PSR - Bando operazione 12.2.1

Nel corso del 2023, con l’apertura del consueto bando annuale, sono proseguite le attività relative agli anni precedenti per l’operazione 12.2.1 “Compensazione del mancato reddito e dei costi aggiuntivi da vincoli ambientali nelle aree forestali dei siti Natura 2000”.

L'operazione prevede l'erogazione di un premio annuale per ettaro di superficie forestale, al fine di compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno causati dai vincoli derivanti dall'applicazione delle direttive Habitat e Uccelli, quali:

  • maggior rilascio quantitativo e/o qualitativo in bosco relativamente al soprassuolo, al sottobosco e ai residui di lavorazione;
  • forme di governo e/o di trattamento obbligate;
  • limitazioni alla estensione degli interventi selvicolturali;
  • gestione conservativa della vegetazione legnosa nelle aree di pertinenza dei corpi idrici;
  • sospensione dei periodi consentiti per il taglio in relazione ai periodi di nidificazione dell’avifauna;
  • controllo selettivo obbligatorio delle specie vegetali esotiche invasive.
     

L’operazione si rivolge ai selvicoltori e proprietari e/o gestori di foreste private, singoli o associati e ai proprietari e/o gestori delle foreste pubbliche.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


PSR 2024-2022 - Operazione 12.2.1:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/programmazione-2014-2022-psr/operazione-1221-pagamento-compensativo-per-zone-forestali-natura-2000

 

Anno
2024
Paragrafi

Nel corso del 2023, con l’apertura del consueto bando annuale, sono proseguite le attività relative agli anni precedenti per l’operazione 12.2.1 “Compensazione del mancato reddito e dei costi aggiuntivi da vincoli ambientali nelle aree forestali dei siti Natura 2000”.

L'operazione prevede l'erogazione di un premio annuale per ettaro di superficie forestale, al fine di compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno causati dai vincoli derivanti dall'applicazione delle direttive Habitat e Uccelli, quali:

  • maggior rilascio quantitativo e/o qualitativo in bosco relativamente al soprassuolo, al sottobosco e ai residui di lavorazione;
  • forme di governo e/o di trattamento obbligate;
  • limitazioni alla estensione degli interventi selvicolturali;
  • gestione conservativa della vegetazione legnosa nelle aree di pertinenza dei corpi idrici;
  • sospensione dei periodi consentiti per il taglio in relazione ai periodi di nidificazione dell’avifauna;
  • controllo selettivo obbligatorio delle specie vegetali esotiche invasive.
     

L’operazione si rivolge ai selvicoltori e proprietari e/o gestori di foreste private, singoli o associati e ai proprietari e/o gestori delle foreste pubbliche.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


PSR 2024-2022 - Operazione 12.2.1:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/programmazione-2014-2022-psr/operazione-1221-pagamento-compensativo-per-zone-forestali-natura-2000

 

Anno
2024

Fondi statali e regionali - Bandi 2023 in materia forestale

Bando "Clima"

Nel 2023 è stato aperto il Bando per il cofinanziamento di interventi per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte, effettuati da imprese agricole e forestali.

Il bando incentiva Interventi volti alla difesa e messa in sicurezza del suolo, al fine di favorire la tutela ambientale, la gestione del paesaggio e il contrasto al dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali, come ad esempio

  • interventi di riduzione del carico di combustibile vegetale nell’interfaccia urbano- rurale per la prevenzione dagli incendi boschivi;
  • interventi selvicolturali di ripristino di boschi degradati da eventi estremi;
  • interventi selvicolturali in boschi di protezione diretta orientati al mantenimento della loro stabilità, in associazione e funzionalmente dipendenti da quelli di cui ai punti precedenti;
  • interventi localizzati per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la manutenzione del territorio mediante tecniche di ingegneria naturalistica o di ripristino di sistemazioni tradizionali con muretti a secco o terrazzamenti.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/tutela-bosco-territorio/bando-per-tutela-ambientale-idrogeologica-delle-aree-interne-piemonte

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-cofinanziamento-interventi-effettuati-imprese-agricole-forestali-tutela-ambientale

 

Bando Alberi Monumentali

Bando per l’erogazione di contributi relativi alle attività di monitoraggio e cura degli alberi monumentali regionali 2022-2024.

Il bando ha come obiettivo la tutela e valorizzazione degli alberi monumentali attualmente censiti ed inseriti nell’elenco regionale ai sensi dell’art. 7 della L. n.10/2013, attraverso il monitoraggio dello stato fitosanitario e della stabilità degli alberi ed interventi di cura degli esemplari, anche tramite il miglioramento dell’area di protezione dell’albero (Tree Protection Zone - TPZ), nello specifico:

  • valutazione fitosanitaria e di stabilità dell’albero;
  • installazione o ripristino di sistemi di consolidamento, ancoraggio, sostegno;
  • interventi di riduzione e riequilibrio della chioma;
  • interventi di difesa fitosanitaria;
  • diradamento di alberi limitrofi concorrenti;
  • sgombero di branche o dell’intero albero schiantati a seguito di evento meteorico eccezionale o morto in piedi;
  • miglioramento delle condizioni del suolo;
  • rimozione di pavimentazioni o superfici impermeabili all’interno della area di protezione dell’albero;
  • realizzazione di percorsi di fruizione e posa di pavimenti aerati;
  • posa in opera di steccati e recinzioni a protezione dell’albero;
  • redazione di Piano di gestione pluriennale contenente la programmazione delle attività di monitoraggio e degli eventuali interventi di cura;
  • redazione di Relazione Paesaggistica qualora necessaria.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando 2022-2024. Contributi per le attività di monitoraggio e cura degli Alberi Monumentali regionali:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/bando-2022-2024-contributi-per-attivita-monitoraggio-cura-degli-alberi-monumentali-regionali

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-lerogazione-contributi-relativi-alle-attivita-monitoraggio-cura-alberi-monumentali-regionali

 

Bandi 2023 per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno

Le azioni di valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, costituenti il Piano regionale annuale approvato, vengono attuate attraverso l’apertura di bandi dedicati afferenti a preordinati criteri di erogazione.

