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TRASPORTI

DAL PROGETTO LIFE PREPAIR UN SISTEMA DI MODELLIZZAZIONE INTEGRATA DEI FLUSSI DI TRAFFICO NELLA PIANURA PADANA



A fine 2019 Arpa Piemonte ha affidato un incarico esterno per la realizzazione di un Sistema di Modellizzazione Integrata del Traffico sull’Intero Bacino del Po. Si tratta del primo esempio in Italia - per ampiezza e per livello di dettaglio - di condivisione a livello sovraregionale di un grafo stradale finalizzato in modo specifico alla stima delle emissioni da traffico.

Il sistema è in via di sviluppo nell’ambito del progetto Life PrepAIR, che identifica il Bacino Padano come livello ideale sul quale agire per affrontare il problema pressante dell’inquinamento atmosferico.

Il nuovo sistema di modellizzazione del traffico comprenderà le Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia Autonoma di Trento, garantendo per la prima volta uniformità e coerenza dei dati di traffico su tutti questi territori.

Figura 1
Traffico stradale


La realizzazione del nuovo sistema di modellizzazione integrato dei flussi di traffico a livello di Bacino è un’attività complessa e specialistica, è stata quindi affidata a una società di consulenza qualificata e ha richiesto circa un anno di lavoro.
Il primo passaggio ha coinciso con la definizione del grafo stradale, che è l’elemento cartografico della modellizzazione: esso è costituito da una sequenza di archi orientati, circa 1 milione nel nostro caso, che riproducono la rete stradale del Bacino Padano, con il livello di dettaglio adeguato a rappresentare gli spostamenti maggiormente significativi, a partire dal grafo Navstreet di Here del Nord Italia, sono stati selezionati gli archi con classe funzionale (FUN-CLASS) tra 1 e 4 (dalle autostrade ai principali assi viari urbani).

Figura 2
Grafo stradale di Bacino con rete viaria ripartita per classi funzionali


Un altro passaggio è consistito nella zonizzazione, interna – ovvero la creazione di ZONE di circa 20.000 abitanti tramite l’accorpamento di unità comunali, escludendo i comuni Comuni con aree di censimento (ACE) subcomunali - ed esterna, ovvero l’individuazione di tutti i punti che permettono l’ingresso e/o l’uscita dal Bacino Padano, sia verso le altre regioni italiane sia verso i confini nazionali.

Un ulteriore passaggio è stata la raccolta dei dati di traffico sull’intero Bacino: con la collaborazione di Regione Piemonte e delle altre Agenzie del Bacino Padano, sono stati raccolti i dati rilevati dai vari sistemi di monitoraggio veicolare disponibili, ad integrazione dei dati già in possesso della società di consulenza alla quale è stato affidato l’incarico (contatraffico, telecamere, passaggi ai caselli e alle barriere autostradali, Telepass, monitoraggi ANAS e dati automobilistici mobili di un campione di veicoli circolante sull’intero territori Floating Car Data  FCD dati automobilistici mobili, che monitorano un campione di veicoli circolante sull’intero territorio).

Figura 3
Raccolta dei dati di traffico sul Bacino Padano: dati da Autostrade e Telepass (in alto), dati raccolti presso Pubbliche Amministrazioni (al centro) e dati FCD (in basso).





Il passaggio finale, realizzato con approccio modellistico, ha previsto l’utilizzo di un modello di sintesi entropico (WILMODEL), in grado di derivare i flussi su tutta la rete e le relative matrici origine destinazione O/D che rappresentano la domanda di mobilitàa partire dal campione di dati di rilievo sulla rete stradale di riferimento. I risultati finali – relativi ai flussi di traffico 2019 - sono stati resi disponibili a tutti i soggetti membri del partenariato del progetto alla fine del 2020.

Figura 4
Flussi di traffico assegnati sul grafo di Bacino: traffico medio di un giorno feriale, in orario mattutino e in autunno (in alto) e traffico medio di un giorno prefestivo, in orario serale e in primavera (in basso).





Il grafo stradale con i relativi flussi di traffico assegnati permetterà di valutare – non solo nell’ambito del progetto PREPAIR, ma anche successivamente - in modo coordinato e omogeneo i volumi e le dinamiche del traffico dell’intero bacino del Po a supporto sia degli Inventari delle Emissioni Regionali sia degli scenari emissivi.
Per informazioni più dettagliate sul progetto, si rimanda al sito

OSSERVATORI AMBIENTALI DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE

Negli ultimi anni sul territorio piemontese è in corso la realizzazione di alcune grandi opere di interesse nazionale legate principalmente all'adeguamento e alla nuova realizzazione di infrastrutture di mobilità.  L'entità dei progetti è tale da implicare molteplici problematiche che interessano le varie matrici ambientali.

