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AMIANTO
CONCENTRAZIONE DI FIBRE AERODISPERSE - MONITORAGGIO AMBIENTALE

Il termine amianto deriva dal greco Amiantos non macchiato; in antichità ne venivano ottenute tele per vari usi: così detto perché il fuoco ordinario non lo tinge, non lo consuma, ma lo pulisce. In Italia l’amianto venne impiegato in numerosi settori tra cui l’edilizia che ne ha visto un articolo commerciale ossia l’Eternit prodotto dall’omonima società con sede anche a Casale Monferrato. Dal 1992 con Legge n. 257 viene imposta la cessazione dell’impiego dell’amianto che porterà dunque negli anni seguenti a processi di bonifica e graduali dismissioni. Infatti la consistenza fibrosa dell’amianto e la tendenza a generare fibre così sottili da essere respirabili sono la causa delle patologie asbesto-correlate.
In relazione alla diffusione dell’amianto e alle conseguenti necessità di conoscenza e intervento per la tutela del territorio e della salute dei cittadini Arpa, in accordo con Regione, effettua numerose attività inerenti le problematiche legate alla presenza di amianto in rifiuti, siti dismessi e coperture.
A dicembre 2016 sono stati consegnati al ministero 17.483 record attribuiti a siti con coperture in fibrocemento adeguatamente censiti dai dipartimenti territoriali.

Sul Geoportale di Arpa Piemonte, è stata pubblicata la Mappatura dell’Amianto in Piemonte. Il progetto di mappatura regionale è realizzato da Arpa Piemonte e Regione Piemonte. L'attività è stata avviata nel 2013 e è tutt'ora in corso. Attraverso questa applicazione è possibile:
- consultare il quadro aggiornato in tempo reale della mappatura delle coperture degli edifici;
- conoscere la metodologia adottata;
- consultare alcuni approfondimenti sulla tematica.
Per una migliore e facile fruizione l’applicazione è divisa in sei sezioni.
Per approfondimenti sull’attività Arpa consulta la sezione amianto sul sito.
Di rilievo è anche l’attività legata alle indagini effettuate su particolari siti e aree del territorio piemontese in relazione alla verifica della presenza di amianto e/o di bonifica proprio in evidenza di questa.
In particolare le indagini ambientali si suddividono in tre gruppi principali:
• Tutela della situazione delle grandi opere con tratta Milano-Genova “Terzo Valico dei Giovi” e progetto di ferrovia Torino-Lione.
• Sorveglianza delle azioni di bonifica per il Sito di Interesse nazionale di Balangero e il Sito di Interesse nazionale di Casale Monferrato.
• Verifica della contaminazione di fondo come in Val di Susa nelle frazioni di Jouvenceaux e di Sauze d’Oulx.

 TERZO VALICO DEI GIOVI

La tratta Milano-Genova “Terzo Valico dei Giovi” fa riferimento al progetto relativo alla linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità che metterà in collegamento Genova con Milano.

Al momento i principali cantieri di scavo attivi sono: il cantiere “finestra Val Lemme” sito nel territorio del comune di Voltaggio in cui attualmente è in corso lo scavo del camerone con metodo tradizionale, il cantiere “finestra Castagnola” (da giugno 2014) sito nel comune di Fraconalto in cui lo scavo è effettuato in tradizionale, il cantiere “Pozzo Radimero” sito nel comune di Arquata Scrivia presso il quale è in corso lo scavo con TBM (Tunnel Boring Machine), il cantiere “Moriassi” sito nel comune di Arquata Scrivia presso il quale lo scavo è effettuato in tradizionale, il cantiere di Serravalle Scrivia (Loc. Libarna) nel quale lo scavo è effettuato in tradizionale, il cantiere di Novi Ligure presso il quale è in corso lo scavo con TBM.

