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Piano Regionale Mobilità e Trasporti (PRMT)
OSSERVATORI AMBIENTALI DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE
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PROGRAMMA SPAZIO ALPINO 2014 2020
PROGRAMMA MED 2014 2020
TRASPORTI
L'argomento Trasporti rientra in più obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi dell'ONU.
Obiettivo 9: Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
Obiettivo 9: Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
Piano Regionale Mobilità e Trasporti (PRMT)
La crisi di questi anni ha messo in luce inerzie e strozzature che impediscono al sistema regionale di stare al passo con le dinamiche di cambiamento globale, siano esse di natura sociale, culturale, geopolitica, tecnologica e climatica, alle quali, pur con intensità diversa, tutti i territori sono esposti. La pianificazione, essenziale strumento della capacità istituzionale di produrre sviluppo, deve avere la flessibilità necessaria a rispondere rapidamente ai cambiamenti, ma deve anche adottare un approccio integrato e multidisciplinare, che consente la coerenza delle azioni e il miglior sfruttamento delle risorse, nonché essere fortemente ispirato ai temi dello sviluppo sostenibile e privilegiare la dimensione partecipativa.
Riallineare il sistema regionale a tali dinamiche impone una riflessione in ordine alle prospettive possibili di trasformazione e ai percorsi necessari a realizzare le strategie di cambiamento auspicate. Uno degli ambiti di riflessione riguarda l’evoluzione del sistema regionale dei trasporti con riferimento, in particolare, al pilastro di Europa 2020 relativo alla crescita sostenibile in cui la Regione deve operare il rinnovamento con un processo finalizzato a valorizzare la mobilità, riconducendola al tradizionale ruolo di “volano di sviluppo”, riducendo gli effetti negativi che impattano sul territorio e progettando un sistema che risponda in modo adeguato alle nuove esigenze di cittadini e imprese.
Il Piano regionale della mobilità e dei trasporti, adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 24-4498 del 29 dicembre 2016, è uno strumento strategico che sviluppa, in una logica di efficienza ed efficacia nell’uso delle risorse, un modello di pianificazione gerarchica (standard e performance dei trasporti dimensionate in base alle quantità e alle esigenze della domanda) e integrata (tra servizi di trasporto ma anche tra politiche del territorio, dell’ambiente e dello sviluppo economico) quale presupposto per proporre politiche adeguate alle specifiche esigenze di domanda e differenziate per livello territoriale (corridoi, cluster, aree di adduzione, aree periferiche).
I criteri guida per la politica della mobilità e dei trasporti con i quali sarà possibile, nei prossimi anni, raggiungere un sistema economicamente, socialmente ed ambientalmente sostenibile sono:
Per assicurare che il suo sviluppo avvenga in conformità alle strategie, il Piano, detta direttive sulla governance e per le politiche di settore e fornisce indirizzi per il coordinamento delle politiche, a livello regionale e con ogni livello istituzionale.
Il Piano si completa attraverso i piani di settore che sviluppano i temi del trasporto pubblico, della logistica, delle infrastrutture di trasporto, della sicurezza [stradale ma non solo] e sono affidati, dalla LR 1/2000 e s.m.i., alla competenza della Giunta regionale per reagire attraverso processi decisionali rapidi alle necessità. Temi come la mobilità sostenibile e l’innovazione tecnologica, applicata ai trasporti, sono elementi trasversali alla base di ognuno.
I piani di settore operano in modo sinergico e a scale diverse in una logica di pianificazione gerarchica e integrata, individuando standard di prestazione e modelli di organizzazione adeguati alle esigenze di una domanda di mobilità che presenta caratteristiche diverse nelle specifiche aree e lungo le direttrici definite dall’assetto del territorio del Piano.