Con l'approvazione dei progetti per la realizzazione delle tratte ferroviarie ad alta capacità sono stati costituiti gli Osservatori Ambientali con il compito di verificare il rispetto delle prescrizioni e delle condizioni particolari dettate durante la Valutazione di Impatto Ambientale e lo svolgimento dei monitoraggi ambientali. Si tratta di comitati in cui sono presenti rappresentanti dei Ministeri competenti in tema di ambiente e di infrastrutture, delle Regioni e delle Province territorialmente interessate con loro rappresentanti appositamente designati; sono presenti anche i Proponenti responsabili della realizzazione delle opere per lo più coincidenti con i Concessionari del servizio autostradale o ferroviario.

Il funzionamento e i compiti dei comitati sono stabiliti caso per caso in sede di procedimento autorizzativo.

Gli Osservatori svolgono le attività di accompagnamento ambientale del progetto nelle fasi di realizzazione (corso d’opera) e in quelle immediatamente successive (post opera) dedicate allo smantellamento delle opere provvisionali e ai ripristini ambientali.

Compito degli Osservatori è controllare che le caratteristiche del progetto e le condizioni e prescrizioni rilevanti dal punto di vista ambientale vengano rispettate e che siano mantenuti gli standard e le prestazioni ambientali nel caso siano proposte varianti nei dettagli di realizzazione.

Il sistema delle Agenzie per l’Ambiente è chiamato a fornire supporto tecnico agli Osservatori cioè ad eseguire materialmente i controlli di documenti di progetto, di dati di monitoraggio, dei cantieri, delle fasi di lavorazione e dei ripristini ambientali e a relazionare agli stessi.

Arpa Piemonte ha iniziato per la prima volta una attività di accompagnamento ambientale nel 2001 in occasione della realizzazione della tratta ferroviaria Alta Capacità Torino-Milano.

Le opere di cui finora si è occupata e si occupa Arpa Piemonte sono in breve:

  • Tratta alta capacità ferroviaria Torino - Milano
  • Adeguamento e ammodernamento della autostrada Torino - Milano, Lotti I e II
  • Completamento del collegamento autostradale Asti - Cuneo
  • Nuovo collegamento internazionale Torino - Lione - Sezione internazionale - Cunicolo esplorativo della Maddalena e Parte comune Italo-Francese - Tratta in territorio italiano
  • Nuovo collegamento internazionale Torino-Lione - Sezione nazionale
  • Tratta alta velocità / alta capacità Milano - Genova - Terzo Valico dei Giovi

VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI AMIANTO NEI CANTIERI

TERZO VALICO DEI GIOVI ANNO 2020

La tratta Milano-Genova “Terzo Valico dei Giovi” è una linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità che metterà in collegamento Genova con Milano.

La linea parte dal nodo di Genova e attraversa le province di Genova e Alessandria coinvolgendo il territorio di 13 comuni e sviluppandosi lungo la direttrice Genova-Milano, fino a Tortona, e lungo la direttrice Alessandria-Torino, fino a Novi Ligure. Quindi si innesta sulle linee esistenti di collegamento con Milano e Torino.

Il tracciato ha uno sviluppo complessivo di 53 km di cui 36 km in galleria, ed è collegata alla linea esistente attraverso quattro interconnessioni lunghe complessivamente 25 km. Sono previsti inoltre interventi sulle viabilità per uno sviluppo di oltre 30 km.

Nel 2020 i principali cantieri di scavo attivi erano: il cantiere “finestra Val Lemme” sito nel territorio del comune di Voltaggio, il cantiere “finestra Castagnola” sito nel comune di Fraconalto, il cantiere “Pozzo Radimero” sito nel comune di Arquata Scrivia presso il quale è in corso lo scavo con TBM (Tunnel Boring Machine), il cantiere “Moriassi” sito nel comune di Arquata Scrivia, il cantiere di Serravalle Scrivia (Fraz. Libarna), il cantiere di Novi Ligure presso il quale è in corso lo scavo con TBM.

Sempre nel 2020 erano attivi i seguenti siti di deposito: ex cava Cementir (comune di Voltaggio), cascina Clara & Buona (comune di Alessandria), cascina Romanellotta e cascina Guendalina (comune di Pozzolo Formigaro), Località Pieve (comune di Novi Ligure), Frazione Libarna (comune di Serravalle Scrivia), cava Bettole (comune di Tortona), cascina Cascinone (comune di Pozzolo Formigaro) e cascina Bolla e cascina Guarasca (comune di Alessandria, Fraz. Spinetta)

Arpa Piemonte effettua attività di monitoraggio del materiale aerodisperso dal 2013, anche in parallelo al proponente. La finalità dei monitoraggi è il controllo della qualità dell’aria in termini di concentrazione di fibre di amianto aerodisperse in aria, poiché nelle zone in cui sono attivi gli scavi esistono formazioni geologiche contenenti rocce asbestifere.

