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Monitoraggio dell'ozono
È possibile visualizzare i parametri della qualità dell'aria dal 2007 al 2015, cliccando nella tendina sotto la legenda; si osservano in tal modo le variazioni della qualità dell'aria nel corso degli anni per ciascun comune.
Figura 3
Il numero medio dei giorni nei quali è superato il valore obiettivo denota una tendenza alla diminuzione per tutte le zone considerate: rurali, urbane e suburbane. Nella serie risaltano in modo peculiarmente opposto l’anno 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono, e il 2014 nel quale la meteorologia del periodo estivo ne ha invece sfavorito fortemente la formazione.
Figura 4
La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre, conferma il decremento dei valori, seppure in modo assai più contenuto, in tutte le zone prese in considerazione: rurali, urbane e suburbane.
Figura 5
Il valore obiettivo a lungo termine sulle 8 ore risulta superato in quasi il 90% delle stazioni della rete.
Consulta la serie storica dell'indicatore O3 superamenti valore obiettivo protezione salute umana
AOT40 per la protezione della vegetazione
Figura 6
Bollettino Ozono
O3
L’ozono è un tipico inquinante secondario la cui presenza deriva dalla trasformazione - sotto l’azione della radiazione solare - di altri composti, di origine antropica o naturale, presenti in atmosfera. A differenza degli altri inquinanti, raggiunge le concentrazioni più elevate generalmente nelle stazioni rurali e in quelle di quota, nei mesi più caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare.
Il valore obiettivo a lungo a termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3) da non superare più di 25 giorni per anno civile, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo.
Nel 2016 si è registrato un lievissimo miglioramento della percentuale di stazioni interessate dai superamenti, passata da quasi il 100% del 2015 a quasi il 90% del 2016, che non può essere tuttavia considerata sostanziale ai fini di una riduzione dell’inquinante.
Negli ultimi anni solo il 2014 si è distinto positivamente per una significativa diminuzione di questo indicatore causata da una peculiare situazione meteorologica estiva.
Il valore obiettivo a lungo a termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3) da non superare più di 25 giorni per anno civile, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo.
Nel 2016 si è registrato un lievissimo miglioramento della percentuale di stazioni interessate dai superamenti, passata da quasi il 100% del 2015 a quasi il 90% del 2016, che non può essere tuttavia considerata sostanziale ai fini di una riduzione dell’inquinante.
Negli ultimi anni solo il 2014 si è distinto positivamente per una significativa diminuzione di questo indicatore causata da una peculiare situazione meteorologica estiva.
Monitoraggio dell'ozono
È stato calcolato sia sul periodo estivo 2016 - da aprile a settembre - sia sulla media degli ultimi anni (2012 - 2015) per avere un quadro complessivo più completo.
Il peggioramento registrato nel 2015 non conferma quanto avvenuto nel 2014, che rappresenta un’anomalia nella serie storica di questo inquinante caratterizzata da due estremi: nel 2003 i valori più elevati e nel 2014 i valori minori.
Il peggioramento registrato nel 2015 non conferma quanto avvenuto nel 2014, che rappresenta un’anomalia nella serie storica di questo inquinante caratterizzata da due estremi: nel 2003 i valori più elevati e nel 2014 i valori minori.
Figura 1
O3, superamenti valore obiettivo misurati nelle stazioni della rete regionale
O3, superamenti valore obiettivo misurati nelle stazioni della rete regionale
Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato a partire dal 2009.
Figura 2
O3, superamenti valore obiettivo stimati nei vari comuni con il sistema modellistico
È possibile visualizzare i parametri della qualità dell'aria dal 2007 al 2015, cliccando nella tendina sotto la legenda; si osservano in tal modo le variazioni della qualità dell'aria nel corso degli anni per ciascun comune.
Figura 3
O3, trend numero giorni di superamenti - anni 2003-2016
Fonte: Arpa Piemonte
Il numero medio dei giorni nei quali è superato il valore obiettivo denota una tendenza alla diminuzione per tutte le zone considerate: rurali, urbane e suburbane. Nella serie risaltano in modo peculiarmente opposto l’anno 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono, e il 2014 nel quale la meteorologia del periodo estivo ne ha invece sfavorito fortemente la formazione.
Figura 4
O3, trend concentrazione - anni 2003-2016
Fonte: Arpa Piemonte
La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre, conferma il decremento dei valori, seppure in modo assai più contenuto, in tutte le zone prese in considerazione: rurali, urbane e suburbane.
Figura 5
O3, Superamenti a livello provinciale - anno 2016
Fonte: Arpa Piemonte
Il valore obiettivo a lungo termine sulle 8 ore risulta superato in quasi il 90% delle stazioni della rete.
Consulta la serie storica dell'indicatore O3 superamenti valore obiettivo protezione salute umana
AOT40 per la protezione della vegetazione
Per quanto riguarda l’AOT40 per la protezione della vegetazione - indicatore che utilizza la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3 rilevate da maggio a luglio - le stazioni sono state scelte individuando i valori massimi per Zona UE, di fondo rurale o suburbano, con almeno il 90% dei dati validi disponibili o in subordine utilizzando il valore stimato. La rappresentazione esclusiva delle Zone UE è dovuta anche al fatto che il numero di stazioni rurali o suburbane non è tale da attribuire un valore rurale o suburbano a tutte le province.
Il valore di AOT40 - espresso in µg/m3 x h - è stato calcolato sui dati del 2016, a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede una media sugli ultimi 5 anni consecutivi, per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore.
Rispetto all’anno precedente il 2016 è stato contraddistinto da valori leggermente inferiori rispetto a quelli misurati nel 2015.
Il valore di AOT40 - espresso in µg/m3 x h - è stato calcolato sui dati del 2016, a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede una media sugli ultimi 5 anni consecutivi, per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore.
Rispetto all’anno precedente il 2016 è stato contraddistinto da valori leggermente inferiori rispetto a quelli misurati nel 2015.
Figura 6
O3, AOT40 Superamenti suddivisi per Zona UE - anno 2016
k: migliaia
Fonte: Arpa Piemonte
Fonte: Arpa Piemonte
Bollettino Ozono
Nel periodo tarda primavera-estate (generalmente da maggio a settembre), nei giorni feriali, entro le ore 14 Arpa Piemonte emette il bollettino ozono che fornisce informazioni sui livelli osservati il giorno che precede quello di emissione e previsti per i due giorni successivi, su quattro aree omogenee (due relative alla zona alpina e due alla zona di pianura-collina) in cui è stato suddiviso il territorio regionale.
Il bollettino si compone di due pagine: la prima dello stato e la seconda di descrizione dei livelli.
Il bollettino si compone di due pagine: la prima dello stato e la seconda di descrizione dei livelli.