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RADIAZIONI NON IONIZZANTI

L'argomento Radiazioni non ionizzanti rientra negli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile in particolare nell'Obiettivo 3:

Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

In termini di risposte relativamente alle pressioni e agli impatti sul territorio, il maggiore impegno di Arpa per il 2019 ha riguardato l’espressione dei pareri preventivi all’installazione degli impianti per telecomunicazioni (2.331 pareri emessi nell’anno): si tratta di un’azione di controllo preventivo molto importante in una fase di forte sviluppo delle telecomunicazioni, anche perché permette l’acquisizione, validazione e inserimento in un catasto dei dati tecnici sulle sorgenti di campo elettromagnetico Oltre quindi ad una azione finalizzata al contenimento degli impatti nella fase di progetto degli impianti, l’aggiornamento del catasto permette di poter seguire con precisione i trend relativi all’esposizione della popolazione a livello regionale, nonché di effettuare verifiche, basate su rilevazioni strumentali, che monitorino la rispondenza tra le autorizzazioni e quanto effettivamente installato.

Interventi di misura su elettrodotti

In termini di risposte relativamente alle pressioni ed impatti sul territorio, il maggiore impegno di Arpa per il 2020 ha riguardato l’espressione dei pareri preventivi all’installazione degli impianti per telecomunicazioni che hanno raggiunto il numero di 2576 pareri emessi nell’anno: si tratta di un’azione di controllo preventivo molto importante in una fase di forte sviluppo delle telecomunicazioni, anche perché permette l’acquisizione, validazione e inserimento in un catasto dei dati tecnici sulle sorgenti di campo elettromagnetico.

Oltre quindi ad una azione finalizzata al contenimento degli impatti nella fase di progetto degli impianti, l’aggiornamento del catasto permette di seguire con precisione gli andamenti della esposizione della popolazione su tutta la regione, e di facilitare le verifiche basate su rilevazioni strumentali, controllando la rispondenza tra le autorizzazioni e quanto effettivamente installato

Per quanto riguarda invece le misure in campo, nel 2020 il numero di interventi si è ridotto rispetto agli anni precedenti sommando a 13 a causa del blocco delle attività sul territorio durante il primo lockdown della conseguente maggiore difficoltà ad accedere alle abitazioni dove le misure devono essere svolte per caratterizzare adeguatamente l’esposizione della popolazione.

La riduzione di attività di misura in campo ha però permesso di lavorare maggiormente sulla informazione alla popolazione e sull’educazione ambientale, mettendo a punto materiali informativi che possono essere consultati per comprendere i vari aspetti legati all’esposizione ai campi elettromagnetici, per essere informati sui risultati di tutte le attività di Arpa in questo campo e per divulgare informazioni sull’esposizione dovuta all’uso dei telefoni cellulari.

Figura 1
Numero di interventi di misura (effettuati negli anni dal 2013 al 2020) in rapporto alla lunghezza delle linee ad alta tensione presenti in ciascuna provincia

Fonte: Arpa Piemonte

Interventi di misura e di valutazione su impianti per telecomunicazioni

Nella figura il numero di interventi di monitoraggio di elettrodotti effettuati tra il 2013 e il 2020, suddivisi per provincia, le differenze riscontrabili da una provincia all’altra sono legate al sia ai km di linee elettriche ad alta e altissima tensione in ciascuna provincia che al fatto che questi siano collocati di luoghi in cui è possibile la permanenza prolungata di persone; province come quelle di Torino, Biella, Novara e Alessandria sono caratterizzate dal fatto che le linee elettriche passano spesso in aree densamente popolate ed è quindi opportuno effettuare un maggior numero di misure per caratterizzare l’esposizione della popolazione residente.

