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Attività estrattive
Figura 1
Figura 2
Figura 3
INDUSTRIA
Attività estrattive
Per quanto attiene il comparto delle attività estrattive, si possono segnalare alcune novità, soprattutto di carattere normativo, intervenute nel corso del 2016, e che vengono sintetizzate nel seguito.
1. la L.R. n. 23 del 17 novembre 2016 “Disciplina delle attività estrattive: disposizioni in materia di cave” ha sostituito la precedente L.R. 69/1978, che negli anni era stata ripetutamente modificata ed aggiornata. In particolare, si segnalano alcune novità:
2. Con la D.G.R. 22 febbraio 2016 n. 23 - 2943 sono state introdotte alcune semplificazioni all’art. 15.4 delle Norme di Indirizzo del Documento di Programmazione delle Attività estrattive – I Stralcio, che definisce i monitoraggi richiesti agli esercenti di attività estrattive “sotto falda”. Tra queste, l’obbligo per gli esercenti, di presentare entro il 30 novembre di ogni anno, gli aggiornamenti topografici delle aree di cava in un formato digitale secondo le Specifiche di Contenuto per i DB Geotopografici del Catalogo dei Dati Territoriali della Regione Piemonte, adottato, ai sensi dell’art. 59 del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82), dal Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle Pubbliche Amministrazioni. Tali dati sono ora disponibili, al momento solo per le attività estrattive di competenza regionale, sul Geoportale di Regione Piemonte.
1. la L.R. n. 23 del 17 novembre 2016 “Disciplina delle attività estrattive: disposizioni in materia di cave” ha sostituito la precedente L.R. 69/1978, che negli anni era stata ripetutamente modificata ed aggiornata. In particolare, si segnalano alcune novità:
- viene ribadita la necessità di valorizzare e tutelare le risorse minerarie nel rispetto delle disposizioni in materia di tutela ambientale e del paesaggio, in coerenza con le strategie di sviluppo sostenibile del territorio, di tutela ambientale e paesaggistica e di contenimento del consumo di suolo
- viene reintrodotta una pianificazione delle attività estrattive a livello regionale, mediante lo strumento del PRAE (Piano regionale delle attività estrattive)
- viene disciplinata l’attività di cava per la realizzazione di opere pubbliche con un fabbisogno di materiali litoidi superiore a 900.000 metri cubi (si ottimizza l’uso delle risorse garantendo almeno il 50% del fabbisogno richiesto con l’utilizzo di materiali disponibili presso cave già autorizzate; inoltre, si privilegia il riutilizzo di materiali già disponibili, prima di procedere all’estrazione di ulteriori volumetrie)
- vengono dettate apposite misure per il recupero ambientale dei siti estrattivi
- viene introdotta una apposita disciplina finalizzata alla valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, a fini turistici, ricreativi e culturali
2. Con la D.G.R. 22 febbraio 2016 n. 23 - 2943 sono state introdotte alcune semplificazioni all’art. 15.4 delle Norme di Indirizzo del Documento di Programmazione delle Attività estrattive – I Stralcio, che definisce i monitoraggi richiesti agli esercenti di attività estrattive “sotto falda”. Tra queste, l’obbligo per gli esercenti, di presentare entro il 30 novembre di ogni anno, gli aggiornamenti topografici delle aree di cava in un formato digitale secondo le Specifiche di Contenuto per i DB Geotopografici del Catalogo dei Dati Territoriali della Regione Piemonte, adottato, ai sensi dell’art. 59 del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82), dal Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle Pubbliche Amministrazioni. Tali dati sono ora disponibili, al momento solo per le attività estrattive di competenza regionale, sul Geoportale di Regione Piemonte.