Sono inoltre attivi i seguenti siti di deposito: ex cava cementir (comune di Voltaggio), cascina Clara e Buona (comune di Alessandria), cascina Romanellotta (comune di Pozzolo Formigaro), cantiere di deposito presso Novi Ligure DP06.
Arpa dal 2013 effettua attività di monitoraggio del materiale aerodisperso, anche in parallelo al proponente. L’importanza dei monitoraggi ambientali è garantire un controllo sulla qualità dell’aria in termini di concentrazione di fibre di amianto aerodisperse/litro di aria, poiché nelle zone in cui sono attivi gli scavi esistono formazioni geologiche potenzialmente contenenti rocce asbestifere, che potrebbero diffondere le loro fibre in atmosfera a seguito degli scavi.
Dal 2016, considerato il ritrovamento di amianto in alcuni cantieri di scavo e considerato che le terre e rocce, anche quelle potenzialmente contenenti amianto sottosoglia, vengono trasportate in siti di deposito, è stata estesa la rete di monitoraggio anche a questi ultimi.

Sono inoltre proseguite le attività in merito alle 2 convenzioni inerenti l’opera, la prima stipulata tra Arpa Piemonte, RFI S.p.a. e CoCIV volta al supporto tecnico scientifico all’Osservatorio Ambientale, per la tutela degli aspetti ambientali, al fine di garantire il corretto accompagnamento ambientale dell’opera e la seconda tra Arpa Piemonte e CoCIV legata alla gestione delle terre e rocce da scavo.

Tabella 1
Terzo valico: risultati del monitoraggio ambientale - anni 2016-2017

Punto di prelievo

Anno 2016

Anno 2017

24/02

15/03

03/05

22/06

16/11

29/11

07/12

24/01 27/02 15/03

Fibra di amianto/litro di aria

06/am/ao/co

 

 <0,2

 <0,2

<0,2

  0,3

<0,2

 0,2

<0,1

<0,2

<0,2

10/am/ao/co

0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

0,2

<0,1 <0,2

 0,2

07/am/ao/co

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,1 <0,2 <0,2
16/am/ao/co
<0,2

<0,2 <0,2 <0,2 <0,2 <0,2 <0,2 <0,1 <0,2 <0,2
Fonte: Arpa Piemonte

Dalle concentrazioni fino oggi misurate, non sono stati osservati superamenti della concentrazione di 1 fibra/litro, valore assunto come riferimento per le grandi opere e per i siti di interesse nazionale di Balangero e Casale Monferrato.

Consulta la serie storica del monitoraggio ambientale negli Indicatori on line

TORINO-LIONE

Il progetto della linea ferroviaria Torino-Lione prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria internazionale che collegherà Torino a Lione, lunga circa 235 km, con lo scopo di trasportare merci e passeggeri. Durante le fasi di realizzazione delle gallerie è possibile rinvenire la presenza di amianto nelle rocce scavate.
A Chiomonte in valle Susa nel 2013 è iniziato lo scavo del tunnel esplorativo de la Maddalena (circa 7 km di lunghezza) che è terminato nel febbraio del 2017.
Nel corso della fase di escavazione del tunnel, in ottemperanza a quanto richiesto dalla Delibera CIPE 86/2010 - punto 83,
il Polo Amianto ha effettuato la validazione del monitoraggio ambientale eseguito dal Proponente dell’Opera, all’esterno del cantiere. L’attività di validazione è stata effettuata sia per la verifica delle condizioni di prelievo, mediante il campionamento in parallelo delle postazioni del monitoraggio ambientale, sia per la verifica del risultato analitico prodotto, mediante l’analisi di porzioni di membrane acquisite dal laboratorio incaricato.
Per questo motivo sono stati effettuati monitoraggi ambientali per il controllo della concentrazione di fibre aerodisperse nelle aree limitrofe al cantiere di scavo (postazioni definite nella fase ante operam).

Tabella 2
Torino Lione: risultati del monitoraggio ambientale  - anno 2016

Anno 2016

Punto di prelievo

Denominazione

19/01

08/02

03/03

24/03

20/04

05/05

18/05

07/06

07/07

19/10 10/11 07/12

Fibra di amianto/litro di aria

1)   A5.4

Frazione

La Maddalena

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

 0,3

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

2)   A5.C

Perimetro

Cantiere

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2 0,20 <0,2
Fonte: Arpa Piemonte


Dall’analisi di tali dati si è osservato che i valori riscontrati sono ampiamente al di sotto del limite di allarme di 1 fibra/litro, valore assunto come riferimento dalla Delibera CIPE n.86 del 2010.

