I servizi informativi del Geoportale di Arpa Piemonte in tema di territorio

Anno
2024
Amianto antropico e naturale

L’applicazione offre un quadro sintetico ma costantemente aggiornato delle attività svolte da Arpa Piemonte sulla mappatura dell’amianto antropico (coperture degli edifici) e dell’amianto presente in ambiente naturale. 

Descrive inoltre la metodologia seguita per lo svolgimento dell’attività avviata nel 2013 e tuttora in corso. 

I dati sono costantemente aggiornati rispetto all’avanzamento quotidiano dell’attività.

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=162

Il portale informativo sull'amianto di Arpa Piemonte
Impianti di Biogas

Localizzazione degli impianti di digestione anaerobica, con particolare attenzione al settore zootecnico e agricolo. Ogni impianto è caratterizzato con i dati di potenza elettrica e termica, oltre all’anno di inizio attività, l'aggiornamento dei dati è annuale.

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=134

Servizio informativo di Arpa Piemonte sugli impianti di biogas
Campi Elettromagnetici in Piemonte

Il PORTALE CEM intende fornire un quadro, il più completo possibile, sulla tematica dei campi elettromagnetici, in base alle informazioni acquisite nell'arco di 20 anni sul territorio piemontese nell'ambito delle attività di competenza dell'Agenzia.
Si compone di parti testuali e descrittive, affiancate da mappe, grafici e immagini.

Le informazioni sono in continuo aggiornamento e organizzate in base a sezioni tematiche volte a sistematizzare i diversi argomenti trattati.

Il servizio permette la consultazione interattiva dei dati prodotti dall’Agenzia sull’intero territorio regionale nell’ambito delle attività svolte per la tematica dei campi elettromagnetici. Sono mappati sul territorio gli impianti radio, TV e di telefonia mobile, le aree di influenza degli elettrodotti, la valutazione teorica del campo elettrico e i dati di monitoraggio. 

Le informazioni geografiche sono corredate da schede tecniche che approfondiscono l’informazione. I dati sono aggiornati quotidianamente. 

Da quest’anno l’applicazione consente di distinguere gli impianti dedicati alla telefonia mobile a seconda della tecnologia 2G, 3G, 4G e 5G utilizzata. 

Anche le misure di monitoraggio sono state suddivise tra quelle riferite a campagne precedenti il 2015 e quelle successive.

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=140

Portale sui campi elettromagnetici di Arpa Piemonte
Monitoraggio radiologico dei siti nucleari in Piemonte

Punti di campionamento e misure delle reti locali dei siti nucleari di Bosco Marengo (AL), Saluggia (VC) e Trino (VC) e relative misure radiometriche. I dati sono aggiornati annualmente.

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=141

Il servizio informativo sul monitoraggio e controllo dei siti nucleari di Arpa Piemonte
Discariche attive e in post gestione

Localizzazione e perimetrazione tecnica delle discariche attive e in post gestione in Piemonte.

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=144

Servizio informativo sulle discariche attive e in post gestione di Arpa Piemonte
Carta Geologica del Piemonte

La carta costituisce la prima rappresentazione geologica di sintesi della Regione Piemonte ed è fondata su una banca dati in progressivo aggiornamento, omogenea a scala regionale. 

La gestione, l'aggiornamento dei dati e il mantenimento del servizio sono a cura di ARPA Piemonte (responsabile del servizio) e CNR IGG (responsabile della base dati).

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=308

https://webgis.arpa.piemonte.it/agportal/apps/webappviewer/index.html?id=6ea1e38603d6469298333c2efbc76c72

Portale GeoPiemonte MAP 2021 di Arpa Piemonte
R!skGEST - Geoportale Trasfrontaliero sui Rischi Naturali

Il Geoportale nasce a fine 2009 nell'ambito del progetto strategico ALCOLTRA RISKNAT con l'obiettivo di garantire un punto di accesso e condivisione dell’informazione geografica sui rischi naturali nell’area di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia-Svizzera.

https://webgis.arpa.piemonte.it/riskportal/apps/sites/#/home

Geoportale Trasfrontaliero sui Rischi Naturali di Arpa Piemonte - Enti contributori
Itinerari Geologici

Gli itinerari vengono presentati secondo la modalità del racconto, declinata in un contesto geografico, che offre una narrazione strutturata e dal forte impatto comunicativo di contenuti informativi attraverso strumenti digitali. 

Nello caso specifico sono state allestite mappe e cartografie, corredate di testi, immagini e filmati, che conducono l'utente passo passo alla scoperta di alcuni importanti siti che offrono uno spaccato dell'evoluzione geologica antica e recente del Piemonte.

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=319

Portale Itinerari geologici di Arpa Piemonte
Il Portale del consumo suolo

A partire dal 2019 Arpa Piemonte in collaborazione con ISPRA ha sviluppato il nuovo Portale nazionale sul consumo di Suolo in Italia.

Il portale mette a disposizione dati, cartografie, indicatori a scala nazionale, regionale e per singolo comune riferiti al periodo di osservazione 2012 - 2019.

Nello stesso portale sono inoltre presentati in forma semplificata e divulgativa i principali aspetti ambientali connessi al suolo, ai fenomeni di trasformazione e consumo, ai servizi ecosistemici ad esso correlati. 

Il portale realizzato con la tecnica e gli strumenti del racconto guida l’utente nella scoperta e comprensione della materia attraverso un percorso organizzato in sezioni che integrano testi, immagini, video, mappe e animazioni.

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=280

Portale sul consumo di suolo di Arpa Piemonte e ISPRA
Piani di classificazione acustica

Il servizio rende fruibile a tutti i soggetti interessati la consultazione dei Piani di classificazione acustica redatti dai Comuni delle province di Torino, Novara e Asti. 

Si tratta di un dato di rilevante importanza sia per la regolamentazione dell’inquinamento acustico che per la pianificazione del territorio. 

Attraverso l’applicazione è possibile consultare i limiti massimi del rumore consentito nell’ambiente esterno e di conseguenza i vincoli imposti per lo sviluppo e la trasformazione del territorio in modo acusticamente sostenibile. 

L’applicazione è nata con un primo nucleo di piani del territorio della provincia di Torino per poi estendersi a quello della provincia di Novara, cuneo e Asti, con la prospettiva di coprire l'intero territorio regionale.

https://relazione.ambiente.piemonte.it/fif/webapp.php?id=148

Servizio informativo di Arpa Piemonte sui piani di zonizzazione acustica

Piani speditivi di emergenza

Piano speditivo per Borgosesia (VC)

È stata predisposta un'apposita pianificazione speditiva riguardante la manutenzione e la gestione dell’argine demaniale in sponda sinistra del Fiume Sesia a difesa della Frazione Isola, in Comune di Borgosesia, provincia di Vercelli.

