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ONDATE DI CALORE 

Ondate di calore e andamento della mortalità estiva anno 2017

L’estate 2017 fin dal suo esordio si è presentata con condizioni metereologiche e temperature rilevanti che possono impattare sulla salute della popolazione soprattutto dei soggetti fragili.
In Piemonte è risultata la seconda più calda nella distribuzione storica delle ultime 60 stagioni estive, dietro l’eccezionale estate 2003, con un’anomalia termica positiva di 2,5°C nei confronti della norma del periodo 1971-2000.
Il contributo maggiore allo scostamento è stato dato dai mesi di giugno (+3,7°C) e di agosto (+2,4°C), risultati entrambi i secondi più caldi dopo i corrispondenti mesi del 2003. L’ondata di calore più rilevante è stata quella dei giorni 2-6 agosto 2017
 
Le temperature sono rimaste al di sopra dei valori climatologici quasi per tutta la stagione estiva, eccezione fatta per pochi giorni a inizio di giugno, a metà tra giugno e luglio, alcune giornate nella seconda decade di agosto e all’inizio di settembre

Durante l’estate 2017 il numero di giorni tropicali è sempre stato sensibilmente al di sopra delle medie del periodo, come anche le notti tropicali.

Tabella 1
Giorni tropicali (T massima>30°C) e notti tropicali (T minima>20°C) nell’estate 2017

 

Giorni tropicali

Notti tropicali

 

Giorni tropicali

Notti tropicali

 

1991_2015

2017

1991_2015

2017

 

1991_2015

2017

1991_2015

2017

AL

54,4

77

2,2

11

NO

29,0

80

3,4

15

AT

27,4

52

16,5

30

TO

41,7

77

17,0

24

BI

40,5

45

32,8

38

VB

34,2

60

16,9

30

CN

13,8

38

0,9

2

VC

44,3

66

7,7

10

Le elevate temperature registrate soprattutto nei mesi di giugno e agosto hanno avuto effetti sulla salute dei soggetti fragili.
Complessivamente nel periodo estivo si sono stati registrati, complessivamente, 4.015 decessi, di questi il 67%, pari a 2.724, sono stati registrati nella città di Torino, come riportato nella tabella 2 e nelle figure 1 e 2.

Tabella 2
Popolazione e Mortalità generale secondo la città di residenza

Città

Popolazione Residente (1)

Numero Totale

di decessi osservati

Numerosità

Distribuzione %

Numerosità

Distribuzione %

Alessandria

93.839

7%

317

8%

Asti

76.164

6%

240

6%

Biella

44.616

3%

77

2%

Cuneo

56.124

4%

133

3%

Novara

104.284

8%

270

7%

Verbania

30.827

2%

103

3%

Vercelli

46.552

3%

151

4%

Torino

886.837

66%

2724

68%

Totale città

1.339.243

100%

4015

100%


(1)
Popolazione residente al 31/12/2016.
Fonte: BDDE Regione Piemonte

Figura 1
Distribuzione percentuale inerente la popolazione residente

Figura 2
Distribuzione percentuale inerente i decessi osservati

Questo dato evidenzia il peso determinante rappresentato dal capoluogo piemontese, che da solo ha quasi il 70 % della popolazione residente sul totale degli otto capoluoghi, ed è l’unica realtà metropolitana in Piemonte.
In considerazione della grande differenza che esiste, non solo in termini di numerosità di popolazione e caratteristiche urbane ma anche di realtà sociale e di altri fattori, le analisi di seguito presentate sono state realizzate per ogni capoluogo di provincia.

Ad Alessandria, i decessi osservati sono stati 274, verso un dato atteso di 269 per la classe di età 65 ed oltre e la differenza risulta essere non statisticamente significativa. La media giornaliera della mortalità osservata si attesta a 2,21, mentre quella attesa a 2,17. Nell’intero periodo non si registrano variazioni significative del numero di decessi osservati rispetto agli attesi, sebbene si osservi un incremento dell’eccesso nel mese di maggio che però, data la scarsa numerosità della popolazione e il breve periodo di osservazione, non raggiunge la significatività. Complessivamente si registra un incremento percentuale della mortalità dell’1,69% da attribuirsi all’eccesso osservato nel primo periodo, ma che non raggiunge comunque la significatività.
Per quanto riguarda la differenza tra i due generi rispetto alla distribuzione di età al decesso, emerge che tra le donne si ha solo il 10,7% di morti in età inferiore ai 65 anni mentre tra gli uomini si ha più del 17 % dei casi, mentre in età superiore ai 75 anni, si ha l’80% di decessi tra le donne mentre tra gli uomini si riscontra il 70,5% dei casi .
Per quanto riguarda il luogo del decesso, Il 23% circa delle morti è avvenuto presso il domicilio e il 76% circa in ospedale o case di riposo.
Per quello che riguarda il periodo, il mese di luglio ha registrato il numero maggiore di deceduti, 77, circa il 24% del totale.

