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ACQUE SUPERFICIALI - FIUMI


Il raggiungimento di una buona qualità dei Corsi d'Acqua concorre agli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile  e in particolare all'Obiettivo 6:

Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie

Nel 2020 è stato avviato il terzo sessennio di monitoraggio attuato secondo le modalità tecniche definite dal Decreto 260/2010, relativo al periodo 2020-2025 nell’ambito del terzo Piano di Gestione Distrettuale del Po. Nella presente Relazione sullo Stato dell'Ambiente viene presentato il monitoraggio delle acque superficiali (fiumi e laghi) svolto nel 2020.

Nel sessennio di monitoraggio 2014-2019, dei 598 Corpi Idrici relativi ai fiumi individuati in Piemonte, il 50% risulta in una classe di Stato/Potenziale Ecologico Elevato o Buono e il 50% in una classe Sufficiente o inferiore.

Per quanto riguarda lo Stato Chimico, l’89% dei CI ricade nella classe Buono e l’11% nella classe “Non Buono”.

 

In figura 1 il grafico riporta la distribuzione percentuale delle classi di Stato/Potenziale Ecologico e delle classi di Stato Chimico di tutti i Corpi Idrici del Piemonte, sia monitorati che classificati per raggruppamento.

La classificazione rimane uno degli aspetti più importanti che consente di misurare la rilevanza degli impatti determinati sul corpo idrico (a carico di una o più delle componenti monitorate) dall’insieme delle pressioni antropiche.
Attraverso la revisione dell’Analisi delle Pressioni avvenuta nel 2019-2020, applicando la metodologia definita a livello distrettuale, sono state individuate le pressioni antropiche più significative sui corpi idrici, cioè quelle potenzialmente in grado di pregiudicarne il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualità. Tra queste risultano più significative le alterazioni morfologiche, in particolar modo relative alle modificazioni della zona ripariale, i prelievi, gli scarichi di acque reflue urbane e l’agricoltura.
Ovviamente la valutazione dei singoli indici può non essere esplicativa del reale stato del corpo idrico; infatti può esserci presenza di una alterazione anche quando essa non si traduce in uno stato di qualità inferiore al Buono o comunque in un cambio di classe di Stato.
Per tale motivo è indispensabile l’analisi integrata dei dati di stato insieme agli impatti ambientali presenti, (attraverso l’utilizzo di specifici indicatori quali contaminazione da pesticidi, VOC, inquinamento da nutrienti e carico organico) al fine di confermare i risultati dell’Analisi delle Pressioni e di verificare l’efficacia delle misure di tutela o miglioramento messe in atto.

 

Figura 1
Stato Chimico e Stato/Potenziale Ecologico dei corpi idrici - FIUMI– sessennio 2014-2019



Rete di monitoraggio dei Fiumi

La rete di monitoraggio dei corsi d’acqua è costituita da una Rete Base (RB) di 194 corpi idrici (CI) e 10 Siti di Riferimento (RB_SR) e da una rete aggiuntiva (RA). La RA è rappresentata da stazioni di monitoraggio aggiuntive (SA) all’interno dei CI per i quali è già prevista la stazione principale e da un sottoinsieme di CI aggiuntivi (CA) non fisso, selezionato per specifiche valutazioni e finalità nell’ambito dei programmi di monitoraggio triennali.
Ai sensi della DQA i CI vengono monitorati secondo specifiche frequenze nell’ambito di un ciclo sessennale di programmazione; alcuni tutti gli anni, altri 1 solo anno.
Nel 2020 sono stati monitorati 187 punti di monitoraggio appartenenti sia rete base che a quella aggiuntiva.

Su tutti i corpi idrici della rete è effettuato il monitoraggio chimico secondo un protocollo analitico che comprende i parametri generali di base su tutti i punti, mentre i contaminanti sono determinati su un sottoinsieme di punti individuati in base all’Analisi delle Pressioni.