La località è attraversata da un canale, gestito da privati, che deriva a monte dal Fiume Sesia acqua per produzione di energia elettrica. Nel tratto iniziale, oltre all’argine, è stata realizzata una paratoia (P1), con la funzione di dare continuità alle quote di sommità dell’argine: in caso di evento di piena del Fiume Sesia la paratoia deve essere chiusa per evitare il transito di acqua nel canale e conseguenti possibili esondazioni nella Frazione.
Nel corso dell’evento di piena del 2-3 ottobre 2020 la paratoia non è stata chiusa, pertanto le acque del Fiume Sesia hanno continuato a defluire nel canale di derivazione allagando parte dell’abitato della frazione, provocando danni a beni mobili ed immobili di proprietà di persone fisiche e giuridiche residenti e/o operanti nel rione.

La Regione, in qualità di Autorità idraulica competente sul tratto di Fiume Sesia, in corrispondenza all’abitato di Borgosesia circa la gestione di una ulteriore paratoia (P2) posta all’intersezione con l’argine di difesa spondale, è stata chiamata a stabilire le modalità di gestione – e quindi di manovra – della paratoia, in presenza di una allerta o di determinate condizioni di deflusso riconducibili a letture/misure idrometriche e, in ogni caso, a garanzia di protezione della popolazione residente e delle imprese operanti.

È stata pertanto predisposta una bozza di Piano speditivo atta ad individuare, anche in forma tabellare, le azioni da compiere a cura di ciascun soggetto coinvolto (Rif. Comune di Borgosesia, Provincia di Vercelli, Gestore idrolettrico, Settore Tecnico BI-VC, ecc.) al verificarsi di predeterminati scenari di emergenza e condizioni di criticità. Vista la presenza di un idrometro di ARPA Piemonte immediatamente a monte di Loc. Isola e quindi la possibilità di correlare i livelli idrici ivi raggiungibili (Rif. n. 2 Paratoie) a quanto direttamente osservabile in tempo reale dal suddetto idrometro, si è ritenuto opportuno correlare alcune delle Sotto-fasi del Piano speditivo proprio a quanto misurato in corso di evento dell'idrometro, riservando invece al carattere previsionale del Bollettino di Allerta Meteoidrologica l’innesco delle Sotto-fasi iniziali del Piano, corrispondenti alla sua attivazione.

Le restanti sotto-fasi sono invece state legate ai previsti Livelli deducibili dal Bollettino di Previsione Piene in riferimento all’asta del F. Sesia, lungo il quale l’idrometro è dislocato.

Stante, poi, l’eventualità che in corso d’evento l’idrometro possa non funzionare e quindi non fornire le letture idrometriche propedeutiche alla necessaria attivazione delle Sotto-fasi corrispondenti, è stata prevista anche la possibilità che la pianificazione speditiva approntata possa essere innescata da un’osservazione in loco di n. 2 aste graduate (da posizionarsi in corrispondenza delle n. 2 paratoie), sulle quali tracciare i livelli raggiungibili dal pelo idrico e corrispondenti al raggiungimento dei rispettivi livelli di guardia e di pericolo costituenti riferimenti per l’idrometro a monte.

Piano di Protezione Civile del Nodo Idraulico di Ivrea

Nel percorso verso una definitiva approvazione del “Piano di Protezione Civile del Nodo Idraulico di Ivrea”  è stata approntata una rivisitazione in bozza del suddetto Piano.

Partendo da una estensione dell’area di intervento, con l’inclusione di un più esteso numero di Comuni (Rif. Introduzione di una zona periferica corrispondente ai territori comunali nei quali un evento alluvionale gravante sulle aste fluviali della Dora Baltea e del Torrente Chiusella potrebbe ragionevolmente estendersi, provocando situazioni di pericolo crescente, nonché danni e disagi per la popolazione residente ed i mezzi in transito) nelle operazione di sorveglianza e controllo del territorio, la nuova bozza si propone di:

  • valutare i precursori di evento anche in funzione del breve intervallo di tempo che separa l’attivazione progressiva di ciascuna sottofase;
  • definire una più corretta gestione della rete viaria e del flusso veicolare e l’organizzazione logistica delle risorse di protezione civile eventualmente confluenti dall’esterno;
  • considerare gli scenari di evento alluvionale storicamente avvenuti, quali utili riferimenti per la previsione di criticità e danni attesi sul territorio;
  • introdurre gli scenari di Pericolosità e Rischio desunti dal PGRA di ADBPO/Regione Piemonte, per la scansione in Fasi e SottoFasi operative attraverso il superamento di precise soglie di allerta;
  • regolamentare la gestione in prevenzione ed in emergenza delle opere di protezione idraulica.

L’attuale versione di Piano (in fase di analisi da parte dei soggetti coinvolti) prevede un numero più ampio di Comuni da coinvolgere nelle operazione di sorveglianza e monitoraggio del territorio, nonché per la collaborazione ad una più corretta gestione della rete viaria, del flusso veicolare e della eventuale confluenza di risorse esterne (materiali, mezzi ed operatori di supporto). Pertanto i Comuni della zona periferica (Cd. Comuni “Extra-Nodo”), pur non essendo direttamente interessati alle manovre sulle opere idrauliche, possono essere coinvolti a collaborare attivamente per facilitare le operazioni di soccorso (Es. Arrivo di Colonne Mobili), lo stoccaggio di materiali e mezzi per l’assistenza della popolazione, la gestione del sovraccarico del traffico veicolare prevedibilmente generato dalla interruzione delle principali arterie stradali e ferroviarie che attraversano l’area del Nodo, ecc.

Ai fini della costruzione del modello di intervento, sono invece stati confermati i due scenari di riferimento del PGRA, ed relativi tempi di ritorno (TR), unicamente a carico del Reticolo Principale (RP):

  • TR 20-50 anni, P3 (H): stimato di Alta probabilità e frequenza
  • TR 100-200 anni, P2 (M): stimato di Media probabilità e frequenza

come anche gli eventi alluvionali di riferimento: l’alluvione del 13-16 Ottobre 2000 (TR 100-200 anni) e quella del 2-3 Ottobre 2020 (TR 20 anni), quest’ultima molto meno grave della prima ma tuttavia significativa per le criticità registrate sulla rete viaria circostante il Nodo idraulico.
 

Figura 1. Area del Nodo Idraulico di Ivrea - Comuni del Nodo (soggetti a convenzione) e Comuni Extra-Nodo
Figura 2. Scenari di pericolosità - P3 (Frequente - H) e P2 (Media - M)
Anno
2024
Paragrafi
Piano speditivo per Borgosesia (VC)

È stata predisposta un'apposita pianificazione speditiva riguardante la manutenzione e la gestione dell’argine demaniale in sponda sinistra del Fiume Sesia a difesa della Frazione Isola, in Comune di Borgosesia, provincia di Vercelli.

La località è attraversata da un canale, gestito da privati, che deriva a monte dal Fiume Sesia acqua per produzione di energia elettrica. Nel tratto iniziale, oltre all’argine, è stata realizzata una paratoia (P1), con la funzione di dare continuità alle quote di sommità dell’argine: in caso di evento di piena del Fiume Sesia la paratoia deve essere chiusa per evitare il transito di acqua nel canale e conseguenti possibili esondazioni nella Frazione.
Nel corso dell’evento di piena del 2-3 ottobre 2020 la paratoia non è stata chiusa, pertanto le acque del Fiume Sesia hanno continuato a defluire nel canale di derivazione allagando parte dell’abitato della frazione, provocando danni a beni mobili ed immobili di proprietà di persone fisiche e giuridiche residenti e/o operanti nel rione.

