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PIANI DI GESTIONE E TUTELA

L’argomento rientra in diversi Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare nei seguenti:

Obiettivo 6
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture iginieco-sanitarie

Obiettivo 12
Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre

Obiettivo 13
Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico


Obiettivo 15
Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre



 
  
  
   

Il Piano di Gestione del Distretto idrografico del fiume Po

Nel mese di dicembre 2020 è stato pubblicato sul sito istituzionale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po il Progetto del Piano di Gestione del Distretto idrografico del Po 2021 (PdG Po 2021), a seguito dell’aggiornamento del precedente piano, come previsto dalla Direttiva Quadro Acque (DQA). 

Il PdG Po 2021 dovrà essere definitivamente approvato, a valle del periodo di consultazione pubblica, entro fine anno.  

L’attività svolta da parte delle Regioni padane, in collaborazione con l’Autorità distrettuale, per l’elaborazione del progetto di piano ha riguardato in sintesi:

  • l’aggiornamento del quadro delle pressioni antropiche sulle acque, degli impatti rilevati e, conseguentemente, della classificazione dello stato delle acque, considerando il nuovo sessennio di monitoraggio 2014-2019;
  • l’analisi dello stato di attuazione delle misure di tutela presenti nel piano, tra cui quelle previste per il territorio piemontese e sintetizzate nella Tabella 1 - Quadro di sintesi delle Misure Individuali in Piemonte del PdG Po 2015; 
  • l’aggiornamento degli elaborati di piano con le nuove informazioni ambientali acquisite per tutto il distretto sulle acque superficiali, sotterranee e sulle aree naturali protette.

Tabella 1 
Quadro di sintesi delle Misure Individuali  in Piemonte

N° KTM

Misure chiave (Key Type Measures – KTM)

Sintesi delle Misure individuali in Piemonte

KTM.1

Costruire o ammodernare gli impianti di trattamento delle acque reflue

Depurazione dei reflui delle case sparse e dei piccoli agglomerati

Incremento efficienza di depurazione dei reflui urbani eliminando gli impianti a minore efficienza

Interventi di sistemazione delle reti fognarie esistenti ed estensione a zone non servite

KTM.2

Ridurre l'inquinamento dei nutrienti di origine agricola

Aggiornamento delle zone vulnerabili ai nitrati da origine agricola

Realizzazione di fasce tampone/ecosistemi filtro lungo il reticolo naturale ed artificiale di pianura

Utilizzo di sistemi integrati eco-compatibili di captazione o rimozione dei nutrienti

KTM.3

Ridurre l'inquinamento dapesticidi in agricoltura.

Individuazione delle zone vulnerabili ai fitosanitari

Applicazione delle misure in attuazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

Azioni per la mitigazione dell'impatto agricolo da correlare alla misura prevista dai PSR per "indennità Direttiva Acque e Direttiva Habitat"

KTM.4

Bonificare i siti contaminati (inquinamento storico compresi i sedimenti, acque sotterranee, suolo).

Realizzazione di interventi di bonifica dei siti contaminati e di messa in sicurezza (per laghi e acque sotterranee)

KTMs

5 e 6

Migliorare la continuità longitudinale (ad es. attraverso i passaggi per pesci, demolizione delle vecchie dighe).

Migliorare le condizioni idromorfologiche dei corpi idrici, diverse dalla continuità longitudinale (ad es: restauro fluviale, miglioramento delle aree ripariali, rimozione di argini, riconnessione dei fiumi alle loro pianure alluvionali, miglioramento delle condizioni idromorfologiche delle acque di transizione, ecc.)

