stato
Torna su

ALTRI INQUINANTI NORMATI

Le eccezionali condizioni meteorologiche che si verificano nel bacino del Po a causa della sua particolare topografia rendono molto più difficoltosa, rispetto al resto dell’Europa, la dispersione degli inquinanti atmosferici. In Europa non esiste infatti nessuna area geografica con le stesse caratteristiche avente dimensioni così vaste.Sebbene negli ultimi decenni le emissioni di molti inquinanti atmosferici siano diminuite in modo sostanziale, determinando una migliore qualità dell’aria ambiente tuttavia, a causa della complessità del fenomeno dell’inquinamento atmosferico che comporta l’ormai ben nota mancanza di relazione lineare tra emissioni e concentrazioni in aria, i livelli di alcuni inquinanti risultano sempre troppo elevati e i problemi legati alla qualità dell’aria persistono.

Nel bacino padano gli inquinanti che continuano a costituire una criticità sono il particolato atmosferico (PM10 e PM2,5) e l’ozono, entrambi riconosciuti come i principali responsabili degli effetti sulla salute umana, nonché il biossido di azoto (NO2). Il benzo(a)pirene, inquinante dalle accertate proprietà cancerogene, che negli ultimi anni ha presentato un trend in crescita, anche nel 2020 ha registrato un superamento del valore obiettivo nella stazione di Domodossola – Curotti, mentre nella stazione di traffico-urbano di Settimo-Vivaldi ha rilevato un valore della media annuale pari al valore obiettivo. In tutte le altre stazioni della rete regionale il valore misurato è stato inferiore al valore obiettivo.

Nel 2020, a causa dell’emergenza COVID-19 sono stati adottati diversi provvedimenti di limitazione degli spostamenti e delle attività produttive.

Per un approfondimento sull’effetto COVID-19 e qualità dell’aria nel primo periodo dell’anno, si rinvia alla relazione tecnica.

I valori misurati degli inquinanti sono resi disponibili al pubblico nel sito Sistema Piemonte e possono essere consultati o scaricati come dati, sia orari sia giornalieri in relazione alla tipologia di inquinante, o essere consultati come indicatori per singola area territoriale.

BENZENE E METALLI

Il Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 stabilisce per il benzene - un idrocarburo aromatico la cui presenza in atmosfera è riconducibile principalmente al traffico e, in alcune situazioni locali, agli impianti industriali - un valore limite annuale di 5 µg/m3.

Nel 2021 questo indicatore statistico risulta non superato in tutti i punti di misura della rete e i valori misurati sono sostanzialmente confrontabili con quelli rilevati nel 2020, ad eccezione delle stazioni di Cigliano-Autostrada e Alba-Tanaro nelle quali si riscontra un incremento e Cerano-Bagno e Torino-Rubino dove invece si rileva una diminuzione degli stessi. Da notare che anche la soglia di valutazione inferiore non risulta superata.

Figura 1
Benzene, media annuale - anno 2021

Fonte: Arpa Piemonte
Nel 2022 sono proseguite le misure delle concentrazioni dei metalli tossici in gran parte dei siti della rete nei quali è installato un campionatore di PM10.  Il Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010  attribuisce al piombo un valore limite, mentre all’arsenico, al cadmio e al nichel un valore obiettivo. I dati misurati nell’anno 2021 evidenziano concentrazioni decisamente inferiori ai rispettivi valori di riferimento, analogamente agli anni precedenti.  Da notare che anche le soglie di valutazione inferiore, vale a dire il valore al di sotto del quale la legge prevede che la misura non sia obbligatoria, non risulta superata.

Figura 2
Arsenico - media annuale - anno 2021

*a Biella-Lamarmora la percentuale dei dati validi è uguale all'81%. I dati mancanti sono in un periodo non critico per l'inquinante.
Fonte: Arpa Piemonte

Figura 3
Nichel - media annuale - anno 2021

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 4
Cadmio - media annuale - anno 2021

*a Biella-Lamarmora la percentuale dei dati validi è uguale all'81%. I dati mancanti sono in un periodo non critico per l'inquinante.
Fonte: Arpa Piemonte

Figura 5
Piombo - media annuale - anno 2021

Fonte: Arpa Piemonte

BIOSSIDO DI ZOLFO E MONOSSIDO DI CARBONIO

Nel 2021 sono continuate le misure delle concentrazioni del biossido di zolfo non rilevando, come negli anni precedenti, nessun superamento dei valori limite per la protezione della salute umana sia a livello orario che giornaliero.

Così come negli anni precedenti, anche nel 2021 le misure delle concentrazioni del monossido di carbonio non hanno rilevato nessun superamento del valore limite per la protezione della salute umana calcolato come media massima giornaliera calcolata su 8 ore e pari a 10 mg/m3.

CONTENUTI CORRELATI

Consulta la serie storica degli indicatori relativi al benzene e ai metalli.

Consulta il sito di Arpa Piemonte alla pagina sulla qualità dell’aria.

Consulta la pagina di Sistema Piemonte.