Fattori che influenzano lo stato della risorsa
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ENERGIA

L’energia che consumiamo viene trasportata da vettori energetici, quali prodotti petroliferi, energia elettrica, gas metano.

Nel presente capitolo del Rapporto Stato Ambiente si pone particolare attenzione ai vettori energetici che prevedono una trasformazione da una forma di energia all’altra con un impatto negativo sull’ambiente. Si pensi, ad esempio, ai prodotti petroliferi, vettori di energia in forma chimica, che viene trasformata in energia cinetica nelle nostre automobili con effetti negativi sull’ambiente e sulla qualità dell’aria.

La Regione Piemonte ha redatto il Rapporto Statistico sull’Energia, che fornisce un quadro complessivo sull’utilizzo dell’energia in Piemonte e analizza il bilancio energetico regionale, descrivendo:
  • i principali flussi energetici che insistono sul territorio e le dinamiche in atto sugli usi finali di energia;
  • il comparto della generazione elettrica, essenziale per comprendere alcune dinamiche in atto sul fronte delle fonti rinnovabili e sull’andamento delle emissioni di CO2;
  • le fonti energetiche rinnovabili;
  • l’andamento in atto dei principali indicatori energetici.
Tale Rapporto è attualmente aggiornato al 2021.
Il Rapporto è anche scaricabile alla pagina “I numeri del Piemonte - Annuario Statistico Regionale”, che raccoglie e divulga gli ultimi aggiornamenti ufficiali disponibili delle informazioni statistiche relative al territorio piemontese.



La produzione e il consumo sostenibili dell'Energia concorrono agli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e in particolare ai seguenti:

Obiettivo 4
Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti
Indicatore
4.a.1 Edifici dotati di accorgimenti per ridurre i consumi energetici

Obiettivo 7
Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
Target
7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia
7.3 Raddoppiare entro il 2030 il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica

Obiettivo 12
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
Indicatore
12.c.1 Sussidi alle fonti fossili per unità di PIL



Energia in Piemonte

Nel 2020 si conferma la tendenza degli ultimi anni, con i consumi totali di energia elettrica che hanno subito una leggera flessione dovuta prevalentemente ai settori terziario, trasporti per trazione e industria, mentre altri settori hanno registrato un sensibile aumento dei consumi, in particolare quello domestico, con un aumento dei consumi pari al 28% rispetto al 2019.

Figura 1
Utilizzo di energia elettrica per settore in Piemonte - anni 1977-2020

Fonte: Terna

Per quanto riguarda la distribuzione di gas metano in Piemonte, dopo la flessione degli anni 2013-2014, si è assistito a una sostanziale ripresa, dovuta principalmente al settore termoelettrico, come evidenziato in Figura 2.

Figura 2
Distribuzione di gas metano suddiviso per settori - anni 2004-2020

k = migliaia       Fonte: Elaborazione Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Energia - DGSAIE - su dati SNAM Rete gas, S.G.I. s.p.a. e altre

Nel 2020 la vendita di prodotti petroliferi in Piemonte, mostrata in Figura 3, ha subito un sensibile aumento per quanto riguarda i comparti benzina, gasolio motori e GPL (rispettivamente +20%, +10% e +12% rispetto al 2019).

 

Figura 3
Vendita di prodotti petroliferi - anni 1985-2020

    k: migliaia                              Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico DGSAIE DIV.6 - Bollettino Petrolifero

Consumo e vendita dei principali vettori energetici


Consumi di energia elettrica
Nel 2020 il consumo di energia elettrica in Piemonte è stato pari a 22.244 GWh, di cui 382 GWh di consumi delle ferrovie per trazione. Il settore che registra il maggior consumo è l’industria (circa 50% del totale), seguito dal settore terziario e da quello domestico, rispettivamente pari a circa il 26% e il 21% del totale. I maggiori consumi di energia elettrica sono stati registrati in provincia di Cuneo per quanto riguarda il settore agricolo e nella Città Metropolitana di Torino (CMT) per il settore terziario e quello domestico. Anche nel settore industriale il maggior uso di energia elettrica è stato osservato nella CMT, seguita dalle province di Cuneo, Alessandria e Novara. Rispetto al 2019, il consumo totale regionale di energia elettrica è diminuito quasi del 7%.

