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Strumenti di ecogestione
L'argomento Strumenti di ecogestione rientra in alcuni Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Obiettivo 8: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
STRUMENTI DI ECOGESTIONE
SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE (EMAS-ISO 14001)
Figura 2
Figura 3
ETICHETTATURA ECOLOGICA
Figura 4
Le regioni con il maggior numero di prodotti Ecolabel sono la Lombardia, la Toscana (settore cartario), l’Emilia-Romagna (settore ceramico) e il Veneto (settore prodotti per pulizie).
Il Piemonte nel 2018 è solo al 5° posto. Ancora carente la conoscenza del marchio, scarse le campagne informative di settore o verso il pubblico dei consumatori e le agevolazioni da parte degli enti pubblici. Per il futuro è auspicabile una valorizzazione del marchio soprattutto nell’ambito dei fondi strutturali europei. Le uniche aziende piemontesi che realizzano prodotti con certificazione Ecolabel sono riportate in tabella 1.
Tabella 1
APPALTI VERDI
Progetto SPPRegions
Figura 5
Progetto Casco
ECOGESTIONE
Strumenti di ecogestione
L'argomento Strumenti di ecogestione rientra in alcuni Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Obiettivo 8: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
Target: 12.6.1: Numero di organizzazioni/imprese registrate EMAS
STRUMENTI DI ECOGESTIONE
Conoscere la diffusione dei sistemi volontari di certificazione ambientale (indipendenti e internazionalmente riconosciuti) permette di capire il grado di dinamicità del settore della green economy e l’evoluzione della produzione e del consumo sostenibile (obiettivo 8 e 12 dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile). Gli strumenti analizzati sono i seguenti:
• Sistemi di gestione ambientale: EMAS e ISO 14001
• Sistema di etichettatura ecologico europeo Ecolabel
La diffusione della certificazione biologica dei prodotti alimentari viene trattata invece nella sezione dedicata all’agricoltura.
Infine, viene analizzato il grado di utilizzo dello strumento degli appalti verdi considerato un vettore strategico per diffondere l’eco-innovazione nel mercato e ridurre gli impatti indotti dai cicli produttivi connessi alle commesse pubbliche.
• Sistemi di gestione ambientale: EMAS e ISO 14001
• Sistema di etichettatura ecologico europeo Ecolabel
La diffusione della certificazione biologica dei prodotti alimentari viene trattata invece nella sezione dedicata all’agricoltura.
Infine, viene analizzato il grado di utilizzo dello strumento degli appalti verdi considerato un vettore strategico per diffondere l’eco-innovazione nel mercato e ridurre gli impatti indotti dai cicli produttivi connessi alle commesse pubbliche.
SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE (EMAS-ISO 14001)
Il Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS = Eco-Management and Audit Scheme) è un sistema volontario (Regolamento Ce 1221/2009) destinato alle imprese e alle organizzazioni che desiderano impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.
Le aziende registrate EMAS sono localizzate soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana.
In Piemonte le aziende registrate EMAS sono 63 e il Piemonte si situa al 6° posto in Italia.
Le aziende registrate EMAS sono localizzate soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana.
In Piemonte le aziende registrate EMAS sono 63 e il Piemonte si situa al 6° posto in Italia.
Figura 1
Organizzazioni EMAS per regione, aggiornamento 31/12/2018
Fonte: Ispra
I settori economici più rappresentati sono: Rifiuti, Energia e Pubblica Amministrazione; le piccole aziende sono circa il 30% del totale, le grandi il 29%. Il Piemonte ha registrato un calo delle organizzazioni e rappresenta il 7% a livello nazionale per numero di organizzazioni registrate Emas perdendo una posizione in quanto è stato superato dalle registrazioni laziali. La maggior parte delle organizzazioni sono localizzate in provincia di Cuneo e nella provincia di Torino.