Nel corso del 2023 sono stati approvati i seguenti bandi:

  • Bando per il sostegno alle attività di salvaguardia e potenziamento delle tartufaie, all'impianto di piante tartufigene in aree vocate, nonché all'allestimento di tartufaie didattiche;
  • Bando per la concessione di indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale;
  • Bando per il sostegno alle fiere e all'Asta mondiale del tartufo;
  • Bando per iniziative promozionali, informative, pubblicitarie, culturali e di valorizzazione del tartufo nero.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Piano valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale 2022:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/piano-valorizzazione-patrimonio-tartufigeno-regionale-2022

 

Anno
2024
Paragrafi
Bando "Clima"

Nel 2023 è stato aperto il Bando per il cofinanziamento di interventi per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte, effettuati da imprese agricole e forestali.

Il bando incentiva Interventi volti alla difesa e messa in sicurezza del suolo, al fine di favorire la tutela ambientale, la gestione del paesaggio e il contrasto al dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali, come ad esempio

  • interventi di riduzione del carico di combustibile vegetale nell’interfaccia urbano- rurale per la prevenzione dagli incendi boschivi;
  • interventi selvicolturali di ripristino di boschi degradati da eventi estremi;
  • interventi selvicolturali in boschi di protezione diretta orientati al mantenimento della loro stabilità, in associazione e funzionalmente dipendenti da quelli di cui ai punti precedenti;
  • interventi localizzati per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la manutenzione del territorio mediante tecniche di ingegneria naturalistica o di ripristino di sistemazioni tradizionali con muretti a secco o terrazzamenti.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/tutela-bosco-territorio/bando-per-tutela-ambientale-idrogeologica-delle-aree-interne-piemonte

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-cofinanziamento-interventi-effettuati-imprese-agricole-forestali-tutela-ambientale

 

Bando Alberi Monumentali

Bando per l’erogazione di contributi relativi alle attività di monitoraggio e cura degli alberi monumentali regionali 2022-2024.

Il bando ha come obiettivo la tutela e valorizzazione degli alberi monumentali attualmente censiti ed inseriti nell’elenco regionale ai sensi dell’art. 7 della L. n.10/2013, attraverso il monitoraggio dello stato fitosanitario e della stabilità degli alberi ed interventi di cura degli esemplari, anche tramite il miglioramento dell’area di protezione dell’albero (Tree Protection Zone - TPZ), nello specifico:

  • valutazione fitosanitaria e di stabilità dell’albero;
  • installazione o ripristino di sistemi di consolidamento, ancoraggio, sostegno;
  • interventi di riduzione e riequilibrio della chioma;
  • interventi di difesa fitosanitaria;
  • diradamento di alberi limitrofi concorrenti;
  • sgombero di branche o dell’intero albero schiantati a seguito di evento meteorico eccezionale o morto in piedi;
  • miglioramento delle condizioni del suolo;
  • rimozione di pavimentazioni o superfici impermeabili all’interno della area di protezione dell’albero;
  • realizzazione di percorsi di fruizione e posa di pavimenti aerati;
  • posa in opera di steccati e recinzioni a protezione dell’albero;
  • redazione di Piano di gestione pluriennale contenente la programmazione delle attività di monitoraggio e degli eventuali interventi di cura;
  • redazione di Relazione Paesaggistica qualora necessaria.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando 2022-2024. Contributi per le attività di monitoraggio e cura degli Alberi Monumentali regionali:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/bando-2022-2024-contributi-per-attivita-monitoraggio-cura-degli-alberi-monumentali-regionali

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-lerogazione-contributi-relativi-alle-attivita-monitoraggio-cura-alberi-monumentali-regionali

 

Bandi 2023 per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno

Le azioni di valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, costituenti il Piano regionale annuale approvato, vengono attuate attraverso l’apertura di bandi dedicati afferenti a preordinati criteri di erogazione.

Nel corso del 2023 sono stati approvati i seguenti bandi:

  • Bando per il sostegno alle attività di salvaguardia e potenziamento delle tartufaie, all'impianto di piante tartufigene in aree vocate, nonché all'allestimento di tartufaie didattiche;
  • Bando per la concessione di indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale;
  • Bando per il sostegno alle fiere e all'Asta mondiale del tartufo;
  • Bando per iniziative promozionali, informative, pubblicitarie, culturali e di valorizzazione del tartufo nero.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Piano valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale 2022:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/piano-valorizzazione-patrimonio-tartufigeno-regionale-2022

 

Anno
2024

La Pianificazione Forestale

Anno
2024

Pianificare significa contestualizzare alcuni interventi di gestione sulla base di una corretta conoscenza del territorio a livello ambientale, sociale ed economico. L'articolazione della pianificazione si suddivide in tre livelli: regionale, territoriale e aziendale.
 