La Regione, in qualità di Autorità idraulica competente sul tratto di Fiume Sesia, in corrispondenza all’abitato di Borgosesia circa la gestione di una ulteriore paratoia (P2) posta all’intersezione con l’argine di difesa spondale, è stata chiamata a stabilire le modalità di gestione – e quindi di manovra – della paratoia, in presenza di una allerta o di determinate condizioni di deflusso riconducibili a letture/misure idrometriche e, in ogni caso, a garanzia di protezione della popolazione residente e delle imprese operanti.

È stata pertanto predisposta una bozza di Piano speditivo atta ad individuare, anche in forma tabellare, le azioni da compiere a cura di ciascun soggetto coinvolto (Rif. Comune di Borgosesia, Provincia di Vercelli, Gestore idrolettrico, Settore Tecnico BI-VC, ecc.) al verificarsi di predeterminati scenari di emergenza e condizioni di criticità. Vista la presenza di un idrometro di ARPA Piemonte immediatamente a monte di Loc. Isola e quindi la possibilità di correlare i livelli idrici ivi raggiungibili (Rif. n. 2 Paratoie) a quanto direttamente osservabile in tempo reale dal suddetto idrometro, si è ritenuto opportuno correlare alcune delle Sotto-fasi del Piano speditivo proprio a quanto misurato in corso di evento dell'idrometro, riservando invece al carattere previsionale del Bollettino di Allerta Meteoidrologica l’innesco delle Sotto-fasi iniziali del Piano, corrispondenti alla sua attivazione.

Le restanti sotto-fasi sono invece state legate ai previsti Livelli deducibili dal Bollettino di Previsione Piene in riferimento all’asta del F. Sesia, lungo il quale l’idrometro è dislocato.

Stante, poi, l’eventualità che in corso d’evento l’idrometro possa non funzionare e quindi non fornire le letture idrometriche propedeutiche alla necessaria attivazione delle Sotto-fasi corrispondenti, è stata prevista anche la possibilità che la pianificazione speditiva approntata possa essere innescata da un’osservazione in loco di n. 2 aste graduate (da posizionarsi in corrispondenza delle n. 2 paratoie), sulle quali tracciare i livelli raggiungibili dal pelo idrico e corrispondenti al raggiungimento dei rispettivi livelli di guardia e di pericolo costituenti riferimenti per l’idrometro a monte.

Piano di Protezione Civile del Nodo Idraulico di Ivrea

Nel percorso verso una definitiva approvazione del “Piano di Protezione Civile del Nodo Idraulico di Ivrea”  è stata approntata una rivisitazione in bozza del suddetto Piano.

Partendo da una estensione dell’area di intervento, con l’inclusione di un più esteso numero di Comuni (Rif. Introduzione di una zona periferica corrispondente ai territori comunali nei quali un evento alluvionale gravante sulle aste fluviali della Dora Baltea e del Torrente Chiusella potrebbe ragionevolmente estendersi, provocando situazioni di pericolo crescente, nonché danni e disagi per la popolazione residente ed i mezzi in transito) nelle operazione di sorveglianza e controllo del territorio, la nuova bozza si propone di:

  • valutare i precursori di evento anche in funzione del breve intervallo di tempo che separa l’attivazione progressiva di ciascuna sottofase;
  • definire una più corretta gestione della rete viaria e del flusso veicolare e l’organizzazione logistica delle risorse di protezione civile eventualmente confluenti dall’esterno;
  • considerare gli scenari di evento alluvionale storicamente avvenuti, quali utili riferimenti per la previsione di criticità e danni attesi sul territorio;
  • introdurre gli scenari di Pericolosità e Rischio desunti dal PGRA di ADBPO/Regione Piemonte, per la scansione in Fasi e SottoFasi operative attraverso il superamento di precise soglie di allerta;
  • regolamentare la gestione in prevenzione ed in emergenza delle opere di protezione idraulica.

L’attuale versione di Piano (in fase di analisi da parte dei soggetti coinvolti) prevede un numero più ampio di Comuni da coinvolgere nelle operazione di sorveglianza e monitoraggio del territorio, nonché per la collaborazione ad una più corretta gestione della rete viaria, del flusso veicolare e della eventuale confluenza di risorse esterne (materiali, mezzi ed operatori di supporto). Pertanto i Comuni della zona periferica (Cd. Comuni “Extra-Nodo”), pur non essendo direttamente interessati alle manovre sulle opere idrauliche, possono essere coinvolti a collaborare attivamente per facilitare le operazioni di soccorso (Es. Arrivo di Colonne Mobili), lo stoccaggio di materiali e mezzi per l’assistenza della popolazione, la gestione del sovraccarico del traffico veicolare prevedibilmente generato dalla interruzione delle principali arterie stradali e ferroviarie che attraversano l’area del Nodo, ecc.

Ai fini della costruzione del modello di intervento, sono invece stati confermati i due scenari di riferimento del PGRA, ed relativi tempi di ritorno (TR), unicamente a carico del Reticolo Principale (RP):

  • TR 20-50 anni, P3 (H): stimato di Alta probabilità e frequenza
  • TR 100-200 anni, P2 (M): stimato di Media probabilità e frequenza

come anche gli eventi alluvionali di riferimento: l’alluvione del 13-16 Ottobre 2000 (TR 100-200 anni) e quella del 2-3 Ottobre 2020 (TR 20 anni), quest’ultima molto meno grave della prima ma tuttavia significativa per le criticità registrate sulla rete viaria circostante il Nodo idraulico.
 

Figura 1. Area del Nodo Idraulico di Ivrea - Comuni del Nodo (soggetti a convenzione) e Comuni Extra-Nodo
Figura 2. Scenari di pericolosità - P3 (Frequente - H) e P2 (Media - M)
Anno
2024

Piano Regionale di Protezione Civile

È stata avviata la redazione del Piano regionale di protezione civile, in coerenza con gli “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali” predisposti dal Dipartimento di Protezione Civile (DirPCM n.160 del 6 luglio 2021).

L’attività si è concentrata sull’implementazione della banca dati geografica del territorio piemontese, di fondamentale importanza per la redazione dei capitoli inerenti l’inquadramento del territorio, l’individuazione dei rischi e la definizione dei relativi scenari. I dati sono stati organizzati in modo coerente con le indicazioni del Dipartimento relative al ‘Catalogo Nazionale dei Piani di Protezione Civile’ e saranno inoltre inseriti all’interno della Piattaforma Piani Comunali, facilitando la redazione dei Piani di Protezione Civile da parte dei singoli comuni.

Figura 1. Strutture sanitarie presenti in Piemonte
Figura 2. Strutture scolastiche nella città di Torino
Anno
2024
Paragrafi

È stata avviata la redazione del Piano regionale di protezione civile, in coerenza con gli “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali” predisposti dal Dipartimento di Protezione Civile (DirPCM n.160 del 6 luglio 2021).

