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PRECIPITAZIONI

L'argomento Precipitazioni rientra negli  Obiettivi dell'Agenda 2030 per Sviluppo Sostenibile in particolare nell'obiettivo 13 : Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
L’analisi dell’andamento giornaliero annuale evidenzia come al deficit pluviometrico abbiano contribuito soprattutto i periodi tra metà febbraio e inizio aprile e tra la seconda decade di agosto e la prima di settembre. Da marzo in poi la precipitazione cumulata dall’inizio dell’anno è risultata sempre inferiore al valore climatico del periodo 1971-2000.
Tuttavia nell’anno 2021 si è verificato l’evento alluvionale dei giorni 3-5 ottobre, in cui il 4 ottobre è risultato il giorno più piovoso dell’anno con 55.5 mm medi sul Piemonte e alcune stazioni della rete meteoidrografica ligure-piemontese hanno stabilito dei primati italiani.
L’esame dell’andamento nei singoli mesi evidenzia come solo gennaio, luglio e novembre hanno avuto un’anomalia pluviometrica positiva mentre tutti gli altri mesi, compreso ottobre, sono risultati più secchi della norma. Novembre è stato il mese più piovoso dell’anno 2021 con 142.3 mm mentre luglio con 112.6 mm ha avuto la maggiore anomalia positiva con l’85 %. Marzo con soli 8.4 mm medi e un deficit del 90% è risultato il mese più secco dell’annata.
I record assoluti di precipitazione in 24 ore si sono verificati solo in 3 stazioni pluviometriche della rete ARPA Piemonte, tutti nel giorno 4 ottobre 2021.

Figura 1
Precipitazione cumulata giornaliera media - anno 2021

Fonte: Arpa Piemonte

I valori della precipitazione cumulata giornaliera media sono riferiti ad un punto medio posto a 900 m di quota. È evidente l’assenza di precipitazioni da fine ottobre che portano la precipitazione media cumulata del 2021 (riga verde scuro) ad un livello inferiore a quella del periodo 1971-2000 (riga verde chiaro).

INVERNO 2020/2021
In Piemonte nell’inverno 2020/2021 le precipitazioni sono state superiori alla media degli anni 1971-2000, con 236.6 mm medi ed un surplus di 65.5 mm (pari al 38%), ponendo l’inverno 2020/2021 all’undicesimo posto tra le stagioni invernali più ricche di precipitazioni degli ultimi 64 anni.
Il contributo più rilevante è stato dato dai mesi di dicembre e gennaio, entrambi con circa 100 mm medi di precipitazione e un’anomalia pluviometrica positiva di poco inferiore all’80%. Invece febbraio è stato il mese più secco con 33.6 mm e un deficit del 40%.

Figura 2
Anomalia della precipitazione cumulata nell’inverno 2020/2021 rispetto alla media del periodo 1971-2000

Fonte: Arpa Piemonte

PRIMAVERA 2020
In Piemonte nella primavera 2021 le precipitazioni sono state inferiori alla media degli anni 1971-2000, con 187.5 mm medi ed un deficit precipitativo di 141.7 mm (pari al 43%): la primavera 2021 si pone al 10° posto nella distribuzione storica delle stagioni primaverili meno piovose dal 1958 ad oggi.
In tutti i tre mesi le precipitazioni sono state inferiori alla norma: il contributo più rilevante è stato dato dal mese di maggio, in cui è caduto il 61% della precipitazione stagionale. In marzo sono caduti solo 8.4 mm con un notevole deficit del 90%: marcata anche l’anomalia negativa di aprile (-46%).
I primati di precipitazione stagionale in 24 ore si sono verificati in 11 stazioni pluviometriche (pari al 4% del totale) della rete ARPA Piemonte, nel corso dell’evento pluviometrico dei giorni 10-11 maggio 2021; il 10 maggio è risultato anche il giorno più piovoso della primavera, con 30.6 mm medi sul territorio piemontese.

Figura 3
Anomalia della precipitazione cumulata nella primavera 2021 rispetto alla media del periodo 1971-2000

Fonte: Arpa Piemonte

ESTATE 2021
In Piemonte nell’estate 2021 le precipitazioni sono state inferiori alla media degli anni 1971-2000, con 214.4 mm medi ed un deficit precipitativo di 25.4 mm (pari all’11%): l’estate 2021 si pone al 25° posto nella distribuzione storica delle stagioni estive meno piovose dal 1958 ad oggi.
Il contributo alle precipitazioni più rilevante è stato dato dal mese di luglio, in cui sono caduti 112.6 mm medi, pari al 53% del valore cumulato stagionale con uno scostamento positivo dell’85%. Entrambi gli altri mesi hanno registrato un deficit pluviometrico, particolarmente marcato per agosto (-65%), risultato il terzo più secco degli ultimi 64 anni.
I primati di precipitazione stagionale in 24 ore si sono verificati in 7 stazioni pluviometriche (pari al 3% del totale) della rete ARPA Piemonte, nei giorni 13, 26 e 27 luglio 2021.

