Fattori che influenzano lo stato della risorsa
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EVENTI ESTREMI

EVENTI METEOPLUVIOMETRICI E CRITICITÀ IDROLOGICHE 2021

L’analisi, condotta a scala regionale, evidenzia il numero di situazioni in cui si è verificato un evento di moderata o elevata criticità per il rischio idrogeologico ed idraulico in almeno una zona di allerta, ai sensi della classificazione adottata in Piemonte dal disciplinare “Il Sistema di Allertamento e la risposta del sistema regionale di protezione civile” approvato con Delibera di Giunta Regionale del 30 luglio 2018, n. 59-7320.

L’anno 2021 in Piemonte è stato il 15° più caldo degli ultimi 64 anni, con una temperatura media di circa 9.9°C ed un’anomalia termica media attorno a +0.8°C rispetto alla climatologia del periodo 1971-2000. In tale anno per la prima volta dal 2014 si è verificata una stagione con temperature inferiori alla norma; infatti la primavera 2021 ha interrotto una sequenza di 26 stagioni più calde della climatologia, dall’autunno 2014 all’inverno 2021.

L’apporto delle precipitazioni totali annue è stato pari a 858.4 mm, con un deficit di 192.1 mm (pari al 18%) rispetto alla norma del trentennio 1971-2000 portando il 2021 ad essere il 16° anno meno piovoso a partire dal 1958. In questo anno, tuttavia, si è verificato l’evento alluvionale dei giorni 3-5 ottobre, in cui alcune stazioni della rete meteoidrografica ligure-piemontese hanno stabilito dei primati italiani.

Arpa Piemonte ha seguito l’evolversi degli eventi meteorologici, avvenuti nel corso del 2021 attraverso il Centro Funzionale Regionale, che ha garantito l’attività di previsione e monitoraggio dei fenomeni ad essi associati, a supporto del sistema di Protezione Civile Regionale.

Di seguito si riportano gli eventi significativi.
Gelate aprile 2021
Nei giorni tra il 6 e l’8 aprile 2021 una massa di aria fredda associata ad una saccatura di origine
polare ha determinato un marcato calo delle temperature sulla penisola italiana. L’afflusso di aria fredda sul Piemonte è stato più rilevante nella giornata del 7aprile 2021, risultato il secondo giorno con le temperature minime più basse degli ultimi 64 anni.
Sulla pianura piemontese, i valori più bassi di temperatura si sono verificati all’alba del giorno
successivo, l’8 aprile 2021. Le gelate tardive hanno avuto un impatto negativo sulle coltivazioni agricole, in particolare sui frutteti in fiore.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento.

Eventi temporaleschi 7-8 luglio 2021
Forti precipitazioni di breve durata hanno interessato le zone di pianura, mentre cumulate ragguardevoli sono state registrate nel verbano. La stazioni di Formazza (VB) e Baceno (VB) hanno misurato tra il 6 e l’8 luglio 2021 rispettivamente 199,8 mm e 153,4 mm. Il 7 luglio 2021 Verolengo (TO) ha registrato 49,9 mm in un’ora, mentre il giorno successivo Brandizzo Malone (TO) ha misurato 60,2 mm in un’ora.
I fenomeni temporaleschi sono stati caratterizzati da forti raffiche, con valori superiori a 50 km/h in stazioni alle basse quote e sono stati accompagnati da violente grandinate, con chicchi di dimensioni superiori ai 5 cm.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento.

Evento temporalesco 13 luglio 2021
Nella giornata la regione è stata interessata da forti precipitazioni, con valori cumulati in 24 ore significativi nel Verbano-Cusio-Ossola. In particolare, le stazioni di Cicogna (VB) e Larecchio (VB) hanno registrato in 24 ore rispettivamente 185,2 mm e 181,9 mm. Nel pomeriggio una forte grandinata ha interessato la pianura torinese con chicchi di dimensione superiore a 5 cm. In serata, precipitazioni intense di breve durata hanno interessato la zona del Roero: la stazione di Castellinaldo d’Alba (CN) ha registrato 51,6 mm in un’ora.

Le precipitazioni intense sul Verbano-Cusio-Ossola hanno determinato nell’area un aumento repentino dei livelli dei corsi d’acqua principali e secondari. Gli incrementi maggiori sono stati registrati nel corso della mattinata sul fiume Toce e sul torrente Anza. In conseguenza è stato registrato, a partire dal primo pomeriggio del 13 luglio, un aumento del livello del lago Maggiore.
Le precipitazioni forti e di breve durata che hanno interessato il Roero nella serata del 13 luglio hanno determinato una crescita significativa del livello idrometrico del torrente Borbore. L’elevata intensità delle precipitazioni ha comportato l’attivazione di tutte le aste torrentizie laterali ai corsi d’acqua principali. In particolar modo nei comuni di Premia e Formazza (VCO), per alcuni rii, si è avuto trasporto di abbondante materiale detritico che ha invaso e interrotto la viabilità principale.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento.