Nello specifico, ad ogni indicatore dell’analisi delle pressioni è stato associato un set di parametri chimici, sulla base della tipologia di impatto atteso e prevista dalle indicazioni fornite dal Distretto di Bacino del Po:

  • sovraccarico di nutrienti e/o sostanza organica
  • inquinamento microbiologico
  • inquinamento chimico (contaminazione da sostanze tab. 1/A e 1/B del Decreto 260/2010)

I parametri chimici ricercati sono quelli necessari al calcolo degli indici di stato di qualità previsti dal Decreto 260/10; in particolare:

  • parametri di base per il calcolo del LIMEco (azoto, fosforo e ossigeno)
  • inquinanti specifici (VOC, Fito, Metalli e altre sostanze), per il calcolo dello Stato Ecologico
  • sostanze pericolose prioritarie (definite a livello europeo), per il calcolo dello Stato Chimico
  • parametri di base a supporto delle componenti biologiche


Gli Elementi di Qualità Biologica previsti sono il macrobenthos, le diatomee, le macrofite, e vengono monitorati tenendo conto delle varie pressioni insistenti sui diversi corpi idrici.
A differenza del monitoraggio chimico, che viene effettuato ogni anno, il monitoraggio delle componenti biologiche è previsto per ogni corpo idrico una volta nel triennio.


Consulta la serie storica degli indicatori ambientali sull'acqua.

Figura 2
Rete di monitoraggio dei fiumi

 SQA Stato chimico - Fiumi

Stato Chimico è un indice che valuta la qualità chimica dei corsi d’acqua. La valutazione dello Stato Chimico è stata definita a livello comunitario in base a una lista di 33+8 sostanze pericolose o pericolose prioritarie per le quali sono previsti Standard di Qualità Ambientale (SQA) europei fissati dalla Direttiva 2008/105/CE recepiti dal DLgs 219/10.
La verifica degli SQA è effettuata sul valore medio annuo delle concentrazioni. 

L’indice è costituito da 2 classi: Buono e Non Buono.

Tabella 1
Stato Chimico. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 2 classi – anno 2020

Classi

Numero CI

Buono

121

Non Buono

66

I dati del 2020 evidenziano come il 65% dei corpi idrici monitorati ricadano nella classe Buono dell’indice Stato Chimico e il restante 35% nella classe Non Buono.


Consulta gli approfondimenti per i corsi d'acqua.
Consulta la serie storica dell'indicatore Stato Chimico.

STATO ECOLOGICO – FIUMI

Lo Stato Ecologico (SE) del Corpo Idrico Superficiale (CI) è definito dalla valutazione integrata degli indici STAR_ICMi - macrobenthos, ICMi - diatomee, IBMR - macrofite, NISECI - fauna ittica, LIMeco e dalla verifica degli Standard di Qualità Ambientali (SQA) per gli inquinanti specifici.

Consulta la serie storica dell'indicatore Stato Ecologico.

LIMeco (Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ecologico

Il LIMeco (Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ecologico) è un indice sintetico che descrive la qualità delle acque correnti per quanto riguarda i nutrienti e l’ossigenazione. I parametri considerati per la definizione del LIMeco sono: Ossigeno in % di saturazione (scostamento rispetto al 100%), Azoto ammoniacale, Azoto nitrico e Fosforo totale.
L’indice LIMeco concorre insieme a STAR_ICMi, ICMi, IBMR, NISECI, SQA inquinanti specifici, alla definizione dello Stato Ecologico del Corpo Idrico Superficiale (CI).

Figura 3
Indice LIMeco. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 classi - anno 2020

Classi

Numero CI

Elevato

77

Buono

52

Sufficiente

31

Scarso

22

Cattivo

5


I dati dell’anno 2020 evidenziano come il 41% dei CI monitorati ricada in classe Elevato di LIMEco, il 28% nella classe Buono, il 16% nella classe Sufficiente ed il restante 15% nelle classi Scarso e Cattivo.

Consulta la serie storica dell'indicatore LIMeco.