Il monitoraggio è stato esteso ai siti di deposito dal 2016, considerato che le terre e rocce contenenti amianto a, con contenuto inferiore 1.000 mg/kg (D.Lgs .152/2006, Titolo V, Parte IV, All.5, Tab.1), venivano stoccate nei siti di deposito, è stata estesa la rete di monitoraggio anche a questi ultimi (Protocollo Gestione Amianto per il Terzo Valico Ferroviario Dei Giovi ).

Nel corso del 2020 sono inoltre proseguite le attività in merito alle 2 convenzioni inerenti l’opera, la prima stipulata tra Arpa Piemonte, RFI S.p.a. e CoCIV volta al supporto tecnico scientifico all’Osservatorio Ambientale, per la tutela degli aspetti ambientali, al fine di garantire il corretto accompagnamento ambientale dell’opera e la seconda tra Arpa Piemonte e CoCIV legata alla gestione delle terre e rocce da scavo.

Le analisi sui campioni di materiale aerodisperso prelevati da Arpa all’esterno dei cantieri hanno spesso evidenziato concentrazioni di amianto inferiori al limite di rilevabilità strumentale, sporadicamente la presenza di fibre di amianto in concentrazione inferiori alla soglia di 1 ff/L e un’unica volta la concentrazione di amianto ha raggiunto 1 ff/L (valore soglia assunto come riferimento per le grandi opere e per i siti di interesse nazionale).

Tabella 1
Terzo valico: risultati del monitoraggio ambientale - anno 2020


Punto prelievo

ff/l di amianto

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

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Dall’analisi di tali dati si è osservato che i valori riscontrati sono ampiamente al di sotto del limite di allarme di 1 fibra/litro, valore assunto come riferimento dalla Delibera CIPE n.86 del 2010.

TORINO-LIONE

Il progetto della linea ferroviaria Torino-Lione prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria internazionale che collegherà Torino a Lione, lunga circa 235 km con lo scopo di trasportare merci e passeggeri, la sezione transfrontaliera della linea si estende per 65 km tra Susa/Bussoleno in Piemonte e Saint-Jean-de-Maurienne, l’elemento principale dell’opera è il tunnel di base del Moncenisio lungo 57,5 km – 12,5 in territorio italiano e 45 in territorio francese –  che collega le stazioni internazionali di Saint-Jean-de-Maurienne e Susa, punti di connessione alle rispettive linee nazionali in Francia e in Italia.. Vista la geologia dei siti, durante le fasi di realizzazione delle gallerie è possibile rinvenire amianto nelle rocce scavate.

Perciò la Delibera CIPE 86/2010 di approvazione del progetto definitivo e finanziamento del del tunnel esplorativo La Maddalena di circa 7 km di lunghezza ha prescritto uno specifico monitoraggio delle fibre aerodisperse di amianto e la validazione dei dati di monitoraggio da parte di Arpa Piemonte (punto 83).
Lo scavo del tunnel esplorativo La Maddalena in comune di Chiomonte è iniziato nel 2013 ed  è terminato nel febbraio del 2017.
Nel corso della fase di escavazione del tunnel il Centro Regionale Amianto ambientale ha dunque effettuato la validazione del monitoraggio ambientale eseguito dal proponente dell’opera all’esterno del cantiere. L’attività di validazione è stata effettuata sia per la verifica delle condizioni di prelievo, mediante il campionamento in parallelo delle postazioni del monitoraggio ambientale, sia per la verifica del risultato analitico prodotto mediante l’analisi di parte dei campioni raccolti dal proponente.

In attesa dell’inizio dei lavori di scavo presso gli altri cantieri previsti, nel corso del 2020 il Centro Regionale Amianto ambientale non ha eseguito ulteriori sopralluoghi o campionamenti.

Tabella 
Torino Lione: risultati del monitoraggio ambientale - anni 2017-2020

Punto Località 2017


2018 2019 2020
31/03/2017 04/07/2017 03/10/2017 n.a. 20/06/2019 n.a.
1 Frazione La Maddalena <0,2 <0,2 n.a. n.a. n.a.
2 Perimetro cantiere <0,2 <0,2 n.a. <0,4 n.a.

Fonte: Arpa Piemonte
______________________
*n.a non analizzato

Dall’analisi di tali dati si è osservato che i valori riscontrati sono ampiamente al di sotto del limite di allarme di 1 fibra/litro, valore assunto come riferimento dalla Delibera CIPE n.86 del 2010.

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Per approfondimenti sulle attività di Arpa Piemonte sulle grandi opere consulta la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia 

Per approfondimenti sulla definizione di soglie di impatto sull’atmosfera nell’ambito dell’accompagnamento ambientale di una grande opera consulta gli atti del Convegno nazionale agenti fisici