Amianto, risposte sul territorio

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Con l’emanazione della Legge n. 257/1992– che vieta l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto – se è cessata la immissione di nuovi manufatti contenenti amianto non per questo il problema della dispersione di fibre di amianto in aria era da considerarsi risolto.

Da quel momento ha quindi avuto inizio un’importante opera di bonifica tutt’ora in corso, sia con interventi puntali in importanti siti contaminati da amianto che con interventi diffusi per mettere in sicurezza o bonificare le migliaia di piccole e piccolissime possibili sorgenti di fibre, questi ultimi pianificati in Piemonte con un apposito Piano Regionale Amianto.

Risorse e informazioni aggiuntive

LEGGE 27 marzo 1992, n. 257 Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto https://www.normattiva.it/eli/stato/LEGGE/1992/03/27/257/CONSOLIDATED

Legge regionale n. 30 del 14 ottobre 2008  "Norme per la tutela della salute, il risanamento dell'ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell'amianto" http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2008;30

  Portale Amianto di Arpa Piemonte https://webgis.arpa.piemonte.it/portale_amianto/home

Anno
2024

Contributi per la bonifica di edifici pubblici

Per dare continuità alle azioni di risanamento del territorio ed in coerenza con gli obiettivi del Piano Regionale Amianto, nel corso degli ultimi anni sono state destinate risorse finanziarie in favore di enti pubblici per consentire interventi di bonifica dell'amianto presso edifici di loro proprietà.

Nell’anno 2020 la Regione Piemonte ha pubblicato un bando con risorse FSC 2014-2020 assegnate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la rimozione di amianto su edifici scolastici ed ospedalieri, per un ammontare pari a circa 1 milione di euro.

 Gli interventi sono in parte ultimati e in fase di rendicontazione, in parte in corso di realizzazione.

Nell’anno 2021 sono stati pubblicati dalla Regione Piemonte due ulteriori bandi per l’assegnazione di contributi per la rimozione di amianto presso gli edifici ATC e per la realizzazione di interventi di rimozione amianto da parte dei Comuni su edifici privati a seguito di accertata inottemperanza alle ordinanze di bonifica.

Gli interventi sono stati assegnati con D.D. n. 818 del 14/12/2021 (bando comuni) e con D.D. n. 690 del 28/10/2021 (bando ATC), per un importo totale pari a circa 600.000 euro. I lavori sono in corso di realizzazione.

Nell’anno 2022 sono stati pubblicati dalla Regione Piemonte due ulteriori bandi per l’assegnazione di contributi per la rimozione di amianto da parte dei Comuni su edifici privati a seguito di accertata inottemperanza alle ordinanze di bonifica e per la rimozione di amianto su edifici pubblici. 

Gli interventi sono stati assegnati con D.D. n. 787 del 16/12/2022 (bando comuni in sostituzione) e con D.D. n. 830 del 22/12/2022 (bando edifici pubblici), per un importo totale pari a circa 2 milioni di euro. I lavori sono in corso di realizzazione. 

Nell’anno 2023 si prevede di procedere allo scorrimento della graduatoria approvata con D.D. n. 830 del 22/12/2022 (bando comuni edifici pubblici) con le risorse regionali stanziate per le annualità 2023 e 2024.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando per la concessione di contributi per la rimozione di manufatti contenenti amianto nell'ambito delle risorse FSC 2014-2020 assegnate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'attuazione del II Addendum al "Piano Operativo Ambiente" sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”, di cui alla Delibera CIPE 28 febbraio 2018, n. 11.  https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/amianto-contributo-interventi-bonifica-rimozione-manufatti-contenenti-amianto-edifici-ad-uso

Bando per l'attribuzione di contributi alle Amministrazioni comunali e provinciali per la realizzazione di interventi di bonifica, con rimozione, di manufatti contenenti amianto su edifici di proprietà. https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/rimozione-manufatti-contenenti-amianto-edifici-proprieta-amministrazioni-comunali-provinciali

Anno
2024
Paragrafi

Per dare continuità alle azioni di risanamento del territorio ed in coerenza con gli obiettivi del Piano Regionale Amianto, nel corso degli ultimi anni sono state destinate risorse finanziarie in favore di enti pubblici per consentire interventi di bonifica dell'amianto presso edifici di loro proprietà.