Figura 4
Anomalia della precipitazione cumulata nell’estate 2021 rispetto alla media del periodo 1971-2000

Fonte: Arpa Piemonte

AUTUNNO 2021
Nell’autunno 2021 in Piemonte le precipitazioni sono state leggermente inferiori alla media degli anni 1971-2000, con 289 mm medi ed un deficit di 22 mm (pari all’8%); pertanto l’autunno 2021 si posiziona al 26° posto tra le stagioni autunnali meno piovose dal 1958 ad oggi.
Il contributo più rilevante alle precipitazioni è stato dato dal mese di novembre, in cui sono caduti 142.3 mm, pari al 49% circa della pioggia stagionale. Novembre è risultato anche l’unico mese con un surplus precipitativo, mentre ottobre e settembre hanno avuto un deficit pluviometrico attorno al 30-40%.
I primati di precipitazione stagionale in 24 ore si sono verificati in 3 pluviometri situati in provincia di Alessandria nel giorno 4 ottobre 2021.
Anche i picchi mensili di precipitazione nei vari intervalli orari sono stati registrati nel giorno 4 ottobre 2021, tutti a Ponzone Bric Berton.

Figura 5
Anomalia della precipitazione cumulata nell’autunno 2021 rispetto alla media del periodo 1971-2000

Fonte: Arpa Piemonte

ANDAMENTO DELLE PRECIPITAZIONI - ANNI 1958-2021

Vengono presentati di seguito alcuni dei risultati più interessanti ottenuti sia utilizzando i dati rilevati dalle stazioni meteorologiche di Arpa Piemonte sia le analisi oggettive del campo di precipitazioni ottenute applicando una tecnica di interpolazione statistica che consente di ricostruire dei campi su griglia regolare omogenei e confrontabili perché indipendenti dal numero di stazioni attive.

Considerando gli ultimi 64 anni, dalle analisi del campo di precipitazione, non si evince un trend significativo nella pioggia giornaliera sul Piemonte. Analizzando gli ultimi 20 anni circa, rispetto al periodo di riferimento 1971-2000, si osserva una forte diminuzione del numero di giorni piovosi (precipitazione registrata maggiore o uguale a 1 mm), un aumento della precipitazione cumulata annua nel verbano, in corrispondenza della zona del Lago Maggiore, una lieve diminuzione complessiva delle precipitazioni sul resto della regione, più rilevante sul biellese e sulla fascia meridionale tra Cuneo e Alessandria.

Figura 6
Differenza del numero medio di giorni piovosi (a sinistra) e della precipitazione cumulata annuale media (a destra) tra i periodi 2001-2021 e 1971-2000

Fonte: Arpa Piemonte

Figura 7
Anomalia delle precipitazioni annue cumulate dal 1958 al 2021 rispetto alla media del periodo 1971-2000 nelle quattro stagioni meteorologiche

 
Fonte: Arpa Piemonte

In alto a sinistra dicembre-febbraio, in alto a destra marzo-maggio, in basso a sinistra giugno-agosto e in basso a destra settembre-novembre.
Guardando gli andamenti negli anni dal 1958 al 2021 dell’anomalia della precipitazione annua cumulata sul Piemonte (calcolata rispetto alla media 1971-2000), non si evince né una tendenza significativa né un aumento della variabilità interannuale. Qualitativamente si può osservare nell’ultimo ventennio, nelle stagioni invernali e primaverili, una maggiore frequenza di anni con un deficit di precipitazione rispetto alla media. Nella stagione autunnale, invece, sembra aumentare il numero di anni con un surplus di precipitazione.

Per analizzare le variazioni nelle precipitazioni più intense, sono state considerate le distribuzioni annuali delle precipitazioni giornaliere (superiori o uguali ad 1 mm) su tutti i punti dell’analisi oggettiva, e si riscontra un trend statisticamente significativo di aumento dei valori estremi.

Figura 8
Boxplot delle distribuzioni annuali delle precipitazioni giornaliere superiori o uguali ad 1 mm - anni 1958-2021

Fonte: Arpa Piemonte

La riga viola evidenzia il trend (statisticamente significativo) dei massimi

Interessante è analizzare la variazione della lunghezza massima annuale dei periodi secchi (giorni consecutivi con precipitazione inferiore ad 1 mm) sull’intera regione. Più si va in alto nella scala (rossi, viola) e più aumentano i giorni consecutivi secchi. Si osserva qualitativamente un aumento di tale lunghezza nell’ultimo ventennio, dove si evidenziano molti episodi lunghi soprattutto alle quote basse. In particolare si evincono gli anni siccitosi a cavallo dell’anno 2000 e l’anno 2017, caratterizzato da un lungo periodi di scarsità idrica anche alle quote più elevate; ad esempio Il 1997 è stato un anno di particolare siccità. Anche il 2015 e il 2017 presentano numerosi periodi di siccità.

Figura 9
Lunghezza massima dei periodi secchi annuali (giorni consecutivi con precipitazione inferiore ad 1mm) per ogni punto di griglia dell’analisi oggettiva sul Piemonte, ordinati per quota (ascisse). In ordinata gli anni dal 1958 al 2021

Fonte: Arpa Piemonte

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