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ENERGIA

Obiettivo 7: Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

Le politiche e gli obiettivi ambientali

Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)

La Regione Piemonte con D.G.R. 16 febbraio 2018 n. 10-6480 ha adottato la Proposta di nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale unitamente al Rapporto Ambientale e alla Sintesi non Tecnica avviando il processo di VAS sulla nuova pianificazione energetica ambientale finalizzata al conseguimento degli obiettivi della Strategia europea al 2020 e 2030, in coordinamento e raccordo strategico con le altre pianificazioni e programmazioni regionali.
La proposta di nuovo PEAR si confronta non solo con scenari di breve termine (2020), in linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020 e del decreto cosiddetto Burden Sharing del 15 marzo 2012, ma anche di lungo termine (2030), coerentemente con gli obiettivi di sviluppo nel frattempo proposti in sede europea con l’approvazione del cosiddetto Clean Energy Package, ovvero l’insieme delle iniziative normative volte a rendere maggiormente competitiva l’Unione Europea nel processo di transizione energetica in atto e a ridisegnare il profilo del mercato unico dell’energia all’orizzonte temporale del 2030, basando la rinnovata strategia comunitaria su tre pilastri d’azione:
  • la riduzione obbligatoria entro il 2030 del 40% delle emissioni di CO2 rispetto al 1990;
  • la realizzazione entro il 2030 del 27% di consumo di energia da fonti rinnovabili;
  • l’incremento del 30% entro il 2030 del livello di efficienza energetica, con conseguente riduzione dei consumi.
Con riferimento all’ordinamento giuridico nazionale, la proposta di Piano si confronta con la Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2017 definitivamente approvata con D.M. 10.11.2017 che delinea il piano del Governo italiano per anticipare e gestire il cambiamento del sistema energetico.

Alla luce di tale quadro normativo e pianificatorio di riferimento, la proposta di Piano è stata articolata rispettivamente in due capitoli introduttiv:

  1. “Preambolo. Valori di riferimento per la costruzione del nuovo PEAR”
  2. “Premessa. Scenari di riferimento per il PEAR al 2020 e al 2030”

contenenti i dati d’inquadramento del bilancio energetico regionale e i tratti significativi del sistema energetico piemontese, nonché gli scenari di sviluppo nel breve e lungo periodo per quanto attiene ai macro-obiettivi di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e di riduzione dei consumi energetici finali.

L’ossatura portante del PEAR è quindi strutturata in quattro capitoli coincidenti rispettivamente con i due macro-obiettivi verticali del Piano e con i successivi due macro-obiettivi trasversali, come di seguito riportato:

  • favorire lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, minimizzando l’impiego di fonti fossili;
  • ridurre i consumi energetici negli usi finali;
  • favorire il potenziamento in chiave sostenibile delle infrastrutture energetiche, anche in un’ottica di generazione distribuita e di smart grid;
  • promuovere le clean technologies e la green economy per favorire l’incremento della competitività del sistema produttivo regionale e nuove opportunità lavorative.

Infine, i contenuti della Proposta di Piano si focalizzano in tre allegati contenenti:

le nuove proposte di aree inidonee e di attenzione ai fini della localizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e idroelettrica, unitamente alla riconferma di quelle inerenti agli impianti fotovoltaici a terra e alimentati a biomasse;
le limitazioni areali, sotto forma di aree di esclusione e di repulsione, all’ubicazione degli impianti geotermici;
lo schema di linee guida per la definizione dei Piani di sviluppo del teleriscaldamento nei Comuni, ai sensi dell’art. 22, c. 3 del d.lgs. 28/2011 e s.m.i..
Per approfondimenti si rimanda ai seguenti link relativi alla DGR 10-6480 del 16 febbraio 2018:
  1. Proposta di Piano Energetico Ambientale Regionale;
  2. Rapporto Ambientale;
  3. Sintesi non Tecnica.