Tabella 1
Consumi di energia elettrica per categoria di utilizzatori e per provincia - GWh/anno 2020

PROVINCIA

AGRICOLTURA

DOMESTICO

FERROVIE PER TRAZIONE

INDUSTRIA

TERZIARIO (al netto dei consumi delle ferrovie)

TOTALE (al netto dei consumi FS)

AL

39,2

464,9

 

1.569,3

642,6

2.716,0

AT

29,8

239,3

 

447,4

230,3

946,8

BI

6,5

195,1

 

545,2

196,2

943,0

CN

170,1

625,2

 

2.474,1

732,0

4.001,5

NO

25,2

406,0

 

1.450,6

533,2

2.414,9

TO

85,1

2.339,2

 

3.773,6

3.056,8

9.254,7

VC

3,3

171,4

 

310,3

207,6

692,6

VCO

21,9

181,9

 

449,7

238,9

892,4

PIEMONTE

381,0

4.623,0

381,7

11.020,1

5.837,6

21.861,9

Fonte: Terna
Distribuzione di gas naturale
In Piemonte nel 2020 sono stati distribuiti 7.704milioni di m3 di gas naturale, una quantità inferiore di circa il 5% rispetto a quella distribuita nel 2019. I settori che hanno registrato una maggiore contrazione sono quello industriale (-7%) e quello termoelettrico (-6%), mentre le reti di distribuzione hanno registrato una contrazione leggermente inferiore, pari al 3% circa.

Tabella 2
Gas naturale totale distribuito per provincia anno 2020 (milioni di standard m3)

Provincia

Industriale

Termoelettrico

Reti distriduzione

Totale generale

AL

230,7

77,5

380,2

688,4

AT

23,5

0,0

183,3

206,8

BI

23,3

0,0

134,7

158,0

CN

397,4

208,7

429,7

1.035,8

NO

202,5

153,9

345,1

701,5

TO

262,5

2.117,5

1.664,0

4.044,0

VC

30,9

833,3

188,9

1.053,1

VCO

71,6

0,0

125,7

197,3

PIEMONTE

1.242,4

3.390,9

3.451,6

8.084,9

Italia

14.453,3

25.995,9

32.527,9

72.977,1

% settore sul totale

15,4%

41,9%

42,7%

--

Fonte: Elaborazione Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Energia - DGSAIE - su dati SNAM Rete gas, S.G.I. s.p.a. ed altre.

Vendita di prodotti petroliferi
Nel 2020 sono state vendute 2.480.585 tonnellate di prodotti petroliferi, principalmente benzina (21%) e gasolio motori (57%), confermando valori e andamenti analoghi a quelli del 2019.

Tabella 3
Vendite di prodotti petroliferi per tipologia e per provincia - tonnellate/2020