Mantenimento e ripristino della vegetazione nelle aree di pertinenza fluviale, per incrementare la resilienza dei sistemi naturali ai cambiamenti climatici

Predisposizione e attuazione degli interventi dei Programmi di gestione dei sedimenti

Realizzazione di interventi integrati di mitigazione del rischio idrogeologico, di tutela e riqualificazione degli ecosistemi e della biodiversità (integrazione dir. Acque, Alluvioni, Habitat, Uccelli)

Predisposizione dei Piani di gestione del demanio fluviale e lacustre e delle pertinenze idrauliche finalizzati alla ricostruzione di ambienti e al recupero della biodiversità

KTM.7

Migliorare il regime di deflusso e/o definizione della portata ecologica

Revisione del DMV, definizione delle portate ecologiche e controllo dell'applicazione sul territorio

Revisione delle concessioni per il rispetto del bilancio idrico e idrogeologico

KTM.8

Misure per aumentare l’efficienza idrica per l'irrigazione, l'industria, l'energia e l’uso domestico

Realizzazione di vasche di accumulo della risorsa idrica sulle aste fluviali a monte delle derivazioni principali o su percorsi dei relativi canali adduttori, sfruttando anche invasi di cava, allo scopo di gestire eventi di scarsità idrica

Applicazione delle Linee guida statali

Mappatura dell'efficienza dell'uso irriguo e individuazione dei target di risparmio e/o incremento dell'efficienza

KTMs

9, 10, 11

Misure relative alla "politica dei prezzi" dell'acqua per l'attuazione del recupero dei costi dei servizi idrici (uso domestico, industriale e agricolo)

Applicazione del Metodo Tariffario Idrico dell’AEEGSI

Applicazione del "Regolamento recante i criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d'impiego dell'acqua"

Revisione e regolamentazione dei canoni per i diversi usi ai fini della incentivazione dell'efficienza e del recupero di costi ambientali e della risorsa

KTM.13

Misure di tutela dell'acqua potabile (ad esempio istituzione di zone di salvaguardia, fasce tampone, ecc)

Ricondizionamento, chiusura o sostituzione dei pozzi che mettono in comunicazione il sistema acquifero superficiale con quello profondo

Disciplina per la definizione e gestione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano

Definizione delle aree di ricarica degli acquiferi profondi per la protezione delle acque destinate al consumo umano

Realizzazione di interventi di interconnessione di sistemi acquedottistici per ridurre vulnerabilità quali-quantitativa della fornitura potabile

KTM.14

Ricerca e miglioramento dello stato delle conoscenze al fine di ridurre l'incertezza

Applicazione dell’Indice di Qualità morfologica (IQM) per i corpi idrici fluviali in stato non elevato

Indagine sugli effetti dei fenomeni di hydropeaking-thermopeaking

Sviluppo e mantenimento della modellistica di distretto DEWS-Po

Calcolo del bilancio idrico per il livello regionale, di sottobacino e di corpo idrico

Integrazione e aggiornamento dei dati relativi alle opere di difesa idraulica

Aumento delle conoscenze sulle pressioni e sui carichi inquinanti puntuali e diffusi e dei loro meccanismi di veicolazione nei corpi idrici

Aumento delle conoscenze sui valori di fondo naturale per sostanze prioritarie e inquinanti specifici

Adeguamento dei piani di monitoraggio dei corpi idrici per le sostanze prioritarie ai sensi della direttiva 2013/39/UE

Monitoraggio della situazione territoriale delle scale di risalita per la fauna ittica (funzionamento delle esistenti e necessità di riconnessione)

Adozione di indirizzi per l'aggiornamento delle regole di gestione dei livelli dei laghi

Valutazione dell’impatto economico a lungo termine delle modificazioni morfologiche dei corpi idrici e valutazione dei servizi ecosistemici delle fasce fluviali e delle rive lacustri ai fini economici

KTM.18

Misure per prevenire o per controllare gli impatti negativi delle specie esotiche invasive e malattie introdotte

Interventi per il contenimento di specie animali (es. siluro) e vegetali invasive, con azioni coordinate a livello di bacino

KTM.23

Misure per la ritenzione naturale delle acque

Potenziare la capacità di espansione delle piene nelle aree di pertinenza fluviale

