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Ozono (O3)

L’ozono, tipico inquinante secondario la cui presenza deriva dalla trasformazione di altri composti – di origine antropica o naturale - presenti in atmosfera, sotto l’azione della radiazione solare, a differenza degli altri inquinanti raggiunge le concentrazioni più elevate generalmente nelle stazioni rurali e in quelle di quota, nei mesi più caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare.

Il valore obiettivo a lungo a termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3) da non superare più di 25 giorni per anno civile, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo.

Nel 2017 si è registrato un lieve incremento della percentuale di stazioni interessate dai superamenti, passata da quasi dal 84% del 2016 al 90% del 2017 accompagnato anche da un aumento dei valori dei superamenti nella maggioranza dei punti di misura.

Negli ultimi anni solo il 2014 si è distinto positivamente per una significativa diminuzione di questo indicatore causata da una peculiare situazione meteorologica estiva.

Figura 1
O3, superamenti valore obiettivo misurati nelle stazioni della rete regionale

Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato a partire dal 2009.

Figura 2
O3, superamenti valore obiettivo stimati nei vari comuni con il sistema modellistico


Il numero medio dei giorni nei quali è superato il valore obiettivo denota una tendenza alla diminuzione per tutte le zone considerate: rurali, urbane e suburbane. Nella serie risaltano in modo peculiarmente opposto l’anno 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono, e il 2014 nel quale la meteorologia del periodo estivo ne ha invece sfavorito fortemente la formazione.

Figura 3
O3, andamento del numero giorni di superamenti - anni 2003-2017

Fonte: Arpa Piemonte

La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre, conferma il decremento dei valori, seppure in modo assai più contenuto e con stazionarietà negli ultimi tre anni, in tutte le zone prese in considerazione: rurali, urbane e suburbane.

Figura 4
O3, andamento della concentrazione - anni 2003-2017

Fonte: Arpa Piemonte

Il valore obiettivo a lungo termine sulle 8 ore risulta superato nel 90% delle stazioni della rete.

Figura 5
O3, Superamenti a livello provinciale - anno 2017

Fonte: Arpa Piemonte


Consulta la serie storica dell'indicatore O3 superamenti valore obiettivo protezione salute umana 

AOT40 per la protezione della vegetazione

Per quanto riguarda l’AOT40 per la protezione della vegetazione – indicatore che utilizza la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3 rilevate da maggio a luglio - le stazioni sono state scelte individuando i valori massimi per Zona UE, di fondo rurale o suburbano, con almeno il 90% dei dati validi disponibili o in subordine utilizzando il valore stimato.

Il valore di AOT40 – espresso in µg/m3 x h - è stato calcolato sui dati del 2017, a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede una media sugli ultimi 5 anni consecutivi, per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore.

Rispetto all’anno precedente il 2017 è stato contraddistinto da valori leggermente superiori rispetto a quelli misurati nel 2016.

Figura 6
O3, AOT40 Superamenti suddivisi per Zona UE - anno 2017

          k: migliaia          

        Fonte: Arpa Piemonte


Agglomerato di Torino:
*Orbassano - Gozzano; *Leini' (ACEA) - Grande Torino
Zona di Collina:
Dernice - Costa; Saliceto - Moizo
Zona di Montagna:
Pieve Vergonte – Industria; *Baceno - Alpe Devero
Zona di Pianura:
Revello – Staffarda; *Vercelli - CONI

Bollettino Ozono

Nel periodo tarda primavera-estate (generalmente da maggio a settembre), nei giorni feriali, entro le ore 14 Arpa Piemonte emette il bollettino ozono che fornisce informazioni sui livelli osservati il giorno che precede quello di emissione e previsti per i due giorni successivi, su quattro aree omogenee (due relative alla zona alpina e due alla zona di pianura-collina) in cui è stato suddiviso il territorio regionale.

Il bollettino si compone di due pagine: la prima dello stato e la seconda di descrizione dei livelli.