Recupero di rifiuti speciali

Capitolo
Rifiuti
Anno
2024

Nel 2021 sono stati sottoposti alle operazioni di recupero 9,96 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, che rappresentano l’85% di quelli gestiti in Piemonte, si tratta quasi esclusivamente di rifiuti non pericolosi (98%).

Il 66% del totale delle operazioni di recupero è costituito da quello delle sostanze inorganiche (R5), che nel 2021 è pari a 6,5 milioni di tonnellate, in aumento rispetto al 2020 (+18%) per effetto della crescita del settore edilizio. Il recupero dei metalli (R4) costituisce il 13% dei rifiuti speciali recuperati (1,35 milioni di tonnellate) e quello delle sostanze organiche (R3) il 14%. Un ulteriore 4% è costituito dai rifiuti impiegati nello spandimento sul suolo, in agricoltura o per recuperi ambientali (R10) e, infine, il 3% dei rifiuti sono sottoposti a recupero energetico, utilizzo come combustibile ecc. (R1). 

Incidenza percentuale delle attività di recupero svolte sui rifiuti speciali in Piemonte - anno 2021 - Fonte Arpa Piemonte

Per quanto riguarda le attività di recupero svolte sui rifiuti speciali pericolosi, che comunque rappresentano solamente il 2% del totale dei rifiuti recuperati, acquistano importanza operazioni diverse da quelle effettuate sui rifiuti non pericolosi quali, ad esempio, la rigenerazione di solventi e di acidi e basi (R2 ed R6, 1%).

Relativamente all’anno 2021 il capitolo EER quantitativamente più significativo per quanto riguarda il recupero è il 17, costituito principalmente da rifiuti inerti misti, metalli, bitumi, cemento e mattoni, oltre che da terre e rocce da scavo. 

I rifiuti provenienti da impianti di trattamento rifiuti (EER 19) incidono per l’8%, mentre i rifiuti assimilabili ai rifiuti urbani (EER 20) costituiscono il 7% del totale; fra questi vi sono sia rifiuti di origine urbana che da attività industriali. Il 5% dei rifiuti speciali inviati al recupero proviene dalla lavorazione e dal trattamento di metalli e plastica (EER 12), e si tratta in particolare di polveri, particolato, limatura e trucioli di materiali ferrosi. 

Gli imballaggi (EER 15) costituiscono un ulteriore 5% del totale dei rifiuti sottoposti a recupero.

Il 2% delle operazioni di recupero avviene su rifiuti provenienti da trattamenti termici (EER 10), quali scorie non trattate, ceneri di carbone ecc.; altre quote pari al 2% rispettivamente sono costituite dalle apparecchiature fuori uso (principalmente veicoli) e da rifiuti da processi chimici, sia organici che inorganici.

Le altre famiglie EER rappresentano ciascuna valori inferiori all’1%.

Rifiuti speciali recuperati suddivisi per capitolo EER di origine in Piemonte - anno 2021 - Fonte Arpa Piemonte

I rifiuti da costruzione e demolizione (EER 17), i rifiuti da processi termici (EER 10) vengono principalmente sottoposti a recupero come sostanze inorganiche (R5), i rifiuti provenienti dalla lavorazione dei metalli (capitolo EER 12) a recupero come metalli (R4), mentre i rifiuti assimilabili agli urbani e i rifiuti di imballaggio sono trattati per il recupero delle sostanze organiche (R3). I rifiuti provenienti da impianti di trattamento dal capitolo EER 19 vengono soprattutto utilizzati come combustibili.

Analizzando le tipologie di recupero effettuate a livello provinciale, vedi figura successiva, risulta che il recupero di sostanze inorganiche diverse dai metalli (R5) è elevato in quasi tutte le province, ma preponderante in quelle di Cuneo e Torino, che hanno anche i maggiori quantitativi di rifiuti recuperati come combustibile e come recupero di sostanze organiche, fra cui il compostaggio. 

La provincia del VCO si caratterizza per l’elevata percentuale di recupero dei metalli, e quelle di Alessandria e Novara per il recupero delle sostanze organiche. 

L’utilizzo per recuperi ambientali è particolarmente presente nelle province di Cuneo, Novara e nella CM di Torino. Il recupero dei rifiuti pericolosi avviene soprattutto nelle province di Alessandria e Novara.