Il piano forestale regionale (PFR)


Il Piano Forestale Regionale 2017-2027 (PFR), approvato con DGR 8-4583 del 23/01/17, è lo strumento fondamentale per orientare la politica forestale regionale, definendo obiettivi e azioni prioritarie nel quadro dell’attuazione delle norme e orientamenti emanati a livello nazionale, dell’Unione europea e degli accordi internazionali a scala globale.

Il Piano Forestale Regionale:

  • costituisce il quadro di riferimento per gli strumenti di pianificazione forestale di livello territoriale e locale-aziendale;
  • in coerenza con la disciplina nazionale e regionale analizza la situazione esistente, definisce gli obiettivi programmatici per la gestione delle foreste, nonché la strategia
  • operativa, le azioni, gli strumenti e le risorse da attivare per l’attuazione della pianificazione regionale;
  • individua gli obiettivi e le relative strategie in relazione alle quattro componenti che caratterizzano le risorse forestali ovvero Produzione, economia e mercato, Aspetti ambientali e funzioni pubbliche, Aspetti sociali, Governance;
  • costituisce il riferimento conoscitivo per i successivi livelli di pianificazione.
     

I Piani Forestali Regionali sono attualmente stati sostituiti dai Programmi Forestali Regionali, il Piano vigente (2017-2027) rimarrà tale fino al suo successivo aggiornamento.

Per maggiori dettagli e per scaricare gli elaborati del Piano Forestale Regionale visita la pagina web del sito della Regione Piemonte dedicata alle Foreste.
 

Piani Forestali d’Indirizzo Territoriale (PFIT)


Il Piano Forestale d’Indirizzo Territoriale (art. 10 l.r. n. 4/2009) è finalizzato all'individuazione, al mantenimento e alla valorizzazione delle risorse silvo-pastorali e al coordinamento delle attività necessarie alla loro tutela e gestione attiva, nonché al coordinamento dei Piani di Gestione Forestale (PGF) all’interno delle singole Aree forestali individuate dal Piano/Programma Forestale Regionale (PFR).

Il PFIT è sottoposto ad aggiornamento almeno ogni quindici anni e determina:

  • le destinazioni d’uso delle superfici silvo-pastorali, i relativi obiettivi e indirizzi di gestione; 
  • le priorità d’intervento per i boschi e i pascoli ricadenti all’interno del territorio pianificato;
  • il coordinamento tra i livelli di pianificazione territoriali e forestali vigenti,
  • gli interventi strutturali e infrastrutturali al servizio delle filiere forestali locali;
  • gli indirizzi di gestione silvo-pastorale per la redazione dei piani di gestione forestale (PGF).
     
Piani di Gestione Forestale (PGF)


Il Piano di Gestione Forestale (art. 11 l.r. n. 4/2009) rappresenta lo strumento indispensabile a garantire la tutela, la valorizzazione e la gestione attiva delle risorse forestali, e ha una validità minima di dieci anni fino ad un massimo di venti anni.

In qualità di strumento operativo di gestione delle foreste è l’evoluzione del Piano di Assestamento Forestale e del Piano Forestale Aziendale e rispecchia l’esigenza di mantenere il livello di pianificazione particolareggiato, con l’obiettivo primario di massimizzare la multifunzionalità delle superfici silvo-pastorali su istanza della proprietà e/o di soggetti gestori (Consorzi Associazioni, Enti Parco, ecc.).

 

Figura 1. Lariceto alpino (fonte: IPLA)

Normativa Forestale

Anno
2024

Considerato il valore ambientale, economico e sociale delle foreste, la Regione Piemonte opera per la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio: nel corso degli anni è stata sviluppata una normativa di settore (L.r.4/2009) e dal 2017 è in corso di attuazione il Piano Forestale Regionale 2017-2027 (PFR), con una validità decennale.

Le leggi vengono spesso percepite come vincoli o strumenti di controllo delle capacità imprenditoriali e produttive, ma nel mondo forestale non si può non notare la volontà delle istituzioni di garantire l’uso sostenibile delle risorse, in tutte le sue declinazioni, ambientale ma anche sociale ed economica.
In Italia si ha un ottima conoscenza delle basi teoriche a supporto di queste pratiche, recepite in una infrastruttura normativa nazionale e regionale, di alto livello rispetto al passato e che in molte occasioni ci ha portato in vantaggio nei confronti delle scelte poi adottate a scala europea.

Rispettando le norme e applicando le tecniche della selvicoltura naturalistica, infatti, è garantita la gestione attiva sostenibile del bosco: individuare e assecondare le funzioni prevalenti, decidendo se, dove, quando e come intervenire; operare in modo professionale per ottenere prodotti e servizi garantendo la conservazione e valorizzazione degli ecosistemi; promuovere l’uso a cascata del legno locale, creando posti di lavoro nei territori rurali; manutenere il territorio prevenendo e mitigando i rischi naturali, massimizzando la resistenza e resilienza delle cenosi forestali per assicurarne la rinnovazione e rigenerazione nel tempo, a favore anche delle generazioni future.

