Fattori che influenzano lo stato della risorsa

TURISMO

Il Piemonte è una regione ricca di attrattive e di storia, dal notevole patrimonio artistico e culturale che attira numerosi visitatori, in particolare nel capoluogo torinese.
Negli ultimi anni Torino si è totalmente rinnovata ed è attualmente riconosciuta come una tra le mete turistiche emergenti più apprezzate a livello europeo. Intorno alla città si possono visitare numerose residenze sabaude, come la Reggia di Venaria (attualmente il 5° sito culturale più visitato in Italia) e la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Ciò nondimeno tutta la regione offre siti culturali che meritano di essere scoperti e visitati, tra castelli, fortezze, abbazie e chiese appartenenti ad ogni epoca storica.
Il Piemonte è anche meta di un turismo naturalistico, grazie alle molte aree protette gestite a livello regionale e nazionale, per non dimenticare le rinomate stazioni sciistiche, rese famose dai Giochi Olimpici Invernali del 2006, e le località delle Langhe e 
del Monferrato, diventate lo scorso anno Patrimonio dell’Unesco.
Parte della notorietà della regione è, inoltre, dovuta alla buona cucina piemontese e ai numerosi itinerari e tour eno-gastronomici proposti in tutto il territorio.

Il turismo in Piemonte rappresenta un fattore economico in espansione che pone alla basa del proprio processo produttivo risorse primarie limitate e spesso meritevoli di forme particolare di tutela. Questi due aspetti, cioè un trend naturale in crescita e l’esigenza di salvaguardare le risorse di base rendono indispensabile orientare i comportamenti della domanda e lo sviluppo dell’offerta in senso favorevole alla conservazione e alla valorizzazione delle risorse che alimentano l’attrattività e la fruizione turistica, portando in primo piano il tema della sostenibilità.

Strutture recettive

Alla crescente presenza turistica ha fatto seguito un aumento di strutture che negli anni si sono differenziate notevolmente. Le strutture più tradizionali come gli alberghi sono stati abbondantemente superati da esercizi meno strutturati come gli agriturismi, gli affittacamere e principalmente i Bed & Breakfast. Attualmente (dati 2014) il settore extralberghiero, con 4.486 strutture su di un totale di 5.992, rappresenta il 75% delle strutture totali, mentre nel 1999 rappresentava il 45% su di un totale di 2.744.

Per visualizzare la serie storica delle strutture turistiche consulta gli indicatori ambientali sulle strutture recettive

Figura 1
Strutture turistiche - anno 2014

Movimenti turistici (Arrivi e Presenze)

I numero di turisti che arrivano in Piemonte è rimasto abbastanza costante negli ultimi quattro anni con un leggero aumento nel 2014 e con variazioni tra i turisti italiani e stranieri. Il numero totale di arrivi nel 2014 è stato di 4.326.779, di cui 2.796.151 italiani e 1.530.628 stranieri.
Anche le presenze, definite come il numero di notti trascorse dai turisti presso gli esercizi turistici, rimane abbastanza costante, ma in questo caso la variazione consistente è nell’ambito dei turisti italiani la cui presenza tra il 2011 e il 2012 è diminuita di alcune centinaia di migliaia, rimpiazzata da quelle straniere. Nel 2014 le presenze turistiche sono tornate al livello del 2011, anno in cui si è raggiunti il numero più elevato in assoluto. Il numero totale di presenze nel 2014 è stato 12.830.544 di cui 7.792.949 italiani e 5.037.595 stranieri.

La città di Torino, con oltre 3 milioni di presenze, è la località maggiormente visitata; seguono, a distanza, la zona dei laghi (Verbania, Stresa, Baveno) e le località montane (Sestriere, Oulx e Bardonecchia).

Per visualizzare la serie storica dei movimenti turistici consulta gli indicatori ambientali sui movimenti turistici.

Figura 2
Presenze turistiche - anno 2014

Figura 3
Arrivi turistici - anni 1994-2014

Fonte: Regione Piemonte, Assessorato Turismo

Figura 4
Presenze turistiche - anni 1994-2014

Fonte: Regione Piemonte, Assessorato Turismo

Consulta la serie storica degli indicatori ambientali sul turismo

Pressioni turistiche

Nel definire l’intensità turistica sono presi in considerazione quei parametri in grado di monitorare il carico del turismo sul territorio. Il rapporto “numero degli arrivi per popolazione residente” rappresenta il peso del turismo sul territorio, mentre il rapporto “presenze per popolazione residente” offre l’idea dello sforzo sopportato dal territorio e dalle sue strutture. I flussi turistici sono, in sostanza, un ampliamento provvisorio della popolazione, e possono comportare problemi legati al degrado della qualità della vita, incidere sulla viabilità, sicurezza, approvvigionamento idrico, depurazione, smaltimento rifiuti, ecc.

Essenzialmente a livello provinciale è la provincia di Verbania a detenere la maggior intensità turistica (16,86 presenze/residenti contro una media piemontese di 3,10). Considerando invece l’intensità turistica a livello comunale, sono i comuni montani a subire la maggiore pressione turistica; su tutti Sestriere con un indice di 457, Usseaux con 221 e Pragelato con 137 per l’elevata presenza turistica rapportata agli abitanti residenti. Al contrario, la città di Torino ha un indice di 3,45 dovuto all’elevata popolazione residente.

Per visualizzare la serie storica delle pressioni turistiche consulta gli indicatori ambientali sulla pressione turistica.

Figura 5
Pressioni turistiche - anno 2014

Box – Quanto vale in termini economici la balneabilità?

Arpa Piemonte, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Statistica dell'Università di Torino, sta svolgendo uno studio per valutare "Il Valore Economico Diretto del Servizio di Monitoraggio della qualità delle acque sul Lago Maggiore".
L'area di studio comprende tredici comuni della sponda piemontese del Lago Maggiore, appartenenti alle province di Novara e del VCO.
Nell’area si trovano 53 zone balneabili - di cui 13 sono spiagge private, 37 spiagge pubbliche e 3 corsi d'acqua - sottoposte al monitoraggio nel 2014, che rappresentano il 57% del monitoraggio erogato da Arpa Piemonte per la balneabilità in tutta la regione.
L'obiettivo dello studio è quello di quantificare in termini economici il valore del monitoraggio, svolto da Arpa Piemonte ai fini della balneabilità.
Il percorso dello studio prevede una prima fase nella quale si intende stimare - mediante l’analisi di dati secondari e di un’indagine presso gli albergatori - il valore della balneabilità in termini di indotto per le strutture turistiche (alberghi, spiagge private) che dipendono anche della balneabilità.
Successivamente si vuole stimare il valore della balneabilità per i turisti in termini di surplus del consumatore mediante un’indagine presso i turisti. Infine si vuole calcolare l'impatto economico totale di un eventuale divieto di balneazione, dato dalla variazione del numero di arrivi, e conseguente perdita di indotto turistico, più la variazione di benessere dei consumatori.


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