L’attività si è concentrata sull’implementazione della banca dati geografica del territorio piemontese, di fondamentale importanza per la redazione dei capitoli inerenti l’inquadramento del territorio, l’individuazione dei rischi e la definizione dei relativi scenari. I dati sono stati organizzati in modo coerente con le indicazioni del Dipartimento relative al ‘Catalogo Nazionale dei Piani di Protezione Civile’ e saranno inoltre inseriti all’interno della Piattaforma Piani Comunali, facilitando la redazione dei Piani di Protezione Civile da parte dei singoli comuni.

Figura 1. Strutture sanitarie presenti in Piemonte
Figura 2. Strutture scolastiche nella città di Torino
Anno
2024

Nuova Legge Regionale di Protezione civile – Prima stesura in bozza

A distanza di ormai 20 anni dall'approvazione della legge regionale di protezione civile (LR 7/2003) e alla luce delle nuove disposizioni statali in materia introdotte con il D.lgs. n. 1/2018 (Codice della protezione civile), si è reso necessario aggiornare e adeguare la normativa regionale vigente, anche in virtù dell'approvazione della direttiva del DPCM 30 aprile 2021, che presuppone il disegno di una nuova governance regionale.

L’attività di confronto è stata portata in sede di Osservatorio regionale L 56/2014, conclusosi con l’incontro del 18/12/2023, e ha riguardato il “modello di governance” del Sistema di protezione civile piemontese. In questa sede sono emerse posizioni anche critiche rispetto al modello inizialmente proposto, tali da rendere necessari ulteriori momenti di confronto e di composizione degli interessi.

Anno
2024
Paragrafi

A distanza di ormai 20 anni dall'approvazione della legge regionale di protezione civile (LR 7/2003) e alla luce delle nuove disposizioni statali in materia introdotte con il D.lgs. n. 1/2018 (Codice della protezione civile), si è reso necessario aggiornare e adeguare la normativa regionale vigente, anche in virtù dell'approvazione della direttiva del DPCM 30 aprile 2021, che presuppone il disegno di una nuova governance regionale.

L’attività di confronto è stata portata in sede di Osservatorio regionale L 56/2014, conclusosi con l’incontro del 18/12/2023, e ha riguardato il “modello di governance” del Sistema di protezione civile piemontese. In questa sede sono emerse posizioni anche critiche rispetto al modello inizialmente proposto, tali da rendere necessari ulteriori momenti di confronto e di composizione degli interessi.

Anno
2024

Attività di regolamentazione per l'impiego di aeromobili

Si è concluso il percorso di regolamentazione per l’impiego degli aeromobili del volontariato di protezione civile, con la definizione di una modalità operativa convenzionale di riferimento e conforme alla normativa, che ha riguardato, in particolare, i seguenti aspetti fondamentali:

  • individuazione delle attività aeree utili alle Direzioni Regionali; 
  • ricognizione delle risorse disponibili; 
  • definizione dei requisiti necessari per verificare, in base alla normativa vigente, l’idoneità al volo degli operatori del volontariato e la loro capacità operativa;
  • Individuazione di un percorso di accreditamento del volontariato che intende operare con aeromobili in attività richieste dalla Regione;
  • confronto con gli uffici regionali e con altri enti e amministrazioni sul tema delle necessità di volo e degli standard operativi ai quali uniformarsi;

l’esecuzione di esercitazioni a scala reale per testare capacità, strumenti, procedure e modalità di lavoro, di cui l’ultima in ordine di tempo è l’Esercitazione “Gruppo Volo” svoltasi  il  19 ottobre 2023. 
Sempre al fine di regolamentare la materia sono stati mantenuti i due tavoli tecnici istituiti in precedenza: il primo, istituzionale, è un Gruppo di Lavoro post-evento composto dai Settori Regionali, relativo alle attività conseguenti alle emergenze alluvionali, che si è dedicato, fra l’altro, all’impiego di aeromobili per il rilievo dei dissesti e che ha consentito di approvare il documento “Gestione attività post evento alluvionale”; il secondo coinvolge il volontariato ed è composto dal Settore Protezione Civile e da piloti esperti appartenenti alle organizzazioni convenzionate con la Regione (Tavolo Tecnico Aeromobili), si è occupato dell’impiego delle risorse con specifico riferimento a quelle del volontariato.

Per la gestione operativa degli ingaggi è stata inoltre individuata una cosiddetta “Unità Volo” del volontariato, con il compito di comprendere in dettaglio le richieste di volo formulate da uffici, enti o amministrazioni.

All’interno del percorso di regolamentazione sono anche nate due occasioni di ingaggio reale, a fronte di eventi meteo idrologici avversi (Po Pellice 19-21 maggio 2023, Colate detritiche alta Val Susa 13 e 24 agosto 2023), che hanno consentito di testare la risposta operativa delle risorse e di effettuare utili rilievi degli effetti al suolo. Nell’ambito del secondo ingaggio, è stato anche avviato un confronto con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino, che ha consentito di perfezionare lo standard operativo da applicare a contesti post-emergenziali.

Figura 1. Colata detritica rilevata con drone in Valle Argentera (TO)
Anno
2024
Paragrafi

Si è concluso il percorso di regolamentazione per l’impiego degli aeromobili del volontariato di protezione civile, con la definizione di una modalità operativa convenzionale di riferimento e conforme alla normativa, che ha riguardato, in particolare, i seguenti aspetti fondamentali:

  • individuazione delle attività aeree utili alle Direzioni Regionali; 
  • ricognizione delle risorse disponibili; 
  • definizione dei requisiti necessari per verificare, in base alla normativa vigente, l’idoneità al volo degli operatori del volontariato e la loro capacità operativa;
  • Individuazione di un percorso di accreditamento del volontariato che intende operare con aeromobili in attività richieste dalla Regione;
  • confronto con gli uffici regionali e con altri enti e amministrazioni sul tema delle necessità di volo e degli standard operativi ai quali uniformarsi;

l’esecuzione di esercitazioni a scala reale per testare capacità, strumenti, procedure e modalità di lavoro, di cui l’ultima in ordine di tempo è l’Esercitazione “Gruppo Volo” svoltasi  il  19 ottobre 2023. 
Sempre al fine di regolamentare la materia sono stati mantenuti i due tavoli tecnici istituiti in precedenza: il primo, istituzionale, è un Gruppo di Lavoro post-evento composto dai Settori Regionali, relativo alle attività conseguenti alle emergenze alluvionali, che si è dedicato, fra l’altro, all’impiego di aeromobili per il rilievo dei dissesti e che ha consentito di approvare il documento “Gestione attività post evento alluvionale”; il secondo coinvolge il volontariato ed è composto dal Settore Protezione Civile e da piloti esperti appartenenti alle organizzazioni convenzionate con la Regione (Tavolo Tecnico Aeromobili), si è occupato dell’impiego delle risorse con specifico riferimento a quelle del volontariato.

