PRECIPITAZIONI E PORTATE
Precipitazioni
Il 2021 è cominciato con un mese di gennaio piovoso in cui sono state registrate precipitazioni sopra la media di circa il 50%, soprattutto grazie ai contributi nella parte settentrionale e meridionale della regione: i bacini di Toce, Sesia, Orba e Scrivia han totalizzato più di 120 mm ciascuno.
I successivi 2 mesi, febbraio e marzo, sono risultati tra i più secchi dell’anno: è stato infatti registrato un prolungato periodo di scarsità di precipitazioni a partire dall’8 febbraio; in questo mese complessivamente sono stati registrati solamente 32 mm di pioggia su tutto il bacino del Po piemontese, mentre a marzo gli afflussi sono stati di circa 8 mm. Il deficit è stato rispettivamente del 56% e 91% rendendo il mese di marzo 2021 il 4° più secco dal 1950; la pioggia cumulata media dall’inizio dell’anno è risultata tuttavia in linea con la norma, grazie alle precipitazioni abbondanti osservate a gennaio.
Il mese di aprile è stato caratterizzato da precipitazioni ancora sotto la media di circa il 40%, con circa 60 mm medi sul bacino piemontese del Po; i contributi maggiori sono stati registrati sui bacini meridionali della regione al confine con la Liguria.
Dopo 3 mesi con precipitazioni sotto le medie nei mesi di maggio e giugno si sono verificate condizioni più piovose, con valori di precipitazioni sostanzialmente nella media: a maggio sono stati registrati circa 115 mm mentre a giugno circa 70 mm.
Nel mese di luglio si sono verificate condizioni di piovosità complessivamente ben sopra la media (circa 130 mm medi), risultando il secondo mese più piovoso dell’anno dopo novembre; il surplus idrico mensile è stato superiore al 100% grazie soprattutto alle precipitazioni abbondanti che si sono concentrate nel nord Piemonte: nel solo bacino del Toce sono stati registrati oltre 280 mm di pioggia. Nei bacini meridionali invece gli afflussi sono stati più esigui, infatti gli indici di siccità, in particolare l’SPI a 6 mesi (da febbraio a luglio), ha evidenziato valori di siccità più che moderata.
Nel mese di agosto gli afflussi sono stati piuttosto contenuti con un deficit medio sull’intero bacino del Po chiuso alla confluenza con Ticino di circa il 50%; le precipitazioni sono state molto scarse nei bacini meridionali, la cui condizione di siccità sul medio-lungo periodo è andata ad accentuarsi in modo più consistente.
I successivi mesi di settembre e ottobre hanno registrato afflussi sostanzialmente in media: con circa 60 e 90 mm rispettivamente sono stati registrati deficit contenuti, nell’ordine di circa il 10-15%. Da segnalare le importanti precipitazioni registrate nel bacino dell’Orba durante le giornate del 3-5 ottobre: l’intensità e la persistenza del fenomeno, alimentato da una forte umidità proveniente sia dal mare sia dalle correnti di libeccio in quota, ha originato quantitativi di piogge cumulate eccezionali su differenti scale temporali tra 3 e 24 ore determinando una piena fluviale da record sul torrente Orba.
Nel mese di novembre, il più piovoso del 2021, sono state registrati valori di pioggia di circa il 50% in più rispetto la norma; le precipitazioni che hanno interessato prevalentemente i bacini idrografici del cuneese hanno superato i 200 mm. Gli afflussi abbondanti hanno determinato un ritorno a condizioni idrologiche di normalità, evidente dall’analisi degli indici di siccità SPI sia sul breve che lungo periodo (3, 6, 12 mesi).
L’anno 2021 si è poi concluso con il mese di dicembre con afflussi medi piuttosto scarsi, pari a circa 22 mm, concentrati prevalentemente nei settori occidentali della regione, segnando un deficit complessivo di circa il 65%. La giornata più piovosa è risultata essere l’8 dicembre in cui sono state registrate sulle Alpi piemontesi le prime nevicate significative della stagione.
Figura 1
Precipitazioni sui bacini idrografici - anno 2021
Portate
Il 2021 può essere considerato un anno sotto la media per quanto riguarda i deflussi in Piemonte; si sono, infatti, registrati scostamenti negativi rispetto alla media storica di riferimento, poiché sono mancati eventi significativi nei mesi storicamente più piovosi, ad eccezione di novembre, e sono stati diversi i periodi asciutti sia in primavera che in autunno.
L’anno è iniziato con un mese di gennaio caratterizzato da deflussi sopra la media praticamente ovunque, ma poi febbraio e marzo sono stati particolarmente asciutti con deflussi sotto la media e scostamenti negativi anche oltre il -60% su Orco e Stura di Lanzo a nord del Po, e -70% a sud su Bormida e Belbo. Anche nel mese di aprile la situazione è rimasta sostanzialmente invariata e quindi sotto la media.
Nonostante maggio e giugno siano stati sostanzialmente in media come precipitazioni, queste non sono state sufficienti a colmare lo scostamento negativo accumulato dall’inizio dell’anno in termini di deflussi, per cui in entrambi i mesi si registrano scostamenti negativi, particolarmente significativi nel bacino dell’Agogna con -80%. Lungo le aste del Po e del Tanaro gli scostamenti di maggio e giugno sono stati mediamente del -50% e -40% rispettivamente.
A luglio, grazie alle precipitazioni ben al di sopra della media, gli scostamenti sono diminuiti ma i deflussi sono rimasti sotto la media praticamente ovunque, in particolare nei bacini meridionali dove si registra il -45% sulla Stura di Demonte e -40% in media sul Tanaro. Particolarmente significativo il valore dello scostamento sul Pellice a Villafranca, -69%.
Bisogna arrivare ad ottobre per registrare un evento significativo di pioggia che però è stato molto localizzato ed ha alimentato esclusivamente il bacino dell’Orba dove si è registrato il colmo di piena più alto di sempre. Negli altri bacini, invece, i deflussi sono rimasti al di sotto della media anche in modo significativo con il -66% sul Tanaro ad Alba e il -63% sul Po a Torino.
Gli ultimi due mesi dell’anno hanno continuato a registrare scostamenti negativi rispetto al periodo storico di riferimento nonostante un novembre piovoso oltre la media, che però non è riuscito a colmare il deficit accumulato da inizio anno anzi, con dicembre, che è stato molto secco, il deficit si è incrementato. Si registrano infatti, nei due corsi d’acqua più grandi, Po e Tanaro, scostamenti superiori a -50% a fine 2021.
Nel bilancio di un anno così caratterizzato, per tutti i corsi d’acqua analizzati la portata media annua risulta inferiore a quella storica di riferimento; nella sezione di Isola S.Antonio, chiusura del bacino del Po piemontese, la portata media annua è stata il 33% più bassa del valore medio storico.
Figura 2
Deficit medio annuo sui bacini piemontesi - anno 2021
Figura 3
Po a Isola S. Antonio. Portata media annua - anni 1998-2020
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