Quantità di rifiuti speciali (migliaia t/a) recuperati per provincia e per tipologia di recupero in Piemonte - anno 2021 - Fonte Arpa Piemonte

PSR e CSR - Programmi di Sviluppo Rurale

Anno
2024

La politica agricola comune sostiene la vitalità e redditività economica delle zone rurali attraverso finanziamenti e azioni a sostegno dello sviluppo rurale.

Lo sviluppo rurale costituisce il "secondo pilastro" della Politica Agricola Comune (PAC) e ne rafforza il "primo pilastro", dedicato al sostegno al reddito e alle misure di mercato, favorendo la sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle zone rurali.

La PAC contribuisce allo sviluppo sostenibile delle zone rurali attraverso tre obiettivi a lungo termine:

  • accrescere la competitività del settore agricolo e forestale;
  • garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima;
  • realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro.

Il contributo della PAC agli obiettivi di sviluppo rurale dell'UE è sostenuto dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), il quale attualmente vede la sovrapposizione di due periodi di programmazione che rendono l’attività di gestione e coordinamento particolarmente intensa e complessa: si sta infatti concludendo il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022, la cui chiusura è prevista per la fine 2025 e che presenta ancora alcuni bandi e molteplici procedimenti aperti; parallelamente è stato Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) 2023-2027, i cui primi bandi sono stati aperti a partire da metà del 2023.

Il PSR è stato inoltre sviluppato in coerenza e contemporaneità all’ideazione del Piano Forestale Regionale e ne rappresenta attuazione su alcuni temi fondamentali come lo sviluppo economico (formazione e investimenti) e l’ambiente, costituendo di fatto la principale fonte finanziaria per l’attuazione delle politiche forestali regionali.

Nel merito, sono state prodotte due brochure che riassumono il funzionamento dei programmi e gli interventi finanziati:

Informazioni e risorse aggiuntive


La nuova PAC e lo sviluppo rurale per il Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/nuova-pac-sviluppo-rurale-2023-2027-per-piemonte

Programma di Sviluppo Rurale PSR 2014-2022:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/programmazione-2014-2022-psr

Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale CSR 2023-2027:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/complemento-regionale-per-sviluppo-rurale-2023-2027-csr

Settore Agricolo - Indagini per il Contrasto al Cambiamento Climatico

Nel 2023, grazie ad una tesi di ricerca realizzata nell’ambito della borsa di studio finanziata dalla Fondazione Giovanni Goria di Asti “Bando Talenti della Società Civile 2021”, con il progetto “Costruzione di una Strategia Regionale Piemontese per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico nel settore agricolo. Applicazione di politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico nel settore delle politiche agricole piemontesi a partire dai fondi di programmazione europei 2021-2027", si è proceduto ad indagare le principali fonti emissive ad effetto serra da agricoltura presenti in Piemonte, gli impatti del cambiamento climatico su tale comparto e le principali misure di mitigazione e di adattamento che potrebbero essere messe in atto per contrastarne gli effetti. I risultati finali saranno restituiti nel corso del 2024 e costituiranno le basi per un futuro secondo stralcio della SRCC.

Anno
2024
Paragrafi

Nel 2023, grazie ad una tesi di ricerca realizzata nell’ambito della borsa di studio finanziata dalla Fondazione Giovanni Goria di Asti “Bando Talenti della Società Civile 2021”, con il progetto “Costruzione di una Strategia Regionale Piemontese per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico nel settore agricolo. Applicazione di politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico nel settore delle politiche agricole piemontesi a partire dai fondi di programmazione europei 2021-2027", si è proceduto ad indagare le principali fonti emissive ad effetto serra da agricoltura presenti in Piemonte, gli impatti del cambiamento climatico su tale comparto e le principali misure di mitigazione e di adattamento che potrebbero essere messe in atto per contrastarne gli effetti. I risultati finali saranno restituiti nel corso del 2024 e costituiranno le basi per un futuro secondo stralcio della SRCC.

Anno
2024

PM2.5 Media annuale - serie storiche

Capitolo
PM2.5
Anno
2024

Dall’analisi del trend dei valori medi annuali suddivisi per tipologia di zona (rurale, suburbana ed urbana), a differenza di quanto accade per il PM10, la zona urbana e quella suburbana hanno all’incirca gli stessi valori e lo stesso andamento storico, come ci si può attendere in conseguenza del carattere prevalentemente secondario di questo inquinante.

