Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS)

Il repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo (ReNDiS) è lo strumento tramite il quale le Regioni rendono disponibili al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), all’Autorità di Bacino competente per il territorio regionale e all’Ispra, le informazioni sui progetti di intervento di mitigazione che la Regione intende attuare con i fondi nazionali disponibili a tal fine.

Il DPCM 27 settembre 2021, introduce importanti novità come quella relativa all’attribuzione del punteggio dell’intervento che ora avviene a valle della valutazione a cura dell’Autorità di Distretto (con il precedente DPCM il punteggio veniva attribuito al momento della validazione regionale). Il Decreto fissa, inoltre, i termini per la valutazione da parte dell’Autorità di Distretto ed introduce la classificazione IFFI, o "FLOODCat", per gli interventi dovuti ad eventi calamitosi recenti; richiede una relazione di compatibilità con la pianificazione di bacino in cui siano illustrati gli effetti indotti dall’opera nel contesto fisico-ambientale di riferimento e come le opere previste nel progetto incidano sulla mitigazione o riduzione della pericolosità o del rischio idraulico e idrogeologico. Il DPCM ha introdotto infine la relazione circa l’interazione tra le opere proposte (o individuate) e i fenomeni di degrado degli ecosistemi fluviali e degli habitat riparali, al fine di impedire o minimizzare il deterioramento dei corpi idrici come riportato all’art. 4 della Direttiva Acque (DIR/2000/60/CE).

I principali criteri che sono alla base della formazione della graduatoria sono il numero delle persone esposte al rischio diretto, i beni esposti a rischio grave, la riduzione del numero di persone a rischio a seguito della realizzazione dell’intervento.

Programmazione attivata

Nel corso del 2023 è stata avviata dal MASE la procedura per la definizione della programmazione 2023 di interventi di carattere preventivo a valere sui fondi del Ministero; la Regione, secondo le linee programmatiche comunicate dal Ministero, ha proposto 7 nuovi interventi per complessivi 12,8 M€ così suddivisi:

  • 3,2 M€ per realizzare 2 interventi con caratteristiche "win-win";
  • 9,6 M€ per 5 interventi contro il dissesto idrogeologico. Di questi, 2 interventi sono finalizzati al contenimento delle piene e 3 sono volti alla riduzione del dissesto idrogeologico.

A completamento della programmazione Ministeriale sono state inoltre proposte 6 integrazioni a finanziamenti già accordati, per complessivi 2,6M€. 

La Regione Piemonte con propri fondi ha avviato n. 91 interventi di manutenzione idraulica dei corsi d’acqua del reticolo idrografico minore di competenza regionale per un importo complessivo di 3 M€ che si vanno ad aggiungere alla programmazione di analoga finalità avviata nel 2021. Gli interventi sono finalizzati al ripristino dell’officiosità idraulica dei corsi d’acqua in specifici punti.

Progetto win-win del torrente Pellice

Finanziato con fondi ministeriali nell’ambito della Piattaforma Rendis web, che ha il duplice obiettivo di rispondere alla Direttiva Alluvioni e alla Direttiva Acque, nell’anno 2023 il progetto Win-Win Pellice ha visto la conclusione dei 9 interventi previsti. Alcuni di questi ha subito dei lievi danni a fronte dell’evento del maggio 2023.

Inoltre, è stata avviata l’attività di coinvolgimento del territorio sulle tematiche della riqualificazione fluviale che prevede:

  • corso di formazione per insegnanti degli istituti attinenti la materia,
  • serate divulgative locali,
  • giornata di formazione per gli ordini professionali,
  • escursioni sul Pellice e sul Po finalizzate a illustrare il tipo di intervento.