Altri provvedimenti regionali

Si segnala l’approvazione nel corso del 2017 di alcuni significativi provvedimenti, tra i quali:
  • L.r. n. 16 del 31 ottobre 2017 (in vigore dal 11 novembre 2017) - Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale. Anno 2017, che agli artt. 76, 77 e 78 reca Disposizioni in materia di energia; si segnala in particolare l'introduzione di alcune sanzioni sulle violazioni delle disposizioni in materia di impianti termici. Consulta la L.R. 16/2017 e il testo integrato della L.R. 3/2015 con le modifiche introdotte all’articolo 41.
  • L.r. 3 del 9 febbraio 2018, d’iniziativa Consiliare, (in vigore dal 2 marzo 2018) - Modifiche alla legge regionale 24 marzo 2000, n. 31 (Disposizioni per la prevenzione e lotta all'inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche). Tra le modifiche introdotte alla l.r. 31/2000 si rimarca, in particolare, la definizione puntuale e dettagliata, nell'allegato tecnico, dei requisiti tecnici che devono essere posseduti dagli impianti di illuminazione esterni installati o modificati dopo l'entrata in vigore della legge. La revisione della l.r. 31/2000 ha risposto alla necessità di adeguarla ai più recenti criteri di ecosostenibilità ambientale dell'illuminazione diretti a ridurre l'inquinamento luminoso mediante l'adozione di criteri progettuali più moderni ed efficaci. Le modifiche introdotte, allineandosi alle altre leggi regionali in materia, si uniformano ai criteri dell'illuminazione pubblica ormai diffusi in Italia e all'estero, in particolar modo per quanto riguarda il contenimento dell'emissione diretta ed indiretta verso l'alto. Consulta la L.R. 3/2018 e il testo integrato della L.R. 31/2000 con le modifiche introdotte. 

Impianti termici

Come introdotto al paragrafo precedente, la novità legislativa del 2017 è stata l’introduzione di alcune sanzioni nell’ambito della corretta gestione degli impianti termici da parte dei responsabili dell'esercizio e della manutenzione dell'impianto termico, nonché dell'installatore e del manutentore incaricato del controllo e manutenzione dell'impianto termico.
Si tratta delle modifiche all’art. 41 della L.R. 3/2015, introdotte dall’art. 78 della L.R. 16/2017, che sanzionano le seguenti condotte:
  1. il responsabile dell'esercizio e della manutenzione dell'impianto termico che non fornisce all'installatore o al manutentore incaricato del controllo e manutenzione dell'impianto termico tutti i dati necessari per la compilazione del libretto di impianto (rif. D.G.R. 6 ottobre 2014, n. 13-381 - Disposizioni operative per la costituzione e gestione del catasto degli impianti termici in attuazione del D.Lgs. 192/2005 e smi e del D.P.R. 74/2013. Approvazione nuovi modelli di libretto di impianto e di rapporto di efficienza energetica); la sanzione amministrativa può essere compresa tra € 100,00 e 900,00;
  2. l’installatore o il manutentore incaricato del controllo e manutenzione dell'impianto termico (rif. Art. 7, c. 1 del D.P.R. n. 74/2013 - Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'art. 4, c. 1, lettere a) e c), del D.Lgs. 192/2005) che non provvede ad inserire il libretto di impianto nel catasto informatizzato degli impianti termici entro i termini previsti dalla citata D.G.R. 6 ottobre 2014, n. 13-381; la sanzione amministrativa può essere compresa tra € 100,00 e 900,00;
  3. l’installatore o il manutentore incaricato del controllo e manutenzione dell'impianto termico che non esegue a regola d'arte le attività o non provvede ad inserire nel catasto informatizzato degli impianti termici il rapporto di controllo di efficienza energetica entro i termini previsti dalla citata D.G.R. 6 ottobre 2014, n. 13-381; la sanzione amministrativa può essere compresa tra € 100,00 e 900,00;
  4. il terzo responsabile dell'impianto termico che non osserva gli obblighi inerenti le comunicazioni alla Città metropolitana di Torino o alle province competenti previste ai sensi dell'art. 6, c. 5 del D.P.R. 74/2013; la sanzione amministrativa può essere compresa tra € 100,00 e 450,00.