Per la gestione operativa degli ingaggi è stata inoltre individuata una cosiddetta “Unità Volo” del volontariato, con il compito di comprendere in dettaglio le richieste di volo formulate da uffici, enti o amministrazioni.

All’interno del percorso di regolamentazione sono anche nate due occasioni di ingaggio reale, a fronte di eventi meteo idrologici avversi (Po Pellice 19-21 maggio 2023, Colate detritiche alta Val Susa 13 e 24 agosto 2023), che hanno consentito di testare la risposta operativa delle risorse e di effettuare utili rilievi degli effetti al suolo. Nell’ambito del secondo ingaggio, è stato anche avviato un confronto con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino, che ha consentito di perfezionare lo standard operativo da applicare a contesti post-emergenziali.

Figura 1. Colata detritica rilevata con drone in Valle Argentera (TO)
Anno
2024

Piattaforma Piani Comunali

Il Regione Piemonte, in collaborazione con CSI Piemonte, ARPA Piemonte e Gis3W, ha completato lo sviluppo di un nuovo strumento informatico denominato “Piattaforma Piani Comunali”: una piattaforma evoluta basata sul web per l’analisi degli scenari di rischio e l’implementazione di piani ed esercitazioni di Protezione Civile, sviluppata in coerenza con gli “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali” disposti dal Dipartimento di Protezione Civile (DirPCM n.160 del 6/7/2021).

La piattaforma permetterà agli Enti locali una semplice gestione, archiviazione, consultazione e condivisione dei Piani. Potrà inoltre essere federata per concorrere a formare il catalogo nazionale dei piani di protezione civile.

Gli obiettivi che si intendono conseguire con il nuovo strumento sono:

  • fornire ai comuni delle linee guida operative di supporto per la redazione dei piani;
  • disporre di dati completi e coerenti a livello regionale, disponendo pertanto di una base dati omogenea, indispensabile sia in fase di ordinaria, sia in fase di emergenza;
  • rendere accessibile a tutti i comuni i medesimi livelli informativi geografici, esposti sotto forma di geo-servizi wms;
  • poter esprimere un giudizio circa la qualità dei piani redatti da ciascun comune, utili a far emergere elementi di eccellenza da usare quali best practices, o viceversa eventuali lacune in fase di pianificazione rispetto alle quali adottare accorgimenti al fine di evitare criticità in fase di emergenza;
  • assicurare l’interoperabilità tra il sistema informativo regionali e quello nazionale.
Figura 1. Schema di funzionamento della nuova Piattaforma Piani Comunali
Figura 2. Interfaccia utente della nuova piattaforma
Anno
2024
Paragrafi

Il Regione Piemonte, in collaborazione con CSI Piemonte, ARPA Piemonte e Gis3W, ha completato lo sviluppo di un nuovo strumento informatico denominato “Piattaforma Piani Comunali”: una piattaforma evoluta basata sul web per l’analisi degli scenari di rischio e l’implementazione di piani ed esercitazioni di Protezione Civile, sviluppata in coerenza con gli “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali” disposti dal Dipartimento di Protezione Civile (DirPCM n.160 del 6/7/2021).

La piattaforma permetterà agli Enti locali una semplice gestione, archiviazione, consultazione e condivisione dei Piani. Potrà inoltre essere federata per concorrere a formare il catalogo nazionale dei piani di protezione civile.

Gli obiettivi che si intendono conseguire con il nuovo strumento sono:

  • fornire ai comuni delle linee guida operative di supporto per la redazione dei piani;
  • disporre di dati completi e coerenti a livello regionale, disponendo pertanto di una base dati omogenea, indispensabile sia in fase di ordinaria, sia in fase di emergenza;
  • rendere accessibile a tutti i comuni i medesimi livelli informativi geografici, esposti sotto forma di geo-servizi wms;
  • poter esprimere un giudizio circa la qualità dei piani redatti da ciascun comune, utili a far emergere elementi di eccellenza da usare quali best practices, o viceversa eventuali lacune in fase di pianificazione rispetto alle quali adottare accorgimenti al fine di evitare criticità in fase di emergenza;
  • assicurare l’interoperabilità tra il sistema informativo regionali e quello nazionale.
Figura 1. Schema di funzionamento della nuova Piattaforma Piani Comunali
Figura 2. Interfaccia utente della nuova piattaforma
Anno
2024

Attività della Sala Operativa Regionale (SOR)

Nel corso del 2023, Regione Piemonte ha rivisto l’organizzazione di Sala Operativa con l’obiettivo di ottimizzare l’attività in emergenza. La riorganizzazione ha riguardato:

  • una revisione dell’assetto organizzativo del personale impiegato in attività di emergenza in Sala Operativa;
  • il miglioramento del flusso informativo delle segnalazioni per rendere la fase di smistamento e registrazione più agevole e conforme al nuovo applicativo di Sala Operativa;
  • la turnazione del personale in base all’intensità dell’evento critico da gestire e alla necessità di ridurre la presenza notturna di personale a beneficio di quella diurna, nella quale si concentra la maggior parte delle attività.

Sono continuati lo sviluppo, i test periodici e l’impiego sperimentale del ChatBot Faster da parte del Volontariato. L’ottimizzazione dello strumento è proceduta di pari passo con lo sviluppo del Visualizzatore Faster, utilizzato per visualizzare le segnalazioni provenienti dal ChatBot. Dal punto di vista strumentale l’obiettivo dell’anno è stato quello di rendere interoperabili ChatBot, Piattaforma Faster e Nuovo Strumento di Sala, dal punto di vista organizzativo invece l’intento è stato quello di porre le basi per quantificare l’operatività del volontariato in emergenza in tempo reale, per mezzo della condivisione della posizione attraverso ChatBot e sua tracciabilità sul Visualizzatore Faster.

Sono state svolte 16 sessioni formative per l’utilizzo di Faster rivolte al Volontariato ed è stata organizzata una rete di formatori del Volontariato per moltiplicare gli sforzi formativi. Nel mese di giugno i volontari formati all’uso e con un proprio account sono arrivati a 400 e, a fine anno, il numero totale dei formati Faster è arrivato a 750.

Figura 1. Attività nella Sala Operativa Regionale (SOR)
Il sistema IT-Alert

Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha stabilito quest’anno le modalità con le quali utilizzare IT-Alert, sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, tramite tecnologia Cell Broadcast, messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti.

Due gruppi di lavoro al quale il Piemonte ha partecipato, istituiti con decreto del Capo della Protezione Civile, si sono occupati dei rischi temporali e piogge intense: il primo gruppo ha lavorato sugli algoritmi e sulle soglie che consentono, per le due tipologie di rischio, di individuare le condizioni meteorologiche che richiedono di diramare allarmi con IT-Alert; Il secondo gruppo di lavoro ha lavorato con lo scopo di affinare l’algoritmo e le soglie delle piogge intense per verificare le frequenze di diramazioni degli allarmi dato il sistema di soglie adottato.
Nel suo complesso, le attività dei gruppi di lavoro hanno prodotto una prima relazione tecnica consegnata al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per istradarlo alla verifica con le altre Regioni e Centri Funzionali.

