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POLLINI 

Le allergie si posizionano ai primi posti come malattie croniche, e sono in aumento nell’ultimo quinquennio. La prevalenza, secondo i dati dell’Oms, si attesta tra il 10 e il 40% della popolazione, a seconda delle aree.
In Italia la prevalenza si stima tra il 10-20%, a seconda delle zone e delle stagioni, con un trend che sembra essere in crescita negli ultimi anni, in particolare questa patologia sta ora interessando anche un sottogruppo di popolazione prima non a rischio, ossia gli over >70.
Le variazioni nelle concentrazioni polliniche e i mutamenti dei diversi periodi di massima concentrazione possono essere messi in relazione con numerosi fattori tra cui i cambiamenti climatici e le variazioni delle temperature e questo può aver un notevole impatto sulla salute dei soggetti allergici. Per questo motivo sono sempre più importanti i modelli previsionali basati sullo studio di serie storiche che riescano a evidenziare i mutamenti in corso al fine di poter mettere in atto tempestivamente tutti gli interventi preventivi terapeutici necessari a minimizzare la sintomatologia e gli effetti più gravi (asma bronchiale) dovuti all’esposizione a pollini.

Per approfondimenti consulta Epicentro ISS.

Rete di monitoraggio dei pollini

Dal 2002 Arpa Piemonte ha attivato una Rete di Monitoraggio dei pollini allergenici a livello regionale, in collaborazione con l’Università di Torino, con 6 stazioni, di cui 5 collocate in aeree urbane nei capoluoghi di provincia e una (Omegna-Lago Maggiore) situata in un’area di particolare interesse per le caratteristiche climatiche e vegetative. 

Arpa produce un bollettino settimanale dei pollini allergenici, che viene pubblicato ed è consultabile sul sito istituzionale e diffuso attraverso molteplici canali mediatici.

Dal 2013 sono anche disponibili i calendari pollinici, consultabili che illustrano l’andamento annuale delle concentrazioni per le diverse famiglie polliniche

Figura 1
Rete di monitoraggio dei Pollini

Utilizzando i dati delle rilevazioni di tutte le stazioni attive nel 2016, è stata realizzata un’analisi sull’andamento delle concentrazioni per le diverse tipologie di pollini e confrontata con le serie storiche disponibili. Di seguito si presentano i dati di maggior interesse emersi da questo approfondimento, effettuato su alcune tra le specie e/o famiglie di maggiore interesse dal punto di vista allergenico.


BETULACEAE

Il polline delle Betulaceae (ontano e betulla) è uno tra i primi a fare la sua comparsa verso fine gennaio-inizio febbraio e la sua massima presenza si riscontra tra aprile-maggio. Nel 2015 la concentrazione di Betulaceae è risultata più alta a Omegna che nelle altre stazioni di monitoraggio, e la tendenza di concentrazione pare in aumento rispetto alle rilevazioni storiche in particolare per quanto riguarda il picco di febbraio.

Figura 2
Betulaceae (Confronto concentrazioni medie settimanali) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 3
Betulaceae (Stazione di Omegna - VCO) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte
FAGACEAE

Il polline delle Fagaceae (quercia e castagno) compare verso il mese di aprile e raggiunge le massime concentrazioni nei mesi di giugno-luglio. La concentrazione di questo polline nel 2016 è stata maggiore a Omegna che nelle altre stazioni di monitoraggio e l’andamento è in aumento rispetto alle rilevazioni storiche.

Figura 4
Fagaceae (Confronto concentrazioni medie settimanali) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 5
Fagaceae (Stazione di Omegna - VCO) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte
GRAMINEAE

Le graminacee sono tra i pollini che inducono il maggior numero di allergie nella popolazione.
La loro comparsa si registra a partire dal mese di aprile e persiste fino all’autunno, con il periodo di massima presenza nei mesi di maggio e giugno.
La concentrazione di GRAMINEAE è risultata più alta ad Alessandria che in tutte le altre stazioni di monitoraggio, ed è leggermente in aumento rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti.

Figura 6
Gramineae (Confronto concentrazioni medie settimanali) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 7
Gramineae (Stazione di Alessandria) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte
PINACEAE

La concentrazione delle Pinaceae (abete, pino, larice) è stata maggiore a Cuneo e Vercelli rispetto alle altre stazioni di monitoraggio. Nella stazione di Vercelli inoltre si rileva un incremento rispetto agli anni precedenti.

Figura 8
Pinaceae (Confronto concentrazioni medie settimanali) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 9
Pinaceae (Stazione di Vercelli) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Nella stazione di Novara si rileva invece una variazione nella distribuzione temporale delle concentrazioni, con un incremento nei mesi di agosto e settembre.

Figura 10
Pinaceae (Stazione di Novara) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte
PLANTAGINACEAE

La concentrazione di questo polline presenta valori più elevati a Novara rispetto alle altre stazioni di monitoraggio, ed è in aumento rispetto alle rilevazioni storiche. Nel 2016 si rileva anche un certo ritardo nel periodo di massima concentrazione (60 gg circa).

Figura 11
Plantaginaceae (Confronto concentrazioni medie settimanali) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 12
Plantaginaceae (Stazione di Novara) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte
URTICACEAE

Il polline di queste erbacee, la più rappresentativa delle quali è la parietaria, fa la sua comparsa tra il mese di aprile e maggio e esprime il suo picco massimo di presenza nei mesi estivi di agosto e settembre.
La concentrazione di polline di URTICACEAE si è evidenziata con valori più alti a Vercelli rispetto alle altre stazioni di monitoraggio, ed è in aumento rispetto alle rilevazioni storiche.

Figura 13
Urticaceae (Confronto concentrazioni medie settimanali) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 14
Urticaceae (Stazione di Vercelli) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Infine, l'Ambrosia, una specie esotica di particolare interesse dal punto di vista sanitario, in quanto causa reazioni allergiche importanti. 


AMBROSIA ARTEMISIIFOLIA

Questa erbacea della famiglia delle Composite è maggiormente presente nel periodo tardo estivo, a partire dal mese di agosto fino a ottobre. La concentrazione di AMBROSIA ha presentato valori più alti a Vercelli che nelle altre stazioni di monitoraggio ed è compatibile con le rilevazioni storiche.

Figura 15
Ambrosia (Confronto concentrazioni medie settimanali) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 16
Ambrosia (Stazione di Vercelli) - anno 2016

Fonte: Arpa Piemonte