ACQUE SOTTERRANEE
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
Il substrato dei settori di pianura e dei principali fondovalle piemontesi è formato da elevati spessori di sedimenti alluvionali legati ai processi di formazione della catena alpina e ai successivi cicli di erosione e deposizione. Queste successioni sedimentarie, ubicate a varia profondità con alternanze di livelli permeabili e impermeabili in funzione del relativo assetto idrogeologico, costituiscono un importante serbatoio di acque sotterranee, da cui prelevare sia risorse di buona qualità per uso potabile sia risorse ai fini industriali, agricoli o diversi. Le attività di Arpa sono finalizzate a fornire informazioni sullo stato generale della qualità delle acque sotterranee, a scala regionale, in relazione al contesto idrogeologico di riferimento.
La classificazione dello Stato Chimico e l’individuazione dei GWB, da sottomettere ad interventi di tutela per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti, rappresenta un processo sufficientemente esaustivo per riconoscere le criticità esistenti. Tuttavia, al di là dall’ottemperare ai requisiti di legge, sussistono tutta una serie di approfondimenti necessari per meglio comprendere le problematiche che influenzano la qualità delle acque sotterranee e allo stesso modo fornire gli elementi necessari per perfezionare e indirizzare le successive risposte programmatiche.
Confrontando i giudizi di stato attribuiti ai GWB nel corso degli anni di monitoraggio ai sensi della WFD, si evidenziano alcune discrepanze fra gli stessi. Questo aspetto non è da interpretare sempre come un cambio di tendenza (migliorativo o peggiorativo) dello stato della risorsa ma spesso viene chiarito dal grado del Livello di Confidenza (LC) assegnato allo stato chimico del GWB per il triennio. Infatti, la persistenza di situazioni borderline per uno o più contaminanti, che possono esprimere concentrazioni di poco superiori o inferiori agli Standard di Qualità Ambientali o ai Valori Soglia tali da determinarne il cambio di classe, oppure la variazione di un unico risultato puntuale che rappresenta una porzione importante del GWB, producono un effetto determinante sul calcolo dell’indice di stato senza essere necessariamente associati ad un cambio di tendenza con ripercussioni sotto il profilo ambientale.
Rete di monitoraggio Acque Sotterranee
La rete attuale è pertanto costituita da 583 punti di monitoraggio, dei quali 376 sono inerenti al sistema acquifero superficiale, 199 a quello profondo e i rimanenti 8 sono relativi alle sorgenti.
L’area di monitoraggio, cui afferiscono i succitati punti di monitoraggio, è composta da 17 corpi idrici sotterranei (GWB) attinenti al sistema idrico sotterraneo superficiale di pianura e fondovalle, da 6 relativi a quello profondo e da 5 riguardanti il sistema idrico montano e collinare. Sono compresi nella rete anche 116 piezometri strumentati per il monitoraggio quantitativo.
La valutazione del rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla WFD è stata effettuata per i GWB superficiali attraverso l’analisi delle pressioni e la verifica dei dati di stato pregressi, mentre per i GWB profondi si è basata solamente sui dati di stato pregressi. Il monitoraggio dei corpi idrici sotterranei prevede due tipologie differenti: il monitoraggio di Sorveglianza, che viene effettuato su tutti i corpi idrici due volte ogni sessennio, e il monitoraggio Operativo, che viene effettuato sui corpi idrici a rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale e si effettua negli anni fra un monitoraggio di Sorveglianza e l’altro.
In Piemonte è anche stato introdotto il Monitoraggio Operativo Puntuale per tenere sotto controllo alcune criticità ambientali in corpi idrici non a rischio.
Sui corpi idrici sotterranei il monitoraggio prevede la determinazione di diverse sostanze che comprendono sia i parametri di caratterizzazione della risorsa idrica (parametri di base) che i contaminanti. I parametri di base sono determinati su tutti i corpi idrici mentre i contaminanti vengono determinati sui corpi idrici in base all’analisi delle pressioni e dei risultati pregressi.
In particolare, ad ogni indicatore presente nell’analisi delle pressioni è stato associato un gruppo di parametri chimici sulla base dell’impatto atteso e delle indicazioni fornite dall’autorità di Distretto del Po e dalla normativa vigente.
Il protocollo analitico è stato aggiornato nel 2016 introducendo nuovi parametri chimici quali ad esempio IPA, PCB, Diossine, Idrocarburi, Perfluorati. La frequenza di campionamento prevista è come sempre di 2 campioni/anno.
Figura 1
Rete di monitoraggio delle acque sotterranee
Stato chimico puntuale
Lo Stato Chimico è qualificato in due classi, BUONO o SCARSO, e definito in base al superamento o meno degli SQA o dei VS da parte della media annuale dei parametri riscontrati in ogni singolo punto di monitoraggio.
Figura 2
Stato Chimico puntuale falda superficiale. Ripartizione dei punti di monitoraggio nelle 2 Classi - anno 2019
I punti indicati sono quelli effettivamente determinati durante le due campagne di monitoraggio.
Sistema idrico collinare e montano
Classi | Numero punti |
Buono | 8 |
Scarso | 0 |
Nel 2019 tutti i punti relativi al sistema idrico collinare e montano sono risultati in Stato Chimico Buono. I punti indicati sono quelli effettivamente determinati durante le due campagne di monitoraggio.