Entro il 15 settembre 2018, le imprese certificate secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 hanno dovuto adeguare la propria certificazione all'edizione 2015. La nuova edizione UNI EN ISO 14001 pone attenzione alla valutazione dei rischi e delle opportunità e per la prima volta pone l’accento sull’analisi del ciclo di vita - Lifecycle Thinking - prendendo in considerazione le conseguenze economiche, ambientali e sociali di un prodotto o di un processo, dalla culla alla tomba.
I siti delle organizzazioni italiane certificate secondo lo schema internazionale di gestione ambientale ISO 14001 al 31/12/2018 erano 21.079, la maggior parte localizzati in Lombardia (3.881) e Veneto (2.553), il Piemonte occupa il 5° posto con 1.746 siti rappresentando il 8% del totale nazionale e perdendo 2 posizioni rispetto allo scorso anno, superata da Emilia-Romagna e Toscana.
Entro il 15 settembre 2018, le imprese certificate secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 hanno dovuto adeguare la propria certificazione all'edizione 2015. La nuova edizione UNI EN ISO 14001 pone attenzione alla valutazione dei rischi e delle opportunità e per la prima volta pone l’accento sull’analisi del ciclo di vita - Lifecycle Thinking - prendendo in considerazione le conseguenze economiche, ambientali e sociali di un prodotto o di un processo, dalla culla alla tomba.
I siti delle organizzazioni italiane certificate secondo lo schema internazionale di gestione ambientale ISO 14001 al 31/12/2018 erano 21.079, la maggior parte localizzati in Lombardia (3.881) e Veneto (2.553), il Piemonte occupa il 5° posto con 1.746 siti rappresentando il 8% del totale nazionale e perdendo 2 posizioni rispetto allo scorso anno, superata da Emilia-Romagna e Toscana.
Figura 2
ISO 14001 per regione - aggiornamento al 31/12/2018
Fonte: Accredia
Figura 3
Siti certificati ISO 14001 per provincia - aggiornamento al 31/12/2018
Fonte Accredia
ETICHETTATURA ECOLOGICA
L'Ecolabel UE (Regolamento CE n. 66/2010) è il marchio volontario dell'Unione europea di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi che hanno un ridotto impatto ambientale, lungo l’intero ciclo di vita. Sono 180 le licenze Ecolabel UE attualmente in vigore in Italia, per un totale di 8.500 prodotti/servizi, distribuiti in 18 gruppi di prodotti. Il gruppo di prodotti con il maggior numero di licenze Ecolabel UE in Italia è “Tessuto carta” con 38 licenze seguito da quello relativo alle “strutture ricettive” con 36 licenze.
Occorre segnalare che il 25 settembre 2018 è scaduta la validità di tutte le licenze rilasciate per strutture turistiche e campeggi e quindi si è registrata una marcata diminuzione delle licenze per questo gruppo di prodotti e, di conseguenza, di quelle totali passate da 200 a 24.
Occorre segnalare che il 25 settembre 2018 è scaduta la validità di tutte le licenze rilasciate per strutture turistiche e campeggi e quindi si è registrata una marcata diminuzione delle licenze per questo gruppo di prodotti e, di conseguenza, di quelle totali passate da 200 a 24.
Figura 4
Ecolabel per regione, suddivisione tra prodotti e servizi certificati - aggiornamento 31/12/2018
Fonte: Ispra
Le regioni con il maggior numero di prodotti Ecolabel sono la Lombardia, la Toscana (settore cartario), l’Emilia-Romagna (settore ceramico) e il Veneto (settore prodotti per pulizie).
Il Piemonte nel 2018 è solo al 5° posto. Ancora carente la conoscenza del marchio, scarse le campagne informative di settore o verso il pubblico dei consumatori e le agevolazioni da parte degli enti pubblici. Per il futuro è auspicabile una valorizzazione del marchio soprattutto nell’ambito dei fondi strutturali europei. Le uniche aziende piemontesi che realizzano prodotti con certificazione Ecolabel sono riportate in tabella 1.