METANODOTTO GAVI -PIETRALAVEZZARA

Arpa, nelle strutture del Centro Ambientale Amianto e Monitoraggio e Studi Geologici, ha seguito le attività correlate all’opera in oggetto valutando la documentazione presentata dal proponente per la realizzazione del nuovo metanodotto Gavi-Pietralavezzara e per la dismissione del vecchio gasdotto, limitatamente agli aspetti di competenza.
Nell’ambito della suddetta attività è stata prestata particolare attenzione ai piani di monitoraggio ante operam e in corso d’opera per quanto riguarda la problematica amianto, tenuto conto delle litologie attraversate dal tracciato dell’opera: è stato in particolare valutato quanto proposto relativamente ai punti di campionamento degli aerodispersi e alle modalità operative (flussi e tempi di campionamento, tecniche analitiche, soglie di allarme). Sono state inoltre richieste e controanalizzate in SEM (microscopia elettronica) porzioni di membrana campionate dal proponente e già sottoposte ad analisi dal laboratorio privato: operazione che ha consentito di validare i dati presentati.
Nell’ambito delle attività previste e per quanto di competenza, dal 2014 ad oggi sono stati effettuati sopralluoghi per approfondire aspetti relativi ai punti di campionamento connessi al monitoraggio delle fibre aerodisperse e al rilevamento geologico di eventuali affioramenti ofiolitici, campionamenti puntuali conoscitivi di terre e rocce appartenenti a litologie assimilabili a quelle interessate dall’opera e campionamenti di materiale aerodisperso per analisi in SEM; inoltre come attività di controllo vengono costantemente visionati i rapporti di prova relativi alle analisi degli aerodispersi e dei solidi inviati regolarmente dal proponente e vengono periodicamente richieste e controanalizzate porzioni di membrana prelevate dal proponente.
A fine 2016 si è preso atto della messa in opera del nuovo tracciato; a completamento dell’opera sono in corso le attività di dismissione del vecchio tracciato, le opere complementari e il ripristino allo stato dei luoghi.

SITO DI INTERESSE NAZIONALE DI BALANGERO

Nel comune di Balangero è presente una miniera che dagli anni ’20 fino alla chiusura della Società Amiantifera di Balangero S.p.A. (1990) ha prodotto amianto crisotilo.
L’area interessata al sito è molto vasta e non riguarda solo lo stabilimento di lavorazione ma anche le discariche lapidee e alcune vasche di decantazione fanghi.
Si è dunque resa necessaria una messa in sicurezza e recupero dell’area mediante sistemazioni idrogeologiche e idrauliche, interventi di rivegetazione, operazioni accompagnate da un piano di monitoraggi ambientali.
I lavori di bonifica sono coordinati dalla società RSA - Società per il risanamento e lo sviluppo ambientale della ex miniera di amianto di Balangero e Corio, che effettua anche campionamenti di aerodispersi; Arpa, attraverso la struttura Polo Amianto, provvede settimanalmente (su n. 3 postazioni) alla validazione dei dati RSA, con campionamenti e analisi in parallelo o tramite controanalisi delle membrane già analizzate da RSA, nonché all’effettuazione di una campagna annuale di monitoraggio ambientale nei comuni di Corio e Balangero.

Tabella 3
Balangero: risultati del monitoraggio ambientale - anni 2015-2016

Anno 2015

Anno 2016

Punto
di prelievo

Denominazione

06/07

07/07

08/07

09/07

10/07

18/07

19/07

20/07

21/07

25/07

Fibra di amianto/litro di aria

1

Corio- Case Vergon

<0,4

 <0,4

<0,4

<0,4

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

2

Corio - Scuola Materna

<0,3

0,7

<0,3

<0,3

 <0,3

<0,3

0,6

<0,3

0,3

0,3

3

Balangero - Scuola Media

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

4

Ex miniera - Ingresso Piazzale

<0,3

0,3

<0,3

<0,3

<0,3

0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

Fonte: Arpa Piemonte

Dalle concentrazioni fino oggi misurate, sia dei campioni dell’attività di validazione sia dei campioni del monitoraggio ambientale annuale, non sono stati osservati superamenti della concentrazione di 1 fibra/litro, soglia di allarme assunto come riferimento per i siti di interesse nazionale di Balangero e Casale Monferrato (Linee Guida Generali da adottare per la corretta gestione delle attività di bonifica da amianto nei Siti di Interesse Nazionale - redatte da ISPESL del 03/11/2010).