KTM.24

Adattamento ai cambiamenti climatici

Predisposizione del Piano di Gestione delle Siccità a livello di Distretto (Siccidrometro e Direttiva Magre)

KTM.26

Governance

Disciplina per la tutela dei "siti reference"

Tutela dei paesaggi fluviali attraverso azioni specifiche di integrazione con i Piani paesaggistici regionali e altri strumenti di pianificazione che concorrono a tutelare il paesaggio

Attivazione e attuazione dei contratti di fiume, lago e delta

Informazione, educazione e formazione sui contenuti e sull'attuazione del Piano

Completamento dei piani di gestione delle aree SIC e ZPS e/o definizione misure di conservazione

Potenziamento delle azioni di salvaguardia

Nel corso dell’elaborazione del Progetto di Piano sono state approfondite alcune tematiche evidenziate dalla Commissione europea, per migliorare la conformità alle disposizioni della DQA, tra le altre si ricordano le seguenti: l’implementazione dell’analisi economica per dare attuazione al principio del recupero dei costi generati dai diversi usi delle acque (articolo 9 DQA); il miglioramento della quantificazione dello stato chimico delle acque considerando i “nuovi” inquinanti che in questi anni si sono aggiunti alle sostanze chimiche già monitorate (es. PFAS, antibiotici, microplastiche…), e, più in generale, l’adeguamento alle novità introdotte dalla Direttiva 2013/39/UE per quanto riguarda le sostanze prioritarie da ricercare nelle acque; una maggiore attenzione alle misure di riqualificazione idro-morfologica dei corsi d’acqua contemplando la necessità di garantire sia un “deflusso ecologico” a valle delle derivazioni di acqua sia il ripristino dello stato morfologico delle zone ripariali attraverso una gestione conservativa della vegetazione. 

Per completare il percorso di aggiornamento del Piano sono tuttora in corso le attività di revisione degli obiettivi ambientali delle acque e delle esenzioni previste dalla DQA e, contestualmente, l’aggiornamento del quadro delle misure sulla base delle criticità ancora esistenti.

A tal proposito si rileva che il quadro ambientale delle acque aggiornato, emerso in fase di riesame del piano distrettuale, non risulta sostanzialmente variato rispetto al precedente sessennio; tale situazione è correlabile a livello formale ad un cambiamento in corso d’opera del sistema di monitoraggio per le novità introdotte a livello normativo sui parametri determinanti la classificazione, a livello sostanziale ad uno stato di realizzazione delle misure ancora non completato; infatti la maggioranza delle misure previste in tutto il bacino padano, pur essendo state avviate, risultano ancora in corso. Si citano, ad esempio, le misure relative al cosiddetto comparto dei servizi ecosistemici, misure di recupero della funzionalità ecologica dei corsi d’acqua, ritenute strategiche ma che necessitano di tempi più lunghi per determinare miglioramenti rilevabili sullo stato delle acque; anche per le misure afferenti al comparto del “bilancio idrico” (es. applicazione delle misure inerenti il deflusso ecologico nei fiumi), emerge un evidente ritardo di attuazione, correlato anche al fatto che tale ambito riguarda importanti e gravosi interventi di regolamentazione e di governance da sviluppare sia a livello istituzionale sia con i portatori di interesse.                        

Per tali ragioni, il PdG Po 2021 dovrà focalizzare gli sforzi e le risorse per l’implementazione delle azioni già programmate, in particolare quelle finalizzate alla riqualificazione idrologica e morfologica degli ambienti fluviali.

Il progetto di PdG Po 2021 e il calendario delle attività in corso per giungere all’approvazione definitiva sono disponibili alla pagina dedicata.

Il Piano di Tutela delle Acque

La stesura della revisione del PTA della Regione Piemonte è stata completata nel 2018 e, con Deliberazione 14 dicembre 2018, n. 64-8118, la Giunta Regionale ha disposto di trasmettere la proposta di PTA al Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva. 

