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PRECIPITAZIONI E PORTATE

Precipitazioni


Il 2020 è risultato un anno sostanzialmente in media in Piemonte per quanto riguarda le piogge totali ma la distribuzione sui 12 mesi è risultata piuttosto disomogenea, con mesi molto asciutti (gennaio, febbraio e novembre) e altri molto piovosi (ottobre su tutti). Le precipitazioni cadute nel corso dell’anno, sulla parte del bacino del fiume Po chiuso a valle della confluenza con il Ticino, sono state pari a circa 950 mm: tale dato è inferiore del 2% rispetto al valore storico di riferimento (trentennio 1961-1990).

I primi 2 mesi dell’anno hanno registrato un prolungato periodo di scarsità di precipitazioni: a gennaio e a febbraio sono stati registrati solamente 24 mm di pioggia su tutto il bacino del Po piemontese, divisi equamente nei 2 mesi, con un deficit rispettivamente del 81% e 84%. L'inverno si è chiuso poi con un mese di marzo un po’ più piovoso, con comunque il 33% di precipitazioni in meno rispetto la media del mese, segnando così un deficit generalizzato di pioggia nei primi 3 mesi dell'anno di oltre il 60%; l’analisi dell’indice SPI a 3 mesi indicava infatti una condizione di siccità almeno moderata su gran parte del territorio regionale. L’inverno 2019/20 è risultato nel complesso il sesto più secco degli ultimi 60 anni.

Il mese di aprile è stato caratterizzato da precipitazioni maggiori, con circa 70 mm medi sul bacino piemontese del Po, segnando comunque ancora un deficit di circa il 25%, più accentuato sui bacini orientali della regione. Dopo 4 mesi con precipitazioni sotto le medie nei mesi di maggio e giugno si sono verificate condizioni più piovose, con valori di precipitazioni medie di circa 140 mm per ogni mese, segnando un surplus rispettivamente del 35% e 74%. Successivamente nel mese di luglio si sono verificate condizioni di piovosità sostanzialmente in media (circa 55 mm), con una maggiore sofferenza idrica nei settori meridionali della regione.

Nel mese di agosto grazie al contributo delle precipitazioni nel nord Piemonte e nel Ticino svizzero, è stato registrato un surplus di piogge di circa il 40% mentre a settembre sono stati registrati solamente 50 mm circa, segnando un deficit di circa il 25%.

Il mese di ottobre, statisticamente il più piovoso in Piemonte, è da segnalare per l’evento alluvionale nei primi giorni del mese, con precipitazioni eccezionali per intensità: complessivamente con circa 210 mm medi sull’intero bacino sono stati registrati valori doppi rispetto la norma; i bacini idrografici più coinvolti sono stati quelli settentrionali e meridionali della regione e il giorno 2 ottobre è risultato il più piovoso degli ultimi 60 anni.

Nel mese di novembre sono state registrate valori di pioggia di circa 5 mm medi, risultando il più secco dell’anno, con un deficit di oltre il 90% risultando il 2° mese di novembre più secco degli ultimi 60 anni, dopo quello del 1981. Nonostante le piogge eccezionali di inizio ottobre abbiano contributo a portare alla data del 1° novembre il livello della precipitazione cumulata annua in linea con la norma dell’ultimo trentennio, i seguenti 30 giorni di siccità hanno fatto in modo che il mese di novembre si sia chiuso con un deficit medio annuo quantificabile attorno al 9%. Complessivamente l’intero autunno 2020 è risultato essere al di sotto della norma climatica 1961-1990 di circa il 10% in termini di precipitazioni osservate, in modo abbastanza uniforme su tutta la regione.

L’anno 2020 si è poi concluso con il mese di dicembre con precipitazioni medie di circa 90 mm, concentrate prevalentemente nei settori di confine con la Liguria, segnando un surplus complessivo di circa il 40%.

Le elaborazioni delle precipitazioni sono effettuate a scala di bacino idrografico.

Per consultare l’'analisi a scala regionale accedi al capitolo Clima – Stato Precipitazioni.

Figura 1
Precipitazioni sui bacini idrografici - anno 2020

Portate



Per i principali corsi d’acqua regionali viene riportato lo scostamento della portata annuale rispetto alla media storica. Gli scostamenti sono espressi in percentuale e si ottengono dalla differenza tra la portata osservata e il valore medio storico valori negativi rappresentano portate inferiori alla media del periodo considerato (deficit), valori positivi corrispondono a portate superiori (surplus).

Il 2020 può essere considerato un anno sostanzialmente in media in Piemonte per quanto riguarda i deflussi, infatti non si sono registrati scostamenti significativi rispetto alla media storica di riferimento, poiché i mesi più piovosi, in particolare ottobre, sono stati bilanciati da quelli più siccitosi della prima parte dell’anno.

Ad eccezione del mese di gennaio che nei primi 15 giorni ha risentito ancora dello smaltimento delle morbide generate dalle precipitazioni di fine dicembre 2019, nel trimestre febbraio-aprile, per la quasi totalità dei bacini regionali, le portate sono stati inferiori alla media storica di riferimento. In particolare, nella zona meridionale, su Scrivia, Orba e Bormida e lungo l’asta principale del Tanaro, si sono registrati scostamenti negativi, mediamente, del 30%.

A partire da maggio gli scostamenti negativi sono gradualmente rientrati e a giugno si sono registrati valori medi di portata significativamente superiori alle medie di riferimento, in particolar modo per i bacini di Orba, Bormida e Scrivia. Durante i mesi estivi non si sono avuti particolari problemi di siccità e gli scostamenti sono stati in media di circa il 20% sia in positivo che in negativo.

Il mese di ottobre, con l’evento alluvionale che ha colpito la regione nei primi giorni del mese, è risultato tra i più piovosi degli ultimi 60 anni e si è tradotto in portate significativamente superiori alla media storica di riferimento, in particolare per i bacini settentrionali (Toce e Sesia) e per l’alto Tanaro. Più contenuti, ma comunque positivi, gli scostamenti registrati lungo l’asta del Po e nel settore vallivo dell’asta del Tanaro.

Durante il mese di novembre, al contrario, le precipitazioni sono state pressoché assenti, pertanto si sono registrate portate inferiori alla media praticamente ovunque; lungo l’asta principale del Tanaro e del Po gli scostamenti negativi hanno raggiunto valori medi del 70% e del 60% rispettivamente.

L’anno si è chiuso con un mese di dicembre abbastanza piovoso soprattutto nei bacini confinanti con la Liguria, tuttavia i valori di portata, soprattutto per i bacini nordoccidentali (Orco e Stura di Lanzo) e lungo le aste principali del Tanaro e del Po, sono rimasti al disotto dei valori medi di riferimento.

Nel bilancio di un anno così caratterizzato, per tutti i corsi d’acqua analizzati la portata media annua non si discosta in maniera sostanziale da quella storica di riferimento; alla sezione di Isola S.Antonio, chiusura del bacino del Po piemontese, la portata media annua è risultata solo il 6% più bassa del valore medio storico.

Figura 2
Deficit medio annuo sui bacini piemontesi -  anno 2020

Nella figura 3 sono visualizzate le portate medie annue dal 1998 al 2018 del Po a Isola S. Antonio.

Figura 3
Po a Isola S. Antonio. Portata media annua - anni 1998-2020


Fonte: Arpa Piemonte

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