Per rafforzare le proprie politiche strategiche ed aumentare il grado di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo decisionale, il Piano si dota di target che contribuiscono a definire una comune “tensione verso il risultato” che, se adeguatamente perseguita, consente di realizzare “risultati” concreti; la “Tabella di marcia verso il 2050” indica ai piani di settore gli obiettivi intermedi per gli orizzonti temporali del 2020 e del 2030 utili a verificare i risultati raggiunti dalle azioni messe in campo ed eventualmente a ricalibrarle per riallinearsi alle strategie del Piano.
Riallineare il sistema regionale a tali dinamiche impone una riflessione in ordine alle prospettive possibili di trasformazione e ai percorsi necessari a realizzare le strategie di cambiamento auspicate. Uno degli ambiti di riflessione riguarda l’evoluzione del sistema regionale dei trasporti con riferimento, in particolare, al pilastro di Europa 2020 relativo alla crescita sostenibile in cui la Regione deve operare il rinnovamento con un processo finalizzato a valorizzare la mobilità, riconducendola al tradizionale ruolo di “volano di sviluppo”, riducendo gli effetti negativi che impattano sul territorio e progettando un sistema che risponda in modo adeguato alle nuove esigenze di cittadini e imprese.
Il Piano regionale della mobilità e dei trasporti, adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 24-4498 del 29 dicembre 2016, è uno strumento strategico che sviluppa, in una logica di efficienza ed efficacia nell’uso delle risorse, un modello di pianificazione gerarchica (standard e performance dei trasporti dimensionate in base alle quantità e alle esigenze della domanda) e integrata (tra servizi di trasporto ma anche tra politiche del territorio, dell’ambiente e dello sviluppo economico) quale presupposto per proporre politiche adeguate alle specifiche esigenze di domanda e differenziate per livello territoriale (corridoi, cluster, aree di adduzione, aree periferiche).
I criteri guida per la politica della mobilità e dei trasporti con i quali sarà possibile, nei prossimi anni, raggiungere un sistema economicamente, socialmente ed ambientalmente sostenibile sono:
- la sicurezza di cittadini e imprese (protezione e incolumità)
- l’accessibilità (disponibilità di reti, fruibilità di servizi, accessibilità alle informazioni, integrazione dei sistemi)
- l’efficacia (utilità del sistema, qualità dell’offerta) e l’efficienza (razionalizzazione della spesa, internalizzazione) del sistema
- l’attenzione agli impatti energetici e ambientali (riqualificazione energetica, uso razionale del suolo, limitazione delle emissioni, contenimento della produzione di rifiuti)
- il sostegno alle imprese (competitività, occupazione)
- la vivibilità del territorio e la qualità della vita (salvaguardia, recupero).
Per assicurare che il suo sviluppo avvenga in conformità alle strategie, il Piano, detta direttive sulla governance e per le politiche di settore e fornisce indirizzi per il coordinamento delle politiche, a livello regionale e con ogni livello istituzionale.
Il Piano si completa attraverso i piani di settore che sviluppano i temi del trasporto pubblico, della logistica, delle infrastrutture di trasporto, della sicurezza [stradale ma non solo] e sono affidati, dalla LR 1/2000 e s.m.i., alla competenza della Giunta regionale per reagire attraverso processi decisionali rapidi alle necessità. Temi come la mobilità sostenibile e l’innovazione tecnologica, applicata ai trasporti, sono elementi trasversali alla base di ognuno.
I piani di settore operano in modo sinergico e a scale diverse in una logica di pianificazione gerarchica e integrata, individuando standard di prestazione e modelli di organizzazione adeguati alle esigenze di una domanda di mobilità che presenta caratteristiche diverse nelle specifiche aree e lungo le direttrici definite dall’assetto del territorio del Piano.
Per rafforzare le proprie politiche strategiche ed aumentare il grado di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo decisionale, il Piano si dota di target che contribuiscono a definire una comune “tensione verso il risultato” che, se adeguatamente perseguita, consente di realizzare “risultati” concreti; la “Tabella di marcia verso il 2050” indica ai piani di settore gli obiettivi intermedi per gli orizzonti temporali del 2020 e del 2030 utili a verificare i risultati raggiunti dalle azioni messe in campo ed eventualmente a ricalibrarle per riallinearsi alle strategie del Piano.