Diatomee - Indice ICMi (Intercalibration Common Metric Index)

Le Diatomee sono alghe unicellulari e vengono utilizzate come bioindicatori per la valutazione della qualità biologica dei corsi d'acqua.

L’indice ICMi è un indice multimetrico che deriva dalla combinazione dell’Indice di Sensibilità agli Inquinanti (IPS) e sull’Indice Trofico (TI) e concorre insieme ad altri indici (STAR_ICMi, IBMR, ISECI, LIMeco, SQA inquinanti specifici) alla definizione dello Stato Ecologico del Corpo Idrico Superficiale (CI).

Figura 4
Diatomee. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 classi - anno 2020

Classi

Numero CI

Elevato

10

Buono

12

Sufficiente

15

Scarso

9

Cattivo

0

I dati dell’anno 2020 evidenziano come il 48% dei CI monitorati ricada nelle prime due classi dell’indice diatomico ICMi Elevato e Buono, il 33%  nella classe Sufficiente e il restante 19% nella classe Scarso.

Consulta la serie storica dell'indicatore Diatomee

Macrobenthos - indice STAR_ICMi (Standardisation of River Classifications_Itercalibration Multimetric Index)

Il macrobenthos è la comunità di organismi invertebrati bentonici che vivono nell’acqua; il macrobenthos presenta una notevole importanza ecologica, in quanto riveste un ruolo fondamentale per la funzionalità degli ecosistemi fluviali.
Lo STAR_ICMi è un indice multimetrico composto da 6 metriche che forniscono informazioni in merito ai principali aspetti che la Direttiva chiede di considerare per l’analisi della comunità macrobentonica.
L’indice STAR_ICMi concorre insieme a ICMi, IBMR, ISECI, LIMeco, SQA inquinanti specifici, alla definizione dello Stato Ecologico del Corpo Idrico Superficiale (CI).

Figura 5
Macrobenthos. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 classi - anno 2020

Classi

Numero CI

Elevato

13

Buono

31

Moderato

11

Scarso

6

Cattivo

3

I dati dell’anno 2020 evidenziano come i CI monitorati abbiano una distribuzione nelle classi di STARICMi con il 20% di CI in Elevato, il 49% in Buono, il 17% in Sufficiente e il restante 14% in Scarso e Cattivo.

Consulta la serie storica dell'indicatore Macrobenthos.

Macrofite - indice IBMR (Index Macrofitique Biologique en Rivière)

Le macrofite acquatiche sono le specie vegetali macroscopiche che vivono nell’ambiente acquatico e in prossimità di esso.
L’IBMR è un indice per la valutazione dello stato trofico dei corsi d’acqua e concorre insieme a STAR_ICMi, ICMi, ISECI, LIMeco, SQA inquinanti specifici, alla definizione dello Stato Ecologico del Corpo Idrico Superficiale (CI); si tratta di un indice finalizzato alla valutazione dello stato trofico dei CI che si basa sull’uso di una lista floristica di taxa indicatori ad ognuno dei quali è associato un valore indicatore di sensibilità ad alti livelli di trofia.

Figura 6
Macrofite. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 5 classi - anno 2020

Classi

Numero CI

Elevato

6

Buono

10

Sufficiente

11

Scarso

4

Cattivo

3

I dati dell’anno 2020 evidenziano come il 47% dei CI monitorati ricadano nelle classi Elevato e Buono, il 32% nella classe Sufficiente e il restante 21% nelle classi Scarso e Cattivo.

Consulta la serie storica dell'indicatore Macrofite.

SQA inquinanti specifici - fiumi

Gli inquinanti specifici sono sostanze per le quali sono previsti SQA definiti a scala nazionale.
La verifica degli Standard di Qualità Ambientali (SQA) per gli inquinanti specifici scaricati e/o immessi nel bacino in quantità significative concorre insieme a STAR_ICMi, ICMi, IBMR, ISECI, LIMeco alla definizione dello Stato Ecologico. La verifica degli SQA è effettuata sul valore medio annuo delle concentrazioni. È determinato sulla base della valutazione del dato peggiore di un triennio per il monitoraggio Operativo e di un anno per il monitoraggio di Sorveglianza.

