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PRECIPITAZIONI E PORTATE

Precipitazioni

Il 2016 è risultato solo il 37esimo anno più piovoso dal 1913: la sua particolarità è stata, senza ombra di dubbio, l’evento alluvionale avvenuto a fine novembre.

Le precipitazioni di gennaio sul Piemonte sono state deboli o localmente moderate e a carattere sparso con conseguente poco innevamento sulle Alpi e -66% rispetto alla media storica mensile, mentre febbraio è stato caratterizzato oltre che da un buon innevamento su tutto l’arco alpino anche da episodi pluviometrici intensi, in particolar modo tra i giorni 27 e 29. Mediamente a febbraio si è avuto un surplus dell’80% circa sul bacino del fiume Po chiuso a Ponte Becca (PV).

Tra marzo e aprile si è assistito a fenomeni precipitativi per lo più di tipo nevoso sia in montagna che in pianura (anche se a quote basse i valori sono stati deboli): complessivamente, i valori sono stati al di sotto delle medie mensili storiche di riferimento (esempio Dora Baltea a marzo -40% e Orba e Bormida ad aprile tra i -80 e -90%).
Il mese di maggio è stato molto variabile con diversi episodi temporaleschi spesso associati a violente grandinate, raffiche di vento e forti rovesci. I bacini maggiormente colpiti dalle precipitazioni intense registrate l’11, il 12, il 14 e il 19 maggio sono stati quelli a nord del Po, dall’Orco all’Agogna.

A giugno e a luglio le precipitazioni sono risultate superiori (di circa il 30%) al valore della media mensile storica grazie ad un buon numero di episodi temporaleschi: in particolare, a giugno sono stati colpiti soprattutto i bacini di Dora Baltea, Sesia, Toce e Agogna-Terdoppio mentre a luglio le precipitazioni, pur essendo state quantitativamente inferiori, hanno interessato quasi tutto il Piemonte ad eccezione dei bacini di Bormida, Orba e Scrivia-Curone (rispettivamente -6%, -42% e -26%).
Precipitazioni scarse hanno caratterizzato il mese di agosto ad eccezione dei temporali avvenuti tra la serata del 29 e la mattinata del 30 che hanno interessato sostanzialmente tutta la regione e localmente sono stati associati a forti grandinate.
Nel corso della prima decade di settembre sulla maggior parte del territorio le piogge sono risultate assenti; solo tra la serata del 14 e le prime ore del 15 settembre, si sono verificati forti temporali su quasi tutto il territorio piemontese. Nonostante ciò, anche ad ottobre sul Piemonte le precipitazioni sono state scarse e al valore di 81 mm totali ragguagliati a Ponte Becca (PV) corrisponde un deficit del 25%.

Molto umido è risultato novembre, con temperature superiori alla norma e con precipitazioni medie mensili a Ponte Becca (PV) pari a 239 mm: a tale valore corrisponde un surplus pluviometrico del 153% rispetto alla media del periodo 1960-1990. In particolare, tra il 21 e il 25 si è verificato un evento alluvionale caratterizzato da precipitazioni forti con particolare insistenza, inizialmente nel cuneese e alessandrino al confine con la Liguria, e successivamente, il 22 e 23 novembre, nelle zone del vercellese, biellese e alto torinese.
Le precipitazioni più intense di tutto l’evento si sono registrate a sud del Po sui bacini di Tanaro, Bormida, Orba e Stura di Demonte e nel Piemonte occidentale sull’alto Po, Pellice, Varaita, Maira e Dora Riparia.

Il 2016 si è concluso con un dicembre mite, nebbioso e con precipitazioni inferiori alla media storica. Alla fine dell’anno, l’arco alpino manifestava un buon innevamento (il valore dell’equivalente idrico dello snow water equivalent pari a 1.181 Mmc calcolato sull’intero bacino, è risultato in media rispetto al periodo di riferimento (1999-2015).

Consulta la serie storica dell'indicatore Precipitazioni per il detaglio delle altezze di pioggia media mensile relative ai principali bacini idrografici regionali e allo scostamento pluviometrico.

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Figura 1
Precipitazioni sui bacini idrologici - anno 2016

Portate

Per i principali corsi d’acqua regionali viene riportato lo scostamento (deficit) della portata annuale rispetto alla media storica. Gli scostamenti, espressi in percentuale, si ottengono dalla differenza tra la portata osservata e il valore medio storico, normalizzata rispetto al valore medio storico e pertanto, valori negativi rappresentano portate inferiori alla media del periodo considerato, valori positivi corrispondono a portate superiori.

Nel 2016 gli scostamenti dei deflussi rispetto alla media storica di riferimento sono stati negativi nei primi due mesi dell’anno, a causa di una protratta assenza di precipitazione già a partire dagli ultimi due mesi del 2015. I bacini con gli scostamenti negativi più significativi sono stati quelli a sud del Po.

Nella stagione primaverile i deflussi si sono mantenuti in media con i valori di riferimento storico soprattutto nei bacini settentrionali mentre in quelli meridionali e lungo l’asta di Po si sono registrati scostamenti negativi.
L’estate, soprattutto nel mese di luglio, ha fatto registrare deflussi inferiori ai valori di riferimento storici, praticamente su tutti i bacini del territorio regionale.

L’ultima parte dell’anno ha visto un novembre particolarmente piovoso con l’evento di fine mese che ha portato a deflussi superiori alla media ovunque, ma anche numerosi danni alle stazioni di misura, motivo per cui i dati di fine anno sono mancanti per alcuni bacini.

Complessivamente, l’analisi dei deflussi superficiali ha evidenziato valori medi annui delle portate vicini ai valori medi storici. Alla chiusura del bacino del Po piemontese, la portata media annua è risultata di pochi punti percentuali più bassa del valore medio storico.

Consulta le portate e il quadro completo degli scostamenti relativi all’anno 2015.

Figura 2
Deficit medio annuo sui bacini piemontesi -  anno 2016