Sempre nell’ambito del sistema di allarme pubblico IT-Alert, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale il 14 settembre 2023 ha organizzato, insieme alle Regioni italiane, ciascuna sul proprio territorio, un test generale di funzionamento del sistema con la diramazione in aree campione di un messaggio alla popolazione. Veniva richiesto in quella occasione di seguire, dalla Sala Operativa Regionale, la campagna di comunicazione massiva IT-Alert e ai cittadini che ricevevano il messaggio di compilare un questionario per dare riscontro sull’esperienza vissuta.

Figura 2. Campagna informativa per il test IT-Alert in Piemonte
Nuova procedura per l'allerta dighe

Nel corso del 2023 è stata predisposta in bozza la procedura interna con la quale gestire le comunicazioni di allerta spedite dai gestori delle Dighe:

  • ridefinito il flusso delle comunicazioni in base alla fase di allerta diga per le tipologie “rischio diga” e “rischio a valle”, identificato come elemento determinante del flusso delle comunicazioni, a partire dalla fase di Allerta/Vigilanza Rinforzata;
  • ridefinito l’utilizzo del canale telefonico in accompagnamento agli altri;
  • definito un modello di gruppo di spedizione contenente i destinatari delle allerte quale canone da replicare per ciascuna diga e tipologia di rischio;
  • ridefinito il modulo della Regione che accompagna, nelle comunicazioni di allerta, quello del Gestore della diga; preparata una procedura per la gestione del rischio diga/valle e un modulo on-line di riferimento per il servizio di reperibilità, quale traccia da seguire per diramare le allerte.

La Regione ha terminato di fornire nel 2023 ai singoli Gestori delle Dighe un ambiente per la gestione delle proprie campagne di comunicazione (cd. “Tenant”), al quale è stata associata una casella di posta PEC ad uso e consumo del Gestore a mezzo della quale lo stesso potrà procedere agli allertamenti di competenza. Sono stati effettuati incontri formativi per l’utilizzo del WCM con alcuni Gestori le cui dighe di competenza dispongono già di un DPC – Documento di Protezione Civile – approvato e formalmente vigente.

Figura 3. Fasi operative per l'allerta dighe
Anno
2024
Paragrafi

Nel corso del 2023, Regione Piemonte ha rivisto l’organizzazione di Sala Operativa con l’obiettivo di ottimizzare l’attività in emergenza. La riorganizzazione ha riguardato:

  • una revisione dell’assetto organizzativo del personale impiegato in attività di emergenza in Sala Operativa;
  • il miglioramento del flusso informativo delle segnalazioni per rendere la fase di smistamento e registrazione più agevole e conforme al nuovo applicativo di Sala Operativa;
  • la turnazione del personale in base all’intensità dell’evento critico da gestire e alla necessità di ridurre la presenza notturna di personale a beneficio di quella diurna, nella quale si concentra la maggior parte delle attività.

Sono continuati lo sviluppo, i test periodici e l’impiego sperimentale del ChatBot Faster da parte del Volontariato. L’ottimizzazione dello strumento è proceduta di pari passo con lo sviluppo del Visualizzatore Faster, utilizzato per visualizzare le segnalazioni provenienti dal ChatBot. Dal punto di vista strumentale l’obiettivo dell’anno è stato quello di rendere interoperabili ChatBot, Piattaforma Faster e Nuovo Strumento di Sala, dal punto di vista organizzativo invece l’intento è stato quello di porre le basi per quantificare l’operatività del volontariato in emergenza in tempo reale, per mezzo della condivisione della posizione attraverso ChatBot e sua tracciabilità sul Visualizzatore Faster.

Sono state svolte 16 sessioni formative per l’utilizzo di Faster rivolte al Volontariato ed è stata organizzata una rete di formatori del Volontariato per moltiplicare gli sforzi formativi. Nel mese di giugno i volontari formati all’uso e con un proprio account sono arrivati a 400 e, a fine anno, il numero totale dei formati Faster è arrivato a 750.

Figura 1. Attività nella Sala Operativa Regionale (SOR)
Il sistema IT-Alert

Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha stabilito quest’anno le modalità con le quali utilizzare IT-Alert, sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, tramite tecnologia Cell Broadcast, messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti.

Due gruppi di lavoro al quale il Piemonte ha partecipato, istituiti con decreto del Capo della Protezione Civile, si sono occupati dei rischi temporali e piogge intense: il primo gruppo ha lavorato sugli algoritmi e sulle soglie che consentono, per le due tipologie di rischio, di individuare le condizioni meteorologiche che richiedono di diramare allarmi con IT-Alert; Il secondo gruppo di lavoro ha lavorato con lo scopo di affinare l’algoritmo e le soglie delle piogge intense per verificare le frequenze di diramazioni degli allarmi dato il sistema di soglie adottato.
Nel suo complesso, le attività dei gruppi di lavoro hanno prodotto una prima relazione tecnica consegnata al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per istradarlo alla verifica con le altre Regioni e Centri Funzionali.

Sempre nell’ambito del sistema di allarme pubblico IT-Alert, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale il 14 settembre 2023 ha organizzato, insieme alle Regioni italiane, ciascuna sul proprio territorio, un test generale di funzionamento del sistema con la diramazione in aree campione di un messaggio alla popolazione. Veniva richiesto in quella occasione di seguire, dalla Sala Operativa Regionale, la campagna di comunicazione massiva IT-Alert e ai cittadini che ricevevano il messaggio di compilare un questionario per dare riscontro sull’esperienza vissuta.

Figura 2. Campagna informativa per il test IT-Alert in Piemonte
Nuova procedura per l'allerta dighe

Nel corso del 2023 è stata predisposta in bozza la procedura interna con la quale gestire le comunicazioni di allerta spedite dai gestori delle Dighe:

  • ridefinito il flusso delle comunicazioni in base alla fase di allerta diga per le tipologie “rischio diga” e “rischio a valle”, identificato come elemento determinante del flusso delle comunicazioni, a partire dalla fase di Allerta/Vigilanza Rinforzata;
  • ridefinito l’utilizzo del canale telefonico in accompagnamento agli altri;
  • definito un modello di gruppo di spedizione contenente i destinatari delle allerte quale canone da replicare per ciascuna diga e tipologia di rischio;
  • ridefinito il modulo della Regione che accompagna, nelle comunicazioni di allerta, quello del Gestore della diga; preparata una procedura per la gestione del rischio diga/valle e un modulo on-line di riferimento per il servizio di reperibilità, quale traccia da seguire per diramare le allerte.

La Regione ha terminato di fornire nel 2023 ai singoli Gestori delle Dighe un ambiente per la gestione delle proprie campagne di comunicazione (cd. “Tenant”), al quale è stata associata una casella di posta PEC ad uso e consumo del Gestore a mezzo della quale lo stesso potrà procedere agli allertamenti di competenza. Sono stati effettuati incontri formativi per l’utilizzo del WCM con alcuni Gestori le cui dighe di competenza dispongono già di un DPC – Documento di Protezione Civile – approvato e formalmente vigente.