La revisione del PTA è stata effettuata con le seguenti finalità prioritarie:

  • aggiornare il PTA 2007 sulla scorta dei dati ambientali aggiornati (analisi delle pressioni antropiche e monitoraggi ciclici di ARPA Piemonte);
  • aggiornare le Norme di Piano in linea con l’evoluzione normativa e i cambiamenti ambientali succedutisi dal 2007 ad oggi;
  • adeguare il PTA 2007 alla strategia generale del Bacino Padano, sviluppata di concerto con le altre Regioni interessate;
  • declinare la strategia per ciascuno dei 633 corpi idrici superficiali (torrenti, fiumi, laghi) e dei 34 corpi idrici sotterranei (falde superficiali e falde profonde) presenti sul territorio piemontese per il raggiungimento dell’obiettivo di “buono stato” previsto dalla direttiva comunitaria, attraverso la definizione delle misure di risanamento necessarie (es. miglioramento della depurazione, mitigazione inquinamento di origine agricola, riqualificazione delle sponde, riequilibrio del bilancio idrico, politiche efficienti e sostenibili sul costo dell’acqua etc.).

Con l’adozione della proposta di PTA è stata anche disposta l’anticipazione dell’efficacia delle prescrizioni previste dalle Norme di Piano per alcune aree e specifici corpi idrici di particolare pregio ambientale (“Aree ad elevata protezione”) e per la tutela delle acque destinate al consumo umano. La salvaguardia prevista è valida, ai sensi della norma vigente, per un periodo massimo di 36 mesi o fino all’approvazione definitiva del PTA da parte del Consiglio Regionale. 

Il quadro rappresentato per il bacino padano per il riesame del PdG Po 2021 sullo stato di attuazione delle misure riguarda anche la situazione del territorio piemontese; l’attività svolta nella predisposizione della Revisione del PTA regionale ha anticipato di fatto le criticità evidenziate ed è stata infatti finalizzata, in gran parte, proprio a implementare l’attuazione e il completamento delle azioni sul territorio ed a ottimizzarne l’efficacia, attraverso un’analisi tecnico-operativa delle stesse volta a chiarire le concrete modalità di realizzazione degli interventi, sia strutturali sia regolamentari, e il quadro dei soggetti che a vario titolo sono responsabili della realizzazione concreta sul territorio; la prosecuzione dell’applicazione della strategia pianificatoria del nuovo PTA potrà consentire di ottenere i risultati positivi attesi sullo stato di qualità delle acque. 

A seguito dell’insediamento della nuova Giunta Regionale, dopo gli esiti delle consultazioni elettorali del 2019, si è proceduto a riapprovare la proposta di PTA da presentare al Consiglio Regionale (D.G.R. 16 aprile 2021, n. 8-3089), al fine di concludere il processo di approvazione e rendere pienamente attuabile la strategia regionale di gestione e tutela delle acque. Si è colta, inoltre, l’occasione per elaborare un documento di accompagnamento al Piano che rappresenta la coerenza della pianificazione regionale con quella dell’intero bacino padano anche in questa fase di aggiornamento del piano distrettuale. 

A seguito dell’approvazione definitiva del nuovo PdG Po 2021 si potrà, successivamente, procedere al riallineamento completo della pianificazione regionale con il piano di distretto, in conformità delle disposizioni previste dalle stesse Norme di Piano del PTA (Articolo 6 - Dinamicità del piano di tutela delle acque) che consentono di aggiornare i contenuti al variare delle condizioni di riferimento, in attuazione di un principio di dinamicità che risponde pienamente ai cicli di aggiornamento e revisione della pianificazione sulle acque previsti dalla stessa DQA.

La documentazione completa della proposta di revisione del PTA è disponibile sul sito istituzionale alla pagina dedicata.