Particolato PM2.5: trend del valore medio annuale per tipo di zona

Il grafico seguente riporta il trend dei valori di concentrazione misurati dal 2006 al 2023 presso la stazione di Torino-Lingotto, collocata in contesto di fondo urbano. La stazione rappresenta il punto di misura “storico” per la misura dell’inquinante a Torino. Dal grafico è possibile notare come i valori misurati siano gradualmente diminuiti nel corso degli anni e, dal 2018, il valore limite annuale– pari a 25 µg/m3- non sia più stato superato.

PM2.5: Trend delle concentrazioni di PM2.5 misurate presso la stazione di fondo urbano di Torino-Lingotto ( 2006-2023)

In un grafico a box plot1  sono riportate le distribuzioni delle concentrazioni medie annuali misurate da tutte le stazioni della rete regionale nel periodo 2010 - 2023. Come per il PM10, si osserva un trend decrescente, con una relativa stabilizzazione nel periodo 2018-22 ed una riduzione nel 2023.

Particolato PM2.5: Boxplot dei valori medi annuali delle stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal 2010 al 2023. Il pallino rosso rappresenta il valore medio di ciascun anno, la linea rossa continua il limite stabilito dal D.Lgs 155/2010 per la media annua, mentre la linea rossa tratteggiata il valore indicativo citato dalla norma ma non entrato in vigore

1Ciascun box è delimitato in alto e in basso dal primo e dal terzo quartile (25° e 75 ° percentile rispettivamente), al centro è presente una barra orizzontale che rappresenta la mediana (50° percentile: valore superiore al 50% dei dati considerati); le barre verticali che escono dal box rappresentano il minimo e il massimo e sono calcolate sulla base del range interquartile (IQR, differenza tra il terzo e il primo quartile) moltiplicato per un fattore (1.5).

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

Anno
2024

Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per il periodo 2021-2027, sostiene gli investimenti per la crescita e l’occupazione, in coerenza con lo scenario delineato dall’Agenda 2030, dal Green New Deal, da Next Generation EU e dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

La Commissione Europea ha individuato i seguenti obiettivi di policy (OP) sui quali sono declinate le priorità del Programma Regionale (PR) FESR della Regione Piemonte:

  • OP1 - un’Europa più competitiva e intelligente, attraverso la promozione di una trasformazione economica intelligente e innovativa;
  • OP2 - un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio, attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della gestione e prevenzione dei rischi;
  • OP3 - un’Europa più connessa, attraverso il rafforzamento della mobilità e della connettività regionale;
  • OP4 - un’Europa più sociale e inclusiva, attraverso l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali;
  • OP5 - un’Europa più vicina ai cittadini, attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali.

Il Programma è quindi articolato in cinque Priorità:

  • Priorità I - RSI, competitività e transizione digitale;
  • Priorità II - Transizione ecologica e resilienza;
  • Priorità III - Mobilità urbana sostenibile;
  • Priorità IV - Infrastrutture per lo sviluppo delle competenze;
  • Priorità V - Coesione e sviluppo territoriale.

Nella sua declinazione regionale, il FESR tiene inoltre conto di due importanti Strategie trasversali:

  • la Smart Specialisation Strategy 2021-2027 (S3), che pone al centro tre componenti trasversali dell’innovazione (trasformazione digitale, transizione ecologica, impatto sociale e territoriale) e orienta le risorse verso sei sistemi prioritari (aerospazio, mobilità, manifattura avanzata, tecnologie, materiali e risorse verdi, food, salute);
  • la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), che introduce nuove modalità per costruire, orientare e definire le politiche regionali al fine di assicurare il disaccoppiamento tra crescita economica e suo impatto sull’ambiente, la salvaguardia della biodiversità e lo sviluppo delle potenzialità individuali quali presupposti per la crescita.
     
Maggiori informazioni


Il Programma Regionale FESR Piemonte 2021-2027

Le misure attuative del PR FESR 2021-2027

PM10 Numero di superamenti del limite giornaliero - Serie storiche

Capitolo
PM10
Anno
2024

Il trend dei superamenti giornalieri su base regionale per i tre tipi di zona (urbana, suburbana e rurale) conferma la zona urbana come la più critica.

Particolato PM10: trend del numero di superamenti del valore limite giornaliero per tipo di zona - Fonte Arpa Piemonte

La tendenza decrescente è evidenziata anche dalla elaborazione in cui sono riportati i box plot1  del numero di superamenti del valore limite per le concentrazioni medie giornaliere di tutte le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal 2003 al 2023: si può osservare un generale trend di riduzione nel corso degli anni, una sostanziale stabilizzazione del numero di superamenti nel periodo 2018-2022 ed un deciso decremento nel 2023.