Tabella 1
Aziende piemontesi che realizzano prodotti con certificazione Ecolabel
Azienda |
Gruppo di prodotto |
Provincia |
Tessuto carta |
Alessandria |
|
Detergenti multiuso e per servizi sanitari |
Alessandria |
|
Detersivi per lavastoviglie automatiche industriali o professionali |
Alessandria |
|
Detergenti multiuso e per servizi sanitari |
Alessandria |
|
Detersivi per piatti |
Alessandria |
|
Prodotti cosmetici da sciacquare |
Alessandria |
|
Prodotti tessili |
Biella |
|
Prodotti tessili |
Biella |
|
Carta stampata |
Cuneo |
|
Detersivi per bucato |
Novara |
|
Detersivi per piatti |
Novara |
|
Detergenti multiuso e per servizi sanitari |
Novara |
|
Tessuto carta |
Novara |
|
Lubrificanti |
Novara |
|
Prodotti tessili |
Torino |
Fonte: Ispra
APPALTI VERDI
Con l’entrata in vigore del Codice Appalti (DLgs 50/16) gli appalti sostenibili diventano obbligatori in Italia e le stazioni appaltanti devono inserire i criteri ambientali minimi (CAM) definiti a livello ministeriale per una serie definita di categorie di prodotti, servizi e opere strategiche per la riduzione delle emissioni di gas serra. Il 21 settembre 2017 la Conferenza Stato-Regioni e il Ministero dell’Ambiente hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per definire e attuare misure omogenee nel settore degli appalti pubblici sostenibili e per il rafforzamento delle competenze degli operatori delle pubbliche amministrazioni responsabili degli appalti e delle centrali di acquisto nell’utilizzo di procedure di GPP (Green Public Procurement).
Con il DM del 11 Ottobre 2017 è entrato in vigore il CAM “Affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”. L’applicazione di questo specifico CAM è risultata da subito complessa. Al fine di fornire alcune risposte alle criticità evidenziate da enti territoriali, associazioni di categoria, aziende e professionisti, relativamente alla carenza di adeguata formazione, è stato prodotto, nell’ambito delle attività previste dal progetto europeo LIFE “PrepAIR” il “Manuale operativo per gli acquisti verdi: progettazione realizzazione e ristrutturazione di edifici con criteri di sostenibilità”. Il progetto LIFE “PrepAIR” ha permesso inoltre la realizzazione un modulo di formazione in e-learning dedicato al CAM Edilizia di libero accesso che verrà erogato a partire dalla seconda metà del 2019.
Importante novità a livello regionale è rappresentata dall’edizione 2019 del “Prezzario per Opere e Lavori Pubblici della Regione Piemonte”, dove è stata introdotta una nuova sezione, appositamente dedicata al GPP: si tratta della sez. n. 30, dal titolo “Componenti edilizi rispondenti ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) di cui ai decreti del MATTM”, predisposta dalla Regione Piemonte, che si è avvalsa della collaborazione della CCIAA di Cuneo e dell’Environment Park S.p.A nell’ambito del Progetto Europeo “PC INTERREG V-A-ALCOTRA Italia/Francia 2014-2020. Progetto Eco-Bati.
In provincia di Torino, dal 2003 il progetto APE (Appalti Pubblici Ecologici) è in grado di monitorare l’impegno degli enti pubblici aderenti (48 enti) nel campo degli appalti pubblici ecologici.
Nel 2016 gli enti aderenti al Protocollo APE hanno destinato più di 82 milioni di euro per l’acquisto di beni e servizi che rispettano i criteri APE (cifra diminuita di circa l'8,7% rispetto al 2015), a fronte di una spesa complessiva dichiarata di circa 146,3 milioni euro (aumentata del 2,6% rispetto al 2015), raggiungendo complessivamente il 56,3% di conformità al Protocollo (una diminuzione di 7 punti percentuale rispetto all'anno precedente). Dopo il trend positivo degli ultimi 3 anni assistiamo ad una diminuzione della spesa “verde” nonostante l'aumento della spesa totale.
