi più cospicui registrati hanno coinvolto i territori della provincia di Torino (+11 MW elettrici) e di Cuneo (+ 7 MW elettrici). In relazione alla fonte rinnovabile invece, si segnala la crescita del comparto biogas/gas di discarica (+15 MW elettrici) e biomasse (+10 MW elettrici, al netto dell’energia da RSU). Stazionario il settore bioliquidi.
Nella tabella 6 si riportano le potenze esercite a livello piemontese suddivise per fonte e provincia, unitamente ad alcune elaborazioni grafiche a fini esplicativi.

Tabella 5
Potenze Impianti alimentati a Fonte Energetica Rinnovabile (FER) - anno 2014

IAFR+FER 2014

Potenza (MWe)

Fonte

PIEMONTE

AL

AT

BI

CN

NO

TO

VC

VCO

Gas di discarica

43,02

2,77

0,34

1,22

7,43

5,29

22,97

3,00

0

Biomasse

152,70

3,63

0,18

3,3

13,81

1,66

95,67

34,43

0

Biogas

126,37

37,49

2,31

1,89

29,28

10,83

32,14

12,43

0

Bioliquidi

47,96

6,58

0

6,62

5,32

0,84

24,13

3,03

1,44

Totale

370,05

50,47

2,83

13,03

55,85

18,62

174,91

52,89

1,44

 Fonte: GSE

Figura 4
Impianti alimentati a Fonte Energetica Rinnovabile (FER) - FER T-E per fonte (370 MWe in esercizio al 2014)

Fonte: GSE

Figura 5
Impianti alimentati a Fonte Energetica Rinnovabile (FER) - FER T-E per provincia (370 MWe in esercizio al 2014)

Fonte: GSE

BOX DI ARGOMENTO
IMPIANTI DI DIGESTIONE ANAEROBICA: AGGIORNAMENTO LOCALIZZAZIONE

A partire dal 2012 è stata condotta un’attività di indagine sugli impianti di digestione anaerobica presenti su tutto il territorio regionale, con particolare attenzione al settore agro-zootecnico ed è stata eseguita la loro georeferenziazione. Nel corso del 2014 è stato effettuato l’aggiornamento, in particolare per quegli impianti che risultavano in fase di autorizzazione o in costruzione e per i nuovi impianti autorizzati. Per effettuare questo sono stati nuovamente contattati i Dipartimenti provinciali di Arpa ed è stato consultato il nuovo Bollettino semestrale del Gestore dei servizi energetici (Gse) aggiornato al 30/06/2014. Per una più precisa localizzazione è stata utilizzata l’ortofoto a colori anno 2012 disponibile sul geoportale nazionale.
Gli impianti di digestione anaerobica individuati e georeferenziati sul territorio piemontese, a seguito di quest’ultimo aggiornamento (settembre 2014), risultano in totale 171, di cui 148 in esercizio, 18 in costruzione e 5 in fase di autorizzazione. La potenza elettrica complessiva installata fino al 2014 è pari a 116 MWe. Dalla figura 6 si osserva nel 2012 il boom degli impianti, mentre negli anni successivi si registra una crescita molto ridotta, in quanto sono nettamente diminuite le richieste di realizzazione di nuovi impianti a biogas, a seguito del calo degli incentivi.

Figura 6
Potenza elettrica complessiva installata - anni 2009-2014

Fonte: Arpa Piemonte
Tutti gli impianti sono stati aggiornati sul servizio webgis Arpa Piemonte - localizzazione impianti di digestione anaerobica presente sul geoportale Arpa. Il geoservizio è stato inoltre esposto attraverso protocolli WMS e WFS al fine di garantire l’accesso anche tramite altri client GIS (ArcGIS, QGis etc).

Figura 7 
Localizzazione degli impianti di biogas

BOX DI ARGOMENTO
Bilancio ambientale del potenziale ampliamento della rete di teleriscaldamento nell’area urbana di Torino

Il Dipartimento Ambiente (gruppo di Ingegneria Sanitaria - Ambientale) e il Dipartimento Energia (gruppo SEA) del Politecnico di Torino, in collaborazione con Arpa, stanno portando avanti uno studio con lo scopo di valutare l’impatto sull’inquinamento atmosferico di un potenziale intervento di ampliamento della rete di teleriscaldamento nell’area urbana di Torino.
La figura 8 riporta l’estensione, attuale e prevista, della rete di generazione e distribuzione. La volumetria abitativa attualmente servita è pari a circa 76 milioni di m3, mentre gli interventi di ampliamento considerati nello studio interessano parte delle zone nord ed est di Torino (evidenziate in blu e verde), per una superficie di circa 1,5 milioni di m2 e una volumetria di circa 15 milioni di m3.

Figura 8
Rete di teleriscaldamento nell’area urbana di Torino

Fonte: Provincia di Torino
In rosso l’area attualmente servita dalla rete di teleriscaldamento, le altre aree rappresentano gli interventi di ampliamento previsti
Il bilancio ambientale verrà calcolato sia in termini di emissioni globali che locali, computando come impatti generati quelli dovuti all’entrata in esercizio di eventuali nuovi impianti centralizzati. Questi verranno confrontati con gli impatti evitati grazie allo spegnimento dei piccoli impianti termici privati o condominiali.
La valutazione del bilancio globale verrà eseguita mediante una stima del carbon footprint complessivo, ossia la quantità di CO2 equivalente generata (o evitata) durante l’intero ciclo di funzionamento degli impianti. A tal fine si utilizzerà un software dedicato all’analisi del ciclo di vita. La valutazione delle emissioni locali verrà eseguita calcolando la concentrazione al suolo delle principali specie inquinanti (NOx, particolato, SO2). A tal fine verranno impiegati modelli matematici complessi di tipo gaussiano e lagrangiano, che verranno tarati e validati sulla base dei dati storici disponibili per l’anno 2010.
Per la stima dei contributi emissivi di inquinanti, verranno impiegati appositi modelli di simulazione del sistema di teleriscaldamento e degli impianti termici presso le utenze servite, riproducendo l’evoluzione stagionale, giornaliera e oraria dei carichi termici a partire dalla simulazione dei dati esistenti. Le curve di consumo di energia termica delle utenze verranno riprodotte suddividendo l’area in esame secondo classi omogenee di destinazione d’uso.
Il risultato finale fornirà indicazioni quantitative (esposizione oraria) e qualitative (distribuzione spaziale) circa la convenienza o meno, in termini di miglioramento o peggioramento della qualità dell’aria, dell’eventuale estensione dell’area teleriscaldata.
Per approfondimenti sulla Certificaziono Energetica degli Edifici consulta l'edizione del 2014