PM10: boxplot del numero di superamenti del valore limite per le concentrazioni medie giornaliere misurate dalle stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal 2003 al 2023. La linea rossa indica il limite stabilito dal D.Lgs 155/2010 - Fonte Arpa Piemonte

1Ciascun box è delimitato in alto e in basso dal primo e dal terzo quartile (25° e 75 ° percentile rispettivamente), al centro è presente una barra orizzontale che rappresenta la mediana (50° percentile: valore superiore al 50% dei dati considerati); le barre verticali che escono dal box rappresentano il minimo e il massimo e sono calcolate sulla base del range interquantile (IQR, differenza tra il terzo e il primo quartile) moltiplicato per un fattore (1.5).

FESR 21-27 - Promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse

Un finanziamento programmato, ma non ancora attivato, riguarda il PR FESR 2021-2027 - Obiettivo RSO2.6 del Programma regionale FESR 2021-2027: Promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse.

Si sono svolti diversi incontri nell’ambito della nuova programmazione PR-FESR 2021-2027, al fine di individuare misure finalizzate alla promozione dell’economia circolare e della simbiosi industriale in linea con le azioni previste dal Piano rifiuti urbani e dal Piano dei rifiuti speciali.

L’approvazione delle schede di Misura e l’apertura dei bandi avverrà poi in considerazione delle tempistiche necessarie per l’approvazione dell’aggiornamento del Piano Regionale di gestione dei rifiuti speciali, condizione abilitante ancora non soddisfatta per l’attuazione ed il finanziamento delle azioni del PR FESR sull’economia circolare.

Due le azioni individuate, che avranno una dotazione finanziaria pari a euro 20.000.000 ciascuna:
 

1) Prevenzione della produzione dei rifiuti e promozione della simbiosi industriale

L'azione prevede di:

  • ridurre la produzione di rifiuti promuovendo la riparazione ed il riutilizzo di beni, anche tramite la realizzazione di centri del riuso (beneficiari pubblici e soggetti del terzo settore);
  • ridurre la produzione di rifiuti alimentari tramite interventi di recupero delle eccedenze (beneficiari soggetti del terzo settore);
  • realizzare progetti di simbiosi industriale e di utilizzo di sottoprodotti (beneficiari PMI);
  • ampliamento/efficientamento di impianti di riciclaggio di rifiuti (RAEE, car fluff, ecc) (beneficiari PMI e Società di gestione rifiuti urbani).
     
2) Applicazione e diffusione di tecnologie di riciclaggio per frazioni di rifiuti critiche quantitativamente o qualitativamente o contenenti materie prime critiche.

L'azione prevede:

  • l’ampliamento o l’adeguamento degli impianti di trattamento della FORSU (digestori anaerobici, impianti di compostaggio, impianti integrati digestione anaerobico/compostaggio), dei rifiuti ingombranti e dei RAEE con lo scopo di massimizzarne il riciclaggio, anche minimizzando gli scarti di processo e recuperando le materie critiche;
  • il potenziamento di specifiche filiere di riciclaggio di rifiuti speciali, tra i quali ad esempio plastiche miste (plasmix), pile e batterie, car fluff, fanghi di depurazione, pneumatici.

 

Anno
2024
Paragrafi

Un finanziamento programmato, ma non ancora attivato, riguarda il PR FESR 2021-2027 - Obiettivo RSO2.6 del Programma regionale FESR 2021-2027: Promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse.

Si sono svolti diversi incontri nell’ambito della nuova programmazione PR-FESR 2021-2027, al fine di individuare misure finalizzate alla promozione dell’economia circolare e della simbiosi industriale in linea con le azioni previste dal Piano rifiuti urbani e dal Piano dei rifiuti speciali.

L’approvazione delle schede di Misura e l’apertura dei bandi avverrà poi in considerazione delle tempistiche necessarie per l’approvazione dell’aggiornamento del Piano Regionale di gestione dei rifiuti speciali, condizione abilitante ancora non soddisfatta per l’attuazione ed il finanziamento delle azioni del PR FESR sull’economia circolare.