Evento 4 ottobre 2021
Nella giornata di lunedì 4 ottobre 2021 una vasta saccatura di origine nord-atlantica si è portata sulla penisola italiana interessando il Piemonte. Già nelle prime ore del 4 ottobre, si è innescato nella parte più avanzata del sistema frontale, una struttura temporalesca di tipo V-shaped che ha colpito lo spartiacque ligure-piemontese tra le provincie di Savona, Genova ed Alessandria. L’intensità e la persistenza del fenomeno, alimentato da una forte umidità proveniente sia dal mare sia dalle correnti di libeccio in quota, ha originato quantitativi di piogge cumulate.
In seguito, la saccatura è transitata sul Mar Ligure nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2021 e le precipitazioni ad esso associate si sono spostate dal sud della regione ai settori nord-occidentali per poi attenuarsi fino all’esaurimento nella notte successive quando il sistema perturbato si è spostato definitivamente più ad est.
Sullo spartiacque ligure-piemontese sono stati registrati valori storici per diverse stazioni della rete meteoidrografica ligure-piemontese, tra i quali: 350 mm in 3 ore per Montenotte Inferiore (SV), 472 mm in 12 ore per Ponzone Bric Berton (AL) e 926 mm in 24 h per Rossiglione (GE). I fenomeni più intensi si sono esauriti nel corso della serata. Martedì 5 ottobre, nelle prime ore del mattino, sono stati registrati ancora picchi forti sul Piemonte nord-occidentale: le stazioni di Graglia (BI) e Piano Audi (TO) hanno registrato rispettivamente 113.4 mm in 3 ore e 180 mm in 12 ore. Le precipitazioni da record delle prime ore del 4 ottobre, hanno generato, in pochissimo tempo, la piena del torrente Erro che, all’idrometro di Cartosio (AL), ha registrato un livello massimo di 4,91 m. Il torrente Orba all’idrometro di Tiglieto ha fatto registrare un livello al colmo di 6,63 m, valore massimo della serie storica. Anche più a valle, la piena ha mantenuto il suo carattere di eccezionalità superando i riferimenti storici del 2014 a Basaluzzo con 3,82 m contro 3,74 m, e del 2019 a Casalcermelli con 7,61 contro 7,5 m. In entrambe le sezioni la portata stimata è stata di poco più di 2200 mc/s. Per la Bormida ad Alessandria è stato registrato il valore di livello più alto dall’inizio della serie (1998), 9,41m superiore anche al 9,39 m del novembre 2019.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento.

ANALISI DELLE ALLERTE METEOIDROLOGICHE PER CODICE ANNO 2021

La tabella mostra i numeri di allerte, diverse da VERDE, emesse nell'anno 2021 per i diversi fenomeni considerati nel Bollettino e per le 11 zone di allerta.

Figura 1
Numero codici di allerta per zona e per fenomeno - anno 2021

Figura 2
Mappe di allerta meteoidrologica - anno 2021

Figura 3
Le 11 zone di allerta del Piemonte

Sono conteggiati tutti i codici di allerta emessi, anche nella stessa area, per ogni giorno o frazione di giorno, di previsione.
La valutazione del livello di allerta per temporali NON prevede un codice colore ROSSO perché tali fenomeni sarebbero associati a condizioni meteo perturbate intense e diffuse caratterizzanti lo scenario di criticità idrogeologica rossa (l'informazione sarebbe quindi ridondante).
Nella valutazione del livello di allerta per NEVE, legato ai disagi alla mobilità dovuti alla presenza di forti viene considerata solo la viabilità al di sotto dei 1300 m.
La stima del rischio valanghe viene effettuata sulla base delle previsioni nivo-meteorologiche e della possibile evoluzione delle condizioni del manto nevoso in grado di determinare uno scenario di evento. Nelle zone G-H-I-L e M non è prevista l'emissione del codice colore per il rischio valanghe. Nelle restanti aree i codici colore emessi si riferiscono alle possibili situazioni di rischio valanghivo nelle aree antropizzate. Per la valutazione del pericolo valanghe al di fuori di questi contesti (tipicamente per escursioni in ambiti montani) è necessario riferirsi al Bollettino neve e valanghe (BNV).
Nelle mappe sono riportati i numeri delle allerte emesse, diverse da VERDE, divise per codice colore e per zona, per l'anno 2021. In questa rappresentazione non si evidenziano le diverse tipologie di fenomeno valutate per l'emissione del codice colore, ma solo il totale dei codici emessi con lo stesso colore.

Nel grafico sottostante infine è rappresentata, a livello regionale, la stagionalità con cui vengono emesse le varie tipologie dei codici di allerta:
per ogni tipo di rischio (idrogeologico, idraulico, per temporali, per neve e per valanghe) e per il rispettivo livello (giallo, arancione e rosso) diverso da verde è stata considerata la data di emissione del codice di allerta e riportata alla corrispondente stagione meteorologica.

Figura 4
Stagionalità emissione codici di allerta

Le stagioni meteorologiche sono così intese:
  • inverno dal 01/12 a fine febbraio
  • primavera dal 01/03 al 30/5
  • estate dal 01/06 al 31/08
  • autunno dal 01/09 al 30/11