Fattori che influenzano lo stato della risorsa
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INDUSTRIA

Considerando complessivamente l’andamento dell’intero 2016, emerge come la produzione dell’industria manifatturiera piemontese abbia realizzato una variazione tendenziale media annua pari al +2,2%, consolidando quella del +0,7% registrata nel 2015. Questa è l’analisi dai dati della 180ma 'Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera', realizzata da Unioncamere in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali.

L’analisi della dinamica della produzione industriale per classe di addetti conferma, nel IV trimestre 2016, le tendenze rilevate nel periodo luglio-settembre: le grandi imprese (oltre i 250 addetti) registrano l’incremento più sostenuto (+9,2%), mentre imprese di minor dimensione presentano aumenti decisamente più contenuti, fino allo 0,2% sia per le micro aziende (meno di 9 addetti).

A livello settoriale, l’incremento dei livelli produttivi non ha coinvolto tutti i comparti di attività economica. I mezzi di trasporto, con uno sviluppo della produzione industriale del 22,4% rispetto al IV trimestre 2015, si confermano il settore trainante. Seguono le industrie del legno e del mobile, con un incremento della produzione di circa 10 punti percentuale. Appaiono positive, sebbene inferiori al dato medio regionale, le dinamiche manifestate dalle industrie alimentari, dalle industrie chimiche e delle materie plastiche e da quelle dei metalli. Flette, infine, la produzione delle industrie tessili e dell’abbigliamento (-2,3%) e degli altri settori di attività manifatturiera (-2,9%).

La crescita della produzione industriale non ha riguardato la totalità dei tessuti produttivi locali. Anche nel IV trimestre 2016, il comparto manifatturiero piemontese trova in Torino la provincia trainante: le imprese del territorio hanno registrato, infatti, un incremento dei livelli produttivi del 4,9% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2015. Seguono Cuneo e Novara, per le quali si segnalano risultati in linea con la media regionale. Appaiono positive, benché al di sotto del trend di sviluppo medio piemontese, le dinamiche manifestate dalle province di Asti e di Alessandria. I settori manifatturieri del biellese e del vercellese, invece, registrano rispettivamente cali tendenziali della produzione industriale dell’1,3% e dell’1,7%, mentre una flessione ancora più marcata ha caratterizzato i livelli produttivi del Verbano Cusio Ossola (-3,2%).

UNITÀ LOCALI

I dati Istat attribuiscono al Piemonte per il 2014 un numero di Unità locali pari a 37.845 unità, considerando le categorie Ateco B (Estrazioni di minerali), C (Attività manifatturiere), D (Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata) ed E (Fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento). Nell’ambito di queste categorie, la maggior presenza di Unità Locali risulta a carico delle Attività Manifatturiere con il 94% circa di presenze. Il 47% è situato in provincia di Torino, segue la provincia di Cuneo con il 16% (figura 1).  Nella figura 2 viene riportato il trend degli ultimi 3 anni (2012-2014). Il calo delle unità locali si è manifestato in tutte le province, anche se più accentuato in provincia di Biella e di Alessandria.

Figura 1
Unità locali delle principali imprese attive per attività economica (Ateco 2007) - anno 2014

k: migliaia              Fonte: Istat

Figura 2
Unità locali delle principali imprese attive per attività economica (Ateco 2007) - anni 2012 - 2014

k: migliaia                       Fonte: Istat

Addetti nell'industria

Gli addetti nell’industria sono 381.306 nel 2014, con 6.300 unità in meno rispetto all’anno precedente. Il calo più consistente degli addetti si è evidenziato nelle province di Biella, Alessandria e Verbania. La maggior parte degli addetti lavora in un’attività manifatturiera. Per quanto riguarda la suddivisione provinciale, la provincia di Torino è quella con il più elevato numero di addetti (188 mila), seguita dalle province di Cuneo (61 mila addetti) e di Alessandria con 35 mila.

Figura 3
Addetti delle unità locali delle imprese attive – anni 2012-2014

k: migliaia                           Fonte: Istat

Figura 4
Addetti alle unità locali delle imprese – anni 2001-2012


k: migliaia               Fonte: Istat

Emissioni da Industria

Per quanto riguarda le pressioni emissive legate al comparto industriale è stata utilizzata l’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2010.

Per la quantificazione delle emissioni industriali è stata presa come riferimento la classificazione delle attività economiche ATECO (strumento di codifica adottato da tutto il mondo della statistica ufficiale che consente di attribuire un codice sulla base di una descrizione sintetica dell'attività economica) adottata da Arpa Piemonte per quanto riguarda gli indicatori ambientali legati all’industria: estrazione di minerali[1], attività manifatturiere[2], produzione industriale di energia elettrica[3], trattamento industriale delle acque e dei rifiuti[4].

La distribuzione delle emissioni industriali di particolato primario (PM10) e di ossidi di azoto (NOx espressi come NO2) risulta ovviamente connessa alla localizzazione sul territorio delle grandi attività produttive. In particolare, nel territorio piemontese, gli ossidi di azoto sono collegati alla presenza di centrali termoelettriche e di cementifici e alle lavorazioni dei prodotti petroliferi, del vetro e dei laterizi, mentre il particolato primario può essere rapportato alla presenza di industrie per la produzione e lavorazione del poliestere, di industrie cartarie, del ferro e dell’acciaio.

[1] SNAP: Macrosettore 05
[2] SNAP: Macrosettori 03,04 e 06
[3] SNAP: Settori 01.01, 01.02, 01.04
[4] SNAP: Attività 09.02.01, 09.04.05, 09.04.06, 09.09.02, 09.10.08

Figura 4
Emissioni da attività produttive (per tipologie produttive e per inquinanrti)

Per approfondimenti consulta la sezione dedicata del sito web della Regione Piemonte, dove è possibile trovare le informazioni inerenti il comparto delle attività produttive.
Fonte: Arpa Piemonte

CONFRONTI INTERLABORATORIO PER LE MISURE DI EMISSIONI IN ATMOSFERA

Nel 2016 Arpa, Coordinamento Tematico Emissioni in Atmosfera, ha proseguito l’attività di Confronto Interlaboratorio per le emissioni in atmosfera presso l’impianto sperimentale “Loop” per la simulazione delle emissioni da processi di combustione da sorgenti fisse (figura 5), realizzato da RSE S.p.A (Ricerche sul Sistema Energetico) nella propria sede di Milano. L’attività è stata coordinata da ISPRA e ha coinvolto le Agenzie Regionali e Provinciali (ARPA/APPA) nell’ambito del Sistema Nazionale Protezione Ambientale (SNPA). 

Figura 5
Panoramica dell’impianto “Loop”