Due le azioni individuate, che avranno una dotazione finanziaria pari a euro 20.000.000 ciascuna:
 

1) Prevenzione della produzione dei rifiuti e promozione della simbiosi industriale

L'azione prevede di:

  • ridurre la produzione di rifiuti promuovendo la riparazione ed il riutilizzo di beni, anche tramite la realizzazione di centri del riuso (beneficiari pubblici e soggetti del terzo settore);
  • ridurre la produzione di rifiuti alimentari tramite interventi di recupero delle eccedenze (beneficiari soggetti del terzo settore);
  • realizzare progetti di simbiosi industriale e di utilizzo di sottoprodotti (beneficiari PMI);
  • ampliamento/efficientamento di impianti di riciclaggio di rifiuti (RAEE, car fluff, ecc) (beneficiari PMI e Società di gestione rifiuti urbani).
     
2) Applicazione e diffusione di tecnologie di riciclaggio per frazioni di rifiuti critiche quantitativamente o qualitativamente o contenenti materie prime critiche.

L'azione prevede:

  • l’ampliamento o l’adeguamento degli impianti di trattamento della FORSU (digestori anaerobici, impianti di compostaggio, impianti integrati digestione anaerobico/compostaggio), dei rifiuti ingombranti e dei RAEE con lo scopo di massimizzarne il riciclaggio, anche minimizzando gli scarti di processo e recuperando le materie critiche;
  • il potenziamento di specifiche filiere di riciclaggio di rifiuti speciali, tra i quali ad esempio plastiche miste (plasmix), pile e batterie, car fluff, fanghi di depurazione, pneumatici.

 

Anno
2024

PM10 Media annuale - serie storiche

Capitolo
PM10
Anno
2024

Analizzando le serie storiche di tutte le tipologie di stazioni di misura della qualità dell’aria si osserva una riduzione dei livelli di PM10, attribuibile all’introduzione di misure volte al contenimento delle emissioni della componente primaria e dei precursori del particolato secondario; rimangono le oscillazioni annuali legate ai fattori meteorologici. Nel periodo 2003-2023, a livello regionale, le concentrazioni medie annue di PM10 risultano essersi progressivamente ridotte per poi stabilizzarsi nell’ultimo sessennio. 

Il trend delle medie annuali su base regionale per i tre tipi di zona (urbana, suburbana e rurale) conferma la zona urbana come la più critica.

Particolato PM10: trend della concentrazione media annuale per tipo di zona - Fonte Arpa Piemonte

Il trend decrescente delle concentrazioni è evidenziato anche dal grafico sottostante nel quale sono riportati i box plot delle distribuzioni delle concentrazioni medie annuali misurate da tutte le stazioni della rete regionale nel periodo 2003-2023: dopo un periodo di relativa stabilità dell’andamento dei valori misurati (dal 2018 al 2022), il 2023 presenta una riduzione degli stessi, confermando la tendenza decrescente sul lungo periodo. L’intera distribuzione del 2023 si posiziona sotto il valore limite.  

PM10: boxplot delle concentrazioni medie annuali misurate presso le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal 2003 al 2023. Il pallino rosso rappresenta il valore medio di ciascun anno, la linea rossa il limite stabilito dal D.Lgs 155/2010 per la media annua - Fonte Arpa Piemonte

Promozione dell’utilizzo dei sottoprodotti

I Sottoprodotti sono i residui/scarti di produzione che, se soddisfano determinate condizioni, possono essere gestiti come beni - e non come rifiuti - ed essere riutilizzati all'interno della stessa filiera o di una filiera produttiva diversa.

La disciplina di sottoprodotto è di fondamentale importanza per la transizione circolare dell'economia, poiché favorisce l'utilizzo attento e razionale delle risorse naturali anche tramite l’incentivazione delle pratiche di simbiosi industriale, dove l’output di un’azienda può essere utilizzato come input da un’azienda terza nel proprio processo di produzione.

Nel corso del 2023 Regione Piemonte ha fornito le linee guida a supporto degli operatori per l'applicazione del "regime dei sottoprodotti" (art. 184 bis del D.lgs. 152/2006), costituendo al contempo il Gruppo di Lavoro sui Sottoprodotti, al quale partecipano i rappresentati di Regione Piemonte, Arpa Piemonte ed Associazioni di Categoria.

Il Gruppo nasce per approfondire i residui di produzione e le loro filiere, che presentano potenziali elementi di criticità rispetto alla gestione come sottoprodotto, e per elaborare delle schede di supporto per gli operatori, contenenti indicazioni tecniche gestionali.

Finora il gruppo ha preso in esame alcune filiere di interesse per il sistema imprenditoriale del territorio regionale ed ha approvato quattro "schede sottoprodotti":

  1. Filiera del Tessile;
  2. Filiera lavorazione del caffè;
  3. Rifili in plastica da materiale assorbente per l'igiene della persona;
  4. Sfere in acciaio non conformi per cuscinetti.