Figura 2
Andamento nel tempo del numero di interventi di misura e di pareri preventivi rilasciati da Arpa

Fonte: Arpa Piemonte

Consulta la serie storica degli indicatori ambientali relativi agli interventi di misura dei campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza

Consulta la serie storica degli indicatori ambientali in relazione ai pareri sugli impianti di telecomunicazione
Nel 2020 sono stati effettuati 214 interventi di misura di impianti di telecomunicazioni su tutta la Regione, anche in questo caso in diminuzione rispetto agli ultimi anni a causa delle problematiche relative alla pandemia.

Il numero totale di pareri e pronunciamenti rilasciati rappresenta un buon indicatore sia dell'attività di controllo svolta dall'agenzia, in relazione alla richiesta normativa, sia dello sviluppo delle reti per telecomunicazioni Nel corso del 2020 sono stati rilasciati 2576 pareri (contro i 2331 del 2019): l’aumento del numero negli ultimi anni è correlabile allo sviluppo delle nuove tecnologie e all’aggiornamento delle reti di telecomunicazioni, ed è stato reso possibile da un’intensa attività di razionalizzazione, ottimizzazione ed automazione delle attività negli ultimi due anni.

Fruibilità dei risultati dei progetti regionali afferenti al programma ministeriale di contributi per esigenze di tutela ambientale connesse all’esposizione ai campi elettromagnetici

Nel 2020 si sono conclusi i due progetti regionali predisposti nell’ambito del programma ministeriale “Programma di contributi per esigenze di tutela ambientale connesse alla minimizzazione dell’intensità e degli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” (“Programma CEM”), istituito ai fini dell’utilizzo dei fondi previsti dalla legge 36/2001.

I due progetti, come più approfonditamente illustrato nel rapporto stato ambiente 2020, hanno riguardato le attività di controllo e monitoraggio dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, nel territorio regionale e la realizzazione e gestione, in coordinamento con il catasto nazionale istituito con il DM 13 febbraio 2014, di un catasto regionale delle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, al fine di rilevare i livelli dei campi stessi nel territorio regionale, con riferimento alle condizioni di esposizione della popolazione

In particolare, nel 2020 si è lavorato all’analisi dei risultati dei progetti, alla produzione di report e alla disseminazione dei risultati stessi. Per quest’ultimo punto, visti i vincoli nelle possibili attività di disseminazione causati dalla pandemia, si è scelto di integrare quanto prodotto in un portale sui campi elettromagnetici che contiene, tra l’altro, le informazioni ricavate del catasto delle sorgenti e dai monitoraggi.

In particolare, alla pagina “sorgenti” è possibile consultare le mappe delle aree di impatto degli elettrodotti (calcolate a partire dalla base dati delle linee ad alta e altissima tensione opportunamente aggiornata e validata) e della localizzazione degli impianti per telecomunicazioni, divisi per tipologia e per presenza di sistemi di telefonia 2G-3G, 4G o 5G.



I dati del catasto sono anche resi fruibili con maggiore dettaglio ai Comuni, tramite un servizio ad accesso riservato: alla posizione degli impianti sono in questo caso associate le informazioni tecniche sulle caratteristiche delle sorgenti, e le informazioni amministrative circa lo stato di emissione dei pareri

Nel portale CEM è anche possibile consultare i dati sui livelli di campo elettrico a radiofrequenza calcolati a partire dalle informazioni sugli impianti contenute nel catasto (pagina “Calcolo emissioni”).

Per quanto riguarda invece i risultati delle campagne di monitoraggio svolte nell’ambito del progetto regionale, essi sono consultabili nella pagina “Esposizione popolazione”, dove sono illustrati i criteri ed i metodi per l’organizzazione dei monitoraggi e la sintesi dei risultati in termini di esposizione della popolazione su tutta la regione, e sono interrogabili le mappe con i punti di misura (e le informazioni associate) per la campagna sugli elettrodotti e quella sugli impianti per telecomunicazioni.