STRATEGIA |
INDICATORE |
ORIZZONTI TEMPORALI |
||
2020 |
2030 |
2050 |
||
A. Aumentare la sicurezza reale e percepita negli spostamenti |
a. Morti su strada |
- 50%
|
in corso di elaborazione |
® 0 |
B. Migliorare le opportunità di spostamento e di accesso ai luoghi di lavoro, di studio, dei servizi e per il tempo libero |
b. Rapporto accessibilità TPL e auto |
³ 0,65 |
³ 0,80 |
®1 |
C. Aumentare l’efficacia e l’affidabilità nei trasporti |
c. Rapporto domanda servita con TPL e domanda potenziale |
³ 0,30 |
³ 0,50 |
®1 |
D. Aumentare l’efficienza economica del sistema, ridurre e distribuire equamente i costi a carico della collettività |
d. Rapporto Ricavi e Costi TPL |
³ 0,40 |
³ 0,45 |
³ 0,50 |
e. Coefficiente di occupazione auto |
³ 1,35 |
³ 1,40 |
³ 1,50 |
|
E. Ridurre i rischi per l’ambiente e sostenere scelte energetiche a minor impatto in tutto il ciclo di vita di mezzi e infrastrutture |
f. Incremento di consumo di suolo da superficie infrastrutturata
|
2,5%
|
-5,0%
|
-7,5%
|
g. Consumi da trasporti suddivisi per vettore energetico |
£33 (Benz. verde)
|
Consumo di carburanti tradizionali in ambito urbano
|
Consumo di carburanti tradizionali in ambito urbano
|
|
h. Rapporto consumo energetico e Km percorsi [VL e VP] |
da definirsi, in diminuzione rispetto al val. rif. |
da definirsi, in diminuzione rispetto al val. rif. |
da definirsi, in diminuzione rispetto al val. rif. |
|
i. Emissioni di gas serra da trasporti
|
- 3%
|
- 20%
|
- 60%
|
|
j. Emissioni di inquinanti atmosferici da trasporti
|
Rispetto al 2005:
|
Rispetto al 2005:
|
in corso di definizione |
|
k. Merci trasportate su strada |
- 8 %
|
- 30 %
|
- 48 %
|
|
F. Aumentare la competitività della regione e lo sviluppo di imprese, industria e turismo |
l. Indice di qualità logistica regionale |
da definirsi, in crescita rispetto al val. rif. |
da definirsi, in crescita rispetto al val. rif. |
da definirsi, in crescita rispetto al val. rif. |
G. Aumentare la vivibilità del territorio e dei centri urbani e contribuire al benessere dei cittadini |
m. Split modale in ambito urbano |
£60% (auto+moto)
|
£51%(auto+moto)
|
£31%(auto+moto)
|
Il Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti è soggetto alle procedure di approvazione e consultazione di cui alle LLRR n 1/2000 e n. 40/1998 ed è stato adottato con DGR n. 24-4498 del 29 dicembre 2016, ai sensi dell’articolo 4 della LR n.1/2000.
Ai sensi dell’articolo 20 della LR n. 40/1998, è stato approvato il Rapporto ambientale ed è stato dato mandato alla Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica degli adempimenti relativi al procedimento di valutazione ambientale strategica.
Nell’ambito del suddetto procedimento:
Ai sensi dell’articolo 20 della LR n. 40/1998, è stato approvato il Rapporto ambientale ed è stato dato mandato alla Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica degli adempimenti relativi al procedimento di valutazione ambientale strategica.
