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Assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia
La Relazione sullo stato dell’ambiente 2018 è stata costruita al fine di restituire i dati raccolti (sullo stato, le pressioni, gli impatti, le risposte) in modo utile per rispondere all’esigenza sempre più concreta che Regione, e le altre istituzioni locali, hanno di leggere il territorio e le sue dinamiche evolutive non solo in funzione della qualità ambientale ma anche delle dinamiche di sviluppo e della sostenibilità di tali processi, rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030 (17 Obiettivi del Millennio). Se il Piemonte deve rappresentarsi rispetto alla sostenibilità non possiamo fare altro che presentare e strutturare la nostra conoscenza secondo questa chiave di lettura e fare in modo che diventi patrimonio comune di tutti coloro che con le proprie politiche e azioni agiscono sul nostro territorio.
La Relazione sullo stato dell’ambiente si confronta, per la prima volta quest’anno, con la Relazione annuale sull'andamento socio-economico e territoriale del Piemonte (redatta ogni anno da Ires Piemonte), iniziando un percorso che consentirà di leggere il territorio in modo completo e integrale a supporto di decisioni coordinate e sinergiche e, quindi, sempre più efficaci per il benessere del Piemonte.
La Regione ha formalizzato la decisione di avviare la Strategia regionale sui cambiamenti climatici, come primo tassello della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile (che dovrà essere costruita entro maggio 2019) ma, in tutta l’azione che in questo anno ha caratterizzato l’impegno dell’Ente per la tutela, la riqualificazione e la valorizzazione ambientale del proprio territorio, sono già presenti i principi della sostenibilità, che potranno essere ulteriormente sviluppati e tra loro integrati per essere più efficaci. Il Piano Paesaggistico Regionale di recente approvazione, il redigendo Piano di Qualità dell’Aria, l’avvio della revisione del Piano di Tutela delle Acque, i disegni di legge per la gestione sostenibile del territorio (contenimento del consumo di suolo e recupero dell’edificato), la redazione e l’approvazione di nuovi Piani di Gestione dei siti di Rete Natura 2000, la pianificazione sui rifiuti e l’economia circolare, la sensibilizzazione diffusa, la nuova pianificazione energetica/ambientale, il Piano Trasporti sono solo alcuni degli esempi di quanto si sta facendo, direttamente o indirettamente, per migliorare la qualità del nostro ambiente e delle sue risorse, in un approccio che sempre di più va a valorizzare e a indagare anche le dimensioni sociali ed economiche dei processi e dei percorsi messi in atto.

Direzione Ambiente, Governo e tutela del territorio della Regione Piemonte, Roberto Ronco
L’edizione 2018 della Relazione sullo stato dell’Ambiente (RSA) si caratterizza per due aspetti importanti: da una parte continua il lavoro, già iniziato lo scorso anno, di lettura dei dati ambientali quali parte della conoscenza della sostenibilità del nostro territorio, dall’altra di organizzare tali informazioni (ove possibile) ad una scala territoriale significativa per il governo delle politiche regionali che tale territorio devono migliorare, riqualificare e rendere più strutturato per contribuire a costruire il benessere della comunità. A tale fine abbiamo scelto di riferirci al Piano territoriale regionale (PTR) che ha disegnato 33 Ambiti di Integrazione Territoriale (AIT), insiemi di comuni che rappresentano sistemi territoriali e funzionali con caratteristiche omogenee dal punto di vista dello sviluppo del territorio.
Per ogni tema trattato dalla RSA vi è un preciso riferimento ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile in cui si articola l’Agenda ONU e (ove possibile) agli indicatori di benessere (BES) che l’Istat sta costruendo per descrivere lo stato di salute del nostro Paese, non solo attraverso il PIL, ma anche attraverso informazioni che possano misurare il benessere della popolazione.
La lettura della dimensione ambientale del territorio a scala di AIT ci permette, anche, di costruire un patrimonio di conoscenze e di informazioni utili a indirizzare la Regione, e tutte le altre istituzioni coinvolte nel governo del territorio, verso una sempre più efficace gestione delle dinamiche di sviluppo del Piemonte in un’ottica di sostenibilità e nel rispetto dei caratteri naturali e ambientali che li contraddistinguono.
Le slide di Roberto Ronco

Direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto
Oggi il tema ambientale principale è diventato il cambiamento climatico. Perché ogni giorno tocchiamo con mano le sue conseguenze, con eventi estremi, come siccità o alluvioni, frane o ondate di calore. Ma come sono cambiate nel tempo le altre matrici quali aria, acqua e suolo in Piemonte? Ci sono correlazioni tra i singoli cambiamenti? Quali sono le ricadute più importanti sul nostro ambiente? Come lo misuriamo?
La conoscenza dello stato dell’ambiente è sempre più percepita dalla collettività come un’esigenza prioritaria. Solamente con dati autorevoli, quali Arpa produce, è possibile esercitare l'azione conoscitiva e di controllo pubblico a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale richieste dal livello globale a quello regionale. Satelliti, droni, uso della modellistica, telerilevamenti, monitoraggi in continuo sono gli strumenti attraverso cui l'Agenzia cerca ogni giorno di aggiornare i controlli, le analisi, i sopralluoghi e quindi migliorare le possibilità di acquisire dati sempre più puntuali e in tempo reale.

L'Agenzia inoltre rivolge il suo impegno anche verso attività quali l'informazione, la diffusione della conoscenza, l'educazione ambientale consapevole che gli obiettivi di sostenibilità sono obiettivi comuni raggiungibili solamente con l'impegno costante di tutti. E l'impegno quotidiano di chi lavora in Arpa è al servizio dell'ambiente dalla sua istituzione.
Arpa non ultimo rivolge l'attenzione anche a sé stessa, al proprio livello di sostenibilità. Per alleggerire la propria impronta ambientale acquista beni e servizi attraverso appalti verdi, migliorando l'utilizzo delle risorse presso le proprie sedi regionali anche con la sensibilizzazione di tutti i dipendenti e delle persone che in Arpa transitano attraverso buone pratiche quali, ad esempio, la raccolta differenziata e un sempre minor consumo di plastica.
Le slide di Angelo Robotto

Le slide di Marco Sisti, Direttore IRES Piemonte

Le slide di Luca Scarpitti, Compagnia di San Paolo