Figura 3
Stato Chimico puntuale falde profonde. Ripartizione dei punti di monitoraggio nelle 2 Classi - anno 2019
Le principali sostanze, derivanti dall’attività antropica e causa di contaminazione esclusiva o prevalente delle falde profonde nel territorio piemontese, sono risultate essenzialmente i VOC (composti organici volatili) ed il Cromo nella forma esavalente, mentre gli altri contaminanti (Nitrati, Pesticidi e Nichel) hanno evidenziato anomalie locali e occasionali. Le nuove sostanze monitorate (PFAS, IPA, PCB, Diossine, Idrocarburi totali, Antimonio, Boro, Selenio e Vanadio) sono state poco riscontrate e con un solo superamento del VS. Anche in questo caso, soprattutto per il Cromo esavalente, ai fini di una più accurata definizione del processo di contaminazione, è importante tenere conto dei valori di fondo naturale (VF) definiti per alcuni settori di GWB da uno studio specifico realizzato da Arpa.
I punti indicati sono quelli effettivamente determinati durante le due campagne di monitoraggio.
Stato Chimico - Corpo Idrico Sotterraneo (GWB)
In particolare, l’art. 4 comma 2c del DLgs 30/09 e s.m.i., prevede l’attribuzione dello stato Buono quando “lo standard di qualità delle acque sotterranee o il valore soglia è superato in uno o più siti di monitoraggio, che comunque rappresentino non oltre il 20 per cento dell'area totale o del volume del corpo idrico, per una o più sostanze”. Dal 2017 è stata adottata una differente interpretazione delle ultime parole da parte del Ministero dell’Ambiente, in linea con quanto indicato dalle Guidance CIS Europee, che ha lievemente modificato il calcolo dello Stato Chimico per GWB, che viene effettuato ora considerando singolarmente per ogni inquinante.
Conseguentemente, l’attribuzione dello stato Scarso ad un determinato GWB si ottiene quando l’area/volume complessiva derivata dai punti in stato Scarso per una determinata sostanza è superiore al 20% dell’area/volume totale del GWB.
Questo ha portato a variazioni di SC di alcuni corpi idrici senza che siano necessariamente variate le caratteristiche della risorsa idrica.
Figura 4
Stato Chimico GWB falda superficiale. Ripartizione dei Corpi Idrici Sotterranei nelle 2 Classi - anno 2019
Nel GWB-S4a (Altopiano di Poirino) oltre ai Nitrati sono stati anche riscontrati Pesticidi in misura tale da superare lo SQA (standard di qualità ambientale), pertanto il corpo idrico risulta in stato chimico scarso.
Sistemi collinari e montani
Classi | Numero GWB |
Buono | 5 |
Scarso | 0 |
Figura 5
Stato Chimico GWB falde profonde. Ripartizione dei Corpi Idrici Sotterranei nelle 2 Classi - anno 2019
Classificazione del triennio e confronto trienni precedenti
Lo Stato Chimico del sessennio di monitoraggio viene ricomposto sulla base dei risultati annuali. Nel caso in cui nel periodo osservato si sia verificata un’oscillazione del giudizio di stato a livello di GWB, si è considerato lo stato prevalente (4 su 6), come concordato a livello di Autorità di Distretto del Po.
Esaminando in dettaglio i risultati del monitoraggio sessennale, si nota come la situazione della falda superficiale sia in parte compromessa, con il 47% dei GWB in Stato Buono mentre gli altri corpi idrici sotterranei sono in Stato Scarso, come evidenziato nella figura sottostante.
Nel sessennio 2014-2019 la classificazione dei corpi idrici afferenti alla falda superficiale, nel corso dei vari anni, non si è modificata di molto per alcuni GWB, mentre per altri si è notata una differenza, generalmente in positivo. Questo è evidente soprattutto se si analizzano i trienni 2014-2016 e 2017-2019, nei quali è stato modificato il metodo di calcolo dello stato chimico (secondo quanto indicato dal MATTM e in accordo con l’Autorità di Bacino del Po) e la normativa (es. DM 6/07/2016) ha aggiornato il valore soglia di alcuni parametri e ne ha introdotti di nuovi.
Complessivamente, quindi, la percentuale di corpi idrici in stato buono alla fine del sessennio considerato è in aumento rispetto a quella del sessennio precedente.
I principali contaminanti causa dello scadimento dello Stato di qualità dei GWB sono Nitrati, Pesticidi, VOC, Nichel e Cromo esavalente.
Figura 6
Stato Chimico GWB falda superficiale – sessennio 2014-2019
In particolare nel sessennio 2014-2019 la percentuale di corpi idrici in stato scarso è pari al 17% (vedi figura XX), che corrisponde ad un corpo idrico in stato chimico scarso, mentre nel sessennio passato erano due i corpi idrici in stato chimico scarso.
Le sostanze che hanno causato lo scadimento dello stato chimico nel GWB-P2 sono i VOC
Figura 7
Stato Chimico GWB falde profonde – sessennio 2014-2019
Figura 8
Stato Chimico GWB sistemi collinari e montani – sessennio 2014-2019
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