Nell’ambito del suddetto procedimento:
- è stata pubblicata sul B.U.R. del 12 gennaio 2017 la comunicazione di avvio del procedimento di VAS (art. 14 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152);
- sono stati pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente la delibera di adozione e la documentazione tecnica, resi anche disponibili per la consultazione presso gli uffici del Settore pianificazione e programmazione trasporti e infrastrutture;
- sono stati invitati a presentare osservazioni i soggetti con competenza ambientale (SCA) e i soggetti con competenze in materia di trasporti, ma anche tutti i soggetti che hanno partecipato alle fasi di partecipazione per la redazione del Piano (entro il 13 marzo 2017);
- a seguito delle osservazioni pervenute, sono stati redatti, ai sensi dell’articolo 15, comma 2 del D.lgs. 152/2006, gli elaborati definitivi di Piano che la Giunta regionale ha adottato nella seduta del 15 maggio 2017;
- gli atti sono stati trasmessi al Consiglio regionale che, ai sensi della LR 1/2000, articolo 4, comma 4, approva il Piano regionale della mobilità e dei trasporti con propria deliberazione, previa acquisizione del parere del Consiglio delle autonomie locali.
OSSERVATORI AMBIENTALI DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE
Con la Direzione regionale Ambiente Governo e Tutela del Territorio e il supporto tecnico di Arpa Piemonte, si sono negli anni svolte le l’attività degli Osservatori Ambientali sulla realizzazione delle opere infrastrutturali aventi carattere strategico. Tali organismi, pur non sostituendosi alle competenze giuridico - amministrative dei singoli Enti partecipanti, consentono di seguire la realizzazione dei lavori mettendone in luce le complessità e peculiarità, verificando gli impatti previsti in progetto sulle componenti ambientali e le relative mitigazioni mediante un monitoraggio ante, durante e post-operam, prevenendo e/o risolvendo tutte le
possibili criticità di carattere ambientale in un ambito di concertazione tra soggetti “attuatori” e soggetti “controllori”. Sono proseguite le attività dell’Osservatorio Ambientale sulla AC/AV MI-GE Terzo Valico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, mentre si sono al momento sospese, quelle relative agli Osservatori Ambientali istituiti presso Regione Piemonte sui lavori di ammodernamento dell’autostrada Torino–Milano primo tronco (Torino - Novara est). e sui lavori dell’autostrada Asti-Cuneo.
SMART SUSA VALLEY E SMART AREA TERZO VALICO
La realizzazione della Nuova Linea Torino Lione (infrastruttura per il trasporto merci e passeggeri, parte della rete europea TEN-T) porta con sé una serie di elementi in grado di generare un importante effetto positivo di traino per l’economia della Valle di Susa. Va da sé che la realizzazione di un’infrastruttura di questo livello costituisca l’innesco per lo sviluppo del territorio che attraversa, poiché il cantiere rappresenta una grande occasione in termini di occupazione sia diretta che indiretta delle imprese del territorio e, anche a regime, la nuova linea costituirà un volano per la crescita dell’economia locale e sovra locale. L’attenzione che la realizzazione dell’opera richiama potrà altresì dimostrarsi un’opportunità per porre l’accento sulla valorizzazione, il ripristino e la conservazione delle risorse naturali del territorio vallivo, trasformandosi anch’essa in nuove e significative occasioni di attività.
A seguito dell’approvazione del Progetto Definitivo Prima Fase della Tratta Internazionale, l’Osservatorio Torino-Lione, in accordo con la Regione Piemonte, e gli enti e soggetti interessati, sta riprendendo e affinando i contenuti del progetto Smart Susa Valley, che dovrebbe costituire un piano intergrato di sviluppo complessivo del territorio ed un quadro di riferimento per le misure di accompagnamento legate alla realizzazione dell’infrastruttura.
Tale progetto si articola in 5 assi:
Si intende realizzare un sistema di elementi tra loro integrati che possano contribuire, per la Valle Susa, all’attuazione di un sistema socio-economico connesso al suo interno, relazionato con gli aggregati territoriali circostanti e che permetta uno sviluppo ecosostenibile in grado di valorizzare le potenzialità presenti di crescita della green economy e degli elementi di connessione, materiali e immateriali e di innovazioni tecnologiche, derivanti dalla realizzazione della Nuova Linea Torino Lione.