Figura 7
SQA inquinanti specifici. Ripartizione dei Corpi Idrici nelle 3 classi - anno 2020

Classi

Numero CI

Elevato

33

Buono

99

Sufficiente

55

I dati dell’anno 2020 evidenziano come il 53% dei corpi idrici monitorati ricadano nella classe Buono dell’indice SQA inquinanti specifici, il 18% in classi Elevato e il 29% in classe Sufficiente. Apparentemente gli SQA risultano la componente che meno declassa lo Stato Ecologico, anche se è importante considerare la variabilità del risultato negli anni, in termini di stabilità e valori borderline, attraverso l’integrazione di dati di maggior dettaglio sulla presenza di impatto chimico.

Consulta la serie storica dell'indicatore SQA inquinanti specifici.

Confronto trienni

Le modalità di classificazione dello Stato Chimico e Stato Ecologico, da tenere presente nella valutazione dei dati triennali di monitoraggio, sono:

  • la classe di Stato Chimico attribuita al termine del triennio deriva dal risultato peggiore conseguito nei 3 anni. I dati del triennio 2017-2019 evidenziano come il 58% dei corpi idrici monitorati ricadano nella classe “buono” dell’indice Stato Chimico e il restante 42% nella classe “non buono”;
  • la classe di Stato Ecologico deriva dall’integrazione di tutti gli indicatori chimici e biologici monitorati e la classe di Stato Ecologico deriva dall’attribuzione della classe più bassa degli indici; anche in questo caso i risultati degli indici nel terzo anno di monitoraggio possono influire in modo determinante sull’attribuzione della classe di Stato Ecologico.

Al termine del triennio di monitoraggio 2017-2019 si rileva che il 19% dei corpi idrici monitorati ricade in classe “elevato” e “buono”, il 64% sia in classe “sufficiente”, il 17% nelle classi “scarso” e “cattivo”.

Sul mancato raggiungimento dell’obiettivo di qualità influisce in modo predominante il risultato della valutazione dello Stato Ecologico rispetto allo Stato Chimico, infatti la maggior parte dei corpi idrici ha un indice di Stato ecologico inferiore al buono.

Il confronto dei quattro trienni di monitoraggio ai sensi della Direttiva, 2009-2011, 2012-2014, 2014-2016 e 2017-2019 sia per quanto riguarda lo Stato Chimico che per quanto riguarda lo Stato Ecologico è riportato nelle figure seguenti.

Figura 8
Stato Chimico - confronto trienni

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 9
Stato Ecologico - confronto trienni

Fonte: Arpa Piemonte

CONTAMINAZIONE da FITOSANITARI

Il monitoraggio è lo strumento per la verifica degli impatti delle diverse pressioni insistenti sui corpi idrici.
Una delle pressioni presenti e diffuse sul territorio piemontese è sicuramente l’agricoltura, Arpa Piemonte a partire dal 2009 ha messo a punto una metodologiache consente di calcolare un indicatore sintetico per valutare l’entità della presenza e significatività della pressione agricola e del fenomeno di contaminazione da prodotti fitosanitari e lo specifico impatto, da utilizzare nel caso di.
Si tratta di un indice sintetico che prende in considerazione i seguenti fattori: frequenza di riscontri nell’anno, da intendersi come numero di campioni positivi per la presenza di residui di pesticidi, concentrazione media annua della somma di tutte le sostanze attive riscontrate nei singoli campioni, numero di sostanze attive riscontrate nell’anno considerato in ogni stazione di campionamento
I singoli fattori considerati sono raggruppati in classi e ad ogni classe viene attribuito il punteggio riportato in tabella.