PROVINCIA

BENZINA

GASOLIO MOTORI

GASOLIO RISCALDAMENTO

GASOLIO USO TERMOELETTRICO

GASOLIO USO AGRICOLO

OLIO COMBUSTIBILE

GPL

GPL COMBUSTIONE BOMBOLE

GPL COMBUSTIONE SERBATOI

LUBRIFICANTI

AL

56.432

286.737

11.587

0

26.353

8.486

24.890

572

8.198

3.557

AT

19.447

37.745

265

0

71

96

3.374

171

1.737

282

BI

265.376

579.391

22.796

0

31.658

5.758

103.785

3.730

35.099

20.482

CN

49.571

120.501

1.234

0

579

54.731

24.006

186

3.348

1.100

NO

57.180

210.127

14.969

0

15.152

441

42.277

2.621

20.284

8.555

TO

21.883

50.073

4.151

0

1.200

193

3.653

457

1.719

403

VC

19.939

68.542

2.024

0

6.716

377

9.229

495

5.076

501

VCO

19.594

53.695

3.024

0

12.288

270

6.275

277

2.205

1.389

PIEMONTE

509.422

1.406.811

60.050

0

94.017

70.352

217.489

8.509

77.666

36.269

ITALIA

7.051.535

23.121.348

788.127

5.951

2.084.855

832.800

3.112.084

285.017

644.654

346.724

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico DGSAIE DIV.6 - Bollettino Petrolifero

Bilancio di energia elettrica

Il bilancio energetico regionale descrive i principali flussi energetici attivi sul territorio regionale e le dinamiche in atto sugli usi finali dell’energia.
Nel bilancio si confrontano la domanda e l’offerta in energia. La prima soddisfa le esigenze di agricoltura, industria, terziario e consumo domestico. L’offerta considera fonti rinnovabili, fonti tradizionali e import da altre regioni e dall’estero.
L’offerta interna di energia prodotta in Piemonte è limitata al 13,6% dei complessivi consumi interni lordi, infatti il Piemonte dipende per l’85% da approvvigionamenti extraregionali, con forte dipendenza da fonti energetiche fossili in generale e dal gas naturale in particolare.
Per una trattazione completa sui flussi energetici regionali si rimanda al Rapporto Statistico sull’Energia redatto da Regione Piemonte e attualmente aggiornato al 2021, disponibile online.

Emissioni da RISCALDAMENTO a legna

Le pressioni emissive legate al comparto ”Combustione non industriale” o macrosettore 2 della classificazione SNAP97 (Selected Nomenclature for sources of Air Pollution che suddivide le fonti di emissioni inquinanti in undici macrosettori)   sono attualmente stimate nell’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2015.

Le emissioni dovute agli impianti termici civili concentrano il loro contributo nel semestre invernale e in ambito urbano: la legna rappresenta il combustibile che contribuisce maggiormente alle emissioni di particolato primario (99% del totale delle emissioni del macrosettore 2). Per quanto riguarda   le emissioni di ossidi di azoto, il 30% è generato dagli impianti alimentati a legna mentre il 61% da quelli alimentati a gas naturale.

Nelle carte tematiche di figura 4 è raffigurata la distribuzione delle pressioni emissive legate al riscaldamento a legnaper gli ossidi di azoto (NOx) e per il particolato primario (PM10): risulta evidente che i centri abitati, in cui sono maggiormente diffuse le volumetrie residenziali riscaldate a legna, apportano i maggiori contributi emissivi.

Il fabbisogno energetico per riscaldamento civile a livello regionale risulta prevalentemente soddisfatto dal consumo di metano e solo in minima parte dalla legna.

Figura 4
Emissioni da riscaldamento domestico a legna



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Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte

Le pressioni emissive derivanti dagli impianti di riscaldamento a biomassa sono state elaborate a livello provinciale
, rappresentando – nella figura 5 (NOx) e nella figura 6 (PM10) – il contributo in tonnellate/anno da parte delle diverse tipologie di impianto: va però ribadito che il differente contributo emissivo dipende non solo dai fattori di emissione associati alle diverse tecnologie impiantistiche, ma anche dalla loro numerosità sul territorio.

Figura 5
EMISSIONI DA RISCALDAMENTO A LEGNA: ossidi di azoto (NOx) - ripartizione provinciale - IREA 2015

Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte

Figura 6
EMISSIONI DA RISCALDAMENTO A LEGNA: particolato primario (PM10), ripartizione provinciale - IREA 2015

Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte

LE BIOMASSE LEGNOSE E IL PROGETTO PREPAIR


Campagna di comunicazione del progetto PrepAir

Durante il progetto europeo PrepAir è stata effettuata una campagna per sensibilizzare i cittadini sull’uso corretto delle biomasse per il riscaldamento domestico. Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Trento sono alcuni dei 18 partner nazionali e internazionali coinvolti nel progetto (tra cui Regione Piemonte e Arpa Piemonte), avente come obiettivo promuovere stili di vita, di produzione e di consumo più sostenibili nell’area del bacino Padano (https://www.lifeprepair.eu/).