Per il Terzo Valico, è stato firmato lunedì 22 maggio ad Alessandria, l'addendum al protocollo di intesa che anticiperà 11 milioni di euro dei 60 previsti nel piano condiviso di sviluppo per dei territori attraversati dal Terzo Valico. L'intesa è stata siglata alla presenza dell'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, del commissario per il Terzo Valico e del direttore Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana. I sindaci dei Comuni interessati hanno proposto gli 11 progetti dal valore di un milione di euro ciascuno elaborati sulla base delle esigenze che le amministrazioni hanno ritenuto prioritarie. Fissata anche la prossima tappa: entro 30 giorni saranno definiti gli interventi per la trasmissione al Cipe. Secondo i firmatari, il documento rientra nel percorso per la valorizzazione di sinergie che consentono di coniugare le caratteristiche progettuali e realizzati ve del Terzo valico con le opportunità e gli interessi del territorio nell'obiettivo del progetto condiviso di sviluppo. Insomma, un buon lavoro, specialmente per il metodo, che conferma ancora una volta la strategicità del Terzo Valico non solo per la rete di corridoi europei in cui l'opera è inserita, ma anche per le zone attraversate, che potranno così fruire di ricadute positive.
A seguito dell’approvazione del Progetto Definitivo Prima Fase della Tratta Internazionale, l’Osservatorio Torino-Lione, in accordo con la Regione Piemonte, e gli enti e soggetti interessati, sta riprendendo e affinando i contenuti del progetto Smart Susa Valley, che dovrebbe costituire un piano intergrato di sviluppo complessivo del territorio ed un quadro di riferimento per le misure di accompagnamento legate alla realizzazione dell’infrastruttura.
Tale progetto si articola in 5 assi:
- Smart Mobity: sviluppo delle infrastrutture e dei servizi di comunicazione materiale ed immateriale
- Smart Energy: sviluppo delle energie rinnovabili
- Smart Environment: salvaguardia e riqualificazione ambientale e messa in sicurezza del territorio
- Smart Building: messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici pubblici e degli insediamenti urbani - recupero delle aree rurali e delle borgate
- Smart Economy: rafforzamento e riconversione della produzione manifatturiera - riposizionamento dell’offerta turistica – sviluppo di tecnologie innovative
Si intende realizzare un sistema di elementi tra loro integrati che possano contribuire, per la Valle Susa, all’attuazione di un sistema socio-economico connesso al suo interno, relazionato con gli aggregati territoriali circostanti e che permetta uno sviluppo ecosostenibile in grado di valorizzare le potenzialità presenti di crescita della green economy e degli elementi di connessione, materiali e immateriali e di innovazioni tecnologiche, derivanti dalla realizzazione della Nuova Linea Torino Lione.
Per il Terzo Valico, è stato firmato lunedì 22 maggio ad Alessandria, l'addendum al protocollo di intesa che anticiperà 11 milioni di euro dei 60 previsti nel piano condiviso di sviluppo per dei territori attraversati dal Terzo Valico. L'intesa è stata siglata alla presenza dell'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, del commissario per il Terzo Valico e del direttore Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana. I sindaci dei Comuni interessati hanno proposto gli 11 progetti dal valore di un milione di euro ciascuno elaborati sulla base delle esigenze che le amministrazioni hanno ritenuto prioritarie. Fissata anche la prossima tappa: entro 30 giorni saranno definiti gli interventi per la trasmissione al Cipe. Secondo i firmatari, il documento rientra nel percorso per la valorizzazione di sinergie che consentono di coniugare le caratteristiche progettuali e realizzati ve del Terzo valico con le opportunità e gli interessi del territorio nell'obiettivo del progetto condiviso di sviluppo. Insomma, un buon lavoro, specialmente per il metodo, che conferma ancora una volta la strategicità del Terzo Valico non solo per la rete di corridoi europei in cui l'opera è inserita, ma anche per le zone attraversate, che potranno così fruire di ricadute positive.