Figura 1. Canopea (fonte: IPLA)
Normativa Nazionale


A livello nazionale, il 5 maggio del 2018 è entrato in vigore il Decreto legislativo 3 aprile 2018 n. 34 “Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali(TUFF), recante disposizioni concernenti la revisione e l'armonizzazione della normativa nazionale.

I decreti attuativi approvati sono:

  • D.M. n. 4470 del 29/04/2020 - Definizione dei criteri minimi nazionali richiesti per l'iscrizione agli elenchi o albi regionali delle imprese che eseguono lavori o forniscono servizi forestali;
  • D.M. n. 4472 del 29/04/2020 - Definizione dei criteri minimi nazionali per la formazione professionale degli operatori forestali e per l'esecuzione degli interventi di gestione forestale;
  • D.M. n. 9219119 del 07/10/2020 - Adozione delle linee guida relative alla definizione dei criteri minimi nazionali per l'esonero dagli interventi compensativi conseguenti alla trasformazione del bosco;
  • D.M. n. 9403879 del 30/12/2020 - Istituzione del registro nazionale dei materiali di base;
  • D. Interm. del 12/08/2021 - Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono delle attività agropastorali;
  • D.M. n. 563734 del 28/10/2021 - Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali inerenti agli scopi, le tipologie e le caratteristiche tecnico-costruttive della viabilità forestale e silvo-pastorale, delle opere connesse alla gestione dei boschi e alla sistemazione idraulico-forestale;
  • D. Interm. n. 563765 del 28/10/2021 - Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per l'elaborazione dei piani forestali di indirizzo territoriale e dei piani di gestione forestale, o strumenti equivalenti;
  • D.M. n. 608943 del 18/11/2021 - Approvazione delle linee guida per l'identificazione delle aree definibili come boschi vetusti;
  • D. Interm. n. 677064 del 24/12/2021 - Strategia Forestale Nazionale, ai sensi dell'articolo 6, comma 1 del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34 "Testo unico in materia di foreste e filiere forestali";
  • Decreto dip. n. 64807 del 9/2/2023 - Norme tecniche per la costruzione degli elaborati cartografici tecnico scientifici per la predisposizione degli strumenti di pianificazione forestale;
  • D.M. n. 193945 del 05/04/2023 - Istituzione della Rete nazionale dei boschi vetusti.
     
Normativa Regionale


Per quanto riguarda il contesto regionale, in Piemonte si è sviluppata nel corso degli anni una normativa di settore (legge regionale n. 4 del 10/02/2009 e relativi regolamenti attuativi) che assolve, allo stesso tempo, ai compiti di tutela della risorsa forestale e del territorio e di supporto allo sviluppo socio-economico del comparto forestale.

Le difficoltà nella conciliazione di obiettivi spesso conflittuali sono molte, ma l'armonizzazione raggiunta su temi quali biodiversità o paesaggio e la regolamentazione dei tagli boschivi sono ormai assodate.

Inoltre con la Legge è stato istituito il comitato tecnico regionale per le foreste e il legno, organo consultivo della Giunta regionale in cui trovano rappresentanza i soggetti che esprimono i diversi interessi che la società ha nei confronti del bosco - boscaioli, consorzi forestali, ambientalisti, agricoltori, istituzioni di ricerca e di vigilanza.

I DM di attuazione del TUFF sono stati recepiti dalla Regione Piemonte con i seguenti provvedimenti:

  • Regolamento regionale n. 8 del 29/12/2020 - Disciplina dell'albo delle imprese del Piemonte che eseguono lavori o forniscono servizi forestali di cui all'articolo 10, comma 8, lettera a) del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34 . Abrogazione del regolamento regionale 8 febbraio 2010, n. 2;
     
  • D.D. n. 111 del 08/03/2021 di aggiornamento della formazione forestale;
     
  • Legge regionale 19 ottobre 2021, n. 25 “Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale anno 2021”, che ha modificato la disciplina regionale in tema di trasformazioni del bosco.
     
  • Legge regionale 09 marzo 2023, n. 3 "Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale. Anno 2022." che ha introdotto modifiche e sostituzioni agli articoli dal 7 al 13 della l.r. 4/2009;
     
  • Regolamento regionale n. 6 del 04 agosto 2023 “Attuazione dell'articolo 3, comma 3 ter della legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4 (Gestione e promozione economica delle foreste) e del decreto ministeriale 12 agosto 2021. Abrogazione del regolamento regionale 23 gennaio 2017 n. 2.”, che ha adeguato la disciplina del c.d. “non bosco” ai criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono delle attività agropastorali.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Normativa Forestale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/normativa-forestale

Sito Regione Piemonte - Foreste:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste

 

Priorità 2.B - Promuovere le energie rinnovabili e sviluppare sistemi, reti e impianti di stoccaggio energetici intelligenti a livello locale

Anno
2024

Le energie rinnovabili hanno un ruolo fondamentale per affrontare le sfide, sempre più pressanti, connesse alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale.
Le politiche energetiche connesse allo sviluppo delle fonti rinnovabili sono un’occasione di sviluppo sostenibile a livello economico, sociale ed ambientale offrendo opportunità di sviluppo tecnologico, di creazione di nuove figure professionali e conseguente miglioramento della competitività delle imprese.