Figura 3. Fasi operative per l'allerta dighe
Anno
2024

Esercitazioni di Protezione Civile

Il 19 ottobre 2023 Regione Piemonte ha svolto un’esercitazione per testare strumenti e procedure in emergenza con la finalità di verificare il funzionamento, in un contesto alluvionale simulato, di risorse già in uso o prossime ad essere impiegate.

In particolare, l’esercitazione ha riguardato:

  • la dichiarazione della Fase Operativa in corso d’evento da parte dei Comuni;
  • l’utilizzo di “Faster” (un bot di Telegram) per la comunicazione tra Sala Operativa Regionale, Comuni e squadre in campo (che ha coinvolto il volontariato e i Comuni dei COM di Pinerolo e Nichelino);
  • l’utilizzo del nuovo Strumento di Sala Operativa per la gestione delle segnalazioni inviate dalle squadre in campo e la nuova procedura di Sala Operativa con particolare riferimento al flusso informativo tra le funzioni operative;
  • l'applicativo Erikus per la raccolta di informazioni sull’agibilità post sismica degli edifici con il rilievo speditivo del danno con scheda AeDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica), in linea con il DPCM 8 luglio 2014;
  • la procedura aeromobili del volontariato con rilievi aerei di piccole porzioni di territorio  effettuate da squadre droni coordinate dalla Unità Volo presente in Sala Operativa Regionale.

L’esercitazione ha coinvolto 65 partecipanti, 10 associazioni e 12 squadre volo. Ai fini dell'esercitazione è stato predisposto un programma della giornata con attività schedulate, strumenti da utilizzare e modalità di lavoro. Per le attività che riguardano gli eventi alluvionali, è stato predisposto uno scenario fittizio che si ispira all’evento del 22-27 novembre 2019, preparato allo scopo di fornire un contesto realistico ai partecipanti.

La Sala Operativa Regionale di Protezione Civile, individuata come punto di attestazione delle informazioni rilevate sul territorio, ha seguito le attività svolte in campo. Infine sono stati svolti debriefing tematici (26 ottobre, 9  e 21 novembre 2023) per ricevere dai partecipanti un riscontro sull’esito dell’iniziativa.

Figura 1. Attività in Sala Operativa
Figura 2. Attività in campo
Anno
2024
Paragrafi

Il 19 ottobre 2023 Regione Piemonte ha svolto un’esercitazione per testare strumenti e procedure in emergenza con la finalità di verificare il funzionamento, in un contesto alluvionale simulato, di risorse già in uso o prossime ad essere impiegate.

In particolare, l’esercitazione ha riguardato:

  • la dichiarazione della Fase Operativa in corso d’evento da parte dei Comuni;
  • l’utilizzo di “Faster” (un bot di Telegram) per la comunicazione tra Sala Operativa Regionale, Comuni e squadre in campo (che ha coinvolto il volontariato e i Comuni dei COM di Pinerolo e Nichelino);
  • l’utilizzo del nuovo Strumento di Sala Operativa per la gestione delle segnalazioni inviate dalle squadre in campo e la nuova procedura di Sala Operativa con particolare riferimento al flusso informativo tra le funzioni operative;
  • l'applicativo Erikus per la raccolta di informazioni sull’agibilità post sismica degli edifici con il rilievo speditivo del danno con scheda AeDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica), in linea con il DPCM 8 luglio 2014;
  • la procedura aeromobili del volontariato con rilievi aerei di piccole porzioni di territorio  effettuate da squadre droni coordinate dalla Unità Volo presente in Sala Operativa Regionale.

L’esercitazione ha coinvolto 65 partecipanti, 10 associazioni e 12 squadre volo. Ai fini dell'esercitazione è stato predisposto un programma della giornata con attività schedulate, strumenti da utilizzare e modalità di lavoro. Per le attività che riguardano gli eventi alluvionali, è stato predisposto uno scenario fittizio che si ispira all’evento del 22-27 novembre 2019, preparato allo scopo di fornire un contesto realistico ai partecipanti.

La Sala Operativa Regionale di Protezione Civile, individuata come punto di attestazione delle informazioni rilevate sul territorio, ha seguito le attività svolte in campo. Infine sono stati svolti debriefing tematici (26 ottobre, 9  e 21 novembre 2023) per ricevere dai partecipanti un riscontro sull’esito dell’iniziativa.

Figura 1. Attività in Sala Operativa
Figura 2. Attività in campo
Anno
2024

Gestione degli eventi metereologici avversi

Evento meteoidrologico del 19-21 maggio 2023 nel Piemonte occidentale

L’evento ha principalmente coinvolto la fascia alpina e prealpina occidentale, oltre che le pianure cuneese e torinese, a partire dalle prime ore di venerdì 19 maggio, per concludersi poi nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 maggio, determinando precipitazioni costanti, di intensità moderata e localmente forte.
Seppure in maniera meno marcata e senza determinare effetti rilevanti, le precipitazioni hanno coinvolto anche il settore orientale della regione.

A fronte delle precipitazioni, si sono generati fenomeni di allagamento ad opera della rete idrografica secondaria che hanno coinvolto i territori limitrofi ai corsi d’acqua e che, dove hanno interagito con i centri abitati e le infrastrutture viarie, hanno richiesto l’adozione di misure cautelative determinando con i loro effetti interruzioni della viabilità secondaria e di quella principale, seppur marginalmente. Pochi e localizzati fenomeni franosi, perlopiù superficiali, hanno coinvolto il settore montano prossimo alla pianura delle province di Torino, Biella e Cuneo e quello collinare cuneese, interrompendo in alcuni punti la viabilità della rete stradale secondaria e, in alcuni casi, di quella principale.

Tra le situazioni più rilevanti segnalate in Sala Operativa Regionale (SOR) si citano:

  • la frana di crollo sulla strada provinciale 49 che ha determinato, sabato 20 maggio, l’isolamento temporaneo di Ribordone (TO);
  • l’evacuazione cautelativa, sempre sabato 20 maggio, di 7 nuclei familiari a Perosa Argentina per rischio idrogeologico e la chiusura cautelativa del ponte sulla Strada Provinciale 29 a Cardè domenica 21 Maggio.

In occasione dell’evento è stato allertato il sistema regionale di protezione civile (Province, Prefetture, Comuni e Volontariato) ed è stata disposta l’apertura della SOR in modalità h24 a partire dalle ore 18.00 di venerdì 19 maggio 2023 e fino a Lunedì 22 maggio alle ore 08:00. I Presidi Territoriali Regionali di Protezione Civile sono stati attivati al fine di rendere prontamente disponibili le risorse del parco materiali e mezzi per fronteggiare eventuali richieste di supporto da parte delle Autorità di Protezione Civile sul territorio.
 