Tabella 2
Prodotti fitosanitari. Punteggi attribuiti a campioni con residui, medie annue e n° sostanze attive

Campioni/anno con residui

Punteggio

Medie annue somma
µg/L

Punteggio

Sostanze/punto
numero

Punteggio

0

0

0

0

0

0

1<>5

1

0<>0.1

1

1<>5

1

5<>10

2

0.1<>1

2

5<>10

2

> 10

3

> 1

3

> 10

3

Viene definita anche una categorizzazione dell’indice sintetico basato sulla somma dei punteggi dei parametri considerati che permette di valutare l’entità del fenomeno di contaminazione delle acque superficiali da prodotti fitosanitari.
La categorizzazione è riportata in tabella 3.

Tabella 3
Sintesi delle categorie

Somma

Entità del fenomeno

0

non presente

3 – 4 - 5

basso

6 - 7

medio

8 - 9

alto


Mediante questo indice sono stati messi a confronto i risultati ottenuti dai dati del monitoraggio regionale nel periodo dal 2009 al 2019 su 83 stazioni comuni in tutto l’arco temporale considerato.
Osservando i dati complessivi si rileva un indice Basso e non presente costante negli anni, mentre si rileva un aumento dei valori per gli indici Medio e Alto.

Tabella 4
Indice di contaminazione da Fitosanitari

Indice contaminazione da fitosanitari

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

alto

0

0

0

3

7

3

7

0

12

13

10

17

medio

10

13

16

18

21

15

17

10

31

33

31

33

basso

64

57

43

54

55

57

51

67

40

31

36

28

non presente

9

13

24

8

0

8

8

6

0

6

6

5

totale punti comuni

83

83

83

83

83

83

83

83

83

83

83

83

Fonte: Arpa Piemonte
Dettaglio sostanze riscontrate

2016: 58 sostanze diverse riscontrate
2017: 68
sostanze diverse riscontrate
2018: 74
sostanze diverse riscontrate
2019: 71
sostanze diverse riscontrate
2020: 71 sostanze diverse riscontrate (tabella 5)

Tabella 5
Sostanze attive, numero punti con presenza e valore massimo riscontrato - anno 2020

Sostanza Attiva

Punti con presenza

Valore massimo 

Sostanza Attiva

Punti con presenza

Valore massimo

 METOLACLOR

90

6,06

 2,6 DICLOROBENZAMIDE

12

0,1

 TERBUTILAZINA

89

2,33

 DDT (SOMMA ISOMERI E METABOLITI)

