Fattori che influenzano lo stato della risorsa
Torna su

RIFIUTI SPECIALI

La principale novità del 2016 è stata l’elaborazione del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti Speciali e l’avvio della fase di Valutazione Ambientale Strategica. L’esigenza di dotarsi di strumenti aggiornati per garantire il raggiungimento degli obiettivi comunitari e nazionali in ambito rifiuti secondo i principi e gli obiettivi stabiliti dalla direttiva comunitaria 2008/98/CE è emersa con estrema urgenza nel corso di questi ultimi anni. Per questo la Regione Piemonte ha avviato l’iter di aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti dei rifiuti speciali, adottando la
Proposta di Piano con DGR 09 gennaio 2017 n° 04555-930.
La proposta di Piano ha appena ultimato la fase di VAS e con DGR 3 aprile 2017, n. 22-4852 è stato approvato il parere motivato.
La Proposta di Progetto di Piano prende in considerazione i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, con approfondimenti dedicati ad alcuni flussi di rifiuti di particolare interesse o disciplinati da normativa specifica (quali ad esempio rifiuti contenenti amianto, rifiuti da costruzione e demolizione, veicoli fuori uso, rifiuti sanitari, pneumatici fuori uso ecc.).

L’argomento Rifiuti rientra in un Obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile  sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

- Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo e in particolare nei Traguardi

- 12.4: Entro il 2020, raggiungere la gestione eco-compatibile di tutti i rifiuti (...) per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente;

- 12.5: Entro il 2030, ridurre la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo.



PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI - 2015

Nel 2015 i quantitativi totali di rifiuti speciali (esclusi i rifiuti da costruzione e demolizione appartenenti alla famiglia CER 17) prodotti sul territorio piemontese ammontano a circa 5,6 milioni di tonnellate, con una produzione superiore a quella del quinquennio precedente. Si tratta per l’85% di rifiuti non pericolosi e per il restante 15% di rifiuti pericolosi. A livello pro capite la quota annua è di circa 1,27 kg per abitante. A livello provinciale la composizione del dato è assai diversificata (figura 1), risulta comunque che le quote di rifiuti più consistenti provengono dal territorio della Città metropolitana di Torino e rappresentano più del 40% della produzione regionale.
I dati sui rifiuti speciali sono desunti dalle dichiarazioni MUD (Modulo Unico di Dichiarazione ambientale), che molti dei soggetti che producono rifiuti e tutti i gestori sono tenuti annualmente a compilare e inviare alle Camere di commercio. Il MUD rappresenta, a partire dal 1994, anno di istituzione, la fonte dati principale per conoscere e valutare produzione, gestione e flussi dei rifiuti speciali.

Figura 1
Produzione di rifiuti speciali (esclusi CER 17 non pericolosi) per provincia - anni 2008-2015

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto

I quantitativi arrivano a più di 9 milioni e mezzo di tonnellate
, pari a circa 2,18 kg per abitante all’anno, e la percentuale dei rifiuti non pericolosi sale al 91%, se si considera in aggiunta la stima di produzione dei rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (CER 17), per i quali non è prevista la dichiarazione MUD.
L’analisi della produzione dei rifiuti speciali per singolo capitolo CER - considerando sia i pericolosi sia i non pericolosi, ad esclusione dei CER 17 non pericolosi - mette in evidenza il prevalere di rifiuti provenienti da impianti di trattamento dei rifiuti e delle acque (capitolo CER 19) (figura 2).

Figura 2
Rifiuti speciali totali (esclusi CER 17 NP) prodotti suddivisi per capitolo CER - anno 2015

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto

Prendendo in considerazione la ripartizione dei rifiuti speciali (esclusi CER 17 non pericolosi) generati per settore di produzione, identificato in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007, emerge che le attività economiche comprese all’interno della sezione E (fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento) sono quelle che generano più del 50% dei rifiuti (figura 3).

Figura 3
Rifiuti speciali totali (senza CER 17 NP) prodotti nel 2015 secondo le principali attività economiche (sezioni Ateco 2007)

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto

Figura 4
Produzione di rifiuti speciali per comune



Apri la mappa a schermo intero

Nella figura 4 sono riportate le mappe relative ai rifiuti. Per visualizzare la mappa di interesse cliccare sulla tendina sotto la legenda.

GESTIONE DI RIFIUTI SPECIALI - 2015

La quantità di rifiuti speciali gestiti, compreso il trattamento in discarica, nel 2015 è pari a oltre 9,4 milioni di tonnellate, di cui il 76% è stato sottoposto ad attività di recupero, il 5% è stato smaltito in discarica e il restante 19% mediante altre tipologie di smaltimento.

Figura 5
Gestione dei rifiuti speciali - anno 2015

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto

Il 98% dei rifiuti gestiti nel 2015 è costituito da rifiuti non pericolosi. Da un confronto tra i dati di gestione riferiti al 2015 e i dati riferiti al 2014, risulta che complessivamente il quantitativo di rifiuti gestiti è diminuito dell’1,2%; analizzando tuttavia le diverse tipologie di attività di gestione, risulta che è diminuito solo lo smaltimento in discarica, mentre sono aumentate le operazioni di recupero e, in minor misura, di smaltimento. Di seguito si riportano i grafici relativi alle principali attività di recupero (figura 6) e di smaltimento (figura 7).

Figura 6
Incidenza percentuale delle attività di recupero svolte sui rifiuti speciali - anno 2015

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto

Figura 7
Incidenza percentuale delle attività di smaltimento svolte sui rifiuti speciali - anno 2015

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto

Per quanto attiene ai rifiuti avviati a incenerimento nel 2015, il quantitativo di speciali nonostante un lieve incremento nell’anno 2014, è piuttosto modesto, mentre si deve rilevare l’incremento dei rifiuti urbani e assimilabili, derivante quasi completamente dall’inizio delle attività dell’inceneritore TRM del Gerbido (TO): i quantitativi totali trattati arrivano ad oltre 450.000 tonnellate, di cui il 99% smaltite nell’impianto di Torino.

Figura 8
Quantità di rifiuti speciali inceneriti in Piemonte - anni 2009-2015

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto

Figura 9
Localizzazione degli impianti di discarica attivi e in post gestione sul territorio piemontese

Bilancio regionale dei flussi di rifiuti speciali - 2015

Al fine di valutare il fabbisogno impiantistico regionale, oltre ad esaminare la produzione e la gestione dei rifiuti speciali, è necessario analizzare i flussi dei rifiuti in ingresso e in uscita dal territorio regionale.

L’import e l’export di rifiuti speciali con le altre regioni italiane presenta quantitativi piuttosto cospicui, calcolato per il 2015 in più di 5 milioni e mezzo di tonnellate, decisamente inferiori sono invece i quantitativi scambiati con l’estero (circa 400 mila tonnellate).

Di seguito si riporta una sintesi del bilancio del sistema regionale di gestione dei rifiuti speciali per il 2015.

Figura 10
Flussi e modalità di gestione de rifiuti speciali nel territorio regionale - anno 2015


Elaborazione: Arpa Piemonte
Per approfondimenti consulta i siti web di Regione Piemonte e Arpa Piemonte

Consulta la serie storica degli indicatori sui rifiuti