Nell’anno 2020 la Regione Piemonte ha pubblicato un bando con risorse FSC 2014-2020 assegnate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la rimozione di amianto su edifici scolastici ed ospedalieri, per un ammontare pari a circa 1 milione di euro.

 Gli interventi sono in parte ultimati e in fase di rendicontazione, in parte in corso di realizzazione.

Nell’anno 2021 sono stati pubblicati dalla Regione Piemonte due ulteriori bandi per l’assegnazione di contributi per la rimozione di amianto presso gli edifici ATC e per la realizzazione di interventi di rimozione amianto da parte dei Comuni su edifici privati a seguito di accertata inottemperanza alle ordinanze di bonifica.

Gli interventi sono stati assegnati con D.D. n. 818 del 14/12/2021 (bando comuni) e con D.D. n. 690 del 28/10/2021 (bando ATC), per un importo totale pari a circa 600.000 euro. I lavori sono in corso di realizzazione.

Nell’anno 2022 sono stati pubblicati dalla Regione Piemonte due ulteriori bandi per l’assegnazione di contributi per la rimozione di amianto da parte dei Comuni su edifici privati a seguito di accertata inottemperanza alle ordinanze di bonifica e per la rimozione di amianto su edifici pubblici. 

Gli interventi sono stati assegnati con D.D. n. 787 del 16/12/2022 (bando comuni in sostituzione) e con D.D. n. 830 del 22/12/2022 (bando edifici pubblici), per un importo totale pari a circa 2 milioni di euro. I lavori sono in corso di realizzazione. 

Nell’anno 2023 si prevede di procedere allo scorrimento della graduatoria approvata con D.D. n. 830 del 22/12/2022 (bando comuni edifici pubblici) con le risorse regionali stanziate per le annualità 2023 e 2024.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando per la concessione di contributi per la rimozione di manufatti contenenti amianto nell'ambito delle risorse FSC 2014-2020 assegnate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'attuazione del II Addendum al "Piano Operativo Ambiente" sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”, di cui alla Delibera CIPE 28 febbraio 2018, n. 11.  https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/amianto-contributo-interventi-bonifica-rimozione-manufatti-contenenti-amianto-edifici-ad-uso

Bando per l'attribuzione di contributi alle Amministrazioni comunali e provinciali per la realizzazione di interventi di bonifica, con rimozione, di manufatti contenenti amianto su edifici di proprietà. https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/rimozione-manufatti-contenenti-amianto-edifici-proprieta-amministrazioni-comunali-provinciali

Capitolo
Amianto
Anno
2024

Concentrazioni polliniche e serie storica - Ambrosia artemisiifolia

Anno
2024

L'Ambrosia artemisiifolia  è una pianta erbacea della famiglia delle Compositae ed è maggiormente presente nel periodo tardo estivo, a partire dal mese di agosto fino a ottobre.

Si tratta una specie esotica di particolare interesse dal punto di vista sanitario, in quanto causa reazioni allergiche importanti.

L'andamento delle concentrazioni annuali di polline di Ambrosia dal 2008 è in media decrescente sia per la stazione di Novara, sia per la stazione di Alessandria. 

Lo stesso andamento mostra la presenza di due picchi, negli anni 2011-2012, quando si è raggiunto il valore massimo di integrale pollinico annuale, ovvero la somma delle concentrazioni polliniche medie giornaliere in un dato anno, nelle due stazioni analizzate, e nel 2019-2021.

Sarà dirimente notare il valore delle concentrazioni di ambrosia nel 2023.

L’Ambrosia origina dal Sud-America ma ormai da circa 20 anni si è diffusa ovunque in Europa ed è di difficile eradicazione, ha un suo antagonista naturale nell'insetto Ophraella communa.