L’obiettivo di crescita delle rinnovabili definito in sede comunitaria al 2030 rappresenta sia a livello nazionale, sia regionale, un’occasione per incrementarne l’utilizzo e limitare la storica dipendenza del sistema energetico da paesi esteri, nonché per ridurre le emissioni in atmosfera, per favorire lo sviluppo tecnologico e per la creazione di nuovi posti di lavoro, oltre che per generare nuove culture nei consumi e nelle economie cooperative che, proprio in relazione all’energia e nei territori, si possono sviluppare.

La promozione delle fonti energetiche rinnovabili in un’ottica di sostenibilità richiede un’attenta analisi delle ricadute:

  1. sulle emissioni in atmosfera;
  2. sugli impatti architettonici e sull’impatto paesaggistico;
  3. sull’utilizzo dei suoli agricoli, con particolare riferimento alla competizione tra il tradizionale uso agronomico dei terreni e quello legato allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (sia in termini di installazioni su terreni agricoli, sia di produzioni agricole destinate alla produzione energetica);
  4. sulla salvaguardia delle risorse idriche;
  5. sulle comunità locali.

L’auspicato sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili è, pertanto, strettamente correlato a questioni di carattere economico, sociale e ambientale esistenti, oltre che ad una attenta valutazione della disponibilità fisica delle risorse endogene e della realistica possibilità di un loro utilizzo nei territori (a tale proposito, la Proposta di Piano integrato per l’energia e il clima prevede l’individuazione di “aree a vocazione energetica”).

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Il Progetto TIPPS e il Sistema Poli Piemonte

Nel corso del 2023 i Poli di Innovazione piemontesi hanno proseguito nell’attuazione del progetto TIPPS, selezionato nell’ambito del bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi” a valere sul POR FESR 2014/20: l'obiettivo del Progetto era formalizzare la collaborazione tra i sette Poli piemontesi creando un vero e proprio “Sistema Poli”, con un programma comune di azioni in grado di valorizzare, mettendole a sistema, le competenze settoriali specifiche acquisite dal 2009 dai sette Poli di Innovazione per fornire indirizzo e sostegno alla Regione e al territorio nell’affrontare le sfide della transizione industriale, declinate nelle tre traiettorie trasversali individuate dalla Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027 della Transizione ecologica, della Trasformazione Digitale e del Benessere delle Persone e della Comunità, con un approccio all’innovazione orientato alla trasversalità e cross-fertilizzazione tra ambiti di attività complementari e sinergiche.

Preservando le specializzazioni di dominio ma massimizzando la visione di sistema, il Sistema dei Poli contribuisce attivamente a tutti gli ambiti di specializzazione della Regione Piemonte, tra i quali:

  • Bioeconomia: l’impiego di risorse bio-based rinnovabili come materia prima per la produzione industriale, energetica, alimentare e mangimistica;
  • Comunità energetiche: in questo ambito i poli sono coinvolti per quanto concerne la generazione e la distribuzione energetica.
     

Nell’ambito della transizione ecologica, gli obiettivi principali del Sistema Poli sono:

  • rilanciare alcune filiere esistenti in chiave circolare e sostenibile, e contribuire allo sviluppo di nuove filiere a minor impatto ambientale, supportando il tessuto produttivo esistente nell’adozione di nuovi paradigmi – quali quello dell’economia circolare e della bioeconomia attraverso lo sviluppo di soluzioni di eco e circular design, sostenibilità nella produzione (tecnologie di processo efficienti con utilizzo minimo di risorse e a minor impatto ambientale), soluzioni tecnologiche per la transizione energetica, produzione di materiali verdi e componenti sostenibili, processi e prodotti della chimica verde;
  • rafforzare le collaborazioni e i network tra imprese e attori attraverso le opportunità offerte;
  • favorire la resilienza del territorio e del sistema produttivo locale, utilizzando l’eco-innovazione e le green Technologies come leve di competitività anche a livello extra regionale.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Sistema dei Poli dell'Innovazione Regionali
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/sistema-dei-poli-innovazione-regionali

Bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi”
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostegno-alle-attivita-dei-poli-innovazione-piemontesi

 

Anno
2024
Paragrafi

Nel corso del 2023 i Poli di Innovazione piemontesi hanno proseguito nell’attuazione del progetto TIPPS, selezionato nell’ambito del bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi” a valere sul POR FESR 2014/20: l'obiettivo del Progetto era formalizzare la collaborazione tra i sette Poli piemontesi creando un vero e proprio “Sistema Poli”, con un programma comune di azioni in grado di valorizzare, mettendole a sistema, le competenze settoriali specifiche acquisite dal 2009 dai sette Poli di Innovazione per fornire indirizzo e sostegno alla Regione e al territorio nell’affrontare le sfide della transizione industriale, declinate nelle tre traiettorie trasversali individuate dalla Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027 della Transizione ecologica, della Trasformazione Digitale e del Benessere delle Persone e della Comunità, con un approccio all’innovazione orientato alla trasversalità e cross-fertilizzazione tra ambiti di attività complementari e sinergiche.

Preservando le specializzazioni di dominio ma massimizzando la visione di sistema, il Sistema dei Poli contribuisce attivamente a tutti gli ambiti di specializzazione della Regione Piemonte, tra i quali:

  • Bioeconomia: l’impiego di risorse bio-based rinnovabili come materia prima per la produzione industriale, energetica, alimentare e mangimistica;
  • Comunità energetiche: in questo ambito i poli sono coinvolti per quanto concerne la generazione e la distribuzione energetica.
     

