La Regione Piemonte, al verificarsi di un evento calamitoso, a seconda della gravità e dell'estensione del territorio coinvolto, può:
Per far fronte alle richieste di pronto intervento e ripristino formulate dagli Enti locali, i Settori Tecnici regionali si mobilitano accertando i danni tramite appositi sopralluoghi, verificandone la rispondenza con i disposti di legge, valutandone l'entità del rischio associato e quantificando l'impegno economico necessario per intervenire sul territorio.
I dati raccolti vengono caricati nel Sistema Informativo di Gestione Emergenze e Territorio (EMETER), un sistema WebGis che favorisce lo scambio di informazioni e migliora il coordinamento tra le istituzioni locali deputate alla salvaguardia e alla tutela del territorio. Questo strumento consente di raccogliere, aggiornare e gestire in modo integrato le informazioni relative alla componente alfanumerica e cartografica dei danni censiti. Il funzionario incaricato del censimento georiferisce il danno, lo associa all'evento calamitoso (pioggia, grandine, movimento franoso, etc.), lo descrive (secondo le categorie di danno previste dalla nomenclatura "FloodCat"), indica la tipologia e la quantificazione economica dell’intervento ed individua il rischio associato (basso, medio e alto).
Per ogni danno è possibile associare più categorie di intervento: somma urgenza, urgente, definitivo.
Negli ultimi anni il censimento dei danni con EMETER è stato esteso anche alle Amministrazioni provinciali e ad AiPO (Agenzia interregionale per il fiume Po), con specifiche istruzioni per la compilazione dei campi.
Tutte le informazioni e i documenti contenuti in EMETER, compresi eventuali allegati fotografici e ordinanze di somma urgenza, possono essere scaricate attraverso la selezione dei dati con filtri di natura territoriale o temporale.
La legge regionale n. 38/1978
Gli interventi finanziabili con la LR 38/78 normalmente si riferiscono a danni puntuali.
Gli interventi vengono tipizzati secondo 3 categorie:
- interventi di somma urgenza, realizzati entro poco tempo dall'accadimento dell'evento calamitoso;
- interventi urgenti, di ripristino delle condizioni ex ante e di riduzione del rischio residuo;
- interventi definitivi, di completamento degli interventi di ripristino.
Gli interventi sono inoltre classificati in base alla tipologia e seguono il seguente criterio di priorità:
- puntellamenti, demolizioni e sgomberi ed altri interventi a tutela della pubblica incolumità;
- ripristino delle strade comunali, provinciali e vicinali di uso pubblico, essenziali al collegamento degli abitanti ed al funzionamento di importanti attività produttive;
- ripristino di acquedotti pubblici, di fognature e di altre opere igieniche nonché interventi atti a prevenire incombenti situazioni di pericolo;
- lavori indispensabili ad assicurare la funzionalità delle opere idrauliche di competenza regionale, ove il mancato intervento pregiudichi la pubblica incolumità o la sicurezza di opere pubbliche;
- ripristino di edifici, opere ed impianti pubblici rientranti nella competenza regionale, ove ciò sia necessario per la salvaguardia della pubblica incolumità e per garantire la funzionalità dei servizi civili essenziali;
- costruzione, installazione e reperimento di ricoveri temporanei per le persone rimaste senza tetto a causa delle calamità;
- ripristino dell’agibilità essenziale dei porti lacuali;
- indagini, studi e progettazione preliminare inerenti agli interventi a tutela della pubblica incolumità.
Richiesta di Stato d'Emergenza - D.Lgs 1/2018
Al verificarsi di un evento alluvionale di particolare rilevanza e intensità, che coinvolga significativamente il territorio arrecando danno al patrimonio pubblico, privato, produttivo e agricolo, il Presidente della Regione può inoltrare al Presidente del Consiglio una richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza, supportata da un "rapporto di evento", redatto dai tecnici regionali con il supporto di Arpa Piemonte e di altri soggetti esterni (Province, AiPO, ANAS, CNR).
Il rapporto è destinato a documentare, in tempi rapidi, l’accaduto, delimitando il territorio coinvolto e fornendo una stima dell'entità dei danni e delle relative risorse finanziarie necessarie per i ripristini; non rappresenta sistematicamente tutte le situazioni di dissesto né riporta cartografie di dettaglio.
Sulla base dell’istruttoria e della relazione del Dipartimento della Protezione Civile che tiene conto delle risultanze dei sopralluoghi e del rapporto di evento, il Presidente del Consiglio può quindi dichiarare lo stato di emergenza, stabilendo un primo stanziamento delle risorse economiche e la durata.
Il Capo della Protezione Civile, previa intesa con la Regione, emana un’ordinanza con la quale nomina il Commissario delegato e fornisce le indicazioni operative per l’attuazione delle azioni e degli interventi necessari per il superamento dell’emergenza.
A fronte del censimento dei danni e della proposta degli interventi (tipologia e quantificazione economica) effettuati tramite EMETER, la Regione redige il quadro del fabbisogno, secondo i quattro ordini di urgenza:
- spese per soccorso e assistenza alla popolazione;
- interventi di somma urgenza: ripristino della funzionalità di servizi pubblici e infrastrutture di rete strategiche;
- prime misure economiche di immediato sostegno ai privati e alle attività economiche e produttive;
- interventi di riduzione del rischio residuo;
- ripristino di strutture ed infrastrutture pubbliche e private.
Sulla base delle indicazioni del Dipartimento della Protezione Civile il piano degli interventi viene redatto anche per stralci e approvato con ordinanze commissariali.
Eventi alluvionali in Piemonte - 2023
Nel corso del 2023 si sono registrati i seguenti eventi:
- Evento grandinigeno del 6 luglio 2023
Sono stati finanziati gli interventi di somma urgenza per far fronte ai danni provocati agli edifici pubblici e il conferimento in discarica di diverso materiale danneggiato, rimosso dalle coperture. Con OCDPC n. 1019 del 5/11/2023, sono state individuate le aree di stoccaggio per le tegole rotte e rimosse dalle coperture, per il conferimento in discarica in modo separato.
- Colata detritica a Bardonecchia (TO) del 13 agosto 2023
Sono stati finanziati l’autonoma sistemazione degli sfollati e l'assistenza alla popolazione, gli interventi di rimozione e stoccaggio dei detriti prodotti dalla colata e i primi interventi di messa in sicurezza dell’asta del Rochemolles, del Frejus/Merdovine e della Dora di Melezet. Con OCDPC n. 1038 del 9/11/2023, sono stati affrontati il tema del trattamento dei rifiuti e la programmazione di opere di mitigazione del rischio da colata detritica. Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti, una parte del materiale è stato acquisito da ditte private per il riutilizzo, una parte è stato portato in discarica e una parte è stato collocato su aree di deposito individuate dall'Amministrazione comunale. I rifiuti ingombranti, quali i veicoli demoliti, i mobili, le attrezzature, gli elettrodomestici irrecuperabili delle cantine, sono stati dapprima depositati e poi trasportati in discarica come rifiuti speciali.
Per entrambi gli eventi, la Regione ha contribuito al parziale ristoro dei danni alle vetture danneggiate o demolite.