Azioni per il controllo degli impianti 5G

Nel corso del 2020 sono state portate avanti una serie di iniziative, a livello di Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA), finalizzate a permettere un controllo efficace da parte di Arpa sulle installazioni di nuovi impianti per il 5G Date infatti le specificità di questo sistema per telecomunicazioni, in particolare per quanto riguarda la variazione delle condizioni di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici (vedi approfondimento 5G nella sezione Fattori), è particolarmente importante definire criteri e metodi condivisi per il controllo delle emissioni sia in fase autorizzativa che di esercizio.

Ad inizio 2020 è stato aggiornato il documento SNPA di indirizzi tecnici (“Criteri per la valutazione delle domande di autorizzazione all’installazione di impianti di telefonia mobile con antenne mMIMO”), che contiene indicazioni circa la documentazione che i gestori devono fornire in sede di richiesta di autorizzazione, le modalità per la valutazione ed il controllo della potenza irradiata dalle antenne, il confronto con i limiti e con i valori di attenzione per i sistemi 5G (anche tramite l’applicazione dei fattori α24) Tale documento costituisce un indirizzo condiviso per il rilascio dei pareri preventivi all’installazione degli impianti 5G.

Inoltre, nel corso del 2020 SNPA ha istituito dei tavoli tecnici finalizzati ad approfondire alcuni aspetti del controllo sia in fase di rilascio dei pareri, sia per l’esercizio degli impianti.

In particolare si è lavorato sui temi di seguito illustrati:
  • Definizione dei criteri di fornitura, da parte degli operatori in fase autorizzativa, dei diagrammi di radiazione, che servono a rappresentare come l’antenna irradi il segnale nello spazio ad essa circostante (utilizzati per calcolare i livelli di campo elettromagnetico nell’area intorno all’impianto);
  • Definizione di uno standard per il controllo delle potenze effettivamente irradiate dagli impianti 5G quando in esercizio (vedi approfondimento controllo potenze nella sezione Impatti), tramite implementazione di un sistema unico a livello nazionale per l’accesso ai database delle potenze implementati dai gestori e la successiva analisi per l’individuazione di anomalie ed irregolarità;
  • Valutazione dell’impatto dell’implementazione del nuovo sistema ibrido 4G-5G denominato DSS (vedi approfondimento nella sezione Fattori), tramite test in laboratorio e sessioni di misura in diverse regioni;
  • Aggiornamento del Protocollo d’Intesa tra gestori e Sistema Agenziale, finalizzato alla definizione delle procedure per gli impianti di debole potenza e ridotte dimensioni e per il tracciamento delle modifiche degli impianti senza alcuna variazione dell’impatto elettromagnetico.

Progetti di tutela ambientale connessi all’esposizione ai campi elettromagnetici

Nel 2016, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha istituito il “Programma di contributi per esigenze di tutela ambientale connesse alla minimizzazione dell’intensità e degli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” (“Programma CEM”), ai fini dell’utilizzo dei contributi previsti dalla L 36/01.
Il “Programma CEM” partecipa al finanziamento di progetti/interventi/azioni finalizzati all’elaborazione dei piani di risanamento, alla realizzazione dei catasti regionali e all’esercizio delle attività di controllo e monitoraggio e, nell’ambito di tale programma, la Regione Piemonte ha ottenuto il riconoscimento di un contributo economico.
La Regione Piemonte quindi, individuando e coinvolgendo sin dall’inizio Arpa Piemonte quale ente attuatore, ha predisposto due progetti denominati:
  • Progetto per l’esercizio delle attività di controllo e monitoraggio dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, nel territorio regionale.
  • Realizzazione e gestione, in coordinamento con il catasto nazionale istituito con il DM 13/02/14, di un catasto regionale delle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, al fine di rilevare i livelli dei campi stessi nel territorio regionale, con riferimento alle condizioni di esposizione della popolazione

