AZIONI EUROPEE
Per quanto riguarda la mitigazione, l’UE sta portando avanti impegni ambiziosi, puntando a fare dell’Europa il primo continente a impatto zero sul clima entro il 2050. Oltre a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, l'Unione sta anche adottando misure per adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici: entro il 2050 l'Europa intende essere una società resiliente ai cambiamenti climatici. In tema di adattamento, l’azione della Regione Piemonte si inserisce nella cornice di indirizzi delineati dalla nuova Strategia Europea di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
A livello internazionale, l'Unione sta guidando i negoziati che stimolano l'ambizione dei principali responsabili delle emissioni in vista della COP26 di Glasgow.
L’UNIONE EUROPEA VERSO LA NEUTRALITÀ CLIMATICA
- una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990),
- una quota almeno del 32% di energia rinnovabile,
- un miglioramento almeno del 32,5% dell'efficienza energetica.
La Commissione ha però proposto il Piano degli obiettivi climatici 2030 finalizzato ad elevare l'obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030 ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 così da poter indirizzare l’Europa verso l’azzeramento delle emissioni di gas ad effetto serra entro il 2050.
La valutazione d'impatto che accompagna la proposta prepara il terreno per adeguare le politiche climatica ed energetica in modo da contribuire a decarbonizzare l'economia europea, stabilendo anche il ruolo futuro dell'attribuzione di un prezzo alla CO2 e la sua interazione con le altre politiche.
Green Deal europeo
Le prime iniziative nell'ambito del Green Deal europeo comprendono la Legge europea sul clima, per introdurre l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 nella legislazione europea, il Patto europeo per il clima per coinvolgere tutte le parti della società nell'azione, e da quest’anno anche il Piano degli obiettivi climatici 2030 per aumentare l’ambizione della riduzione di emissioni nette di gas a effetto serra ad almeno il 55% entro il 2030 e una nuova Strategia dell'UE sull'adattamento ai cambiamenti climatici per dar vita ad una società europea resiliente ai cambiamenti climatici entro metà secolo.
Legge europea sul clima
La Commissione ha proposto un nuovo obiettivo dell'UE per il 2030 di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990; parallelamente ha avanzato la proposta di adottare una traiettoria europea per il periodo 2030-2050 per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica.
La legge sul clima prevede, inoltre, misure per verificare i progressi compiuti e adeguare gli interventi di conseguenza. I progressi saranno verificati ogni cinque anni, in linea con il bilancio globale previsto dall'accordo di Parigi. La Commissione formulerà raccomandazioni agli Stati membri che attueranno interventi non compatibili.
Ad ora, la proposta di legge è stata presentata al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni per un ulteriore esame.
Patto europeo per il clima
Sono tre i punti cardini del Patto:
- Parlare dei cambiamenti climatici, facendo opera di divulgazione e sensibilizzazione sulla base di dati scientifici affidabili;
- Stimolare l’azione di cittadini e organizzazioni sia con finalità di mitigazione che di adattamento;
- Collaborare tramite la comunicazione, l’apprendimento e la creazione di reti così da poter condividere idee ed esperienze.
Al fine di conoscere le idee dei cittadini sulle azioni da svolgere nel quadro del Patto europeo e su come renderlo quanto più possibile efficace, inclusivo e ambizioso, la Commissione ha dato vita ad una consultazione pubblica aperta a tutti, che ha ricevuto più di 3500 risposte. Tutti i contributi serviranno a definire il progetto finale del Patto.
L’UNIONE EUROPEA VERSO LA RESILIENZA CLIMATICA
Prevista dalla roadmap del Green Deal europeo, la nuova Strategia si basa sulla valutazione della precedente Strategia del 2013 e dei risultati della consultazione pubblica che si è svolta tra maggio e agosto 2020. La base per un maggior livello di ambizione e coerenza delle politiche in materia di adattamento è fornita anche dalla provvisoria legge sul clima.
La nuova Strategia sottolinea la necessità di costruire un futuro più resiliente, aumentando l’ambizione in materia di resilienza climatica. Il focus è posto, in particolare, sulla necessità di un’azione immediata per contrastare la realtà degli impatti dei cambiamenti climatici. Dunque, se da un lato l’UE continua a promuovere la mitigazione dei cambiamenti climatici con azioni dirette alla riduzione delle emissioni, dall'altro sa bene di dover affrontare le conseguenze ormai ineluttabili del cambiamento in atto.
La nuova Strategia di adattamento dell'UE mira a trasformare in realtà la visione per il 2050 di un'Unione resiliente ai cambiamenti climatici, rendendo l'adattamento:
- più intelligente, migliorando le conoscenze e la gestione delle incertezze;
- più sistemico, sviluppando politiche di sostegno a tutti i livelli e in tutti i settori;
- più rapido, accelerando l'adattamento a livello trasversale.
Per accelerare le azioni di adattamento, l'attuazione necessita di risorse commisurate alla sfida. Nel suo bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027, l'UE ha aumentato l'obiettivo di spesa a favore dell'azione per il clima del 30 %, con l'adattamento come componente chiave.
La nuova Strategia descrive anche l’intenzione dell’Unione Europea ad intensificare l’azione internazionale, promuovendo approcci subnazionali, nazionali e regionali all'adattamento, con particolare attenzione ai paesi dell'Africa, ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo e ai paesi meno sviluppati.
In questo modo, l’ambizione dell’UE in materia di adattamento ai cambiamenti climatici andrà di pari passo con la sua leadership globale nella mitigazione dei cambiamenti climatici.
Climate-ADAPT: La piattaforma europea di adattamento climatico
Molteplici le tematiche affrontate: dalle politiche europee ai rapporti sullo stato di adattamento dei diversi stati, dalle conoscenze sul cambiamento climatico (impatti, rischi, vulnerabilità, opzioni di adattamento...) alle buone pratiche.
Per quanto riguarda le informazioni raccolte per l’Italia, sulla pagina della piattaforma dedicata sono riportati: il quadro politico e legale, i settori coinvolti, le azioni avanzate, le valutazioni, gli stakeholders coinvolti e i contatti di riferimento.