Nell’ambito della transizione ecologica, gli obiettivi principali del Sistema Poli sono:

  • rilanciare alcune filiere esistenti in chiave circolare e sostenibile, e contribuire allo sviluppo di nuove filiere a minor impatto ambientale, supportando il tessuto produttivo esistente nell’adozione di nuovi paradigmi – quali quello dell’economia circolare e della bioeconomia attraverso lo sviluppo di soluzioni di eco e circular design, sostenibilità nella produzione (tecnologie di processo efficienti con utilizzo minimo di risorse e a minor impatto ambientale), soluzioni tecnologiche per la transizione energetica, produzione di materiali verdi e componenti sostenibili, processi e prodotti della chimica verde;
  • rafforzare le collaborazioni e i network tra imprese e attori attraverso le opportunità offerte;
  • favorire la resilienza del territorio e del sistema produttivo locale, utilizzando l’eco-innovazione e le green Technologies come leve di competitività anche a livello extra regionale.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Sistema dei Poli dell'Innovazione Regionali
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/sistema-dei-poli-innovazione-regionali

Bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi”
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostegno-alle-attivita-dei-poli-innovazione-piemontesi

 

Anno
2024

I Poli dell'Innovazione

Anno
2024

I sette Poli di Innovazione istituiti nel 2009 e attualmente operanti in Piemonte sono aggregati di PMI, grandi imprese e organismi di ricerca operanti in specifici ambiti tecnologici/settoriali. I soggetti gestori, sostenuti dalla Regione, si pongono come “agenti dell’innovazione”, promuovendo il trasferimento di tecnologie, la condivisione di strutture e lo scambio di conoscenze e competenze e assistendo le imprese associate.
 

Obiettivi


Obiettivo di tutti i Poli dell’Innovazione è supportare la Regione nella promozione della trasformazione del sistema produttivo piemontese verso modelli più sostenibili e coerenti con l’approccio circolare, agendo per uno sviluppo innovativo incentrato anche sull’efficienza nell’uso delle risorse e sull’adozione del modello di economia circolare.

Tuttavia ciascun Polo è caratterizzato da un’area tematica sulla quale focalizza la propria attività e, in particolare, due Poli operano prioritariamente in ambiti direttamente connessi alla dimensione della transizione ecologica, intesa non solo come uso razionale delle risorse, ma anche come sviluppo di soluzioni e tecnologie necessarie a favorire una transizione incentrata sulla resilienza e in grado di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. In questo contesto assume particolare rilievo anche la transizione energetica intesa come riduzione della dipendenza dalle fonti fossili, sviluppo delle rinnovabili e delle tecnologie correlate, nonché integrazione con soluzioni digitali per ottimizzare la gestione delle risorse energetiche e favorirne un utilizzo innovativo. Si tratta di:

  • Polo Clever (Cleantech&Energy innoVation clustER), che supporta le realtà del territorio nello sviluppo del proprio percorso di innovazione per la transizione ecologica, promuovendo la sostenibilità ambientale attraverso la messa a disposizione di servizi, supporto tecnico e metodologico e open labs sui temi dell’efficienza e uso razionale dell’energia e delle risorse idriche, economia circolare, mobilità sostenibile, clean solutions, cambiamenti climatici;
     
  • Polo Cgreen (Green Chemistry and Advanced Materials), che opera nel settore della chimica verde e dei materiali avanzati e le cui traiettorie strategiche riguardano, tra gli altri:

    1) prodotti da materie prime rinnovabili e biodegradabili (bio-based products);
    2) riduzione dell’impatto ambientale con modifiche di processo e sostituzione di prodotto;
    3) materiali a migliori prestazioni;
    4) processi di produzione di energia e calore da biomassa (agroforestale, di scarto da produzione o rifiuto organico);
    5) efficienza energetica degli impianti di produzione e modelli di gestione dell’energia con scambio in rete (smart grid).
     

Con la programmazione del FESR 2014-2020 la Regione ha sostenuto i Poli nelle loro azioni e attività a supporto delle imprese associate ottenendo considerevoli risultati, come dimostrano i 183 progetti finanziati con le risorse europee che hanno visto il coinvolgimento di circa 450 imprese, oltre agli atenei e a diversi organismi di ricerca, nonché la concessione di 56 milioni di contributi che hanno generato investimenti per 115 milioni.

Attraverso il bando “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi” finanziato con fondi strutturali europei la Regione ha promosso l’evoluzione dei Poli regionali da singoli cluster a sistema unico in grado di promuovere e attuare azioni, programmi, progetti di ricerca e innovazione caratterizzati da una forte inter-settorialità secondo le tre principali traiettorie della trasformazione digitale, transizione ecologica e del benessere delle persone e della comunità, in coerenza con la S3 2021-2027 e con gli indirizzi del PR FESR 2021-2027.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Il sistema dei Poli dell'Innovazione Regionali:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/sistema-dei-poli-innovazione-regionali

 

PNRR - Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

In attuazione dell’Azione 3.1.1 – Sostegno a realizzazione di siti di produzione di idrogeno della Strategia regionale per l’idrogeno, nel corso del 2023 Regione Piemonte ha dato seguito al bando “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse” finanziato con risorse PNRR, per una dotazione finanziaria complessiva di Euro 19.500.000, volto a promuovere la produzione a livello locale di idrogeno rinnovabile mediante elettrolizzatori, da utilizzare, ad esempio, nei processi industriali e nel trasporto pubblico.