12

0,007

DESETILTERBUTILAZINA

82

1,43

 PIRIMETANIL

11

0,18

 NICOSULFURON

74

3,48

 SIMAZINA

11

0,08

 DIMETOMORF

46

5,41

 METAMITRON

10

0,92

 MCPA

46

0,72

 2,4 D

9

0,11

 IMIDACLOPRID

45

0,3

 CLORTOLURON

9

0,21

 AZOXYSTROBINA

44

3,72

 CAPTANO

8

0,7

 IMAZAMOX

39

1,04

 BUPIRIMATE

8

0,17

 GLIFOSATE

38

2,2

 TRICLOPIR

8

0,23

 AMPA

37

8,9

 P P’ DDE

7

0,006

 FLUFENACET

37

1,72

 AZIMSULFURON

6

0,09

 BENTAZONE

36

1,4

 SPIROXAMINA

6

0,16

 DIURON

34

0,47

 IPROVALICARB

5

0,23

 METALAXIL

34

3,45

 PROPICONAZOLO

5

0,07

 OXADIAZON

33

1,41

 PROSULFURON

5

2,14

 TEBUCONAZOLO

32

0,48

 ETOFUMESATE

4

0,07

 BOSCALID

31

0,28

 MICLOBUTANIL

4

0,11

 ESACLOROBENZENE

28

0,16

 BISPYRIBAC-SODIUM

3

0,19

 CLOMAZONE

27

1,48

 CIPRODINIL

3

0,74

 CICLOXIDIM

24

1,01

 ISOXAFLUTOLE

3

0,12

 DESETILATRAZINA

24

0,19

 LENACIL

3

0,23

 SULCOTRIONE

23

1,46

 TIOFANATO-METILE

3

2,1

 ATRAZINA

22

0,19

 FLUTRIAFOL

2

0,05

 MECOPROP

20

0,22

 IMAZOSULFURON

2

0,15

 DIMETENAMIDE

19

0,84

 P P’ DDT

2

0,003

 FLUOPICOLIDE

19

1,15

 ACETOCHLOR

1

0,03

 PRETILACLOR

19

0,41

 CIPROCONAZOLO

1

0,05

 QUINCLORAC

17

0,33

 CLORIDAZON

1

0,05

 TRICICLAZOLO

17

0,17

 ETHOXYSULFURON

1

0,04

 BENSULFURON METILE

16

0,33

 LINURON

1

0,02

 MESOTRIONE

16

0,28

 METOMIL

1

0,06

 PENTACLOROBENZENE

16

0,01

 MOLINATE

1

0,03

 METRIBUZIN

14

0,37

 RIMSULFURON

1

0,05

 FLUROXIPIR

13

0,06

 TRALCOXIDIM

1

0,03

 PENDIMETALIN

13

0,35

Fonte: Arpa Piemonte

INDICE IDROMORFOLOGICO IDRAIM

Lo stato degli ecosistemi acquatici e ripariali è condizionato sia dal regime idrologico e che dalla qualità morfologica dei corpi idrici, in quanto i deflussi idrici, i processi geomorfologici del corso d’acqua e le sue condizioni di equilibrio dinamico costituiscono l’ambiente nel quale questi si sviluppano.

Le condizioni morfologiche, la continuità fluviale e il regime idrologico sono fattori chiave a supporto degli Elementi di Qualità Biologica nel processo di valutazione dello stato ecologico e nell’interpretazione dei pattern biologici.

La Direttiva Quadro sulle Acque prevede quindi uno specifico monitoraggio degli elementi idromorfologici che contribuiscono a confermare lo Stato Ecologico (SE) dei Corpi Idrici (CI) in stato Elevato o di declassarlo a Buono;

La valutazione dello stato idromorfologico avviene attraverso l'indice IDRAIM definito attraverso l’analisi combinata di due indicatori, l’Indice del Regime di Alterazione idrologica (IARI ) e l’Indice di Qualità Morfologica (IQM) che valutano le alterazioni idromorfologiche rispetto a condizioni ideali di riferimento.

Nel primo ciclo di monitoraggio, concluso nel 2015, si è giunti alla caratterizzazione e classificazione idromorfologica, attraverso l'indice IDRAIM, di 82 corpi idrici. 14 sono risultati in stato idromorfologico Elevato, 68 in stato Non Elevato.

Nel secondo ciclo di monitoraggio, concluso nel 2019, sono invece stati caratterizzati altri 106 corpi idrici, classificati attraverso l'indice IDRAIM. Di questi 13 sono risultati in stato idromorfologico Elevato, 93 in stato Non Elevato.

 I dati del 2021 evidenziano come dei 23 corpi idrici valutati nel corso dell’anno 8 risultino in stato idromorfologico Elevato. Tale stato è determinato sulla base della valutazione del dato peggiore tra la valutazione idrologica (indice IARI) e la valutazione morfologica (indice IQM).

Figura 10
INDICE IDROMORFOLOGICO - IDRAIM

Tabella 6
Valutazione dell’Indice Idromorfologico dei 23 corpi idrici monitorati nel 2021

