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NO2

Le eccezionali condizioni meteorologiche che si verificano nel bacino del Po a causa della sua particolare topografia rendono molto più difficoltosa, rispetto al resto dell’Europa, la dispersione degli inquinanti atmosferici. In Europa non esiste infatti nessuna area geografica con le stesse caratteristiche avente dimensioni così vaste.

Sebbene negli ultimi decenni le emissioni di molti inquinanti atmosferici siano diminuite in modo sostanziale, determinando una migliore qualità dell’aria ambiente, tuttavia, a causa della complessità del fenomeno dell’inquinamento atmosferico che comporta l’ormai ben nota mancanza di relazione lineare tra emissioni e concentrazioni in aria, i livelli di alcuni inquinanti risultano sempre troppo elevati e i problemi legati alla qualità dell’aria persistono.

Nel bacino padano gli inquinanti che continuano a costituire una criticità sono il particolato atmosferico (PM10 e PM2,5) e l’ozono, entrambi riconosciuti come i principali responsabili degli effetti sulla salute umana, nonché il biossido di azoto (NO2). Il benzo(a)pirene, inquinante dalle accertate proprietà cancerogene che negli ultimi anni ha presentato un trend in crescita, nel 2021, complice una meteorologia particolarmente favorevole, non ha presentato superamenti del valore obiettivo in alcun punto di misura.

I valori misurati degli inquinanti sono resi disponibili al pubblico nel sito Aria ambiente Piemonte e possono essere consultati o scaricati come dati, sia orari sia giornalieri in relazione alla tipologia di inquinante, o essere consultati come indicatori per singola area territoriale.

Biossido di azoto (NO2) media annuale

Il composto degli ossidi di azoto di maggiore interesse per la protezione della salute umana - di origine sia primaria che secondaria e con un ruolo importante nelle reazioni fotochimiche nonché di precursore degli ioni nitrato presenti nel particolato - ha tra le principali fonti emissive il traffico veicolare e la produzione di energia termica.

Il biossido di azoto prosegue nel 2021 sul territorio regionale il lento trend discendente dei valori rilevato negli ultimi 30 anni ed interrotto nel 2017 a causa di una meteorologia particolarmente sfavorevole alla dispersione degli inquinanti, continuando tuttavia ad evidenziare criticità soprattutto nell’agglomerato di Torino, dove sono stati rilevati 4 superamenti del limite orario, pari a 200 µg/m3 da non superare più di 18 volte l’anno, nella stazione di traffico urbano di Torino-Rebaudengo.
Il valore limite annuale per la protezione della salute umana pari a 40 µg/m3, calcolato come media su di un anno civile, è stato superato nelle stazioni di traffico di Torino-Consolata e Torino-Rebaudengo. Tali punti sono collocati in contesti caratterizzati da un intenso traffico veicolare e da un’intensa antropizzazione del territorio

Figura 1
NO2, medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale

Nella mappa sono riportate le medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale; ad ogni sito di misura è associato un colore differente in relazione alla classe di concentrazione nella quale la misura è compresa. Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato dal 2009.

Figura 2
NO2, medie annuali stimate per i vari comuni con il sistema modellistico

Nella mappa sono riportate le medie annuali stimate per i vari comuni con il sistema modellistico di qualità dell'aria; ad ogni comune è associato un colore differente in relazione alla classe di concentrazione nella quale il valore stimato è compreso.
È possibile visualizzare i parametri della qualità dell'aria dal 2007, cliccando sulla tendina sotto la legenda; si osservano in tal modo le variazioni della qualità dell'aria nel corso degli anni per ciascun comune.
Nella figura 3 vengono confrontati i livelli annuali di NO2 misurati in due stazioni della rete di Torino, grande città di pianura, con quelli rilevati in due stazioni di Biella, piccola città pedemontana.
Si sottolinea che la stazione urbana di traffico di Biella-Lamarmora è rappresentativa di una situazione locale in zona pedemontana e non dell’insieme delle stazioni di traffico.

Figura 3
NO2, andamento della media annua a Torino e a Biella - anni 2003-2021

Fonte Arpa Piemonte


In Piemonte le concentrazioni di NO2 presentano nell’ultimo anno, per le stazioni riportate nel grafico nel periodo 2003-2021, un andamento relativamente stabile pur in un quadro generale di decremento, nell’intero periodo considerato.

Figura 4
NO2, minima e massima media annua per provincia - anno 2021

Fonte: Arpa Piemonte

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*Dernice Costa, percentuale dati validi=83% (stazione considerata anche se con % dati inferiore al 90% in quanto sempre funzionante nei periodi critici per questo inquinante)

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Consulta la serie storica dell'indicatore NO2 media annua e dell'indicatore NO2 superamenti limite orario.

Consulta il sito di Arpa Piemonte alla pagina sulla qualità dell’aria.

Consulta la pagina di Sistema Piemonte.