Si tratta di un coleottero che si nutre quasi esclusivamente di foglie e fiori di composite con una spiccata predilezione per la specie Ambrosia artemisiifolia.

L’Ophraella communa svolge gran parte del suo ciclo di vita sulla parte aerea della pianta. Larve e adulti si alimentano principalmente delle foglie, sulle quali vengono anche deposte le uova, ma non trascurano i fiori.

Su Ambrosia artemisiifolia ha localmente causato gravi defogliazioni e un generale intristimento delle piante colpite, che risultano aver subìto danni rilevanti nelle condizioni d’infestazione più severe. In alcuni casi l’effetto in pieno campo è paragonabile a un diserbo selettivo.

MAS 2 - Favorire la transizione energetica, l'adattamento e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico

Anno
2024

La transizione energetica contribuisce a ridurre le emissioni climalteranti e le emissioni inquinanti, ad assicurare energia a prezzi ragionevoli, a ridurre le povertà energetiche, a creare nuove opportunità di crescita e occupazione, a garantire una maggiore sicurezza dell’approvvigionamento energetico e a ridurre la dipendenza
dalle importazioni dai territori limitrofi.

Le priorità di intervento di questa Macro Area Strategica sono pertanto: la riduzione dei consumi, l’aumento dell’efficienza energetica, la sostituzione progressiva delle fonti fossili con fonti rinnovabili, la promozione e facilitazione della conversione dei trasporti e della mobilità in chiave più sostenibile e un cambio di paradigma nell’organizzazione della generazione elettrica e da un modello centralizzato ad un modello di generazione distribuita. Questi assi, unitamente alla ricerca che accompagna trasversalmente molte altre tematiche, sono i caposaldi della transizione energetica ai quali il Piemonte deve tendere.
 

Le "direttrici" della transizione per le politiche energetiche
 

Riduzione dei consumi con interventi prioritari di efficientamento nel settore civile e dei trasporti

Nel settore privato e residenziale, occorrerà valutare i target di efficientamento che verranno raggiunti grazie al “super bonus” e ai nuovi criteri costruttivi obbligatori che impongono l’obbligo di costruire edifici a energia quasi zero. Per il settore industriale/produttivo, che ha già dovuto subire una significativa riduzione dei propri consumi, il target al 2030 prevede il mantenimento del livello raggiunto, pur prevedendosi una ripresa dell’economia all’orizzonte temporale dato da qui al 2030.
 

Costruzione di un mix bilanciato di fonti rinnovabili 

Verrà privilegiata l’energia utile prodotta da fonti elettriche e termiche che non prevedono il ricorso a processi di combustione e che quindi non incidono sulla qualità dell’aria. Ne sono esempio: la fonte solare fotovoltaica e termica, l’idroelettrico, l’eolico e la geotermia, con le cautele derivanti dagli effetti del cambiamento climatico sulle precipitazioni e in relazione alle problematicità nel riempimento degli invasi a fini idroelettrici e di disponibilità della risorsa fisica. Per quanto riguarda l’uso di biomassa di cui il Piemonte dispone si intende intervenire con l’efficientamento dei sistemi di combustione, riducendo progressivamente le quantità totali di biomassa combusta e favorendo nel contempo un processo di qualificazione della risorsa forestale utilizzata, mediante l’organizzazione di una filiera corta.
 

Il passaggio dalla generazione elettrica centralizzata a quella distribuita

in relazione a fonti rinnovabili legate al territorio, fortemente geo-referenziate e in relazione al consumo locale, attraverso l’implementazione del concetto di prosumer, secondo cui, il nuovo cliente finale sarà in grado di autoprodurre l’energia che gli serve e di immagazzinare/stoccare le eccedenze (differendone temporalmente il consumo) per cederle ad altri consumatori attraverso l’adozione di sistemi intelligenti di programmazione locale di autoproduzione e consumo (auto-consumatori che agiscono collettivamente e comunità energetiche) costituirà un altro degli elementi qualificanti del processo di transizione. Si evidenzia come il Piemonte già dal 2018 disponga di una legge regionale (l.r. n. 12/2018) con cui vengono promosse, a titolo sperimentale e in attesa del recepimento della Direttiva RED II, le comunità energetiche.

