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FORESTE

La gestione sostenibile delle foreste concorre agli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e in particolare all'Obiettivo 15:

Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre

Considerato il valore ambientale, economico e sociale delle foreste, la Regione Piemonte opera per la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio: nel corso degli anni è stata sviluppata una normativa di settore e dal 2017 è in corso di attuazione il Piano Forestale Regionale (PFR), con una validità decennale.
Gli interventi più recenti mirano alla semplificazione amministrativa, alla valorizzazione della professionalità degli operatori e a una comunicazione sulla gestione sostenibile delle foreste, rivolta non soltanto agli addetti ai lavori ma che presta attenzione al grande pubblico.

Consulta l'argomento Foreste nei Fattori che influenzano lo stato della risorsa in Territorio.

Figura 1
Faggio limone



Fonte: Lorenzo Camoriano

La Legge e il Regolamento forestale regionale

La Legge forestale regionale riconosce innanzitutto il valore collettivo e l'interesse pubblico delle foreste sottolineandone la multifunzionalità. In quest’ ottica la legge regionale ha creato, anche attraverso i diversi regolamenti attuativi, nuovi strumenti per il sistema forestale piemontese, puntando in particolare sullo sviluppo economico delle filiere locali.

Alla valorizzazione economica delle risorse forestali è stato affidato il ruolo di traino per una selvicoltura sostenibile, riconosciuta di interesse pubblico, al fine di aumentare la percentuale di superficie forestale piemontese gestita in modo continuativo.

Tra le principali trasformazioni introdotte dalla normativa si annoverano infatti le forme di gestione associata, la nascita degli sportelli forestali, l'istituzione del Fondo Regionale di sviluppo forestale e dell'Albo delle imprese forestali del Piemonte. A quest’ultimo punto è strettamente collegato il sistema di formazione professionale forestale, avviato ormai da diversi anni, con la finalità di pervenire in modo graduale ad una forte professionalizzazione degli operatori.

La Regione Piemonte nel contempo non ha trascurato gli aspetti di multifunzionalità della gestione forestale, evidenti nel sistema di pianificazione e garantiti dal Regolamento forestale, e la tutela della biodiversità, concretizzata con la realizzazione del Registro regionale dei boschi da seme.

Inoltre con la Legge è stato istituito il comitato tecnico regionale per le foreste e il legno, organo consultivo della Giunta regionale in cui trovano rappresentanza i soggetti (boscaioli, consorzi forestali, ambientalisti, agricoltori, istituzioni di ricerca e di vigilanza) che esprimono i diversi interessi che la società ha nei confronti del bosco.

Per ulteriori approfondimenti consultare la sezione Territorio - Fattori - Foreste.

Pianificazione forestale

Pianificare significa contestualizzare alcuni interventi di gestione sulla base di una corretta conoscenza del territorio a livello ambientale, sociale ed economico.

L'articolazione della pianificazione si suddivide in tre livelli: regionale, territoriale e aziendale.

Il Piano Forestale Regionale

Il Piano Forestale Regionale (PFR), approvato con DGR 8-4583 del 23/01/17 è lo strumento fondamentale per orientare la politica forestale regionale, definendo obiettivi e azioni prioritarie nel quadro dell’attuazione delle norme e orientamenti emanati a livello nazionale, dell’Unione europea e degli accordi internazionali a scala globale.

Per maggiori dettagli e per scaricare gli elaborati del Piano Forestale Regionale visita la pagina web del sito della Regione Piemonte dedicata alle Foreste.

Piani Forestali Territoriali (PFT)

Il piano forestale territoriale (art. 10 l.r. n. 4/2009) è finalizzato alla valorizzazione polifunzionale delle foreste e dei pascoli all’interno delle singole Aree forestali individuate dal piano forestale regionale

Piani Forestali Aziendali (PFA)

Il piano forestale aziendale (art. 11 l.r. n. 4/2009), valido quindici anni, rappresenta lo strumento di programmazione e gestione degli interventi selvicolturali delle proprietà forestali e delle opere connesse.