PROGETTO BIP (BIGLIETTAZIONE INTEGRATA PIEMONTE)
Al fine di migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico, ottimizzandone nel contempo la gestione, la Regione Piemonte ha realizzato il progetto Biglietto Integrato Piemonte (BIP), che prevede una carta Trasporti utilizzabile su tutto il territorio regionale, un sistema di monitoraggio della flotta di trasporto pubblico e un sistema di videosorveglianza a bordo mezzi per migliorare la sicurezza degli operatori e degli utenti. In particolare, il progetto denominato “Sistemi di pagamento innovativi per la mobilità”, si propone di semplificare, migliorare e ampliare l’accessibilità degli utenti ai molteplici servizi della mobilità (Trasporto Pubblico Locale, sosta, carsharing, taxi collettivo, impianti a fune sciistici, ecc.) ed ad altri servizi (accesso a musei, impianti sportivi, piscine, ecc. ) attraverso l’adozione di moderni strumenti di pagamento elettronici di tipo contactless (senza contatto) di prossimità (fino a 10 cm). Le prime applicazioni del Bip hanno permesso di iniziare il servizio nella provincia di Cuneo e nel territorio della Città Metropolita di Torino. Dal 1 Dicembre 2014 è
stato implementato e reso disponibile il sistema BIP da Trenitalia su tutto il territorio piemontese e comprensivo dei vari sistemi di pagamento (Formula sul SFM ecc).
Dal 2016 sono in corso di implementazione le procedure per attivare il servizio nelle province di Biella, Vercelli, Novara, mentre è in fase di ultimazione la procedura nel VCO. Nella città di Cuneo l’implementazione è iniziata nel corso del 2016.
Inoltre, sempre nel corso del 2016, con deliberazione nel mese di Luglio, è iniziata l’attività di razionalizzazione e sostituzione delle tessere di libera circolazione per diversamente abili; questa operazione ha permesso di implementare le tessere del sistema BIP, che a regime, opererà su tutto il territorio piemontese (sistemi gomma e ferro). Il sistema Tessere per Disabili è a regime dal Settembre 2016
Infine, sempre nel 2016 è iniziata la fase di distribuzione tessere BIP a disposizione delle Forze dell’ordine.
Dal 2016 sono in corso di implementazione le procedure per attivare il servizio nelle province di Biella, Vercelli, Novara, mentre è in fase di ultimazione la procedura nel VCO. Nella città di Cuneo l’implementazione è iniziata nel corso del 2016.
Inoltre, sempre nel corso del 2016, con deliberazione nel mese di Luglio, è iniziata l’attività di razionalizzazione e sostituzione delle tessere di libera circolazione per diversamente abili; questa operazione ha permesso di implementare le tessere del sistema BIP, che a regime, opererà su tutto il territorio piemontese (sistemi gomma e ferro). Il sistema Tessere per Disabili è a regime dal Settembre 2016
Infine, sempre nel 2016 è iniziata la fase di distribuzione tessere BIP a disposizione delle Forze dell’ordine.
PROGETTO TOC - TRAFFIC OPERATION CENTER
In sintesi il TOC, centrale operativa regionale per la gestione della mobilità privata, ha l’obiettivo di:
- estendere e migliorare il monitoraggio del traffico sulla rete stradale regionale;
- ampliare e rendere disponibili all'utenza le informazioni elaborate dalle strutture di monitoraggio sia con tecnologie di uso collettivo (pannello a messaggio variabile, radio, Web) sia con App per smartphone;
- ottimizzare la pianificazione e la gestione della mobilità su scala regionale;
- fornire un supporto tecnico e informativo agli Enti gestori delle strade per la gestione della viabilità e della sicurezza stradale, anche in situazioni di emergenza;
- offrire al mondo dell’industria e dell’università, una piattaforma operativa reale sulla quale sperimentare progetti di ricerca ed innovazione nel campo ITS.