Ad Asti, nell’intero periodo non si registrano variazioni significative del numero di decessi osservati rispetto agli attesi, sebbene si osservi un aumento di mortalità complessivo del 7,67% da attribuirsi sostanzialmente all’eccesso registrato nel mese di maggio (+20,55% a maggio; 12,37% a giugno, +2,79% a luglio, +17,06% ad agosto e +31,17% a settembre).
I decessi osservati sono stati 240 di cui 224 (93,3% del totale) per la classe d'età 65 e oltre, e il dato atteso (per questa classe di età) è di 208 (differenze non statisticamente significative). La media giornaliera della mortalità osservata si attesta a 1,81 mentre quella attesa a 1.68.
Approfondendo l'analisi della distribuzione della mortalità per gli ultrasessantacinquenni, non si osservano aumenti o decrementi statisticamente significativi.
A Biella i decessi osservati sono stati 77 di cui 72 (93,5 % del totale) per la classe d'età 65 e oltre. Si segnala che il principale ospedale di riferimento, l’Ospedale degli Infermi, da Biella è stato trasferito nel 2015 in altro comune limitrofo, a Ponderano, e quindi i dati non sono stati inclusi in questa valutazione su eventuali variazioni nella mortalità. 
Per questo motivo le analisi più approfondite non vengono commentate in quanto non contengono un dato esaustivo.

A Cuneo I decessi osservati sono stati 133, di cui 118 (88,7% del totale) per la classe d'età 65 e oltre, e il 75,9% dei decessi (101 casi) si è verificato nella fascia di età over 75.
Nell’intero periodo si osserva un incremento dell’eccesso complessivo percentuale del 2,03% (-7,5% a maggio, +12,88% a giugno, +12,15% a luglio, -0,71% ad agosto e -26,19% a settembre), ma questa variazione non è significativa.

A Novara I decessi osservati sono stati 270 di cui 243 (90% del totale) per la classe d'età 65 e oltre, e il 78% dei decessi (210 casi) si è verificato nella fascia di età over 75.
Nell’intero periodo si registra una variazione statisticamente significativa del numero di decessi osservati rispetto agli attesi, del 6.41% (+48,3% a maggio, -17,33% a giugno, -5,23% a luglio, -24,54% ad agosto e -7,19% a settembre).

A Verbania I decessi osservati sono stati 103 di cui 98 (95,15 % del totale) per la classe d'età 65 e oltre. l ’83,5 % dei decessi (86 casi) si è verificato nella fascia di età over 75.
Nell’intero periodo non si registrano variazioni significative del numero di decessi osservati rispetto agli attesi, sebbene (tra gli over 65) si sia osservato un incremento complessivo percentuale del 30,49%. Si segnala che in ogni mese si è registrato un incremento della mortalità, particolarmente elevato nel mese di maggio (+76,82% a maggio, +33,74% a giugno, +33,54% a luglio, +3,83% ad agosto e +26,97% a settembre).

A Vercelli I decessi risultano essere 151 di cui 139 ultrasessantacinquenni (92,05 % del totale). Tra i grandi anziani, over 75, i decessi sono stasi 122, pari all’80,79 % del totale.
Nell’intera estate si registrano variazioni significative del numero di decessi osservati rispetto agli attesi, e si osserva un incremento complessivo percentuale della mortalità del 2.57%, attribuibile soprattutto all’eccesso di giugno (+8.98% a maggio, +29.65% a giugno, -18.27% a luglio, -14.58% ad agosto e +20.28% a settembre).

Tabella 3
Vercelli. Mortalità osservata e attesa e relativi eccessi (ultrasessantacinquenni) - anno 2017

Periodo

Osservati

Media osservati

Attesi

Media attesi

Eccesso (Osservati - Attesi)

% eccesso

Maggio (dal 15 al 31)

20

1,18

18,35

1,08

1,65

8,98%

Giugno

44

1,47

33,94

1,13

10,06

29,65%

Luglio*

29

0,94

35,48

1,14

-6,48

-18,27%

Agosto

28

0,90

32,78

1,06

-4,78

-14,58%

Settembre (dal 1 al 15)

18

1,20

14,96

1,00

3,04

20,28%

Totale*

139

1,12

135,51

1,09

3,49

2,57%

(*) differenze statisticamente significative
Per quanto riguarda la differenza tra i due generi rispetto alla distribuzione di età al decesso, si segnala che nella età più giovane la percentuale di deceduti è simile, 7,32% donne e 8,7 % tra gli uomini, mentre nella fascia di età tra i 65 e i 75 anni il numero di deceduti tra gli uomini è pari a circa il 16%, più del doppio delle donne (7,32%); in età superiore ai 75 anni, si ha circa l ’85% di decessi tra le donne mentre tra gli uomini si riscontra il 75% dei casi.