PSR 2014-2020 Boschi e Foreste - Misure e bandi

Il PSR rappresenta la principale fonte di risorse economiche per lo sviluppo del comparto forestale e contribuisce quindi in modo sostanziale agli obiettivi della politica forestale regionale contenuti nel Piano Forestale Regionale.
Ad una dotazione iniziale di circa 78,8 milioni di euro si sono aggiunti ulteriori 18,88 milioni di euro “fondi di transizione” correlati all’estensione di due anni del periodo di programmazione, divenuto 2014-2022.

Si riporta di seguito lo schema delle principali Misure attivate in ambito forestale:

Misura

 Descrizione misura

01

Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione

04

Investimenti in immobilizzazioni materiali

08

Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste

12

Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque

16

Cooperazione

Figura 2



Fonte: Franco Gottero

Le azioni per lo sviluppo economico

Il PSR 2014-2020 agisce in modo diretto su tre aspetti principali del comparto forestale con obiettivi di sviluppo economico: le infrastrutture, le imprese e l’organizzazione del sistema imprenditoriale.

Per i primi due agisce in coerenza e prosecuzione dei precedenti periodi di programmazione con lo sviluppo della rete di viabilità forestale (per incrementare la quota parte di foreste “servite” rendendone possibile la gestione) e con il miglioramento della dotazione di macchine e attrezzature forestali. Pur proseguendo strategie consolidate, non mancano le novità sia di tipo amministrativo (l’utilizzo dei “costi standard” per il supporto della viabilità forestale) sia di tipo tecnico (la qualificazione delle imprese anche attraverso uno stretto collegamento con le attività formative) e strategico (l’attivazione di un’azione a titolarità regionale finalizzata alla costruzione di una infrastruttura informatica a vantaggio di tutto il comparto).

Sull’organizzazione del sistema imprenditoriale si interviene invece in modo nuovo e specifico con la Misura dedicata alla cooperazione nel settore forestale. Si intendono stimolare nuovi spazi imprenditoriali facendo lavorare insieme i soggetti che operano nelle filiere forestali per superare quegli ostacoli non affrontabili singolarmente. Gli “argomenti” oggetto della cooperazione sono declinati nelle varie sottomisure: l’innovazione, i progetti pilota, la filiera di approvvigionamento delle biomasse e la gestione forestale associata basata su Piani Forestali Aziendali.

Per maggiori dettagli visita la pagina web del sito della Regione Piemonte dedicata alla Misura 16.

Progetti pilota Misura 16

Cluster Legno Cuneo

Il Cluster Legno Cuneo è un progetto che ha come obiettivo principale l’innovazione organizzativa della filiera del legno. Il progetto si compone di 6 macroattività, tra cui spiccano focus relativi alla formazione, alla certificazione, alle fiere ed eventi e all’innovazione.

Leno 2022

Legno Energia Nord Ovest è un progetto pilota per la valorizzazione e qualificazione della filiera legno-energia in Piemonte e nelle aree limitrofe. L’iniziativa è fondata sulla cooperazione nel settore forestale.
LENO intende innescare e accompagnare un radicale mutamento d’approccio agli usi energetici delle biomasse, sia in ambito domestico, sia nel teleriscaldamento. L’obiettivo del progetto è di raccogliere le sfide ambientali che il settore deve affrontare trasformandole in opportunità, sia sostenendo quei modelli tecnici e organizzativi di approccio alle biomasse che si siano già dimostrati vincenti, sia favorendo l’innovazione di settore.Filiera corta ed economia locale, qualificazione dei combustibili legnosi, sostenibilità ambientale e significativa riduzione delle emissioni inquinanti sono i temi chiave sui quali il progetto intende agire.

Le azioni a finalità ambientale

Il ruolo ambientale delle foreste è progressivamente cresciuto nella consapevolezza dell’opinione pubblica e inizia, seppur con estrema lentezza, a tradursi in strumenti normativi che passano da un ottica vincolistica ad un ottica di servizi ecosistemici.

Il PSR 2014-2020, pur non prevedendo strumenti diretti, accompagna questo passaggio culturale con strumenti che possono essere opportunità per i soggetti che operano nel settore forestale.

Le azioni principali sono costituite dall’imboschimento dei terreni agricoli, nel solco di azioni già iniziate oltre 20 anni fa, dagli investimenti nella selvicoltura con finalità ambientali (strumento potente per far fronte alle avversità e al cambiamento climatico) e con l’indennità Natura 2000.