 

Educazione all'uso responsabile degli smartphones

Anno
2024

Arpa Piemonte negli ultimi anni ha in corso attività di educazione finalizzate alla prevenzione sanitaria, sul tema dell’uso dei telefoni cellulari.
Nel 2023 il lavoro nell’ambito del progetto “Un patentino per lo smartphone”, per il quale è stato messo a punto materiale utilizzabile anche in altri contesti di formazione ed educazione ambientale.
Ad esempio, sono già disponibili sul sito di Arpa Piemonte il decalogo a fumetti sull’uso corretto del cellulare, testo e musica del brano rap per sensibilizzare bambini e ragazzi sviluppato nell’ambito del progetto “Musica d’Ambiente”, alcuni video tratti dagli incontri per il progetto Patentino, che spiegano le attività e i giochi da poter fare con i ragazzi per capire le onde elettromagnetiche.
È inoltre continuata nel 2023 la collaborazione con la sanità regionale per il progetto di formazione di operatori sanitari e sociali nell’ambito delle attività del filone “Primi 1000 giorni”, orientata a creare consapevolezza sull’uso dello smartphone nelle famiglie di bambini da zero a tre anni. Per questo progetto sono stati messi a punto materiali di formazione e divulgazione per le famiglie. 

Informazioni e risorse aggiuntive

Decalogo uso dello smartphone - Galleria Foto Arpa Piemonte https://galleriefotoarpapiemonte.weebly.com/decalogo-uso-dello-smartphone.html

Testo e musica del brano rap https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/educazione-ambientale/musicadambiente/brani-e-basi/cellu-rap 

Video progetto "Un patentino per lo smartphone" https://youtube/rBOjViW3Rzs

Bollettini pollini allergenici

Anno
2024

Il bollettino sulla presenza di pollini allergenici in aria viene emesso con cadenza settimanale sulla base dei dati rilevati dalla rete di monitoraggio ed è aggiornato ogni mercoledì.

Le tabelle con le concentrazioni polliniche giornaliere, ripartite in quattro classi (assente, bassa, media e alta), sono riferite alle famiglie ritenute particolarmente significative dal punto di vista allergologico nel periodo considerato.

La valutazione corrisponde alla quantità di polline prodotto dalle singole famiglie/genere, e non fornisce il valore soglia scatenante la reazione allergica.

Il bollettino include come unico genere l'Ambrosia, in quanto dotato di elevato potere allergizzante e in rapida diffusione sul territorio regionale. Il bollettino provinciale settimanale si riferisce al livello di concentrazione di pollini rilevata e non a quella prevista.

Dal marzo 2007 ogni bollettino viene integrato con un sintetico commento relativo allo spettro pollinico della settimana di osservazione.

Andamento delle concentrazioni dei pollini allergenici nel 2023 e confronto con le serie storiche

Anno
2024

Utilizzando i dati delle rilevazioni di tutte le stazioni attive nel 2023, è stata realizzata un’analisi sull’andamento delle concentrazioni per le diverse tipologie di pollini e confrontata con le serie storiche disponibili; Alessandria ha una serie storica attiva dal 2011 mentre Cuneo, Novara e Omegna, VCO, hanno serie storiche disponibili a partire dal 2002.

Nel 2023 il monitoraggio pollinico nelle diverse stazioni Arpa non ha subito interruzioni significative.

Di seguito si presentano i dati di maggior interesse emersi da questo approfondimento, effettuato su alcune tra le specie e/o famiglie di maggiore interesse dal punto di vista allergenico.

Fagacee

Questa famiglia, ben rappresentata nei climi temperati e caldi dell'emisfero boreale (Europa, Asia e America), prende nome dal faggio (Fagus) e comprende alberi e arbusti che hanno una notevole importanza forestale e che rappresentano i principali componenti delle foreste temperate.