Attraverso la riconversione di aree industriali dismesse in unità sperimentali per la produzione di idrogeno con impianti a fonti energetiche rinnovabili, si potranno conseguire due importanti obiettivi: riutilizzare aree già infrastrutturate ma non più utilizzate e contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico.

Degli 11 progetti presentati, a seguito di valutazione sono risultati ammissibili a finanziamento 7 progetti.
Di questi, 2 sono risultati totalmente finanziabili, il terzo parzialmente finanziabile, mentre 4 progetti sono risultati ammissibili ma non finanziabili a causa dell’esaurimento della dotazione finanziaria assegnata al Piemonte.

Nella seconda metà del 2023 si è quindi dato avvio alla fase realizzativa delle iniziative.

La modifica del PNRR di cui alla Decisione n. 765 del 24/11/2023 prevede il rafforzamento di questa Misura con lo stanziamento di ulteriori 90 milioni (a livello nazionale) dal Capitolo REPowerEU per il finanziamento di ulteriori progetti rispetto a quelli previsti inizialmente; tuttavia al momento non è ancora noto se e quante risorse saranno stanziate per il Piemonte.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando PNRR  - M2C2 Investimento 3.1 “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse”
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/pnrr-m2c2-investimento-31-produzione-idrogeno-aree-industriali-dismesse-fin-eu-nextgenerationeu

 

Anno
2024
Paragrafi

In attuazione dell’Azione 3.1.1 – Sostegno a realizzazione di siti di produzione di idrogeno della Strategia regionale per l’idrogeno, nel corso del 2023 Regione Piemonte ha dato seguito al bando “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse” finanziato con risorse PNRR, per una dotazione finanziaria complessiva di Euro 19.500.000, volto a promuovere la produzione a livello locale di idrogeno rinnovabile mediante elettrolizzatori, da utilizzare, ad esempio, nei processi industriali e nel trasporto pubblico.

Attraverso la riconversione di aree industriali dismesse in unità sperimentali per la produzione di idrogeno con impianti a fonti energetiche rinnovabili, si potranno conseguire due importanti obiettivi: riutilizzare aree già infrastrutturate ma non più utilizzate e contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico.

Degli 11 progetti presentati, a seguito di valutazione sono risultati ammissibili a finanziamento 7 progetti.
Di questi, 2 sono risultati totalmente finanziabili, il terzo parzialmente finanziabile, mentre 4 progetti sono risultati ammissibili ma non finanziabili a causa dell’esaurimento della dotazione finanziaria assegnata al Piemonte.

Nella seconda metà del 2023 si è quindi dato avvio alla fase realizzativa delle iniziative.

La modifica del PNRR di cui alla Decisione n. 765 del 24/11/2023 prevede il rafforzamento di questa Misura con lo stanziamento di ulteriori 90 milioni (a livello nazionale) dal Capitolo REPowerEU per il finanziamento di ulteriori progetti rispetto a quelli previsti inizialmente; tuttavia al momento non è ancora noto se e quante risorse saranno stanziate per il Piemonte.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando PNRR  - M2C2 Investimento 3.1 “Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse”
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/pnrr-m2c2-investimento-31-produzione-idrogeno-aree-industriali-dismesse-fin-eu-nextgenerationeu

 

Anno
2024

Strategia Regionale per l'Idrogeno

Anno
2024

La Strategia Regionale per l’Idrogeno del Piemonte si pone come un quadro di riferimento per le azioni e le politiche regionali sull’idrogeno, identificando le priorità di policy e d’investimento nell'ambito.
 

Obiettivi della Strategia


La Strategia si pone l’obiettivo, da un lato, di valorizzare le competenze regionali, considerando che il Piemonte è una delle poche regioni europee a vantare un ecosistema regionale dell’idrogeno completo, in termini di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico, sistema manifatturiero attivo negli ambiti della mobilità, della produzione e degli usi industriali; dall’altro, mira a cogliere le opportunità a sostegno dell’idrogeno quale componente chiave della strategia di decarbonizzazione energetica e industriale dell’Unione, coerentemente con i principali strumenti programmatici europei.

Il documento è articolato in 4 aree di intervento:

  • Diversificazione produttiva, Ricerca, Sviluppo e Innovazione;
  • Mobilità e trasporti;
  • Produzione, distribuzione e uso energetico dell’idrogeno;
  • Aree Trasversali.

A ciascuna delle aree di intervento corrispondono obiettivi specifici e Azioni per realizzarli, con riferimento all’intera catena del valore dell’idrogeno.

La governance e l’attuazione della Strategia sono affidate a un apposito “Team Idrogeno”, che proseguirà anche nel dialogo con gli stakeholders del sistema regionale che ha caratterizzato la fase di definizione della Strategia.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


La Strategia Regionale per l'Idrogeno:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sviluppo/sistema-ricerca-innovazione/strategia-regionale-per-lidrogeno-piemonte


Riferimenti normativi:

DGR del 26 febbraio 2021, n. 10-2917
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2021/10/attach/dgr_02917_1050_26022021.pdf

DGR del 1 luglio 2022, n. 12-5285
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2022/28/siste/00000276.htm

 

FESR 21-27 - Bando SWIch

Nell’ambito del PR FESR 2021-2027, nel corso del 2023 è stato attivato il primo sportello del Bando SWIch - Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell'innovazione, che con le sue due linee di intervento punta a sostenere le attività di ricerca, sviluppo e valorizzazione dell’innovazione svolte da imprese, organismi di ricerca, end users, attraverso l’erogazione di contributi alla spesa per lo sviluppo di risultati scientifici e tecnologici in ambiti di ricerca coerenti con la Strategia regionale di specializzazione intelligente del Piemonte.