Gli investimenti selvicolturali perseguono 3 obiettivi:
  • la prevenzione dei danni alle foreste causati da fattori abiotici (incendi, valanghe, smottamenti, frane, caduta massi e altre calamità naturali) e biotici (fitopatie e infestazioni parassitarie) e le azioni di difesa idrogeologica e fitosanitaria
  • il ripristino dei danni alle foreste causati da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici tramite azioni di rinaturalizzazione dei popolamenti e opere connesse al ripristino della stabilità
  • accrescere la resilienza degli ecosistemi forestali nei confronti dei cambiamenti climatici e il loro pregio ambientale tramite azioni di diversificazione strutturale e specifica dei popolamenti forestali e di riqualificazione e miglioramento degli ecosistemi, azioni che possono essere accompagnate da attività di valorizzazione delle foreste a fini ricreativi, turistici, didattici e culturali.

L’erogazione di una indennità Natura 2000 “foreste” è una iniziativa nuova che agisce sotto forma di premio annuale per compensare gli svantaggi gestionali conseguenti alle necessità di preservazione degli Habitat facenti parte della Rete Natura 2000.
Per maggiori dettagli visita la pagina web del sito della Regione Piemonte dedicata alle Misure con finalità ambientale.

La formazione forestale

La montagna e le zone forestali in genere si stanno sempre di più proponendo come luoghi di nuove opportunità di lavoro e di sperimentazioni di modelli di vita compatibili con l'ambiente. Per questo la Regione Piemonte promuove e finanzia progetti formativi che vedono coinvolto tutto il territorio regionale, allo scopo di creare le condizioni favorevoli alla crescita di una nuova imprenditoria legata alla filiera forestale.

Da quasi 20 anni sono in corso numerose iniziative di formazione ed aggiornamento tecnico nel settore forestale con fondi comunitari (Programma di Sviluppo Rurale e Progetti Interreg) e regionali e il Piemonte è stata la prima Regione ad aver riconosciuto e normato le qualifiche professionali di Operatore e Istruttore forestale.

A fianco dei corsi realizzati e destinati ad operatori pubblici e privati infatti è stato avviato un percorso di riconoscimento e valorizzazione delle professionalità nel settore forestale.

La qualificazione degli operatori, aumentando le competenze professionali, diffonde esperienze, concetti tecnici, criteri organizzativi e di gestione della sicurezza, creando i presupposti per:
  • un adeguato riconoscimento dell’identità professionale;
  • la crescita del livello di professionalità delle imprese;
  • l’emersione del lavoro sommerso e l’incentivazione a comportamenti regolari senza misure repressive;
  • il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori e la conseguente riduzione della frequenza degli incidenti;
  • il miglioramento della sostenibilità ambientale degli interventi forestali ed ambientali;
  • la rivitalizzazione di economie locali;
  • garantire una base comune di conoscenze condivise per gli operatori del settore.
Per maggiori dettagli si veda la pagina web del sito della Regione Piemonte dedicata alle professioni forestali e formazione.

Nell’ambito della formazione specifica degli operatori relativamente all’utilizzo di adeguati dispositivi di sicurezza è stata realizzata l’innovativa App gratuita Cantieri forestali sicuri, che facilita il tracciamento dei cantieri e, in caso d'incidenti, le richieste di soccorso da parte di chi lavora in bosco.

Ad oggi sono inoltre attivi:
  • il progetto Interreg Alcotra EVOFOREST (Progetto Europeo di Valorizzazione delle imprese e degli Operatori FORESTali sul territorio italo-francese), che vede come capofila la Regione Liguria e a cui partecipano la Regione Piemonte, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e vari partner francesi. Il progetto, della durata di 2 anni, si prefigge di aumentare l’offerta formativa in ambito forestale nei territori coinvolti, sia a favore dei giovani che degli adulti, in particolare sui temi legati alle tecniche avanzate tra cui il taglio e l’allestimento del legname da tempesta.
  • il progetto For.Italy, che vede coinvolte le Regioni Piemonte (capofila), Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto, con l'obiettivo di supportare il recepimento su tutto territorio nazionale del Decreto Ministeriale sulla formazione forestale (D.M. 4472 del 29.04.2020) e favorire un'efficace attuazione delle misure cofinanziate con il fondo FEASR per il prossimo periodo di programmazione. Nell'ambito del progetto sono previsti 6 cantieri dimostrativi e informativi sulla formazione forestale e 7 corsi di formazione per Istruttori forestali di abbattimento ed allestimento con l'obiettivo di formare 90 nuovi istruttori forestali che potranno essere impiegati su tutto il territorio nazionale nella realizzazione dei corsi di formazione in ambito forestale promossi dalle Regioni e dalle Province Autonome.