I progetti sono stati avviati nel marzo 2018 e conclusi a marzo 2020.
Per quanto riguarda il progetto relativo alle attività di controllo e monitoraggio dei campi elettromagnetici, sono state effettuate misure in oltre 100 punti sul territorio regionale (60 rilevazioni di campo elettromagnetico a radiofrequenza generato da impianti per telecomunicazioni e 52 rilevazioni di campi elettrici e/o magnetici a bassa frequenza generati da elettrodotti), oltre al rinnovo e adeguamento della strumentazione di misura in possesso dell’Agenzia, in particolare per poter mantenere le capacità di controllo sui segnali per telecomunicazioni delle ultime generazioni (4G e 5G). Ulteriori approfondimenti sulle misure effettuate da Arpa sono disponibili nella sezione Impatti.
Per quanto riguarda invece il progetto relativo alla realizzazione e gestione del catasto regionale, esso prevedeva la verifica della congruenza delle basi dati disponibili con quelle stabilite nel decreto di istituzione del catasto nazionale, il coordinamento con ISPRA per la progettazione e realizzazione dei servizi di interscambio tra il catasto regionale e il catasto nazionale, l’aggiornamento e adeguamento delle componenti infrastrutturali del Sistema Informativo Geografico dell’Arpa, la migrazione degli applicativi per la gestione delle basi dati e per le valutazioni di impatto elettromagnetico delle sorgenti da software proprietari a software liberi.
Le attività svolte hanno permesso, tra le altre cose, di aggiornare e rendere coerente con il catasto nazionale la base dati degli elettrodotti, di consolidare il flusso di dati tra catasti regionali e catasto nazionale, di migliorare i servizi al pubblico e alle amministrazioni sul Geoportale di Arpa Piemonte. Tali servizi garantiscono l’accessibilità dell’informazione sia in relazione alle sorgenti di campi elettromagnetici presenti sul territorio regionale sia ai risultati delle attività di monitoraggio e controllo svolte da Arpa.
Si sta inoltre ancora lavorando alla migrazione dei sistemi di gestione del catasto regionale su piattaforme open-source.

AZIONI PER IL CONTROLLO PREVENTIVO ALL’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI 5G

Nel corso del 2019 e con l’inizio del 2020 sono state portate avanti una serie di iniziative, sia a livello di Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) sia come Regione Piemonte, finalizzate a permettere un controllo efficace da parte di Arpa sulle installazioni di nuovi impianti per il 5G. Date infatti le specificità di questo sistema per telecomunicazioni, in particolare per quanto riguarda la variazione delle condizioni di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici (vedi approfondimento 5G in Territorio Fattori), è particolarmente importante definire criteri e metodi per il controllo delle emissioni in fase autorizzativa.
A livello nazionale, è stato approvato dal consiglio SNPA un documento di indirizzi tecnici (“Criteri per la valutazione delle domande di autorizzazione all’installazione di impianti di telefonia mobile con antenne mMIMO”), che contiene indicazioni circa la documentazione che i gestori devono fornire in sede di richiesta di autorizzazione, le modalità per la valutazione e il controllo della potenza irradiata dalle antenne, il confronto con i limiti e con i valori di attenzione per i sistemi 5G (anche tramite l’applicazione dei fattori α24). Tale documento costituisce un indirizzo condiviso per il rilascio dei pareri preventivi all’installazione degli impianti 5G.
La Regione Piemonte si è inoltre espressa con specifiche indicazioni per la gestione delle comunicazioni di impianti temporanei 5G, in relazione a quanto previsto dalla LR 19/04 per impianti utilizzati esclusivamente per ragioni di soccorso e di protezione civile, per prove tecniche o per esigenze di servizio non prevedibili (eventi, fiere, ecc.).
Infatti la Legge regionale prevede un regime di mera comunicazione dei dati tecnici delle suddette tipologie di impianti, purché questi abbiano una potenza al connettore d'antenna non superiore a 20 watt: in base alla tecnologia esistente all’epoca dell’approvazione della legge, le antenne con potenza al connettore d'antenna inferiore a 20 watt avevano caratteristiche tecniche tali da emettere campi elettromagnetici con un’intensità che garantiva il rispetto dei limiti di esposizione per la tutela della salute umana, stabiliti dal DPCM 8/07/03.
Gli impianti con tecnologia 5G sono, invece, costituiti da antenne con caratteristiche tali per cui, a parità di potenza, si possono riscontrare valori di emissioni di campo elettromagnetico più elevati. Ciò pone una criticità per potenziali superamenti del limite e del valore di attenzione fissati dal DPCM 08/07/03, soprattutto nei siti urbani.
Per i motivi sopra esposti, la Regione ha chiarito ad Arpa che per gli impianti 5G la procedura semplificata di cui alla LR 19/04 articolo 2, comma 3), lettera b) sarà applicabile solo agli impianti di potenza inferiore agli 8W.
Inoltre, nella comunicazione regionale si specifica anche che, per gli impianti temporanei installati per “prove tecniche”, la durata di tali prove deve essere limitata alle esigenze strettamente connesse all’effettuazione delle necessarie verifiche tecniche, propedeutiche alla successiva localizzazione e installazione degli impianti definitivi, che dovrà seguire le procedure previste dalla normativa vigente. In questo senso, Arpa ha comunicato ai gestori che si ritiene congruo un periodo massimo di 6 mesi non prorogabile.