Il TOC, operativo da inizio 2014, ricostruisce in tempo reale, attraverso un modello matematico (Supervisore), lo stato del traffico della rete stradale di interesse regionale, fornendo previsioni per il periodo orario successivo.
Opera attraverso una rete di sensori fissi (attualmente 56 postazioni) insieme a dati provenienti da sensori mobili (Floating Car Data).
Nel corso del 2015 la rete è stata ampliata con altri 13 sensori fissi.
I dati di traffico giornaliero medio riferiti al grafo utilizzato dal TOC, sono disponibili sul portale open data.
Nel corso del 2015-2016 la rete è stata ampliata con altri 16 sensori fissi, ed è stato messo on line il nuovo servizio di ricerca percorsi del Trasporto pubblico sul territorio regionale basato su un motore di calcolo open source.
Opera attraverso una rete di sensori fissi (attualmente 56 postazioni) insieme a dati provenienti da sensori mobili (Floating Car Data).
Nel corso del 2015 la rete è stata ampliata con altri 13 sensori fissi.
I dati di traffico giornaliero medio riferiti al grafo utilizzato dal TOC, sono disponibili sul portale open data.
Nel corso del 2015-2016 la rete è stata ampliata con altri 16 sensori fissi, ed è stato messo on line il nuovo servizio di ricerca percorsi del Trasporto pubblico sul territorio regionale basato su un motore di calcolo open source.
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PRSS - PIANO SICUREZZA STRADALE
PROGRAMMA TRIENNALE DI ATTUAZIONE 2016-2018
Il Piano Regionale della Sicurezza Stradale si configura come uno dei piani attuativi del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) e costituisce lo strumento attraverso il quale la Regione intende mettere a sistema le azioni che formano la politica della sicurezza stradale e che vedono impegnati gli Enti locali e i soggetti che, a vario titolo, devono intervenire nell'ambito della sicurezza stradale.
Il PRSS è stato approvato in data 16 aprile 2007 e viene implementato mediante due tipi di programmi: il Programma triennale di attuazione, cui spetta il compito di inserire il PRSS nella programmazione di bilancio della Regione definendo gli impegni di spesa necessari per la sua attuazione e il Programma di azione annuale, cui spetta il compito di definire operativamente le azioni da finanziare e da attuare e che si articola secondo:
Il Programma Triennale 2016-2018 e Annuale 2016 della Sicurezza stradale è stato approvato con DGR 1-3581 del 11/07/2016.
Il Programma ha individuato le azioni prioritarie che Regione dovrà avviare nel triennio:
Con le risorse disponbili Regione nel corso del 2016 ha effettivamente attivato le seguenti azioni:
Il PRSS è stato approvato in data 16 aprile 2007 e viene implementato mediante due tipi di programmi: il Programma triennale di attuazione, cui spetta il compito di inserire il PRSS nella programmazione di bilancio della Regione definendo gli impegni di spesa necessari per la sua attuazione e il Programma di azione annuale, cui spetta il compito di definire operativamente le azioni da finanziare e da attuare e che si articola secondo:
- campi d'azione, i quali identificano i grandi temi di intervento, individuati nelle seguenti tematiche: infrastruttura, uomo, veicolo, gestione, governo e governance;
- linee strategiche, con le quali si individuano i compiti e gli obiettivi specifici del piano;
- azioni, che riguardano le singole misure e gli interventi da mettere in atto per conseguire gli obiettivi del piano
Il Programma Triennale 2016-2018 e Annuale 2016 della Sicurezza stradale è stato approvato con DGR 1-3581 del 11/07/2016.
