Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato, alla Componente 4 della Missione 2 – Tutela del territorio e della risorsa idrica, un ammontare complessivo di 15,06 miliardi di euro. In particolare, sono stati assegnati all’Investimento 2.1 – Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico un totale di 2,49 miliardi di euro con l’obiettivo di portare in sicurezza 1,5 milioni di persone a rischio. L’investimento 2.1 riguarda misure a favore delle aree colpite da calamità, a cui sono destinati 1,2 miliardi di euro per il ripristino delle infrastrutture danneggiate e per la riduzione del rischio residuo, con interventi selezionati sulla base di piani di investimento elaborati a livello locale e successivamente approvati dal Dipartimento della Protezione Civile entro la fine del 2021.
La Regione Piemonte ha proposto 22 “macro-interventi” attingendo dai quadri dei fabbisogni relativi agli eventi alluvionali nei quali i Settori tecnici territoriali hanno individuato la massima priorità. Gli interventi selezionati si riferiscono nello specifico ai seguenti eventi alluvionali:
• eventi meteorologici del 19-22 ottobre 2019 – DCM del 14 novembre 2019 e eventi meteorologici del 21-25 novembre 2019 – DCM del 2 dicembre 2019;
• eventi meteorologici del 2-3 ottobre 2020 – DCM del 22 ottobre 2020.
I macro-interventi relativi ad entrambi gli eventi alluvionali sono stati concepiti per comprendere:
- a) interventi volti al ripristino della funzionalità delle infrastrutture e degli impianti delle condutture idriche e fognarie, delle comunicazioni, dei trasporti nell'ottica della riduzione del consumo di suolo e nel rispetto della sostenibilità ambientale;
- b) interventi di contrasto dei cambiamenti climatici lungo le aste dei corsi d’acqua principali e loro affluenti, di mitigazione dei rischi di allagamento, di effetti della dinamica fluvio-torrentizia e dell'erosione dei suoli.
I macro-interventi della categoria a) riguardano le frane che hanno coinvolto la viabilità e le fognature e sono stati ripartiti su aree territoriali provinciali, mentre quelli della categoria b), che riguardano invece le opere lungo i corsi d’acqua, sono stati ripartiti su bacini idrografici.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha approvato l’elenco dettagliato dei nuovi progetti del Piemonte per un importo complessivo pari a € 59.308.773,06.
Nel corso del 2023 la Regione Piemonte ha curato:
- l'attivazione di un servizio di assistenza in favore dei Soggetti Attuatori (Comuni, Province e AIPo) per la compilazione delle check-list (v. Modulistica) (c'è link), atte a verificare per ogni fase di avanzamento del progetto diversi aspetti legati alla regolarità della spesa, all'assenza di doppi finanziamenti o di conflitto di interessi, alla parità di genere, ai target e milestone del progetto e al rispetto del principio del DNSH (Do No Significant Harm), ovvero del “non arrecare un danno significativo” all’ambiente;
- l'approvazione delle modalità di rendicontazione e la redazione di indicazioni operative per il rispetto del principio del DNSH diffuso capillarmente a tutti i soggetti attuatori e ai professionisti incaricati per la redazione dei progetti.
In materia DNSH, i temi attenzionati sono: la valutazione del rischio alluvioni attraverso le pianificazioni territoriali esistenti; il rispetto del principio dell'economia circolare con l'applicazione delle 5 R "ridurre, riutilizzare, riciclare, recuperare, rigenerare" i materiali presenti in cantiere; la protezione e il ripristino della biodiversità attraverso lo studio biologico e naturalistico dell'impatto delle opere sulle specie protette ove presenti. Per gli interventi che prevedono scavi, è stato affrontato il tema delle terre e rocce da scavo con la loro caratterizzazione e il possibile riutilizzo per il cantiere medesimo o per altri cantieri. Ai progettisti è stato richiesto di prestare particolare attenzione alla cantierizzazione dell'opera limitando l'utilizzo di acqua e pensando al suo riutilizzo nelle lavorazioni di cantiere e ai mezzi d'opera. Inoltre, i progetti di maggior impatto economico situati lungo i corsi d'acqua sono stati soggetti a verifica di VIA, al fine di indagare eventuali effetti negativi sull'ecosistema.