Anche nel 2017 sono proseguiti gli incontri con ARPA, Province, CSI e operatori del settore per monitorare gli effetti applicativi dei provvedimenti in materia dei controlli sugli impianti termici e di certificazione energetica degli edifici; la Regione Piemonte con propria D.G.R. n. 12-4449 del 22.12.2016 ha prorogato al 31.12.2017 l’applicazione della D.G.R. n. 23-2724 del 29.12.2015 per l’effettuazione di una campagna ispettiva sperimentale degli impianti termici su tutto il territorio regionale. Dunque con l’anno in corso hanno avuto inizio i controlli da parte dell’Autorità competente sulla corretta gestione e manutenzione degli impianti termici.
Detti controlli si avvalgono anche dei dati relativi all'ubicazione e alla titolarità degli impianti riforniti negli ultimi dodici mesi e dei dati relativi alle forniture annuali di combustibile per le utenze asservite, che sono trasmessi dai distributori ai sensi della D.G.R. n. 17-1466 del 25.05.2015 (Disposizioni attuative dell'art. 39, c. 1, lett. l), della l.r. 11/03/2015 n. 3 che definiscono le modalità secondo le quali i distributori di combustibile per gli impianti termici comunicano alla Regione i dati relativi all'ubicazione e alla titolarità degli impianti riforniti negli ultimi dodici mesi e i dati relativi alle forniture annuali di combustibile per le utenze asservite).
Si ricorda che la deliberazione è strettamente correlata alla D.G.R. n. 13-381 del 6.10.2014 che ha definito le nuove disposizioni operative per la costituzione e gestione del Catasto degli Impianti Termici (CIT) in attuazione del D.Lgs. n. 192/05 e s.m.i. e del D.P.R. n. 74/2013, con la contestuale approvazione dei nuovi modelli di libretto di impianto e di rapporto di controllo di efficienza energetica.
L’acquisizione dei dati trasmessi dai distributori, entro il 31 marzo di ogni anno, relativamente all'ubicazione e alla titolarità degli impianti riforniti negli ultimi dodici mesi e dei dati relativi alle forniture annuali di combustibile per le utenze asservite, è necessaria per completare le informazioni presenti nel C.I.T. al fine di svolgere le attività di ispezione sugli impianti termici ai sensi dell’art. 9 del D.P.R. 74/2013.


Approfondimenti sul Catasto Impianti Termici sono reperibili alla pagina dedicata di Sistemapiemonte.

Prestazione energetica degli edifici

A seguito dei tre decreti interministeriali del 26.06.2015 riguardanti i “requisiti minimi”, gli “schemi di relazione tecnica” e le “procedure per l’emissione dell’attestato di prestazione energetica”, che hanno cambiato in modo sostanziale l’approccio del progettista agli aspetti prestazionali introducendo l’obbligo di verifica di una serie di parametri energetici in ogni intervento che modifica la prestazione energetica, tutti gli interventi di riqualificazione sono sottoposti alla suddetta normativa energetica e pertanto la Regione Piemonte rimanda ad essa.
In particolare, si ricorda che la Regione Piemonte con D.G.R. n 14-2119 del 21.09.2015 - Disposizioni in materia di attestazione della prestazione energetica degli edifici in attuazione del D.Lgs. 192/2005 e s.m.i., del D.P.R. 75/2013 e s.m.i., del D.M. 26.06.2015 "Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" e degli articoli 39, c. 1, l. g) e i) e 40 della L.R. 3/2015, ha abolito la propria metodologia di certificazione adottando quella nazionale.
La deliberazione, ripubblicata con D.G.R. n. 24-2360 del 2.11.2015, disciplina a livello regionale la materia della prestazione energetica nelle parti che maggiormente impattano sulle peculiarità del sistema piemontese, anche alla luce dell’esperienza maturata negli anni dalla Regione nell’ambito della certificazione energetica e in attuazione degli articoli 39, 40 e 41 della l.r. n. 3/2015 (Disposizioni regionali in materia di semplificazione).
Con il nuovo modello di APE nel 2017 sono stati registrati dal SIPEE 104.408 attestati.