Colata detritica del 13 agosto a Bardonecchia

A fronte della colata detritica che il 13 agosto 2023 ha interessato il Rio Frejus (Fig. 1) nell’alta Val Susa intorno alle ore 21:00, determinando a Bardonecchia gravi condizioni di criticità, a partire dalla sera stessa è stato attivato il volontariato di protezione civile convenzionato con la Regione Piemonte, al fine di fornire assistenza alla popolazione, presidio e supporto nella gestione della viabilità, rimozione dei detriti trasportati a valle dalla colata, ripristino e pulizia di strade e seminterrati interessati dal fenomeno di dissesto.

La situazione ha richiesto di protrarre le attività di recupero sino alla giornata del 24 agosto, Regione Piemonte ha garantito la presenza di due funzionari come raccordo tra il COC e il volontariato, in coordinamento con i Settori Tecnici al fine di raccogliere dati utili per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.

Figura 1. Colata di fango lungo il Torrente Frejus (TO)
Colate detritiche del 24 agosto a Sauze di Cesana

A fronte della colate detritiche del 24 agosto 2023 (Fig. 2), è stato fornito supporto in loco all’amministrazione comunale di Sauze di Cesana presso il Centro Operativo Comunale, nell'allestire l’edificio del Formont messo a disposizione dal Comune di Cesana Torinese per ospitare quante, delle 150 persone presenti ed evacuate in alta valle Argentera, avessero la necessità di trovare ricovero temporaneo.

Il supporto ha riguardato anche l’organizzazione di presidi di controllo del territorio con il volontariato di protezione civile per inibire gli accessi in Valle Argentera in virtù di un’ordinanza sindacale che definiva come non transitabile, per ragioni di sicurezza, il settore interessato dai dissesti.

Figura 2. Colata detritica a Sauze di Cesana
Anno
2024
Paragrafi
Evento meteoidrologico del 19-21 maggio 2023 nel Piemonte occidentale

L’evento ha principalmente coinvolto la fascia alpina e prealpina occidentale, oltre che le pianure cuneese e torinese, a partire dalle prime ore di venerdì 19 maggio, per concludersi poi nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 maggio, determinando precipitazioni costanti, di intensità moderata e localmente forte.
Seppure in maniera meno marcata e senza determinare effetti rilevanti, le precipitazioni hanno coinvolto anche il settore orientale della regione.

A fronte delle precipitazioni, si sono generati fenomeni di allagamento ad opera della rete idrografica secondaria che hanno coinvolto i territori limitrofi ai corsi d’acqua e che, dove hanno interagito con i centri abitati e le infrastrutture viarie, hanno richiesto l’adozione di misure cautelative determinando con i loro effetti interruzioni della viabilità secondaria e di quella principale, seppur marginalmente. Pochi e localizzati fenomeni franosi, perlopiù superficiali, hanno coinvolto il settore montano prossimo alla pianura delle province di Torino, Biella e Cuneo e quello collinare cuneese, interrompendo in alcuni punti la viabilità della rete stradale secondaria e, in alcuni casi, di quella principale.

Tra le situazioni più rilevanti segnalate in Sala Operativa Regionale (SOR) si citano:

  • la frana di crollo sulla strada provinciale 49 che ha determinato, sabato 20 maggio, l’isolamento temporaneo di Ribordone (TO);
  • l’evacuazione cautelativa, sempre sabato 20 maggio, di 7 nuclei familiari a Perosa Argentina per rischio idrogeologico e la chiusura cautelativa del ponte sulla Strada Provinciale 29 a Cardè domenica 21 Maggio.

In occasione dell’evento è stato allertato il sistema regionale di protezione civile (Province, Prefetture, Comuni e Volontariato) ed è stata disposta l’apertura della SOR in modalità h24 a partire dalle ore 18.00 di venerdì 19 maggio 2023 e fino a Lunedì 22 maggio alle ore 08:00. I Presidi Territoriali Regionali di Protezione Civile sono stati attivati al fine di rendere prontamente disponibili le risorse del parco materiali e mezzi per fronteggiare eventuali richieste di supporto da parte delle Autorità di Protezione Civile sul territorio.
 

Colata detritica del 13 agosto a Bardonecchia

A fronte della colata detritica che il 13 agosto 2023 ha interessato il Rio Frejus (Fig. 1) nell’alta Val Susa intorno alle ore 21:00, determinando a Bardonecchia gravi condizioni di criticità, a partire dalla sera stessa è stato attivato il volontariato di protezione civile convenzionato con la Regione Piemonte, al fine di fornire assistenza alla popolazione, presidio e supporto nella gestione della viabilità, rimozione dei detriti trasportati a valle dalla colata, ripristino e pulizia di strade e seminterrati interessati dal fenomeno di dissesto.

La situazione ha richiesto di protrarre le attività di recupero sino alla giornata del 24 agosto, Regione Piemonte ha garantito la presenza di due funzionari come raccordo tra il COC e il volontariato, in coordinamento con i Settori Tecnici al fine di raccogliere dati utili per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.

Figura 1. Colata di fango lungo il Torrente Frejus (TO)
Colate detritiche del 24 agosto a Sauze di Cesana

A fronte della colate detritiche del 24 agosto 2023 (Fig. 2), è stato fornito supporto in loco all’amministrazione comunale di Sauze di Cesana presso il Centro Operativo Comunale, nell'allestire l’edificio del Formont messo a disposizione dal Comune di Cesana Torinese per ospitare quante, delle 150 persone presenti ed evacuate in alta valle Argentera, avessero la necessità di trovare ricovero temporaneo.

Il supporto ha riguardato anche l’organizzazione di presidi di controllo del territorio con il volontariato di protezione civile per inibire gli accessi in Valle Argentera in virtù di un’ordinanza sindacale che definiva come non transitabile, per ragioni di sicurezza, il settore interessato dai dissesti.

Figura 2. Colata detritica a Sauze di Cesana
Capitolo
Eventi estremi
Anno
2024

Presidi territoriali idraulici

Nel corso del 2023 è stata effettuata una ricognizione dello stato di attuazione dei presidi territoriali idraulici di cui alla Direttiva PCM 24 febbraio 2004, con particolare riferimento all'organizzazione delle attività a supporto del servizio di piena e di pronto intervento idraulico sui corsi d'acqua di competenza regionale.

Figura 1. Proposta di Governance
Figura 2. Procedure operative

L’attività continuerà nel 2024 al fine di migliorare le fasi di monitoraggio e sorveglianza in occasione del preannuncio di eventi meteoidrologici avversi, che possono mettere a rischio aree già critiche del territorio.

Anno
2024
Paragrafi

Nel corso del 2023 è stata effettuata una ricognizione dello stato di attuazione dei presidi territoriali idraulici di cui alla Direttiva PCM 24 febbraio 2004, con particolare riferimento all'organizzazione delle attività a supporto del servizio di piena e di pronto intervento idraulico sui corsi d'acqua di competenza regionale.

Figura 1. Proposta di Governance
Figura 2. Procedure operative

L’attività continuerà nel 2024 al fine di migliorare le fasi di monitoraggio e sorveglianza in occasione del preannuncio di eventi meteoidrologici avversi, che possono mettere a rischio aree già critiche del territorio.

Anno
2024