 SITO DI INTERESSE NAZIONALE DI CASALE MONFERRATO (EX USL 76)

Il sito di Casale Monferrato, individuato come Sito di Interesse Nazionale (SIN) nel 1998, comprende il territorio di 48 comuni, di cui 45 in provincia di Alessandria, 1 in provincia di Asti e 2 in provincia di Vercelli.
La motivazione dell’individuazione del SIN di Casale Monferrato è conseguente alla presenza dell’Eternit, azienda che produceva manufatti contenenti amianto, attività che ha causato una diffusa contaminazione da amianto, sia nel territorio del sito sia nelle aree limitrofe. La contaminazione è conseguente all’impiego di residui di lavorazione (il cosiddetto “polverino”), contenenti un’alta concentrazione di crisotilo, crocidolite e amosite, come isolanti termici nei sottotetti o come fondo per battuti in cortili e stradine.

A fronte della situazione descritta, si è resa necessaria la pianificazione di campagne di monitoraggi ambientali nel Sito di Interesse Nazionale.

Risultati del monitoraggio ambientale: numero di campioni effettuati nel periodo 2013-2017 (ultima campagna conclusa ovvero IV campagna): 334
Numero di comuni interessati: 48 comuni.
Risultati analitici: è stata rilevata occasionalmente una concentrazione massima di 0,2 fibre litro.

Figura 1
Casale Monferrato: risultati del monitoraggio ambientale - anni 2009-2015

Fonte: Arpa Piemonte

AMIANTO IN ALTA VALLE SUSA: SAUZE D’OULX E JOVENCEAUX

Nell’area interessata è presente tremolite di origine naturale, che può essere aerodispersa soprattutto durante interventi di scavo e movimentazione suolo in cantieri edili e stradali o a seguito di altre attività. Al fine di monitorare la possibile presenza di amianto negli ambienti di vita, sono stati effettuati nel 2014 campionamenti di fibre aerodisperse in 6 punti (5 nella frazione Jouvenceaux e 1 a Sauze d’Oulx).

Tabella 4
Sauze D’Oulx e Jovenceaux: risultati del monitoraggio ambientale - anni 2013-2014

Punto di prelievo

Denominazione

Anno 2013

Anno 2014

26/06

23/07

20/08

24/09

18/06

17/07 06/08 04/09 11/09 23/10

Fibra di amianto/litro di aria

1

Piazzale La Chapelle

0,2

<0,2

0,2

0,2

<0,2

0,2

0,2

<0,2

<0,2

<0,2

2

Piazzale lungo SP24

0,5

1,1

<0,2

0,2

<0,2

0,6

<0,2 <0,2

1,2

0,2

3

Centro storico

0,3

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2

0,2

<0,1

0,2

<0,2

0,3

4

Partenza Seggiovia Sportinia

<0,2

1,1

0,2

0,3

<0,2

<0,2 <0,2 <0,2 <0,2

0,2

5

SP214 Cantiere Triomphe des Alpes

0,2

0,2

<0,2

0,6

0,2

<0,2 <0,2

1,4

0,2

0,2

6b

Sauze d'Oulx parco giochi

<0,2

0,4

<0,2

<0,2

<0,2

<0,2 <0,2 <0,2 <0,2

0,4

Fonte: Arpa Piemonte

Sono stati analizzati 57 campioni di aerodispersi: in 53 campioni è stata rilevata presenza di tremolite a concentrazioni inferiori ad 1 fibra/litro, mentre in 2 casi nel 2013 si è osservato superamento della suddetta concentrazione, con un valore massimo di 1,1 fibra/litro di amianto. Nel 2014 i casi di superamento sono stati 2 rispettivamente con un valore di 1,2 e 1,4 fibre/litro. Per minimizzare i rischi per la salute degli abitanti, sono state redatte nel 2013 dagli esperti del Centro Ambientale Amianto-Polo Amianto e dal Centro Sanitario Amianto opportune linee guida, approvate dal Comitato Direzione Amianto e inoltrate successivamente al Sindaco.

Per approfondimenti sulle attività di Arpa nell'ambito degli Osservatori Ambientali consulta la pagina del sito dedicata alle Grandi Opere.

Monitoraggio ambientale dell'amianto


Fonte: Arpa Piemonte


Fonte: Arpa Piemonte