Per approfondimenti si rimanda alla pagina dedicata all'Energia nella sezione Territorio - Fattori.

Progetti europei

La Regione Piemonte ha svolto il ruolo di capofila, con Città metropolitana di Torino, Environment Park SpA e Comune di Torino quali partner, del progetto europeo 2020TOGETHER (TOrino is GEtting THERe!).
Questo progetto, supportato nell’ambito del Programma EIE - Intelligent Energy for Europe/ Mobilizing Local Energy Investments - MLEI con un finanziamento europeo pari a circa 490.000 euro, è stato avviato nell’aprile del 2014 e si è concluso con successo il 31 Marzo 2017. La finalità principale di 2020Together è stata quella di rispondere alla necessitò dei Comuni di superare le difficoltà economico-finanziarie esistenti a livello locale per realizzare interventi di efficientamento energetico su edifici e punti di illuminazione stradale pubblici. Il percorso individuato è stato quello della sottoscrizione di Energy Performance Contracts (Contratti di Prestazione Energetica o EPC), attivando nuove forme di partnership finanziaria tra amministrazioni pubbliche locali e investitori privati – ESCo (Energy Service Company).
L’idea forte a supporto del progetto è stata quella di raggruppare gli interventi di singoli Comuni di dimensioni medio-piccole per formare la massa critica necessaria per ottenere appetibilità ed economie di scala. La Città metropolitana, inizialmente capofila del progetto, ha quindi svolto le funzioni di ente di coordinamento, grazie alla sottoscrizione di Convenzioni con i Comuni coinvolti, e di stazione appaltante. La fase preliminare al lancio dei bandi di gara è costituita nell’effettuazione da parte di Environment Park di 52 audit energetiche.

Beneficiari del progetto
:
- 5 Comuni - Bruino, None, Orbassano, Piossasco, Volvera - per l’efficientamento energetico di complessivi 18 edifici pubblici. Il bando di gara EPC è stato aggiudicato con una offerta di investimenti pari a circa 3,1 milioni di euro, un risparmio energetico garantito del 60% e un risparmio economico medio del 11%.
- Città di Torino - progetto Revamping 2: contratto EPC per la sostituzione di 118 caldaie, con un investimento di 7,7 milioni di euro e un risparmio energetico atteso del 30%.
- 6 Comuni - Azeglio, Baldissero T.se, Bibiana, Bussoleno, Pecetto T.se, Rivalta T.se - lancio del bando di gara su oltre 3.000 punti luce da riqualificare per un investimento minimo previsto di 1,7 milioni di euro e un risparmio energetico previsto del 35%.

Obiettivi finali raggiunti:
  •  Investimenti totali per 12,5 milioni di euro;
  •  4.360 ton. di emissioni di CO2-eq evitate;
  •  22.050 Mwh di energia primaria risparmiata;
  •  200 MWh di energia rinnovabile prodotta
  •  Firma di contratti EPC
  •  Elaborazione di schemi di bandi EPC di gare pubbliche replicabili;
  •  Sviluppo di competenze tra gli stakeholder sulla tematica EPC
  •  Diffusione dell’esperienza
  •  Creazione di un network con progetti europei aventi finalità simili


Programma: Interreg Spazio Alpino - Regione Piemonte capofila
Data inizio: 16.12.2015
Data conclusione: 15.12.2018