Il Programma ha individuato le azioni prioritarie che Regione dovrà avviare nel triennio:
- monitoraggio incidentalità stradale;
- educazione alla sicurezza stradale nelle scuole;
- compagne informative;
- messa in sicurezza rete viaria urbana ed extraurbana;
- formazione personale EELL
- azioni di prevenzione sanitaria
Con le risorse disponbili Regione nel corso del 2016 ha effettivamente attivato le seguenti azioni:
- monitoraggio incidentalità stradale
- educazione alla sicurezza stradale nelle scuole
- compagne informative
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PIANO CICLABILITÀ - PROGETTO PISTE CICLABILI
La Regione Piemonte con D.G.R. 22-1903 del 27 luglio 2015 ha approvato il Progetto di rete ciclabile di interesse regionale, un sistema gerarchico di ciclovie interconnesse e continue sull’intero territorio regionale, in connessione con le Regioni limitrofe e gli Stati confinanti, e collegate agli altri sistemi di mobilità.
È stato attivato un tavolo interdirezionale con il compito di definire le azioni necessarie per la realizzazione della Rete a partire dall’individuazione dei servizi necessari, quali l’intermodalità bici /TPL, promozione e comunicazione dei percorsi, ciclostazioni, punti assistenza – riparazione bicicletta, educazione alla mobilità ciclabile, ecc.
La Regione Piemonte ha avviato gli iter per il finanziamento e la realizzazione di 2 degli itinerari individuati dalla D.G.R. 22-1903 del 27 luglio 2015: Ciclovia VenTO e Ciclovia Canale Cavour.
Link testo
È stato attivato un tavolo interdirezionale con il compito di definire le azioni necessarie per la realizzazione della Rete a partire dall’individuazione dei servizi necessari, quali l’intermodalità bici /TPL, promozione e comunicazione dei percorsi, ciclostazioni, punti assistenza – riparazione bicicletta, educazione alla mobilità ciclabile, ecc.
La Regione Piemonte ha avviato gli iter per il finanziamento e la realizzazione di 2 degli itinerari individuati dalla D.G.R. 22-1903 del 27 luglio 2015: Ciclovia VenTO e Ciclovia Canale Cavour.
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PROGETTI EUROPEI
PROGRAMMA SPAZIO ALPINO 2014 2020
PROGETTO e-MOTICON
e-MObility Transnational strategy for an Interoperable COmmunity and Networking in the Alpine Space
Approvato nel mese di novembre 2016 ed iniziato ufficialmente a Dicembre, il progetto e-MOTICON mira a definire un modello innovativo per ottenere un’interoperabilità dei sistemi di infrastrutture di ricarica elettrica basata sullo sviluppo e la condivisione di una strategia transnazionale e di piani d’azione nazionali. Si propone di realizzare modelli di governance e sistemi di networking transnazionale superando le logiche locali; sarà predisposto un Libro Bianco che descriverà le pratiche migliori e un modello per la pianificazione strategica dell’infrastruttura di ricarica elettrica.
PROGRAMMA MED 2014 2020
Progetto DOMUSinMED
Decarbonising and optimising mobility management in MED Urban areas with SUMP
Il progetto DOMUSinMED intende impiegare la conoscenza e l'esperienza in materia di mobilità sostenibile, di una rete di centri di ricerca e l’impegno sul tema (sia a livello politico che di pianificazione) di una comunità MED di aree urbane, regionali e nazionali per politiche di trasporto sostenibile, per diffondere in tutta l'area MED un innovativo e armonizzato approccio nella transizione verso una mobilità urbana a basso tenore di carbonio e verso una piena attuazione della metodologia PUMS. Le sfide progettuali saranno affrontate attraverso l'identificazione e la diffusione di pratiche coerenti e innovative al fine di favorire una costante diminuzione dell'inquinamento da mezzi di trasporto e per migliorare la qualità della vita in ambiente urbano.
La manifestazione di interesse, come previsto dalla seconda call progettuale, è stata presentata in data 31 marzo 2016; entro il mese di giugno si conoscerà l’esito dell’Autorità di Gestione.
La manifestazione di interesse, come previsto dalla seconda call progettuale, è stata presentata in data 31 marzo 2016; entro il mese di giugno si conoscerà l’esito dell’Autorità di Gestione.
Per approfondimenti su tema Trasporti consulta le sezioni Territorio - Fattori, Aria - Fattori e Aria - Risposte.