Comunicazione e educazione ambientale

La comunicazione e la disponibilità di informazioni hanno un ruolo chiave nella percezione del rischio da parte dei cittadini, nonché nella gestione e pianificazione sul territorio da parte degli enti preposti.
Arpa ha messo a disposizione sul Geoportale, a partire dal settembre 2013, servizi dedicati ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni, dai quali è possibile ricavare informazioni continuamente aggiornate sulle sorgenti di campo elettromagnetico, sui livelli di campo misurati e calcolati.

A fine 2020 è stato messo a punto e pubblicato il nuovo portale sui campi elettromagnetici, che, oltre a rendere disponibili le informazioni gestite e prodotte da Arpa, permette anche degli approfondimenti su temi quali le caratteristiche delle sorgenti, i metodi e gli strumenti di misura, gli effetti sulla salute dei campi elettromagnetici.

Il servizio riservato ai comuni, funzionante dalla fine del 2014, permette inoltre l’accesso alla base dati degli impianti per telecomunicazioni, con tutte le informazioni tecniche e amministrative associate al territorio comunale. I singoli comuni che ne fanno richiesta possono pertanto accedere in tempo reale alle informazioni sugli impianti installati o da installare sul loro territorio e sullo stato dell’iter di rilascio del parere tecnico da parte di Arpa, nonché ai risultati dei calcoli per la stima del livello di campo elettromagnetico introno agli impianti dal suolo fino ad altezze da terra corrispondenti ad edifici di 8 piani fuori terra.

Figura 3
Campi elettromagnetici in Piemonte

Un’indicazione dell’efficacia comunicativa di questi servizi può essere ricavata osservando l’andamento negli anni del numero di richieste di informazioni pervenute al Dipartimento Rischi Fisici e Tecnologici di Arpa Piemonte.

Figura 4
Numero di richieste di informazioni pervenute al Dipartimento Radiazioni di Arpa


Si osserva come il numero di richieste sia andato crescendo negli anni 2010-2012, mentre dal 2013 (anno di pubblicazione dei nuovi servizi del Geoportale) esso sia sempre diminuito, salvo un lieve aumento nel 2019 correlabile anche con un aumento di richieste relative ad informazioni sul 5G. Questa diminuzione è quindi presumibilmente collegata al fatto che le informazioni sono facilmente consultabili online.
Oltre ai servizi visti sopra, nel 2020 è stata pubblicata una pagina di FAQ, nelle quali si cerca di rispondere alle principali domande della popolazione sul 5G.

Per quanto riguarda le attività di educazione ambientale finalizzate alla prevenzione sanitaria, Arpa negli ultimi anni sta lavorando sul tema dell’uso dei telefoni cellulari.