PEACE_Alps, con un budget di poco più di 2 milioni di euro è un progetto co-finanziato dal Programma Interreg Spazio Alpino. L’obiettivo principale del progetto PEACE-ALPS, che vede coinvolti 11 partner provenienti da 6 diverse nazioni europee, è quello di elaborare politiche volte ad attuare in modo congiunto i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) approvati dai Comuni dello Spazio Alpino.
Spesso i Comuni che si sono impegnati a realizzare progetti ed iniziative finalizzate a ridurre le emissioni di anidride carbonica sul proprio territorio, riscontrano molte difficoltà nella fase attuativa a causa della scarsità di risorse finanziarie, della mancanza di specifiche conoscenze tecniche e di un ambito d’azione limitato. Il progetto supporta complessivamente circa 200 amministrazioni locali nell’implementazione di azioni concrete con un approccio intercomunale.
Per favorire la realizzazione dei PAESC con progetti concreti di investimento, PEACE_Alps raggruppa esigenze simili esistenti in diversi Comuni per favorire l’attuazione congiunta delle azioni, sviluppando soluzioni centralizzate che sfruttano il plus offerto da un approccio transnazionale. In questo modo sarà possibile generare economie di scala e ampliare la portata delle iniziative stesse. Il progetto si focalizza sulle tematiche di:
energy management (riduzione dei consumi mediante una gestione accorta degli edifici e dei sistemi di illuminazione pubblica);
riqualificazione energetica degli edifici e dell’illuminazione pubblica (riduzione dei consumi mediante l’attuazione di investimenti di rinnovamento);
adattamento locale ai cambiamenti climatici.
I servizi individuati vengono realizzati e testati grazie a un processo di apprendimento reciproco transnazionale tra i partner del progetto e le amministrazioni locali coinvolte. Al fine di garantire ampia disseminazione e replicabilità dei risultati del progetto, viene, inoltre, attuata una campagna di scambio di buone pratiche grazie al reclutamento di 21 enti beneficiari interessati a sviluppare lo stesso approccio. I risultati e l’esperienza acquisita verranno inoltre diffusi nell’area dello Spazio Alpino con un documento di raccomandazioni a livello europeo.
Programma: Interreg Mediterranean - Regione Piemonte capofila
Data inizio: 01.11.2016
Data conclusione: 30.04.2019

Obiettivo principale del progetto STEPPING è quello di adattare lo schema degli investimenti EPC per edifici pubblici alle condizioni dell’area MED, che, sovente, non sono comparabili con quelle dei Paesi del Centro e Nord Europa.
In particolare, con un’azione di collaborazione transnazionale, basata sul raggruppare e condividere le esperienze di nove partner provenienti da sette Paesi dell’area MED, si intende sviluppare e testare un nuovo piano concreto di investimenti EPC, giungendo in alcuni casi al lancio di bandi di gara.
Il progetto prevede un piano di lavoro basato su:
  • analisi di progetti, conclusi o in corso, sugli investimenti EPC effettuati nell’area MED dai partner del progetto o da altre istituzioni, al fine di identificare gli ostacoli e le soluzioni adottate per superarli;
  • sviluppo e test di 8 nuove soluzioni di piani di investimento EPC su edifici pubblici in almeno 65 comuni dei Paesi partner, coinvolgendo anche comunità di isole. I piani di investimento verranno testati grazie al lancio di bandi di gara finalizzati a verificarne la fattibilità;
  • valutazione dei risultati delle gare come terreno di verifica e validazione dell’efficacia delle procedure implementate;
  • implementazione di linee guida per gli EPC nell’area MED;
  • trasferimento dei risultati ottenuti all’interno delle ordinarie procedure di gara dei partner;
  • coinvolgimento di un ampio target di stakeholder grazie alla attività di training, ad una piattaforma web dedicata agli EPC e alla campagna di comunicazione e disseminazione.

L’esperienza sviluppata nell’ambito del progetto verrà implementata dalle istituzioni partner nonché ampiamente disseminata a livello europeo, grazie a un documento di raccomandazioni per lo sviluppo di politiche attuative.