Per essere ammessi al contributo, i progetti dovevano afferire obbligatoriamente ad una delle tre componenti trasversali dell’innovazione (transizione digitale, transizione ecologica, impatto sociale e territoriale) e rispettive direzioni di sviluppo, previste dalla Strategia di Specializzazione Intelligente del Piemonte 2021-2027 (S3), e rientrare in uno dei sei sistemi prioritari - Aerospazio, Mobilità, Manifattura avanzata, Tecnologie, materiali e risorse verdi, Food, Salute) - posizionandosi nelle specifiche traiettorie tecnologiche e nei campi di applicazione individuati dal bando, tra i quali si segnalano, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • innovazioni per aeroporti e aviazione verso emissioni zero nell’ambito dell’Aerospazio;
  • lo sviluppo di tecnologia e componentistica per propulsione alternativa  e, in generale, di soluzioni innovative e processi in grado di ridurre l’impatto ambientale del traffico merci nell’ambito della Mobilità;
  • lo sviluppo di tecnologie per la fabbrica sostenibile con modelli di produzione basati su materiali ecocompatibili e sistemi di supporto decisionale e intelligenza artificiale per la valutazione e ottimizzazione dell’impatto ambientale dei processi produttivi nell’ambito della Manifattura avanzata;
  • sviluppo di processi e prodotti della chimica verde e servizi di gestione dei rifiuti in ottica circolare, o ancora progettazione di soluzioni innovative e sostenibili per la produzione, l’uso efficiente, recupero e stoccaggio dell’energia in ambito di Tecnologie, risorse e materiali verdi.
     

Tutti i progetti dovevano altresì concorrere al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), in particolare, con riguardo alla macroarea strategica MAS 1 "accompagnare la transizione del sistema produttivo verso un modello che coniughi competitività e sostenibilità". La valutazione delle domande ricevute è in corso di svolgimento e solo al termine di tale procedura sarà possibile quantificare il numero di progetti ricadenti nella traiettoria di sviluppo della transizione ecologica e nei relativi campi di applicazione.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando SWICH - Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell'innovazione
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-swich-sostegno-alle-attivita-rsi-alla-valorizzazione-economica-dellinnovazione

 

Anno
2024
Paragrafi

Nell’ambito del PR FESR 2021-2027, nel corso del 2023 è stato attivato il primo sportello del Bando SWIch - Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell'innovazione, che con le sue due linee di intervento punta a sostenere le attività di ricerca, sviluppo e valorizzazione dell’innovazione svolte da imprese, organismi di ricerca, end users, attraverso l’erogazione di contributi alla spesa per lo sviluppo di risultati scientifici e tecnologici in ambiti di ricerca coerenti con la Strategia regionale di specializzazione intelligente del Piemonte.

Per essere ammessi al contributo, i progetti dovevano afferire obbligatoriamente ad una delle tre componenti trasversali dell’innovazione (transizione digitale, transizione ecologica, impatto sociale e territoriale) e rispettive direzioni di sviluppo, previste dalla Strategia di Specializzazione Intelligente del Piemonte 2021-2027 (S3), e rientrare in uno dei sei sistemi prioritari - Aerospazio, Mobilità, Manifattura avanzata, Tecnologie, materiali e risorse verdi, Food, Salute) - posizionandosi nelle specifiche traiettorie tecnologiche e nei campi di applicazione individuati dal bando, tra i quali si segnalano, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • innovazioni per aeroporti e aviazione verso emissioni zero nell’ambito dell’Aerospazio;
  • lo sviluppo di tecnologia e componentistica per propulsione alternativa  e, in generale, di soluzioni innovative e processi in grado di ridurre l’impatto ambientale del traffico merci nell’ambito della Mobilità;
  • lo sviluppo di tecnologie per la fabbrica sostenibile con modelli di produzione basati su materiali ecocompatibili e sistemi di supporto decisionale e intelligenza artificiale per la valutazione e ottimizzazione dell’impatto ambientale dei processi produttivi nell’ambito della Manifattura avanzata;
  • sviluppo di processi e prodotti della chimica verde e servizi di gestione dei rifiuti in ottica circolare, o ancora progettazione di soluzioni innovative e sostenibili per la produzione, l’uso efficiente, recupero e stoccaggio dell’energia in ambito di Tecnologie, risorse e materiali verdi.
     

Tutti i progetti dovevano altresì concorrere al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), in particolare, con riguardo alla macroarea strategica MAS 1 "accompagnare la transizione del sistema produttivo verso un modello che coniughi competitività e sostenibilità". La valutazione delle domande ricevute è in corso di svolgimento e solo al termine di tale procedura sarà possibile quantificare il numero di progetti ricadenti nella traiettoria di sviluppo della transizione ecologica e nei relativi campi di applicazione.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando SWICH - Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell'innovazione
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-swich-sostegno-alle-attivita-rsi-alla-valorizzazione-economica-dellinnovazione

 

Anno
2024