Come risulta da un'indagine ISTAT del 2013, in molte regioni italiane, più del 90% del PM10 generato dal settore riscaldamento domestico deriva da piccoli apparecchi a legna come caminetti, stufe, inserti. Durante la combustione della legna si liberano, per unità di energia prodotta, inquinanti in quantità 10-100 volte superiori a quelle degli apparecchi a gas. L’utilizzo della legna è scarso nelle grandi città, ma nelle zone di periferia, nelle piccole cittadine e nei paesi spesso più del 20% delle famiglie si scalda con la legna e in molte zone collinari e montane è il combustibile più usato, (per maggiori dettagli consultare l’opuscolo “Brucia bene la legna. Non bruciarti la salute”).


Studi sulle biomasse legnose

Nell’ambito del Progetto PrepAir sono stati anche realizzati - a scala sovraregionale - due studi specifici sulle biomasse legnose impiegate nel riscaldamento domestico:

EMISSIONI DA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Le pressioni emissive legate al comparto della produzione di energia elettrica, definito nella codifica SNAP97 (Selected Nomenclature for sources of Air Pollution) che suddivide le fonti di emissioni inquinanti in 11 macrosettori, sono attualmente stimate con l’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2015.
Tra i principali inquinanti emessi dalle centrali di produzione di energia elettrica piemontesi si evidenziano gli ossidi di carbonio (CO2 e CO) e gli ossidi di azoto (NOx), derivanti dall’ossidazione dei composti presenti nei combustibili (metano, gasolio, biogas e in minima parte legna) e dall’ossidazione dell’azoto dell’aria utilizzata come comburente.
Nella figura sottostante è riportata la distribuzione sul territorio regionale delle pressioni emissive di ossidi di azoto (espressi come NO2) legate alla produzione di energia elettrica: le emissioni più elevate di NOx si hanno ovviamente nei comuni in cui sono localizzati gli impianti termoelettrici di maggiori dimensioni.

Figura 7
Emissioni da produzione di energia elettrica



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Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte

EMISSIONI DA RETI DI DISTRIBUZIONE GAS

Le pressioni emissive legate al comparto delle reti di distribuzione del gas, definito con codifica SNAP97 (Selected Nomenclature for sources of Air Pollution) che suddivide le fonti di emissioni inquinanti in undici macrosettori) come 05.06, sono attualmente stimate con l’ultima versione disponibile dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA), che fa riferimento all’anno 2015.

Le pressioni emissive derivanti dalle reti di distribuzione gas riguardano principalmente perdite di gas metano (CH4) e, in minima parte, di composti organici volatili non metanici (NMVOC).
Nella figura sottostante sono rappresentate, a livello comunale, le pressioni emissive legate alla distribuzione di metano, che si concentrano nei comuni più densamente abitati, ovvero nel comune di Torino e nei capoluoghi di provincia.

Figura 8
Emissioni da reti di distribuzione gas



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Fonte: Regione Piemonte. Elaborazione: Arpa Piemonte

CONTENUTI CORRELATI

Per il dettaglio degli impianti di produzione di energia elettrica, consulta l’argomento Energia nel tema Territorio.

Consulta la serie storica degli indicatori sulla vendita dei prodotti petroliferi

Consulta la serie storica degli indicatori sul consumo di energia elettrica

Consulta la serie storica degli indicatori sulla distribuzione del gas naturale

Consulta la serie storica degli indicatori sulle emissioni degli ossidi di azoto 

Consulta la serie storica degli indicatori sulle emissioni di metano 

Consulta i dati delle emissioni di PM10.