RADIAZIONI IONIZZANTI
DOSE EFFICACE INDICATIVA DOVUTA AL CONSUMO DI ACQUA
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Nel 2021, su 341 campioni misurati, solo 15 campioni hanno raggiunto il livello di screening di 0,1 Bq/l per l’attività alfa totale e nessuno il livello di 0,5 Bq/l per l’attività beta totale. Di conseguenza le analisi di approfondimento sarebbero state necessarie in linea di principio solamente su 15 campioni. Tuttavia, le analisi di uranio sono state effettuate su tutti i campioni per i quali la somma dell’attività alfa totale e della rispettiva incertezza raggiunge il valore di 0,1 Bq/l. Sono quindi state eseguite le analisi di uranio su 30 campioni. Nella maggior parte dei campioni la concentrazione di uranio ha spiegato completamente la concentrazione di attività alfa totale e quindi, essendo le concentrazioni di uranio inferiori a 3 Bq/l – limite specifico per l’uranio – non è stato necessario procedere al calcolo della dose. Solo per un campione è stato effettuato il calcolo della dose attribuendo tutta l’attività alfa residua, cioè la differenza tra l’attività alfa totale e l’attività dell’uranio, al radionuclide più radiotossico, il Polonio-210. La dose così calcolata è risultata sempre molto inferiore al limite di 0,1 mSv/anno indicato dalla normativa. Si conclude quindi che in Piemonte il rischio di superamento del limite di dose di 0,1 mSv/anno relativo all’ingestione di acqua con presenza di radioattività naturale è molto remoto.
Figura 1 - Dose totale indicativa dovuta al consumo di acqua*
Fonte: Arpa Piemonte
Per quanto riguarda il radon, nel 2021, sono state effettuate 11 nuove analisi su campioni di acque destinate al consumo umano, distribuite sulla rete acquedottistica e due su campioni non appartenenti alla rete acquedottistica. I punti di prelievo dei campioni sono stati scelti privilegiando le zone dove più elevato appariva il rischio di incontrare elevate concentrazioni, in base alle attuali conoscenze sul contenuto di radioattività presente nei suoli e nelle rocce del Piemonte. Il monitoraggio non ha fatto però emergere criticità di rilievo e il risultato medio ottenuto in concentrazione di attività relativamente ai nuovi punti monitorati è pari a 14 Bq/l. Elaborando i dati attualmente disponibili su base regionale il contributo alla dose efficace dovuta al radon presente nelle acque di rete risulta trascurabile.
CONTENUTI CORRELATI
Internazionale: Guidelines for drinking water, 4th edition, WHO, Geneva, 2011.
Italiana:
D.Lgs. 28/2016
DM 2 agosto 2017
Regionale: DGR 115-6307 del 22/12/2017
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