Con il DM del 11 Ottobre 2017 è entrato in vigore il CAM “Affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”. L’applicazione di questo specifico CAM è risultata da subito complessa. Al fine di fornire alcune risposte alle criticità evidenziate da enti territoriali, associazioni di categoria, aziende e professionisti, relativamente alla carenza di adeguata formazione, è stato prodotto, nell’ambito delle attività previste dal progetto europeo LIFE “PrepAIR” il “Manuale operativo per gli acquisti verdi: progettazione realizzazione e ristrutturazione di edifici con criteri di sostenibilità”. Il progetto LIFE “PrepAIR” ha permesso inoltre la realizzazione un modulo di formazione in e-learning dedicato al CAM Edilizia di libero accesso che verrà erogato a partire dalla seconda metà del 2019.
Importante novità a livello regionale è rappresentata dall’edizione 2019 del “Prezzario per Opere e Lavori Pubblici della Regione Piemonte”, dove è stata introdotta una nuova sezione, appositamente dedicata al GPP: si tratta della sez. n. 30, dal titolo “Componenti edilizi rispondenti ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) di cui ai decreti del MATTM”, predisposta dalla Regione Piemonte, che si è avvalsa della collaborazione della CCIAA di Cuneo e dell’Environment Park S.p.A nell’ambito del Progetto Europeo “PC INTERREG V-A-ALCOTRA Italia/Francia 2014-2020. Progetto Eco-Bati.
In provincia di Torino, dal 2003 il progetto APE (Appalti Pubblici Ecologici) è in grado di monitorare l’impegno degli enti pubblici aderenti (48 enti) nel campo degli appalti pubblici ecologici.
Nel 2016 gli enti aderenti al Protocollo APE hanno destinato più di 82 milioni di euro per l’acquisto di beni e servizi che rispettano i criteri APE (cifra diminuita di circa l'8,7% rispetto al 2015), a fronte di una spesa complessiva dichiarata di circa 146,3 milioni euro (aumentata del 2,6% rispetto al 2015), raggiungendo complessivamente il 56,3% di conformità al Protocollo (una diminuzione di 7 punti percentuale rispetto all'anno precedente). Dopo il trend positivo degli ultimi 3 anni assistiamo ad una diminuzione della spesa “verde” nonostante l'aumento della spesa totale.
Progetto SPPRegions
Il progetto europeo Sustainable Public Procurement (SPP) Regions - Appalti pubblici sostenibili, finanziato nell’ambito di Horizon2020, si è concluso dopo aver generato oltre 1.000 GWh di energia rinnovabile e raggiunto i suoi obiettivi di risparmio di emissioni di gas climalteranti ed energia attraverso appalti eco-innovativi condotti in 7 reti regionali di approvvigionamento sostenibile, per l’Italia la rete APE coordinata dalla Città Metropolitana di Torino con il supporto tecnico di Arpa Piemonte.
Grazie all’azione delle reti regionali e con l’assistenza degli enti partner del progetto, è stato possibile ridurre le emissioni di 395.000 tCO2/anno e l'energia primaria di 1.425 GWh/anno, oltre a promuovere la produzione di 1.015 GWh di energia rinnovabile attraverso l’attivazione di 40 appalti in 7 paesi, coinvolgendo 31 amministrazioni aggiudicatrici, per un valore complessivo di circa 562 milioni di euro.
Per la rete APE si evidenziano gli appalti di energia elettrica rinnovabile e di ristorazione ospedaliera (convenzioni SCR Piemonte), l’acquisto di bus elettrici (GTT) e di mini mezzi elettrici per la raccolta dei rifiuti (CIDIU), l'acquisto di led intelligenti (Politecnico di Torino) e la concessione per la gestione dei distributori automatici di bevande e snack (Università di Torino). Inoltre, il progetto ha reclutato nuove reti in altre 8 regioni europee, per l’Italia le Città Metropolitane, il GdL Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) sul GPP e la Regione Piemonte.
Per ulteriori informazioni sul progetto visitate il sito web del progetto o scarica il pieghevole del progetto.