Figura 3
Distribuzione decessi per classi di età e per genere (donne)

Figura 4
Distribuzione decessi per classi di età e per genere (uomini)


Per quanto riguarda la città di Torino i valori più elevati di temperatura sono stati registrati il 4 agosto, con il massimo dei valori massimi di 39°C e il massimo dei valori minimi di 26,4°C, e l'andamento della mortalità risulta abbastanza sensibile alle variazioni dei livelli di attenzione (figura 5).

Figura 5
Temperatura massima, minima e massima apparente (°C) dal 15 maggio al 15 settembre 2017

Per quanto riguarda le ondate di calore, nel periodo in analisi ne sono state identificate quattro:
  • prima ondata dal 13 al 18 giugno
  • seconda ondata dal 21 al 27 giugno
  • terza ondata dal 06 al 10 luglio
  • quarta ondata dal 31 luglio al 07 agosto

Nella città di Torino, la seconda e la quarta ondata hanno avuto maggiore impatto sulla mortalità degli anziani over 65 anni (figura 6) e la quarta in particolare nei giorni 2-6 agosto ha mostrato incrementi di mortalità con valori significativi.

Figura 6
Torino. Andamento mortalità giornaliera e ondate di calore



Nel periodo 15 maggio-15 settembre (124 giorni) i decessi totali osservati risultano essere 2.724 di cui 2.425 ultrasessantacinquenni (89.02% del totale). Se si considerano solamente i grandi anziani (età maggiore o uguale a 75 anni) i decessi risultano essere 2.090, pari al 76,73% del totale.

Tabella 4
Torino - Mortalità osservata e attesa e relativi eccessi (ultrasessantacinquenni)

Periodo

Osservati

Media osservati

Attesi

Media attesi

Eccesso (Osservati - Attesi)

% eccesso

Maggio (dal 15 al 31)

372

21,88

332,34

22,16

39,7

11,9%

Giugno

594

19,80

562,14

18,74

31,9

5,7%

Luglio

584

18,84

560,59

18,55

23,4

4,2%

Agosto

610

19,68

575,17

18,55

34,8

6,1%

Settembre*
(dal 1 al 15)

265

17,67

285,09

19,01

-20,1

-7,0%

Totale

2.425

19,56

2.315,32

18,67

109.7

4,7%

(*) differenza statisticamente significative


Approfondendo l'analisi della distribuzione della mortalità, nell’intero periodo (15 maggio-15 settembre) non si registrano variazioni significative del numero di decessi osservati rispetto agli attesi, sebbene si osservi un eccesso di deceduti soprattutto nelle due settimane di maggio, con un incremento della mortalità di quasi il 12% ma che non raggiunge comunque la significatività statistica. In tutti i mesi si osserva un aumento dei deceduti tranne che nel mese di settembre che ha un bilancio negativo (+11.9% a maggio, +5,7% a giugno, +4,2% a luglio, +6,1% ad agosto, -7% a settembre) e complessivamente nell’intera estate si osserva un incremento percentuale della mortalità del 4,7% che non raggiunge però la significatività statistica.

Per quanto riguarda il luogo del decesso, nel mese di luglio si è registrato il maggior numero di deceduti in abitazione, mentre nel mese di agosto, che tra il 2 e il 6 agosto ha manifestato l’ondata di calore maggiore, si è registrato il numero maggiore di deceduti in istituto (grafico 5).

Conclusioni

L’estate 2017 ha fatto registrare fin dai primi giorni temperature rilevanti che possono impattare sulla salute della popolazione soprattutto dei soggetti fragili.
La prima metà di maggio è risultata con temperature al di sotto dei valori climatici e poi nella seconda metà del mese si è avuto un primo passaggio a condizioni meteorologiche di stampo più estivo che primaverile. Lo sbalzo improvviso delle temperature ha fatto registrare in quasi tutte le città capoluogo un incremento della mortalità tra i soggetti più anziani, e questo conferma il dato già noto dalla letteratura, che le prime giornate con temperature elevate rappresentano un maggior rischio per la salute, soprattutto dei soggetti fragili, in quanto l’organismo non ha ancora messo in atto meccanismi di adattamento alla condizione climatica mutata. Per quanto riguarda le ondate di calore, l’ondata più forte dell’estate è stata registrata nei giorni 2-6 agosto 2017, ma gli incrementi di mortalità si sono potuti registrare con valori significativi solo nella città di Torino.

Il sistema di registrazione della mortalità estiva ha permesso di evidenziare anche nell’estate 2017, al di là della differenza tra le diverse aree, che gli incrementi di temperatura, soprattutto per i soggetti più suscettibili, comportano un elevato impatto sulla salute, che si evidenzia nell’incremento dei decessi.

I Sistemi di Sorveglianza e  i Bollettini sulle ondate di calore prodotti e pubblicati  quotidianamente  dall’Arpa, possono rappresentare un importante ausilio per attuare efficaci interventi preventivi e mitigare gli effetti sulla salute soprattutto nei soggetti più fragili.

Figura 7
Bollettino Ondate di calore