NEVE
Stagioni invernali 2017-2018 e 2018-2019
Per analizzare l'andamento delle precipitazioni nevose è necessario prendere in considerazione le stagioni invernali che hanno interessato l'anno 2020 ovvero la stagione invernale 2019-2020 e l'inizio di quella 2020-2021, in quanto le condizioni di innevamento di inizio anno (gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio) sono conseguenza delle nevicate di novembre e dicembre dell'anno precedente.
Durante il 2020 l’andamento delle precipitazioni nevose è stato generalmente inferiore alla media sia per quanto riguarda la prima parte dell’anno (stagione invernale 2019-2020) che la fine dell’anno (stagione invernale 2020-2021). Tuttavia le nevicate abbondanti che si sono verificate alla fine dell’anno 2019 (novembre e dicembre in particolare), hanno determinato una buona riserva idrica in termini di massa nevosa (Figura 1), la quale ha poi visto la fusione principalmente nel corso della primavera 2020.
La stagione invernale 2019-2020 ha fatto registrare spessori di neve al suolo notevolmente superiori alle medie storiche di riferimento generalmente in tutti i settori dell'arco alpino piemontese fino al mese di dicembre per poi presentare una brusca diminuzione delle precipitazioni nevose nei mesi centrali e primaverili. Come si può notare dai grafici (Figura 1) i valori cumulati di neve fresca a fine stagione 2019-2020 sono prossimi alle medie storiche nel nord Piemonte, superiori alle medie nei settori occidentali e inferiori in quelli meridionali. Diverso è l’andamento dello spessore della neve al suolo che presenta caratteristiche simili in tutti i settori: un inizio di stagione con spessori abbondantemente sopra la media, raggiungendo in alcuni casi i valori massimi registrati, proseguendo con una graduale e costante diminuzione fino a fine stagione che, come si può vedere nei grafici, ha visto una fusione totale del manto nevoso anticipata da 20 giorni fino a 1 mese circa.
Figura 1
Lago Vannino - Formazza (VB), Lago di Rochemolles - Bardonecchia (TO), Lago del Chiotas - Entracque (CN)
In ordine da sinistra a destra le stazioni manuali - stagione 2019-2020
In alto l’andamento giornaliero della neve al suolo -HS- dove la linea blu spessa indica l’HS della stagione, la linea tratteggiata indica l’andamento medio dell’HS e l’area colorata in grigio indica +/- la deviazione standard rispetto alla media. in basso le nevicate -HN-: le barre nere indicano i singoli valori di neve fresca giornaliera (asse y di riferimento di sinistra), la linea spessa rossa indica la relativa cumulata, mentre la linea tratteggiata si riferisce alla cumulata media (queste ultime due linee fanno riferimento all’asse y di destra). I numeri riportano rispettivamente il totale di neve fresca della stagione e della media storica.
L’inverno 2020-2021 (Figura 2) invece è iniziato in modo differente rispetto alla stagione con nevicate pressochè assenti ovunque nel mese di novembre, proseguendo con valori che si sono mantenuti in generale sotto la media del periodo soprattutto sui settori alpini occidentali della regione; valori più nella media, o leggermente al di sopra, nei settori settentrionali e meridionali.
Come si può notare dal confronto tra le immagini di figura 1 e quelle di figura 2, il 2020 è stato un anno con precipitazioni nevose contenute che hanno determinato una cumulata annuale perlopiù scarsa.
Dall'esame dei grafici delle due stagioni invernali prese in esame (oppure esaminate), 2019-2020 e 2020-2021, si nota una similitudine delle caratteristiche nevose delle due stagioni. In tutti e due i casi i primi mesi sono stati più abbondanti come precipitazioni, per poi lasciare i mesi centrali e soprattutto quelli primaverili (che generalmente sono quelli più nevosi alle quote medio-alte) più scarsi di neve. Tuttavia l’inverno 2020-2021 rispetto a quello del 2019-2020 ha fatto registrare spessori di neve al suolo nettamente inferiori.
Figura 2
Lago Vannino - Formazza (VB), Lago di Rochemolles - Bardonecchia (TO), Lago del Chiotas - Entracque (CN)
In ordine da sinistra a destra le stazioni manuali - stagione 2020-2021
In alto l’andamento giornaliero della neve al suolo -HS- dove la linea blu spessa indica l’HS della stagione, la linea tratteggiata indica l’andamento medio dell’HS e l’area colorata in grigio indica +/- la deviazione standard rispetto alla media. In basso le nevicate -HN-: le barre nere indicano i singoli valori di neve fresca giornaliera (asse y di riferimento di sinistra), la linea spessa rossa indica la relativa cumulata, mentre la linea tratteggiata si riferisce alla cumulata media (queste ultime due linee fanno riferimento all’asse y di destra). I numeri riportano rispettivamente il totale di neve fresca della stagione e della media storica.
Complessivamente nell’anno 2020 gli apporti di neve fresca sono stati notevolmente sotto la media (periodo 1981-2010) o di poco al di sopra solo alle quote elevate (>2000m) dei settori settentrionali. In generale il deficit di neve fresca è notevole soprattutto nei settori occidentali e compreso tra il 40% e il 60%, con punte del 70% (nelle Alpi Graie – Diga di Valsoera ), mentre spostandosi verso i settori settentrionali e meridionali, così come nella parte più estrema occidentale (Zona di Bardonecchia) il deficit è più contenuto tra il 10-20% (Figura 3).
Figura 3
Valori di neve fresca cumulata media dal 1° gennaio al 31 dicembre anno 2020
in confronto al periodo 1981-2010
Fonte: Arpa Piemonte
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