Il polline delle Fagaceae (quercia, faggio e castagno sono i generi monitorati) compare verso il mese di aprile e raggiunge le massime concentrazioni nei mesi di giugno-luglio. I primi pollini a comparire sono quelli di quercia seguita dal faggio. Solo verso fine giugno fa la sua comparsa il castagno.

Il susseguirsi dei pollini dei tre generi determina una distribuzione delle concentrazioni di questa famiglia con due picchi, il primo in primavera, ed il secondo, più alto, in estate.
Nel 2023 l’andamento delle Fagaceae in tutte e quattro le stazioni piemontesi monitorate segue l’andamento stagionale sopra esposto seppur con valori medi settimanali più elevati rispetto alle medie storiche.

Salicacee

Fanno parte della famiglia delle Salicacee alberi, arbusti e piante perenni legnose o fruticose generalmente caducifoglie; le specie arboree arrivano ai 30 metri di altezza.

Molte specie spontanee sono di difficile riconoscimento in quanto vi è una notevole facilità a formare ibridi con caratteristiche intermedie.

Il monitoraggio di Arpa Piemonte riguarda i due generi, Populus (pioppo) e Salix (salice), il cui periodo di fioritura va da febbraio ad aprile-maggio.

I pioppi e i salici sono considerati “piante pioniere”, capaci di colonizzare il suolo lasciato nudo da un incendio, un’alluvione o l’abbandono di un terreno.

Nel 2023, in tutte le stazioni monitorate si è registrata una brusca diminuzione delle concentrazioni polliniche nell’ultima settimana di marzo, presumibilmente dovuta al forte calo delle temperature. Tutte le stazioni di monitoraggio, ad esclusione di Alessandria, presentano livelli medi settimanali di concentrazione più elevati, rispetto alle serie storiche.

Plantaginacee

E’ una famiglia di piante erbacee che comprende più di 200 specie diffuse nelle regioni temperate di tutto il mondo.

Il genere Plantago deriva la sua denominazione dalla disposizione delle foglie a forma di “pianta di piede”

La Plantago lanceolata (lanciola) è annoverata tra le più diffuse piante spontanee nel mondo. È una specie ad alto rischio allergenico a causa della elevata quantità di polline che è in grado di disperdere nel periodo estivo.

La piantaggine (Plantago major) e la lanciola fioriscono generalmente da aprile ad ottobre. In confronto alle serie storiche, i dati del 2023 mostrano concentrazioni settimanali massime molto più elevate in tutte le stazioni di monitoraggio.

Alternaria

L’Alternaria è un genere di funghi particolarmente diffuso in Italia, che cresce su frutta e verdura in decomposizione ed in ambienti particolarmente umidi (caratterizzati da una temperatura che varia tra i 18° e i 32° ed un tasso di umidità superiore al 65%).

Le sue spore sono una delle principali cause di reazioni allergiche quali asma, congiuntivite, rinite e dermatiti. 

L'insorgenza degli attacchi avviene principalmente tra metà luglio e settembre, periodo nel quale si ha la massima concentrazione di spore nell'aria, anche se, in generale, il rischio allergenico sussiste comunque a temperature superiori ai 18°C.

Nel 2023 anche le concentrazioni di alternaria presentano picchi medi settimanali più elevati rispetto alle serie storiche.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bollettino settimanale pollini Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/bollettini/elenco-bollettini-1/bollettino-pollini-allergenici

Wikipedia famiglia delle Fagacee https://it.wikipedia.org/wiki/Fagaceae

Wikipedia famiglia delle Salicacee https://it.wikipedia.org/wiki/Salicaceae

Wikipedia famiglia delle Plantaginacee https://it.wikipedia.org/wiki/Plantagineae

Wikipedia genere Alternaria https://it.wikipedia.org/wiki/Alternaria

Stato quantitativo delle acque sotterranee

Anno
2024

Il livello delle falde è determinato da più fattori che incidono sulla ricarica naturale ed eventualmente artificiale delle stesse come gli apporti diretti dalle precipitazioni, la alimentazione dalle aree di ricarica, la presenza di corsi d’acqua o canali, l’allagamento delle risaie e dei prelievi per i diversi usi.