Grazie all’azione delle reti regionali e con l’assistenza degli enti partner del progetto, è stato possibile ridurre le emissioni di 395.000 tCO2/anno e l'energia primaria di 1.425 GWh/anno, oltre a promuovere la produzione di 1.015 GWh di energia rinnovabile attraverso l’attivazione di 40 appalti in 7 paesi, coinvolgendo 31 amministrazioni aggiudicatrici, per un valore complessivo di circa 562 milioni di euro.
Per la rete APE si evidenziano gli appalti di energia elettrica rinnovabile e di ristorazione ospedaliera (convenzioni SCR Piemonte), l’acquisto di bus elettrici (GTT) e di mini mezzi elettrici per la raccolta dei rifiuti (CIDIU), l'acquisto di led intelligenti (Politecnico di Torino) e la concessione per la gestione dei distributori automatici di bevande e snack (Università di Torino). Inoltre, il progetto ha reclutato nuove reti in altre 8 regioni europee, per l’Italia le Città Metropolitane, il GdL Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) sul GPP e la Regione Piemonte.
Per ulteriori informazioni sul progetto visitate il sito web del progetto o scarica il pieghevole del progetto.
Figura 5
Il logo dell'Università di Torino per distributori automatici sostenibili di caffè e snack
Progetto Casco
Ridurre le emissioni di gas climalteranti derivanti dalla filiera legno, valorizzare le produzioni locali e ridurre i trasporti su rotaia, è l’obiettivo del progetto Casco.
Per sviluppare strumenti transnazionali di calcolo della carbon footprint della filiera legno (dalla foresta al prodotto finito), valorizzare filiere regionali ad alto valore aggiunto di prodotti legnosi a ridotto contenuto di carbonio, promuoverne l'utilizzo da parte del settore pubblico e degli operatori chiave (trasformatori, progettisti, produttori) è in piena attività il progetto Interreg CaSCo (Carbon Smart Community) per lo Spazio Alpino. Coinvolge 11 Partners appartenenti a 5 paesi: Italia, Francia, Germania, Austria e Slovenia. I partner italiani oltre ad Arpa Piemonte sono l'Environment Park e l'Unione Montana Valsesia.
Per sviluppare strumenti transnazionali di calcolo della carbon footprint della filiera legno (dalla foresta al prodotto finito), valorizzare filiere regionali ad alto valore aggiunto di prodotti legnosi a ridotto contenuto di carbonio, promuoverne l'utilizzo da parte del settore pubblico e degli operatori chiave (trasformatori, progettisti, produttori) è in piena attività il progetto Interreg CaSCo (Carbon Smart Community) per lo Spazio Alpino. Coinvolge 11 Partners appartenenti a 5 paesi: Italia, Francia, Germania, Austria e Slovenia. I partner italiani oltre ad Arpa Piemonte sono l'Environment Park e l'Unione Montana Valsesia.
La norma UNI EN ISO 14067:2018 “Gas ad effetto serra Impronta climatica dei prodotti (Carbon footprint dei prodotti) definisce i requisiti e linee guida per la quantificazione della carbon footprint che permette di quantificare le emissioni di gas serra (GHG), espressi in CO2 equivalente, derivanti direttamente o indirettamente da un prodotto, un’organizzazione o un servizio. Il calcolo della Carbon Footprint si basa sui principi del Life Cycle Assessment (LCA), considera quindi tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto.
Nell’ambito del Progetto CReIAMO PA “Competenze e reti per l’integrazione ambientale e per il miglioramento delle organizzazioni della PA” promosso dal MATTM si sono svolte, relativamente a questo tema, in collaborazione con Regione Piemonte, delle attività di sensibilizzazione nei confronti delle altre pubbliche amministrazioni operanti sul territorio.
Nell’ambito del Progetto CReIAMO PA “Competenze e reti per l’integrazione ambientale e per il miglioramento delle organizzazioni della PA” promosso dal MATTM si sono svolte, relativamente a questo tema, in collaborazione con Regione Piemonte, delle attività di sensibilizzazione nei confronti delle altre pubbliche amministrazioni operanti sul territorio.