Per maggiori dettagli sui sottoprodotti e sulle attività del Gruppo di Lavoro, si rimanda alla pagina dedicata presente sul sito di Regione Piemonte.

 

Riferimenti normativi


Normativa sui sottoprodotti:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/rifiuti/normativa-sottoprodotti

Anno
2024
Paragrafi

I Sottoprodotti sono i residui/scarti di produzione che, se soddisfano determinate condizioni, possono essere gestiti come beni - e non come rifiuti - ed essere riutilizzati all'interno della stessa filiera o di una filiera produttiva diversa.

La disciplina di sottoprodotto è di fondamentale importanza per la transizione circolare dell'economia, poiché favorisce l'utilizzo attento e razionale delle risorse naturali anche tramite l’incentivazione delle pratiche di simbiosi industriale, dove l’output di un’azienda può essere utilizzato come input da un’azienda terza nel proprio processo di produzione.

Nel corso del 2023 Regione Piemonte ha fornito le linee guida a supporto degli operatori per l'applicazione del "regime dei sottoprodotti" (art. 184 bis del D.lgs. 152/2006), costituendo al contempo il Gruppo di Lavoro sui Sottoprodotti, al quale partecipano i rappresentati di Regione Piemonte, Arpa Piemonte ed Associazioni di Categoria.

Il Gruppo nasce per approfondire i residui di produzione e le loro filiere, che presentano potenziali elementi di criticità rispetto alla gestione come sottoprodotto, e per elaborare delle schede di supporto per gli operatori, contenenti indicazioni tecniche gestionali.

Finora il gruppo ha preso in esame alcune filiere di interesse per il sistema imprenditoriale del territorio regionale ed ha approvato quattro "schede sottoprodotti":

  1. Filiera del Tessile;
  2. Filiera lavorazione del caffè;
  3. Rifili in plastica da materiale assorbente per l'igiene della persona;
  4. Sfere in acciaio non conformi per cuscinetti.

Per maggiori dettagli sui sottoprodotti e sulle attività del Gruppo di Lavoro, si rimanda alla pagina dedicata presente sul sito di Regione Piemonte.

 

Riferimenti normativi


Normativa sui sottoprodotti:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/rifiuti/normativa-sottoprodotti

Anno
2024

Riduzione della produzione di rifiuti alimentari e di rifiuti di imballaggio

Tra le azioni previste dal Programma di prevenzione della produzione di rifiuti (cap. 11 del PRUBAI), quelle riferite alla riduzione dei rifiuti alimentari e dei rifiuti di imballaggio trovano attuazione nell’ambito del Tavolo interdirezionale sulle Politiche del cibo, istituito nel 2023.

Il tavolo nasce con lo scopo di coinvolgere Settori provenienti da diverse Direzioni regionali e attivi, ognuno secondo le proprie competenze e tematiche di riferimento, nell'ambito dell'educazione al cibo e dell'orientamento al consumo consapevole.

Nel primo anno di attività il tavolo sta seguendo, tra l’altro, lo sviluppo di politiche che riguardano la lotta allo spreco alimentare e di azioni per dare concreta attuazione dell'art. 7 del Decreto Clima (DL del 14 ottobre 2019, n. 111), in merito all’utilizzo di contenitori riutilizzabili per l’acquisto di prodotti alimentari e per l’asporto di cibo e bevande.

Anno
2024
Paragrafi

Tra le azioni previste dal Programma di prevenzione della produzione di rifiuti (cap. 11 del PRUBAI), quelle riferite alla riduzione dei rifiuti alimentari e dei rifiuti di imballaggio trovano attuazione nell’ambito del Tavolo interdirezionale sulle Politiche del cibo, istituito nel 2023.

Il tavolo nasce con lo scopo di coinvolgere Settori provenienti da diverse Direzioni regionali e attivi, ognuno secondo le proprie competenze e tematiche di riferimento, nell'ambito dell'educazione al cibo e dell'orientamento al consumo consapevole.

Nel primo anno di attività il tavolo sta seguendo, tra l’altro, lo sviluppo di politiche che riguardano la lotta allo spreco alimentare e di azioni per dare concreta attuazione dell'art. 7 del Decreto Clima (DL del 14 ottobre 2019, n. 111), in merito all’utilizzo di contenitori riutilizzabili per l’acquisto di prodotti alimentari e per l’asporto di cibo e bevande.

Anno
2024