In periodi di siccità, quando anche i corsi d’acqua superficiali sono in condizioni di magra o secca, i prelievi da falda tendono ad aumentare, amplificando gli effetti negativi sulla falda a causa di maggiori prelievi e concomitante minore ricarica.

Arpa Piemonte rileva, grazie alla rete di monitoraggio piezometrico, la soggiacenza, ovvero la distanza tra il piano campagna e il livello dell'acqua di falda; la misura in continuo di tale parametro fornisce un’informazione diretta dell’oscillazione del livello della falda.

La condizione della soggiacenza dell’acquifero superficiale viene valutata mettendo a confronto i valori di soggiacenza misurati dai nell’anno in corso con la condizione ‘naturale’ di riferimento, calcolata, per ciascun piezometro della rete di monitoraggio, come fluttuazione dei livelli nell’anno medio su lungo termine (2005-2022).

La fascia di fluttuazione che può essere considerata la naturale oscillazione annua media dell’acquifero in quel dato punto della rete è calcolata interpolando i valori del 25° e il 75° percentile dei dati mensili di soggiacenza della serie storica di ciascun piezometro.

Valutazione della soggiacenza dell’acquifero - Fonte Arpa Piemonte
Esempio di boxplot della media mensile 2022 (linea arancione) in relazione alla serie storica 2005-2022. Le linee tratteggiate identificano la fascia di fluttuazione dell’acquifero, i valori della soggiacenza attuale al di sotto della fascia di naturale oscillazione stagionale della falda (75° percentile) definita dalla serie storica evidenziano per il corpo idrico sotterraneo una condizione di criticità dal punto di vista dello stato quantitativo

Ogni area idrogeologica è caratterizzata da peculiari condizioni idrogeologiche e da specifiche modalità di ricarica e tipologie di sfruttamento della risorsa.

L’aggregazione di dati di più piezometri, confrontabili per le loro caratteristiche, fornisce un’indicazione sull’andamento della soggiacenza del corpo idrico sotterraneo nel suo insieme. 

La rappresentazione delle variazioni stagionali del livello della falda superficiale, aggregate per GWB, mostra per il 2022 un generale abbassamento del livello in tutte le aree del Piemonte, con valori di soggiacenza al di sotto della fascia di fluttuazione (> 75° percentile): la gradazione di colore mette in evidenza i corpi idrici sotterranei con valori di soggiacenza via via più in discesa

Grado di anomalia della soggiacenza 2022 rispetto alla fascia di fluttuazione dell’anno idrologico medio (serie di riferimento 2005-2021) nelle diverse stagioni - Fonte Arpa Piemonte

Sono stati valutati lo scostamento e la distribuzione della distanza della falda dal piano campagna mediante la spazializzazione della differenza, espressa in percentuale, tra la soggiacenza media del 2022 e quella dell’anno medio storico ricavato dal relativo periodo antecedente (2005-2021). Un aumento di soggiacenza corrisponde a un abbassamento del livello freatico.

Nel 2022 la tendenza all’abbassamento del livello freatico risulta generalizzata, con la presenza di “macro-aree”, nelle porzioni di pianura dell’ovest, sud-ovest e sud-est del Piemonte dove la soggiacenza mostra una tendenza all’aumento, con differenze percentuali piuttosto elevate.  La porzione all’estremità nord invece presenta valori di soggiacenza stazionari rispetto alla media storica, o leggermente in discesa nell’area novarese compresa tra il torrente Terdoppio e il Ticino.

Distribuzione della differenza percentuale tra la soggiacenza media del 2022 e quella dell’anno medio storico ricavato dal periodo 2005-2021 in Piemonte - Fonte Arpa Piemonte
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icona stato quantitativo acque sotterranee