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SCARSITÀ DI ACQUA

Per siccità si intende una diminuzione temporanea della disponibilità di acqua, rispetto ai valori medi di riferimento mentre la scarsità di acqua è una condizione costante in cui la domanda supera le risorse disponibili in modo sostenibile.

Il problema della disponibilità di acqua si sta facendo sempre più evidente anche a causa del cambiamento climatico in atto, pertanto la Commissione europea ha invitato gli Stati membri ad includere nei piani relativi ai bacini idrografici anche piani di gestione dei rischi di siccità.

La scarsità di acqua, sempre più evidenziata anche nei corsi d’acqua del Piemonte, è dovuta sia a particolari condizioni locali che agli ingenti prelievi per gli usi antropici; oltre a creare difficoltà per gli approvvigionamenti, che quando possibile si orientano verso fonti alternative ad esempio ricorrendo alle acque sotterranee, rappresenta un problema per lo stato di salute dell’ecosistema fluviale e del suo equilibrio ecologico.

La riduzione delle portate modifica i processi di scambio tra falde e acque superficiali   mettendo a repentaglio la continuità longitudinale e laterale del corpo idrico, con possibili alterazioni del naturale assetto morfologico e con severi effetti negativi sulle componenti biologiche degli ecosistemi.  

In Piemonte si persegue da tempo una strategia di azione  con valenza interregionale per dotarsi di conoscenze utili a fronteggiare le problematiche  connesse con le criticità idriche accentuate dai cambiamenti climatici.

A partire dal 2003 si è operato d’intesa con le altre regioni padane, nell’ambito della Cabina di regia dell’Autorità di Bacino del fiume  Po, per monitorare l’evolversi dello stato quantitativo delle risorse idriche e nel 2005 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa finalizzato all’attività unitaria conoscitiva e di controllo del bilancio idrico rivolta alla prevenzione degli eventi di magra eccezionale del bacino del Fiume Po.

Dalla positiva esperienza della Cabina di regia è stato istituito un Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto padano che opera anche a supporto della quantificazione del bilancio idrico e relativi indicatori circa gli scenari di severità della carenza idrica.

Inoltre, allo scopo di disporre di un quadro conoscitivo sull’evoluzione dello stato idrologico dei corsi d’acqua, la situazione meteo-idrometrica e delle falde acquifere è oggetto di un monitoraggio automatico in continuo. Infine, in sede di approvazione della Relazione di attuazione del Piano di Tutela delle Acque, il Consiglio Regionale del Piemonte ha ulteriormente ribadito l’esigenza di integrare la politica regionale promuovendo le iniziative di risparmio in capo agli utilizzatori come contributo irrinunciabile al raggiungimento degli obiettivi ambientali.

Il 2021 in Piemonte è risultato un anno con piogge totali leggermente sotto la media; la distribuzione sui 12 mesi è risultata disomogenea, con mesi molto asciutti (febbraio, marzo e dicembre) e altri molto piovosi (luglio e novembre). Le precipitazioni cadute nel corso dell’anno sull’intero bacino del fiume Po, chiuso a valle della confluenza con il Ticino, sono state pari a circa 865 mm: tale dato è inferiore del 11% rispetto al valore storico di riferimento (trentennio 1961-1990).

Figura 1
Indice di classificazione sintetico della siccità in Piemonte calcolato annualmente dal 1950 al 2021

Fonte: Arpa Piemonte

"Indice sintetico annuale di classificazione della siccità in Piemonte che combina in modo standardizzato intensità, estensione e durata del fenomeno. L'indice varia tra 1 (massima estensione, intensità e durata della siccità) e 0 (nessun evento di siccità osservato); gli anni sono ordinati per valore decrescente dell’indice"

La definizione di un indice di classificazione sintetico è utile per analizzare il fenomeno della siccità considerando non solo la sua intensità ma anche la sua durata all’interno dell’anno e la percentuale di territorio coinvolto e confrontando queste caratteristiche con quanto accaduto negli anni del periodo 1950-2021.

L’indice si basa sui seguenti parametri:

  • severità della siccità (SPI - Standardized Precipitation Index  a 3 mesi);
  • lunghezza dei periodi siccitosi;
  • estensione spaziale del fenomeno (percentuale di territorio coperta dai bacinoi rispetto alla superficie della regione);

L’indice sintetico permette inoltre di raffrontare tra loro le diverse annate, così da definire una “graduatoria”, come rappresentato nella figura 1.

SPI: Standardized Precipitation Index (SPI; McKee et al., 1993, World Meteorological Organization, 2012) Utilizzato per il monitoraggio, a diverse scale temporali, della siccità in termini di deficit (o surplus) di precipitazione rispetto alla media climatologica.