CODICE CORPO IDRICO

NOME CORPO IDRICO

IDRAIM

IARI

IQM

01SS2N026PI

ARTOGNA

ELEVATO

ELEVATO

ELEVATO

08SS2N027PI

ARZOLA DI MURAZZANO

ELEVATO

ELEVATO

ELEVATO

01SS2N088PI

CANNOBINO

NON ELEVATO

ELEVATO

NON ELEVATO

04SS2N102PI

CENISCHIA

NON ELEVATO

NON BUONO

NON ELEVATO

01SS1N125PI

CHIUSSUMA

NON ELEVATO

ELEVATO

NON ELEVATO

04SS2N219PI

GERMANASCA DI MASSELLO

ELEVATO

ELEVATO

ELEVATO

04SS2N223PI

GESSO DELLA VALLETTA

NON ELEVATO

NON BUONO

NON ELEVATO

04SS2N304PI

MAUDAGNA

NON ELEVATO

BUONO

NON ELEVATO

01SS2N309PI

MELEZZO ORIENTALE

NON ELEVATO

ELEVATO

NON ELEVATO

01SS2N340PI

OLOCCHIA

NON ELEVATO

NON BUONO

NON ELEVATO

04SS1N361PI

PELLICE

ELEVATO

ELEVATO

ELEVATO

04SS1N368PI

PESIO

ELEVATO

ELEVATO

ELEVATO

01SS2N718PI

SERMENZA

ELEVATO

ELEVATO

ELEVATO

01SS2N752PI

STURA DI ALA

NON ELEVATO

NON BUONO

NON ELEVATO

01SS2N817PI

TESSO

ELEVATO

ELEVATO

ELEVATO

04SS2N906PI

VALLONE DELL'ARMA

NON ELEVATO

BUONO

NON ELEVATO

01SS2N934PI

VIONA

ELEVATO

ELEVATO

ELEVATO

06SS2T021PI

ARBOGNA

NON ELEVATO

BUONO

NON ELEVATO

06SS2T034PI

BANNA

NON ELEVATO

ELEVATO

NON ELEVATO

05SS1N464PI

R. RABENGO

NON ELEVATO

ELEVATO

NON ELEVATO

01SS2N690PI

S.BERNARDINO

NON ELEVATO

ELEVATO

NON ELEVATO

05SS3N847PI

TRIVERSA

NON ELEVATO

NON BUONO

NON ELEVATO

01SS2N932PI

VEVERA

NON ELEVATO

ELEVATO

NON ELEVATO

Fonte: Arpa Piemonte
Indice IARI

L’indice IARI, fornisce una misura dello scostamento del regime idrologico osservato rispetto a quello naturale  che si avrebbe in assenza di pressioni antropiche le portate caratterizzanti il regime del corso d’acqua (valori massimi, minimi, medi per le diverse aggregazioni temporali e durate), valutando l'impatto di prelievi, derivazioni ad uso idroelettrico, opere di sbarramento o di invaso, opere longitudinali e variazioni di suo del suolo sul corso d'acqua.

L’indice di alterazione è definito attraverso due modalità differenti, in funzione del fatto che lungo il CI in esame siano presenti una o più stazioni di misura delle portate..

I dati del 2021
evidenziano come 5 dei 23 corpi idrici monitorati risultino avere un indice IARI Non Buono, e abbiano quindi fenomeni di alterazione del regime idrologico.

Indice IQM

L’indice IQM valuta la funzionalità fluviale di un corpo idrico dal punto di vista geomorfologico. Esso viene calcolato attraverso una successione di analisi e rilevamento dati, tramite ortoimmagini e sul campo. I dati raccolti ed analizzati riguardano la funzionalità dei processi geomorfologici in atto, l’artificialità, ovvero presenza e impatto delle opere e degli interventi antropici; e le variazioni morfologiche subite dal fiume negli ultimi cinquant'anni. La compilazione di un’apposita scheda individua per ogni componente un valore che contribuisce alla quantificazione dell’IQM.
I dati del 2021
evidenziano come 15 DEI 23 corpi idrici monitorati abbiano un valore dell’indice inferiore ad Elevato.

L’integrazione dei due indici (IARI +IQM) quindi, oltre a consentire di pervenire alla completa caratterizzazione e alla classificazione idromorfologica di un corso d’acqua, è rappresenta uno strumento utile alla classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici fluviali e una metodologia da impiegarsi anche in studi per obiettivi specifici, come la riqualificazione fluviale, la gestione dei sedimenti o la mitigazione dei pericoli da dinamica fluviale.

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