Radiazioni ionizzanti, impatti sul territorio

La valutazione dei possibili effetti delle radiazioni misurate è fatta in via indiretta stimando la dose di radiazioni assorbita da un individuo rappresentativo della esposizione della popolazione in un determinato territorio.

Si valuta quindi la dose efficace che non è una grandezza direttamente misurabile ma una grandezza ricavata, calcolata a partire dai risultati analitici che forniscono i valori di concentrazione di attività, tramite opportuni fattori di ponderazione che tengono conto della via di esposizione, del tipo e della qualità della radiazione nonché dell’organo o tessuto colpito ed è comunque rapportata al corpo intero, anche se ricevuta da un singolo organo bersaglio

La dose efficace all’individuo rappresentativo della popolazione tiene conto delle diverse fonti di esposizione e può avvenire per irraggiamento, inalazione ed ingestione, il suo calcolo tiene conto delle abitudini alimentari e di vita ed è una grandezza proporzionale al rischio indotto dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.

La radioattività naturale contenuta nella crosta terrestre e i raggi cosmici costituiscono la principale fonte di irraggiamento. 

L’irraggiamento dal Cs-137, radionuclide artificiale presente nel suolo piemontese principalmente a seguito dell’incidente di Chernobyl, è almeno di un ordine di grandezza inferiore di quello dovuto alla radioattività naturale. 

La dose da inalazione è dovuta quasi esclusivamente all’esposizione indoor al radon, un gas radioattivo naturale prodotto nella crosta terrestre dal decadimento dell’uranio. 

Anche la dose da ingestione è dominata dal contributo dei radionuclidi naturali: quella dovuta agli alimenti contaminati da Cs-137, e in minima parte da Sr-90, è inferiore a quella dovuto ai radionuclidi naturali di circa due ordini di grandezza.

Il limite di dose efficace fissato dalla normativa è di 1 mSv/anno e si riferisce solo ai radionuclidi artificiali e alle radiazioni prodotte artificialmente.

Inoltre, in conformità ai criteri di base enunciati dalla norma, una pratica si può considerare priva di rilevanza radiologica quando, in tutte le possibili situazioni realisticamente ipotizzabili, la dose efficace a cui si prevede sia esposta una qualsiasi persona del pubblico, a causa di detta pratica, sia pari o inferiore a 10 μSv all’anno.

La dose dovuta alla radioattività naturale non deve quindi essere computata per la valutazione del rispetto di questo limite; sono escluse anche le dosi ricevute a scopo medico, in quanto si suppone che l’utilizzo della radioattività in medicina sia pienamente giustificabile e che i benefici superino eventuali danni se si rispetta il principio di ottimizzazione della dose, che deve sempre essere mantenuta al livello più basso possibile.

Informazioni e risorse aggiuntive

Rapporti sulla radioattività ambientale di Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/radioattivita/reti-monitoraggio/documentazione

DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101 Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell'articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117. https://www.normattiva.it/eli/id/2020/08/12/20G00121/CONSOLIDATED/20240530

Cesio 137 - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Cesio-137

Stronzio 90 - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Stronzio-90

Becquerel - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Becquerel

Sievert - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Sievert

Dosimetria - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Dosimetria

In questo sito Dose gamma in aria