Azioni di supporto, riconoscimento e valorizzazione delle professionalità nel Settore forestale sono l’istituzione della Rete degli Sportelli forestali per avvicinare il cittadino e il professionista alle tematiche relative alla gestione del bosco e del territorio e la gestione dell’Elenco operatori forestali del Piemonte; strumento complementare all’Albo delle imprese forestali del Piemonte che vuole agevolare i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni nella ricerca di maestranze qualificate. In affiancamento agli Sportelli è inoltre stata creata e finanziata la rete dei Punti Informativi Forestali (PIF), che ad oggi conta 21 sedi distribuite su tutto il territorio regionale.

Per i dovuti approfondimenti relativi alla App gratuita Cantieri forestali sicuri, all’Elenco degli operatori forestali e all’ ’Albo delle imprese forestali del Piemonte consultare le seguenti pagine web dedicate.

La comunicazione del Settore Foreste

Il Settore Foreste da oltre un decennio investe risorse nel campo della comunicazione e informazione forestale attraverso: il sito web costantemente aggiornato, la newsletter mensile che conta più di 5400 iscritti, la diffusione delle notizie attraverso i vari social network regionali (#forestepiemonte), la redazione di brochure e pubblicazioni tematiche rese gratuitamente scaricabili dal sito web, la realizzazione di video e cortometraggi informativi rivolti anche a target non specialistico, l’organizzazione e/o partecipazione a convegni, seminari, workshop e fiere di settore rivolti a amministratori, imprese, operatori e/o cittadini.

Per la consultazione delle numerose pubblicazioni si rimanda alla pagina dedicata alle pubblicazioni editoriali.

Per i contenuti audiovisivi si rimanda al canale ufficiale You Tube, playlist “Foreste: gestione, promozione e tutela“ e alla pagina Piemonte Terra di Tartufi.

Per la consultazione delle infografiche su boschi e legno del Piemonte visualizza la pagina dedicata.

Il mediometraggio a carattere documentaristico “La via del bosco” (45 minuti) (articolo su Piemonte Informa) è disponibile per chi fosse interessato a proporre occasioni di proiezione e dibattito, scrivere a comunicazioneforestale@regione.piemonte.it

Le foreste e la lotta al cambiamento climatico

L'attuazione del Piano Forestale Regionale, i cui obiettivi generali sono focalizzati sulla tutela delle risorse forestali piemontesi e sulla gestione forestale sostenibile, contribuisce a ridurre l'impatto del cambiamento climatico. Le risorse impiegate, nell'arco dei dieci anni di validità del piano, sono principalmente legate ai fondi strutturali europei.

Molte misure del Programma di sviluppo rurale sono fondamentali sia per le strategie di adattamento che per quelle di mitigazione in riferimento alla lotta al cambiamento climatico: per le foreste la principale è la Misura 8.

Le operazioni della Misura 8 in ambito forestale contribuiscono a migliorare la competitività sostenibile delle imprese e degli operatori del settore forestale, a prevenire e ripristinare i danni fitosanitari e ambientali legati ai cambiamenti climatici, a sostenere il ripristino, il mantenimento e il miglioramento della biodiversità naturale e del paesaggio e infine, a diffondere pratiche forestali atte ad aumentare il sequestro del carbonio.

Altre Misure (Misura 16, articolata in più operazioni e incentrate sulla cooperazione) concorrono e alcune possono contribuire in modo trasversale (Misura 1, articolata in più operazioni e focalizzata su formazione, informazione e comunicazione) alle due linee di azione "adattamento" e "mitigazione" per la lotta al cambiamento climatico.

Un altro strumento fondamentale per le politiche forestali e le strategie legate al clima è senza dubbio rappresentato dalle linee guida regionali per l'adesione al mercato volontario dei crediti di carbonio forestale e la definizione di una procedura per la determinazione, contabilizzazione, validazione e commercializzazione dei crediti di carbonio della silvicoltura piemontese.