In particolare, è proseguita ad inizio 2020 l’attività di divulgazione nelle scuole per l’uso consapevole del telefono cellulare, coinvolgendo, nell’ambito del progetto “Il cellulare: istruzioni per l’uso” (in collaborazione con l’ASL di Vercelli e l’associazione “Pediatri per un mondo possibile”), anche i bambini delle classi terze, quarte e quinte delle scuole elementari.

Dopo 4 incontri nei mesi di gennaio e febbraio, le attività sono però state sospese a causa dell’emergenza Covid.

Per riuscire a raggiungere comunque quanti più insegnanti e ragazzi possibile, si è lavorato nell’arco dell’anno, anche nell’ambito del progetto “Un patentino per lo smartphone” (vedi paragrafo apposito nella sezione  Educazione alla sostenibilità) alla produzione di materiali di divulgazione sul tema dei campi elettromagnetici generati dai cellulari e sulle modalità di utilizzo degli stessi che portano ad una minimizzazione dell’esposizione.

Ad esempio sono già disponibili sul sito di Arpa il decalogo a fumetti sull’uso corretto del cellulare, testo e musica del brano rap per sensibilizzare bambini e ragazzi sviluppato nell’ambito del progetto “Musica d’Ambiente”, alcuni video tratti dagli incontri per il progetto Patentino, che spiegano le attività e i giochi da poter fare con i ragazzi per capire le onde elettromagnetiche.

Il patentino per lo smartphone

Per quanto riguarda le attività di educazione ambientale finalizzate alla prevenzione sanitaria, Arpa negli ultimi anni sta lavorando nell’ambito dell’esposizione della popolazione ai telefoni cellulari.
In particolare, è proseguita nel 2019 l’attività di divulgazione nelle scuole per l’uso consapevole del telefono cellulare, coinvolgendo, nell’ambito del progetto “Il cellulare: istruzioni per l’uso” (in collaborazione con l’ASL di Vercelli e l’associazione “Pediatri per un mondo possibile”), anche i bambini delle classi terze, quarte e quinte delle scuole elementari.
Se infatti il progetto negli anni precedenti (a partire dal 2013) aveva coinvolto circa 750 ragazzi delle scuole medie e circa 700 allievi delle scuole secondarie superiori, si è deciso di iniziare a lavorare con i bambini più piccini in un’ottica di prevenzione, vista la sempre maggiore precocità nell’uso dei dispositivi elettronici (per l’anno scolastico 2019-2020 sono stati coinvolti solamente circa 120 bambini, in quanto alcune scuole che avevano aderito non hanno potuto partecipare a causa della sospensione delle attività per l’emergenza Covid-19).

Inoltre, dal 2018 Arpa ha aderito al progetto di Regione Piemonte “Un patentino per lo smartphone”, che prevede la formazione di docenti delle scuole medie per realizzare moduli educativi con gli studenti e coinvolgere le famiglie su tutti gli aspetti di educazione relativi ai media, cyber bullismo, tutela della salute, esposizione ai campi elettromagnetici e impatto ambientale degli smartphone.

Figura 5
Il patentino per lo smartphone



Arpa è stata coinvolta sugli ultimi tre tematismi (salute, campi elettromagnetici, impatto ambientale), grazie alla collaborazione tra diverse strutture al suo interno: Educazione Ambientale, Epidemiologia, Radiazioni Non Ionizzanti e alcuni dipartimenti territoriali, erogando nell’anno scolastico 2019/20 sei incontri formativi in presenza per insegnanti (per un totale di circa 250 insegnanti coinvolti), e predisponendo una piattaforma formativa che può essere utilizzata dai docenti in autonomia, sia per formarsi sia per progettare le attività da svolgere in classe.

Per approfondimenti sulla divulgazione nelle scuole per l’uso consapevole del telefono cellulare, consulta gli esempi dei materiali forniti agli insegnanti alla pagina dedicata del sito di Arpa Piemonte e guarda il video sul canale YouTube.